Capitolo 24

Questa ff è stata scritta con la collaborazione di SmileBlackSnow (Dolcesangue su EFP)




CAPITOLO 24


Apocalisse's POV


Aprii gli occhi lentamente, sentendomi per la prima volta dopo mesi carica d'energia e pronta ad affrontare una nuova giornata. Il mio corpo era leggero, rinvigorito, e non sapevo spiegarmi da dove venisse tutta quella positività e serenità.

Misi a fuoco la stanza, scontrandomi subito dopo con le iridi cristalline di Louis. La sua espressione gioiosa mi fece sorridere, ponendomi però molti interrogativi sulle ragioni di quella contentezza.

<< Non che mi stia lamentando dell'ottimo inizio di giornata. Ma a cosa devo tutta quest'allegria di prima mattina? >> chiesi.

Louis assunse un cipiglio confuso. << Non ricordi cos'è successo ieri pomeriggio? >>.

Mi portai a sedere, scoprendo di essere completamente nuda, esattamente come Louis. Avevamo fatto l'amore? Era per quello che mi sentivo così libera e serena?

Feci mente locale, tornando col pensiero a ciò che era avvenuto il giorno precedente. Ricordavo di aver spiegato a Louis le ragioni che mi avevano spinto a celargli i Cavalieri e Soul, poi gli avevo raccontato di Valentine, e subito dopo...

<< Sono svenuta nella doccia? >> compresi.

<< Sì, hai perso i sensi dopo che il tuo corpo ha espulso ogni traccia di magia nera >> annuì Lou.

<< Quale magia? >>. Nel frattempo mi coprii il petto con le lenzuola.

Louis si sedette a sua volta, coprendosi dalla vita in giù, prima di far incrociare i nostri sguardi.

<< La pozione che ti ha dato Chiro aveva uno scopo: eliminare l'incantesimo che Eris aveva inserito dentro di te attraverso il pugnale >>. Trattenni il respiro, portandomi una mano a coprire la bocca schiusa per la sorpresa. << I dolori che hai provato erano causati dalla pozione benefica che stava sopraffacendo la magia oscura. Il tuo corpo ha iniziato ad espellere l'incantesimo di Eris sottoforma di un liquido viscido e nero come la pece. Chiro mi ha trasmesso i suoi pensieri e mi ha spiegato cosa ti stava succedendo. Ora sei guarita, dentro di te non c'è più traccia della maledizione che Eris ti ha scagliato >>.

Ecco perché mi sentivo piena d'energia. Ora comprendevo perché mi sentissi così bene e felice. L'incantesimo era stato sconfitto ed ora potevo... potevo davvero...?

<< L-Louis. Io... ora io posso...? >>. Non riuscivo nemmeno a mettere insieme una frase di senso compiuto.

Avevo paura di aver compreso male. Avevo il terrore che fosse tutto un sogno e che il mio pensiero fosse solo un'illusione.

Invece mio marito sorrise. Il suo viso s'illuminò grazie al sorriso più bello che gli avessi mai visto.

<< Sì Lili. Sì >>. Mi sovrastò col suo corpo, aprendo le sue ali in modo da creare un rifugio per noi. << Possiamo avere dei bambini amore mio >>.

Sentii gli occhi inumidirsi e non mi vergognai delle lacrime che iniziarono a solcarmi le guance. E poi risi, risi e piansi contemporaneamente per la gioia che quella rivelazione aveva portato.

<< E' un miracolo >>. Le mie braccia si serrarono attorno al collo di Louis, facendolo abbassare finchè le nostre labbra non s'incontrarono. << E' un sogno >>.

Anche Lou rise insieme a me, sdraiandosi sul mio corpo e sorreggendosi su un gomito per asciugare con l'altra mano le lacrime che non volevano smettere di scorrere dai miei occhi.

Il tempo si fermò proprio in quell'istante, facendoci godere quella pace e quella felicità che tanto agognavamo. Affogai nello sguardo luminoso di mio marito, trasmettendogli tutti i miei pensieri e le mie emozioni.

Il contatto tra i nostri occhi s'interruppe quando Louis iniziò a baciarmi il viso, il mento, il collo, fino a raggiungere l'orecchio sinistro.

<< Voglio fare l'amore >>.

E le sue parole furono accompagnate dal movimento fluido e deciso del suo bacino contro il mio, facendomi rimanere senza fiato nel sentirlo così duro contro di me.

Poi mi ricordai un particolare: da quando avevo scoperto della maledizione e della mia impossibilità di avere dei figli, avevo rifiutato qualsiasi approccio intimo con mio marito.

<< Come hai fatto? >>. La domanda lasciò le mie labbra prima ancora che il mio cervello l'avesse completamente pensata.

Louis mi osservò con confusione. << Cosa intendi? >>.

<< Sei rimasto al mio fianco nonostante ti avessi negato tutto: una famiglia, i miei pensieri, il mio corpo, il mio amore. Mi sono barricata dietro a dei muri di dolore e di solitudine, eppure tu non ti sei mai arreso e non mi hai lasciata. Perché? >>.

Lou comprese ciò che volevo dire, e mi sorrise. Un sorriso dolce ed amorevole, un sorriso di comprensione.

<< Perché ti amo Apocalisse >>. E quella semplice e genuina risposta distrusse le ultime barriere che ancora resistevano.

Mi arresi a quegli occhi puri. Mi arresi a quell'uomo che era arrivato all'improvviso nella mia vita, sconvolgendola da cima a fondo, rendendomi migliore e legandomi eternamente a sé.

Infilai le mani tra i suoi capelli castani, avvicinandomi alle sue labbra per baciarlo fino a non avere più fiato, invece l'improvviso bagliore che ci avvolse rovinò quel momento.

<< Lili stai bene? >>.

Lentamente riaprii gli occhi, chiusi per la troppa ed inattesa luce, e misi a fuoco la figura di Louis. Non ci eravamo mossi dalla nostra precedente posizione, ma ora c'era qualcosa di diverso in lui.

<< Le tue ali >> mi sorpresi.

<< Hai le piume tutte d'oro >>. Anche Lou era stupito.

Si alzò dal mio corpo per sedersi sul letto, ed io lo imitai, scoprendo il significato delle sue parole: adesso le nostre ali erano completamente dorate.

Avevo rifiutato quel mutamento secoli prima per poter restare al fianco di Louis, quindi perché proprio in quel momento era avvenuto il cambiamento? E perché era successo anche a mio marito?

Poi compresi le ragioni per quella trasformazione. E non fu l'unica cosa che scoprii.

<< Pare che ci sia un intruso >>. Il mio sguardo corse alla porta vetrata che dava sull'esterno.

La nuova presenza aveva appena oltrepassato le barriere di Soul, mettendo così in allerta non solo me ma anche i miei Cavalieri.

<< Non è un intruso qualunque >>. Louis aveva le sopracciglia aggrottate, anche lui con lo sguardo puntato oltre la finestra. << E' Valentine >>.


***


Spesso ci si imbatte nel proprio destino

sulla strada presa per evitarlo.

(Kung Fu Panda)


Valentine's POV


Toccai il suolo innevato senza produrre il minimo rumore e racchiusi le ali dietro la mia schiena senza mai distogliere gli occhi dalla figura dinanzi a me.

Era una giovane umana completamente avvolta in abiti pesanti per ripararsi dal freddo di quella giornata. Il berretto che portava lasciava fuoriuscire i lunghi capelli castani che con la brezza svolazzavano attorno al suo viso nascosto dalla sciarpa, esclusi gli occhi.

Ero incantato, impossibilitato a distogliere lo sguardo da quelle iridi verdi che mi osservavano con ammirazione e curiosità. Ma quegli occhi nascondevano anche una sottile tensione, un'ombra di paura che però non rendeva meno attraente quella donna misteriosa. Al contrario, quelle emozioni m'intrigavano e m'invogliavano a consolarla, a rassicurarla che tutto sarebbe andato per il meglio.

Percepii la minaccia che si stava per abbattere su di noi ed istintivamente scattai verso la giovane, prendendola tra le braccia per ripararla col mio corpo.

<< Nessuno oltrepassa le nostre difese e rimane impunito >>.

Alzai lo sguardo su quattro uomini schierati in posizione d'attacco, mentre la ragazza iniziava a tremare nel mio abbraccio.

<< Fermi! >>.

Apocalisse varcò il portone d'ingresso insieme a suo marito, attirando l'attenzione dei quattro guerrieri.

<< Mia Signora >>. Mi sorpresi per l'appellativo che quei soldati avevano rivolto all'angelo.

<< GEMMA >>.

Un'altra umana corse nella nostra direzione, seguita da colui che sapevo essere il marito di Erin. Le ali blu e nere erano un segno distintivo della loro unione, e del nuovo rango di Harry.

Allentai la presa attorno al fragile corpo della giovane – Gemma mi appuntai mentalmente – e lasciai che fossero le braccia della donna adulta e di Harry a sostituire le mie.

Perché avevo avuto il desiderio di proteggere quell'umana?

<< Benvenuto Valentine >>. Apocalisse oltrepassò i quattro uomini e si fermò dinanzi a me, concedendomi un sorriso accennato. << Mi dispiace per l'accoglienza poco galante, ma comprenderai che la protezione dell'isola e dei suoi attuali ospiti non va sottovalutata >>.

<< Mi sarei irritato del contrario Apocalisse >> ribattei.

Dovevo sopire quelle strane sensazioni che mi avevano fatto abbassare la guardia. Ero considerato il più spietato tra i comandanti, e poi odiavo gli umani per ciò che mi avevano fatto.

Eppure quando incrociai di nuovo lo sguardo di Gemma quella convinzione vacillò notevolmente.

<< Harry. Le tue ali >>.

<< Lo so mamma, ma prima portiamo Gemma al caldo >>.

La donna ed il marito di Erin sostennero la giovane fin dentro il palazzo, seguiti anche dagli altri quattro guerrieri. Louis invece mi osservò attentamente, prima di scoccare uno sguardo d'intesa con sua moglie.

<< Lei è Gemma Styles, la sorella maggiore di Harry >> mi riferì Apocalisse.

<< Come se potesse importarmene qualcosa >> borbottai.

Apocalisse ridacchiò, indicandomi con un gesto del capo il portone ed avviandosi verso il marito che sogghignava a sua volta.

Che diavolo avevano da ridere tanto?

Rilasciai uno sbuffo d'irritazione, prima di seguirli dentro il castello.


***


Helen's POV


Erano passate solo ventiquattr'ore dal mio arrivo in quella stanza sconosciuta.

Dopo la visita di Lucifero e Chris ero rimasta sola e non avevo visto nessun nemico, salvo il momento in cui mi vennero recapitati due miseri pasti. Non dovevo fidarmi, ma nel contempo non volevo indebolirmi ulteriormente, così mangiucchiai ciò che mi era stato portato.

Tutto era silenzioso, salvo la mia mente. Lì i pensieri erano un completo caos a cui non riuscivo a porre ordine, soprattutto per quelli che riguardavano Zac.

Era ancora vivo? Chris e Zaira l'avevano risparmiato o ucciso senza esitazione com'era successo a Lysander?

Una lacrima scivolò lungo la mia guancia al ricordo dell'angelo biondo. Era un caro amico e sarebbe mancato a tutti, in particolare al fratello Zacharel.

Sussultai quando sentii il cigolio della porta che si apriva, rivelandomi la figura di Chris.

<< Per tua fortuna il mio Signore ti desidera viva e vegeta, quindi non morirai... per il momento >>. Il ghigno del demone mi gelò il sangue, e le sue parole non mi confortarono affatto.

Al contrario, ora ero più ansiosa di prima.

<< Dove mi avete portata? E cosa volete da me? >> domandai flebilmente.

Chris fece apparire una lunga catena che fece passare negli anelli dei moncherini che mi serravano i polsi, legandola successivamente con la magia al soffitto e, così facendo, costringendomi a tenere le braccia allungate sopra la testa. Mi trovavo immobilizzata in ginocchio sul letto, nuda e vulnerabile, dinanzi a quel demone crudele e sanguinario.

<< Sei in un luogo da cui nessuno può evadere. Nessuno ti potrà venire a soccorrere perché nessuno può raggiungere incolume il Regno dei Morti >> rispose Chris.

Sgranai gli occhi a quella consapevolezza: mi trovavo letteralmente all'Inferno.

Il demone si sfilò i vestiti lentamente, facendomi contorcere lo stomaco per la consapevolezza di ciò che sarebbe avvenuto poco dopo. No, non volevo che accadesse. Non volevo subire le stesse sofferenze che Trisha ed altre donne avevano patito per colpa di Chris.

Ma cosa potevo fare per fermarlo?

Niente. E proprio per quella ragione iniziai a tremare terrorizzata.

<< Sei spaventata? >>. La sua risata non fece che aumentare i miei fremiti, mentre osservavo il moro sedersi sul letto di fronte a me.

I suoi occhi scandagliavano ogni minimo lembo della mia pelle, soffermandosi in particolar modo sui seni e sulla mia femminilità. Ero totalmente esposta al suo sguardo malizioso.

<< Credo sia giusto informarti di alcune cose >>. Chiusi gli occhi per il ribrezzo quando la sua mano iniziò a risalire la mia coscia, proseguendo sul ventre e tra i seni, fino a serrarmi la gola con le sue dita.

Boccheggiai per la sorpresa, ma la stretta era minima e l'aria continuava a circolare nei miei polmoni.

<< Abbiamo risparmiato i tuoi amici solo perché quella di Suspendìa non era la battaglia decisiva. Quella si svolgerà tra poco e sarà lo stesso Lucifero a guidarci verso la vittoria >>.

Rilasciai un sospiro quasi inudibile nel sapere che i miei compagni erano ancora vivi.

<< Ho lasciato in vita Zac, ma non posso certo dire lo stesso di Lysander e Zacharel >>.

<< Anche Zacharel?! >>. Sgranai gli occhi.

<< E' stata Eris ad ucciderlo >> confermò Chris << Ed ora l'Altissimo ha due comandanti in meno tra le sue schiere >>.

Lis doveva essere distrutta per la morte di Lysander, ma soprattutto per quella di Zacharel. Lei e l'angelo castano erano molto legati. Ed ancora una volta la colpa era di Eris.

<< Per nostra sfortuna invece, da quando hanno lasciato Suspendìa abbiamo perso le loro tracce. Tu sai dove sono? >>.

Chris mi allargò le ginocchia e s'infilò tra le mie gambe, stendendosi comodamente sul letto. Il suo sguardo e quella posizione mi facevano paura, ma rimasi immobile, cercando di trattenere i brividi di ribrezzo ed angoscia. Non volevo dargli alcuna soddisfazione, non volevo fargli notare la mia debolezza.

<< Non so dove potrebbero essere andati, ma anche se lo sapessi non vi direi nulla >> ribattei, cercando di racimolare un minimo di coraggio per non cedere completamente al terrore.

<< Mi piacciono le donne agguerrite e che vogliono mostrarsi forti, però alla fine tutte cedono di fronte al dolore. Tu quanto resisterai? >>. Una risata lasciò le sue labbra.

<< Non mi sottovalutare >> mormorai.

Ma la domanda sfiorò comunque la mia mente: quanto sarei riuscita a resistere?

<< Naturalmente mia bella principessa >>.

E gridai. Gridai per il dolore e per lo shock. Gridai per la violenza con cui Chris mi penetrò senza preoccuparsi di null'altro che del suo piacere.

Il mio inferno era appena cominciato.


***


Liam's POV


Mi svegliai di soprassalto, sudato ed affannato per quell'incubo.

Al mio fianco Syria continuava a riposare tranquilla, inconsapevole dell'enorme senso di colpa che mi stava divorando interiormente.

Avevo ucciso Camille.

Avevo ucciso la Regina delle amazzoni.

Non ero stato io personalmente ad ammazzarla, lo sapevo. Era stata Lilith a combattere contro la Regina ed a sferrarle il colpo di grazia, ma comunque il senso di colpa mi stava distruggendo.

Se solo fossi stato più forte, ora Camille sarebbe ancora viva. Se solo non mi fossi lasciato sopraffare da Lilith, ora Camille sarebbe ancora a comando del suo clan. Ed invece era morta, per colpa mia.

Scostai le coperte senza svegliare la mia donna, camminando verso il bagno a piedi nudi e con solo un paio di boxer a coprirmi.

Quando raggiunsi il lavello alzai lo sguardo verso lo specchio, osservando la mia figura riflessa. Il sudore imperlava il mio corpo, rendendolo lucido sotto i flebili raggi del sole che filtrava dalla finestra. I miei occhi arrossati indicavano la stanchezza che mi opprimeva, ed il loro colore più scuro segnalava la mia tensione ed il mio peccato. Le ferite del combattimento erano già guarite, ma la pelle nei punti lesi era più rosata e fresca.

Chiusi gli occhi e chinai il capo, stringendo con fermezza il bordo del lavello. Ogni muscolo era in tensione, facendomi percepire il tipico bruciore per quello sforzo.


Camille sciolse l'abbraccio con cui aveva serrato Syria, sorridendole con sincera gioia.

<< Finalmente il mio desiderio si è avverato. Speravo tanto di poter vivere abbastanza da vederti accoppiata con l'uomo che ami >>.

Le parole della Regina mi fecero arrossire, e constatai che nemmeno Syria era rimasta indifferente a quel complimento.

<< Dobbiamo festeggiare. Tutte le amazzoni del clan vogliono congratularsi per la tua gravidanza! >> esclamò Camille.

Poi la bionda mi sorprese stringendomi a mia volta.

<< Grazie per essere rinato, Liam. Finalmente Syria potrà vivere la sua storia d'amore con te ed i vostri figli >> mi sussurrò la Regina.


Percepii perfettamente la presenza alle mie spalle, e subito dopo il suo petto combaciò con la mia schiena mentre mi avvolgeva in un abbraccio amorevole.

<< Parlamene amore >>.

Un sussurro flebile ed incerto, ma bastò a farmi crollare. Le parole lasciarono le mie labbra come un fiume in piena, insieme alle lacrime che solcarono le mie guance. Ammisi le mie paure, le mie colpe, confessai tutti i miei errori ed il mio dolore.

<< Mi dispiace >>. Mi lasciai scivolare sul pavimento, inginocchiandomi e sorreggendomi con le mani sulle piastrelle fredde.

Syria mi aggirò e si acquattò dinanzi a me, prendendo il mio volto tra i suoi palmi caldi. Mi fece alzare la testa, lasciando così incrociare i nostri sguardi.

<< Camille è stata una grande Regina per il mio clan. Ha vissuto in pace e serenità, e mi ha aiutata molte volte negli anni in cui ancora non ti avevo ritrovato. Il suo sacrificio verrà ricordato per sempre dalle mie sorelle e dalle future generazioni di amazzoni. Ha lottato contro Lilith per proteggerti e ti ha salvato dalla morte, credo che abbia compiuto questo gesto perché sentiva fosse suo dovere farlo. Era saggia e buona, non avrebbe mai dato la sua vita per qualcuno che non riconosceva come suo eguale. Lei ti aveva accettato Liam, e questo l'ha portata a difenderti da quella demone spietata >>.

<< Mi odieranno >>. Le lacrime non volevano fermarsi << Il clan mi odierà per ciò che è successo. Le amazzoni mi odieranno per aver ucciso la loro amata Regina >>.

Syria scosse il capo, facendo sfregare i suoi pollici per asciugare il mio pianto disperato.

<< No amore mio. Nessuno ti odierà perché non hai alcuna colpa. Le amazzoni saranno orgogliose del gesto compiuto da Camille, ed il loro odio sarà indirizzato a Lilith, non a te >>.

Chiusi gli occhi e nascosi il volto nell'incavo del suo collo, singhiozzando silenziosamente. Le sue braccia mi avvolsero e le sue mani iniziarono a carezzarmi i capelli, gesto che mi donò un minimo di conforto.

Persi la concezione del tempo, ma non m'importava. Tutto ciò di cui avevo bisogno era proprio tra le mie braccia e mi stava tranquillizzando senza proferir parola. Solo la sua presenza aveva il potere di placare il mio animo sconvolto.

<< Se sarà femmina la chiameremo Camille >> sussurrai.

Era il minimo che potessi fare per quella donna guerriera che si era sacrificata per me.

<< Non ho nulla in contrario >>. Syria sorrise, lasciandomi un casto bacio sulla fronte.

Incrociai i suoi occhi marroni con i miei, scostandole una ciocca rossa dietro l'orecchio.

<< Ti amo Syria >>.

E l'amazzone sorrise di nuovo, mentre spostavo le mie mani dalla sua vita alla sua lieve rotondità. Se prima non m'importava del sesso del nascituro, ora speravo fosse una femmina.

<< Anch'io ti amo Liam >>.


***


Niall's POV


Eravamo tutti attorno al grande tavolo imbandito con ogni genere di alimento cucinato dalle nostre mamme. Santissime donne che si erano incaricate di sfamarci con colazioni degne di un re.

Al gruppo si era appena aggiunto un nuovo membro, un comandante dell'Altissimo ed appartenente ai Sette eletti: Valentine.

Ma le sorprese non erano certo finite lì.

<< Perché le vostre ali sono cambiate? >> chiese Serena.

E supposi fosse la domanda che tutti ci stavamo ponendo. Apocalisse e Louis ora avevano le piume completamente dorate, identiche a quelle di Axel, Ivan, e Valentine. Invece quelle di Harry erano nere e blu, come sua moglie Erin.

<< Perché l'Altissimo ha deciso di renderli dei comandanti a tutti gli effetti >>. Fu Valentine a rispondere, e lo fece con tono indifferente e distaccato. << Adesso anche Harry e Louis fanno parte dei Sette eletti >>.

<< Non dovremmo sorprenderci per questo cambiamento >> ponderò Axel.

<< Apocalisse non aveva le ali dorate solo perché voleva stare più vicina a Louis, ma ora che si sono sposati e che lui ha acquisito le ali grazie alla luna rossa, nulla poteva impedire a Lis di diventare un comandante a tutti gli effetti >> pensò a voce alta Ivan.

<< Ma noi cosa centriamo? >>. Haz indicò se stesso e Lou.

<< Con la morte di Lysander e Zacharel... >>. Lis deglutì, ancora addolorata per la sfortunata sorte dei due compagni. << ...nel gruppo dei Sette eletti si erano creati due posti vacanti. Immagino che l'Altissimo vi abbia ritenuti idonei per quel ruolo >>.

<< Ma perché io non ho le ali dorate come voi? >> chiese di nuovo Harry.

<< L'Altissimo ha deciso di renderti il secondo leader degli angeli della morte, proprio come tua moglie >> rispose Valentine.

I Cavalieri se ne stavano in disparte sui divani della stanza, ma non si perdevano una parola di ciò che stavamo dicendo.

<< Potrei sapere chi sono loro? >>. Valentine indicò con un cenno proprio i quattro uomini, ma il suo sguardo grigio era fisso su Apocalisse.

Ivan ed Axel ridacchiarono, attirando così l'attenzione dell'altro angelo su di loro.

<< Quelli, mio caro, sono i Cavalieri dell'Apocalisse >> spiegò Ivan.

Valentine sgranò gli occhi, ma cercò di ricomporsi l'istante successivo. A quanto pareva non era un angelo socievole come Axel ed Ivan.

<< Loro sono Carestia, Guerra, Morte, e Pestilenza >> li presentò Lis, mentre i Cavalieri accennavano un saluto.

<< Sembrano ben addestrati. Perché li hai nascosti per tutto questo tempo? >> indagò il moro.

<< Non sottovalutarli, potrebbero sorprenderti Valentine >> ghignò Apocalisse.

Zac decise di mostrarsi proprio in quel momento, attirando l'attenzione di tutti. Sul suo polso sinistro faceva bella mostra un bracciale argentato e semplice, ma che emanava una sottile aura.

Una sedia stridette sul pavimento, facendomi voltare di scatto la testa verso Lis. L'angelo fissava con decisione il demone, o meglio il suo ornamento.

<< Dove l'hai preso? >>. Il tono di Lili era basso e serio.

Zac alzò il polso, aggrottando le sopracciglia mentre lanciava uno sguardo confuso al bracciale e poi all'angelo.

<< L'ho trovato a Suspendìa, o meglio, una strana sensazione mi ha guidato fino a quest'oggetto >> rispose il moro.

Lis si avvicinò a lui, sfiorando il suo bracciale.

<< Solo il sovrano prescelto potrà trovare, le armi che ogni essere possono annientare >> mormorò.

E proprio quando nella stanza tornò a regnare il silenzio, la pietra nella mia tasca iniziò a brillare intensamente. La estrassi e la tenni ben in mostra sul mio palmo, mentre anche Louis, Harry, Liam, e Zayn reggevano le loro pietre scintillanti.

Ed ora che diavolo stava succedendo?





Angolo darkryry

Eccomi come promesso col ventiquattresimo capitolo!

E le sorprese non sono ancora finite! La storia è sempre più intricata (oltre che complicata sotto il punto di vista della stesura) però ci stiamo impegnando e speriamo che il risultato non sia deludente!

Allora cosa ve ne pare?

New entry: Valentine! (ok, ho preso spunto da Shadowshunter lo confesso... però ammettiamolo che Jonathan Rhys-Meyers ci sta divinamente in questo ruolo!! E poi come carattere è perfetto per il comandante u.u)

Ok sto divagando, lascio a voi la sentenza >.<

Prossimo aggiornamento: venerdì pomeriggio o massimo sabato XD (dipende dagli impegni)

A presto!!


darkryry

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