Capitolo 21

Questa ff è stata scritta con la collaborazione di SmileBlackSnow (Dolcesangue su EFP) 



CAPITOLO 21


Louis' POV


I mesi erano passati ed ora eravamo a metà Dicembre.

Le lotte che avevamo affrontato in questo periodo ci avevano mostrato quanto i nostri nemici stessero allargando le loro file e quanto forti stessero diventando.

Lucifero voleva vincere ad ogni costo.

Ma anche noi stavamo migliorando sempre di più e non avremmo mai permesso ai demoni di sconfiggerci tanto facilmente. Avremmo combattuto fino alla fine per vedere il bene trionfare e per portare finalmente un po' di pace in questo mondo ora devastato da distruzione e violenza.


La neve aveva imbiancato Suspendìa, rendendo il paesaggio dell'isola ancor più spettacolare con tutto quel bianco puro che ci circondava.

<< Abbiamo quasi finito >>.

Incentrai la mia attenzione su Daisy e Phoebe, intente a concludere un pupazzo di neve insieme a Lili.

Una stretta allo stomaco mi colse mentre osservavo mia moglie giocare e ridere con le mie sorelline. Da quando aveva scoperto della maledizione infertale da Eris, aveva ricominciato a chiudersi a riccio. Le emozioni confuse che provava la rendeva vulnerabile, e solo le mie sorelle erano riuscite a riportare sul suo volto un sorriso sincero.

Mi sentivo così impotente. Avevo sempre il timore di commettere un passo falso e veder sgretolare dinanzi a me quella poca serenità che Lili era riuscita a riprendersi.

Senza contare il fatto che l'intimità era diventata pressoché nulla tra noi. Lili si lasciava ancora abbracciare e baciare, ma il sesso era diventato un tabù per lei. Aveva paura, lo sapevo, e questo blocco la stava distruggendo lentamente dall'interno. Il sapere di non poter avere figli la stava annientando giorno dopo giorno, come un virus che logorava le tue membra pian piano fino ad ucciderti.

<< Smettila Liam, sto bene! >>.

Spostai lo sguardo nell'enorme sala, scorgendo Syria che tentava di allontanare il mio compagno. Il sorriso sulle sue labbra mostrava solo divertimento, nonostante le parole indicassero una certa irritazione. Liam non sembrava in alcun modo desideroso di scostarsi dal suo grembo, proprio dove la pancetta di quattro mesi iniziava a farsi vedere.

Erano così eccitati per quell'evento che avevano anche accettato di partecipare ad un banchetto organizzato dalle amazzoni per festeggiare quella lieta novella – festicciola tenutasi qualche settimana prima.

Camille aveva tanto insistito che, alla fine, Liam e Syria avevano acconsentito più per esasperazione che per altri motivi.

L'invito era stato esteso anche a noi e così ci eravamo ritrovati nel campo delle amazzoni a brindare e ridere per la futura generazione, un incrocio tra donne guerriere e lupi.

Una sensazione di dispiacere mi avvolse, facendomi riportare lo sguardo su mia moglie. I suoi occhi azzurri era fissi sulla coppia felice, mentre i suoi pensieri s'incentravano su quel piccolo rigonfiamento all'altezza dello stomaco della rossa.

<< Lili stai bene? >> chiese Phoebe.

L'angelo si ridestò dalla trance, mostrando alla piccola un sorriso incerto. << Sì tesoro >>.

Le gemelle non sembravano convinte di quella risposta, ma non volevano intristirla maggiormente quindi cambiarono prontamente argomento, e coinvolsero anche Lis.

Le mie sorelline erano una benedizione per Apocalisse.

Concedile ancora un po' di tempo, piccolo mio.

Incrociai lo sguardo di mia madre, confuso per quel suo pensiero. Non erano molte le volte in cui aveva scelto quel modo per comunicarmi qualcosa, lei preferiva esprimersi verbalmente che mentalmente.

Perdere un figlio è dura, ma perderne due ti porta alla morte interiore. Apocalisse ha bisogno di pace e stabilità per poter superare questa crudele realtà. Mi comunicò mia madre.

Mi avvicinai a lei, abbracciandola e nascondendo il mio volto nel suo collo.

<< Mi sento così inutile, non capisco come potrei aiutarla. Voglio fare qualcosa, ma nel contempo ho paura di commettere un errore e vederla sgretolarsi tra le mie braccia >> sussurrai.

<< Segui il tuo cuore, bambino mio. Il vostro amore vi ha fatti rincontrare tante volte e vi ha permesso di superare molte difficoltà. Anche questa è un'ardua prova e solo insieme potrete vincere e trovare quella felicità che meritate >> mormorò mamma.

Le sue mani mi carezzavano gentilmente la schiena. Usava quel metodo per consolarmi quando ero solamente un bambino, e dovevo ammettere che funzionava anche ora che ero un adulto.


***


Apocalisse's POV


Vedere Louis tra le braccia di sua madre era una scena davvero tenera, ma nello stesso tempo era anche un colpo al cuore. La tristezza che vedevo impressa nei suoi occhi era colpa mia, eppure anche sapendolo non riuscivo a buttar giù quelle mura che mi ero costruita attorno da quel giorno.


<< Eris aveva maledetto il pugnale con cui ti ha trafitta. L'incantesimo t'impedisce di avere dei bambini >> spiegò Louis.

<< Non credevo sarebbe arrivata a tanto. Perché mi ha fatto questo? >>.

<< Per vendetta, ed anche per causa mia >>.

<< Tu hai sempre voluto dei bambini >> compresi << Ed ora ti ritrovi con una moglie sterile >>.


Stavolta Eris aveva vinto, mi aveva sconfitta, distrutta, uccisa.

<< Brr >>. Daisy si strinse le braccia sul busto, rabbrividendo.

<< Vieni qui tesoro >>. Sorrisi dolcemente, abbracciandola e stringendola contro il mio petto.

Phoebe si unì a quell'abbraccio e quando racchiusi le ali su di noi, le gemelle risero.

<< Sono così morbide e calde >> ammise Phoebe, toccando le piume bianche e dorate.

<< Sta ricominciando a nevicare. Meglio entrare prima che vi ammaliate sul serio >> constatai, mentre i fiocchi riprendevano a cadere dal cielo.

<< Lili >>. Daisy mi osservò con malinconia. << Ma tu e Lou avete litigato? >>.

Mi stupii per l'accortezza della bambina, ma forse non dovevo esserne tanto sorpresa. Il rapporto con mio marito si era raffreddato notevolmente, e la colpa era solo mia.

Avevo paura, ora che non potevo dare a Louis dei figli. Anche se eravamo uniti, temevo che l'amore che provavo non fosse abbastanza per lui e che quindi si sarebbe allontanato. Louis voleva una famiglia, ed ora non potevo più esaudire questo suo desiderio.

<< Non abbiamo davvero litigato. E' una situazione un po' più complessa, piccola >> risposi, sperando non avrebbero continuato con le domande.

<< E non potete risolverla con un bacino? >>. L'innocenza di Phoebe mi commosse.

<< Sarebbe bello se fosse così semplice >> ammisi.

<< Daisy. Phoebe. Entrate o vi prenderete un malanno >> le richiamò Johanna.

Ringraziai l'ottimo tempismo della donna, mi aveva tolto da una situazione spinosa e dolorosa.

Le gemelle mi scoccarono ognuna un bacio sulla guancia, prima di correre verso la madre e rientrare al caldo nel palazzo.

Mi alzai e scrollai la neve che mi era rimasta sui pantaloni, portando lo sguardo verso il cielo. Mi sentivo così persa, non riuscivo più a comprendere quale fosse la retta via.

Percepii dei passi avvicinarmisi, finchè la presenza non fu proprio alle mie spalle.

<< Sai qual è la mia più grande paura, adesso? >> domandai senza voltarmi.

<< Dimmela >>.

Mi girai, incrociando finalmente quegli occhi azzurri che mi avevano incantata sin dal primo incontro.

<< Perderti >> risposi << Non posso più darti la famiglia che desideri, e che meriti, e questo mi terrorizza. Ho paura del giorno in cui ti allontanerai per sempre. Mi lascerai perché ora sono sterile e non posso concederti la gioia di diventare padre >>.

Louis mi fissò per quelle che mi parvero ore, prima che le sue braccia mi avvolgessero e mi stringessero a sé. Il mio viso era premuto sul suo petto, mentre le mie mani si arpionarono alla sua schiena solida e muscolosa.

<< Non potrei mai lasciarti, amore mio. Ti amo come non ho mai amato nessuno e voglio che tu sappia che mi hai già dato una famiglia. Io sono già felice così >> mormorò tra i miei capelli.

<< Ma...? >>. Louis però m'interruppe sul nascere.

<< Mamma e le mie sorelle, i ragazzi, e tutti gli altri nostri amici. Questa è la famiglia che mi hai dato e per cui non smetterò mai di ringraziarti. Tu per prima sei la mia famiglia. Non potrei desiderare altro se non te ed il tuo amore... per l'eternità >>.

Le lacrime iniziarono a scorrere sul mio viso all'improvviso, senza che potessi anche solo provare a fermarle. Le parole di Louis mi avevano sconvolta, annientata, e mi avevano fatta rinascere... di nuovo.

<< Ti amo Louis. Non riesco nemmeno a spiegarti quanto tu sia importante per me >> confessai tra i singhiozzi.

<< Posso sentirlo, amore mio. E questo mi basta >>.

E poi la sua bocca cercò la mia, mozzandomi il respiro per quel bacio inaspettato quanto agognato. Un bacio dolce e passionale, lento ed intenso. Un bacio che sapeva semplicemente di noi.


<< Sono più vulnerabili ora >>.

<< Quale occasione migliore di un attacco inatteso e diretto? >>.

<< Non sospetteranno nulla >>.

<< Suspendìa brucerà >>.


Louis ed io ci scostammo, guardandoci negli occhi.

<< Quella visione... >>.

Louis non riuscì nemmeno a concludere la frase che un rombo assordante squarciò l'aria, seguito da un silenzio innaturale.

La quiete prima della tempesta.


***


Narratore's POV


Il fragore assordante si udì in ogni angolo dell'isola, causando subito dopo una calma non comune.

E quello fu l'inizio della fine.

<< Hanno distrutto le barriere! >>.

Helen era inginocchiata sul pavimento della sala, tremante ed indifesa come non mai. I nemici erano riusciti a rompere la magia che proteggeva Suspendìa ed ora non c'erano più ostacoli tra i demoni e gli abitanti dell'isola.

Zac s'inginocchiò accanto alla principessa, ma una mano delicata si posò sulla sua spalla. Il demone alzò lo sguardo incrociando quello di Trisha. La donna era sì terrorizzata, ma doveva riuscire a mantenere i nervi saldi e la mente lucida.

<< Ci saremo noi con lei. Non siamo in grado di combattere, vi saremmo solo d'intralcio >> annunciò Trisha.

<< Ivan e gli altri angeli stanno andando incontro ai nemici, così come le guardie del palazzo >> riferì Erin.

<< Non c'è un luogo dove le nostre famiglie possono rifugiarsi? >> domandò Liam.

Le sue braccia stringevano Syria in modo protettivo, mentre i suoi genitori e le sue sorelle cercavano di non cedere totalmente al panico.

<< Io potrei scortarli verso un posto sicuro >>.

Il gruppo si voltò nell'udire quella nuova voce, ritrovandosi a pochi passi un centauro.

<< Chiro >> lo riconobbe Perrie.

<< Puoi davvero condurli lontano da quest'inferno? >> chiese Niall.

<< Conosco molto bene l'isola, al contrario dei nostri nemici >> affermò Chiro.

<< Allora portali in salvo. Ti prego >> lo supplicò Harry.

I ragazzi placarono almeno un po' la paura dei loro familiari, rassicurandoli che il centauro era un loro amico e che sarebbero stati al sicuro con lui.

Syria non voleva lasciar andare Liam, ma il giovane riuscì a convincere la compagna mormorando un'unica frase: "mettere in salvo il loro bambino".

<< Giurami che tornerai da noi >>. L'amazzone strinse fermamente la maglia del ragazzo, mentre le lacrime solcavano il suo volto.

Erin ed Apocalisse si scambiarono uno sguardo indecifrabile, esattamente come successe anche tra Harry e Louis. Loro sapevano della visione. Loro erano a conoscenza del nome sulla lista.

<< Te lo prometto >> sussurrò Liam, baciando un'ultima volta la sua donna.

Nel corridoio si udì il rumore delle lotte, segno che i primi demoni avevano raggiunto il palazzo.

<< Andate! >> ordinò Louis.

Chiro ed il gruppo si affrettarono fuori dalla stanza, mentre i guerrieri si preparavano allo scontro.

Demoni ed altre creature varcarono le porte della sala, ed il sangue iniziò a scorrere a fiotti.


Chris sapeva bene come muoversi su un campo di battaglia. Aveva combattuto in così tante guerre da perderne il conto, ma erano secoli che una lotta non lo esaltava in quel modo. Il veder scorrere sangue fresco di angelo sulle sue mani era una gioia per lui. Se n'era stato tranquillo ed in disparte per un po' di tempo, ma ora poteva finalmente dar libero sfogo a tutto il suo potere.

Conosceva abbastanza bene Suspendìa, in fondo ci era già stato. Octavius aveva creato una sorta di pozione che gli permettesse di oltrepassare quelle ferree barriere magiche senza essere scoperto, così da concedergli la possibilità di ottenere informazioni sui loro nemici.

Anche Zaira aveva chiesto al mago oscuro la medesima pozione, ma la demone l'aveva fatto solo ed esclusivamente per informare i loro nemici della sua esistenza. E forse l'aveva fatto anche per vedere la reazione di Zac quando la rossa si sarebbe presentata ufficialmente ad Helen.

<< Toc. Toc. Toc >>.

Il demone varcò la porta ormai scardinata con un ghigno diabolico sulle labbra. La sua preda era debole per l'attacco diretto che aveva subito, quindi non doveva preoccuparsi di una sua possibile opposizione.

<< Sapevo di trovarti qui, mia bella principessa. Anche se un po' mi sorprendo che tu non sia scappata con quegli insulsi umani >>.

Helen indietreggiò ad ogni passo di Chris, impaurita e consapevole della situazione svantaggiosa in cui si trovava. La distruzione delle barriere di Suspendìa l'avevano prosciugata di ogni energia magica, ma doveva provare a ripristinare le difese per allontanare i nemici. Era quella la ragione per cui era sgattaiolata via dal gruppo di Chiro senza farsi vedere.

<< Avevo avvisato Zayn che sarebbe stato poco saggio lasciare te o Perrie da sole troppo spesso. Sembra che mio figlio non abbia compreso il messaggio, altrimenti l'avrebbe già riferito a Zac, ed ora tu non saresti sola ed indifesa >> rise Chris.

<< Tendete a sottovalutarci un po' troppo spesso >> mormorò Helen.

La sua schiena si scontrò con la parete, ma la mano destra della principessa tastò le pietre levigate fino a trovare una piccola sporgenza. La premette e la porta segreta si aprì dietro di lei, facendola rifugiare in quel corridoio illuminato ora dalle torce magiche. Il nascondiglio si richiuse immediatamente alle sue spalle, ma Helen iniziò subito a correre per raggiungere la sua meta. Sapeva bene che Chris non avrebbe tardato a raggiungerla, quindi ogni secondo era vitale per la sopravvivenza dei suoi amici.

<< Non così in fretta mia cara >>. Un braccio muscoloso le avvolse la vita, fermando la sua corsa. << Stavolta la vittoria sarà nostra >>.

Chris riportò indietro la principessa che continuava a dimenarsi per crearsi una piccola via di fuga, ma il demone era nettamente più forte di lei. Una mano le coprì la bocca, facendole sentire il gusto del sangue di chissà quale alleato, e scatenandole un'ondata di nausea.

<< Grida per me. Chiama il tuo amato con tutto il fiato che hai >> sussurrò Chris al suo orecchio.

Ed Helen urlò il nome di Zac mentre sentiva le mani del demone strapparle il vestito e toccare i suoi seni e la sua intimità.

<< ZAC >>.

Le lacrime scorrevano sulle guance di Helen, mentre Chris rideva e continuava a palpare quel corpo delicato ed ora imbrattato del sangue delle sue vittime. Il demone già s'immaginava le posizioni in cui avrebbe preso con forza quella fragile figura. Oh sì, Chris non vedeva l'ora di violentare e distruggere la donna di suo figlio. Il suo membro eccitato anelava quel corpo e l'uomo si leccò le labbra pregustando la vista del suo sperma imbrattare ogni centimetro di quella pelle candida. E chissà...

Per la prima volta, il demone era così immerso nelle sue crudeli fantasie da lasciarsi cogliere di sorpresa.

Zac e Lysander staccarono Helen dal nemico, e quando quest'ultimo si riprese dallo stupore momentaneo attaccò l'angelo con ferocia e con divertimento.

Zac coprì Helen con una delle tende della stanza, prima di fiondarsi ad aiutare Lysander contro Chris.

<< Due contro uno? Non mi sembra corretto! >> li schernì Chris.

<< Fottiti bastardo! >>. Zac colpì il padre al volto, ma questi lo allontanò immediatamente con un incantesimo.

<< Linguaggio, figliolo. Comunque se vogliamo essere precisi, stanotte probabilmente mi scoperò per bene la tua donna. Cosa dici a riguardo? >> ghignò Chris.

<< Vuole provocarti Zac. Non cadere nella sua trappola >> intervenne Lysander.

<< E se foste voi ad essere caduti nella nostra? >>.

Zaira sopraggiunse dal nulla, colpendo Zac alle spalle e facendolo finire proprio ai piedi del padre.

<< Quanto sei patetico Zac >> lo derise Chris.

Il demone strinse una mano attorno la gola del figlio, alzandolo senza il minimo sforzo. Zac annaspò per la mancanza d'aria, ed iniziò a dimenarsi per liberarsi da quella presa ferrea.

<< Addio figliolo >>.

Lysander, che fino a quel momento non era riuscito a muoversi per lo shock, si ridestò all'udire quella frase e scattò verso il demone, colpendo nello stesso istante Zaira che finì contro la parete dietro di lei. Chris dovette mollare la presa su Zac, che cadde esanime al suolo, per difendersi dall'assalto dell'angelo.

<< Tieni così poco alla tua vita, Lysander? >> ghignò Chris << Lucifero sarà orgoglioso di me quando scoprirà che ho ucciso uno dei Sette eletti >>.

E quello fu il verdetto finale, mentre il demone riusciva a sopraffare l'angelo biondo e ad infliggergli un attacco magico mortale.


Zacharel sentì il respiro mozzarsi e s'immobilizzò all'improvviso. Suo fratello, il suo amato fratello non c'era più. E lo sapeva grazie al loro legame.

Tutta quell'immobilità dell'angelo aveva attirato lo sguardo di Apocalisse.

<< Che succede? >> si preoccupò la giovane.

Zacharel incrociò lo sguardo di Lis, ma non riuscì mai a risponderle. Una figura si materializzò alle spalle del castano, facendolo inarcare prima che stramazzasse al suolo.

Apocalisse sgranò gli occhi, osservando la figura inerme di Zacharel sulla neve ora sporca del suo sangue. Alzando lentamente il volto vide Eris dinanzi a lei, un ghignò diabolico ad incresparle le labbra e, nella mano sinistra, il cuore grondante sangue dell'angelo.

<< Due comandanti fuori gioco >> rise la Dea.

Le gambe di Apocalisse cedettero, mentre un dolore straziante s'insinuava nel suo animo. Eris stava per avventarsi anche su di lei, ma Louis protesse la moglie con i suoi poteri. Il suo odio verso la Dea ora si era quadruplicato, e la sua magia non lasciò indenne Eris tanto a lungo.

La Dea del caos non riusciva a contrastare il potere delle emozioni, quindi decise di lasciar perdere – per il momento – e ritirarsi in vista di una nuova resa dei conti.

<< Lili >> la chiamò Louis.

Apocalisse alzò le braccia al cielo e liberò un grido disumano. Tutti i demoni ed i nemici attorno a lei, nell'arco di una cinquantina di metri, bruciarono avvolti da fiamme dorate.

Louis e gli alleati osservarono a bocca aperta quell'insolito e micidiale potere. Persino Erin ed Ivan non erano a conoscenza di una simile capacità, ma quella magia aveva ribaltato in parte le sorti di quello scontro.


Chiro stava guidando egregiamente il gruppo di umani, ma proprio quando stava per inoltrarsi nella foresta, dovette fermarsi.

Una giovane stava camminando verso di loro con movenze sensuali, ma i suoi occhi ed il suo sorrisetto non presagivano nulla di buono.

<< Sophia? >>. Karen si stupì di vedere l'ex ragazza del figlio proprio dinanzi a loro.

Sembrava così diversa dall'ultima volta che si erano visti. Ora un'oscura e pericolosa aura avvolgeva la castana.

Syria si parò dinanzi la famiglia Payne, fronteggiando la demone. << Cosa ci fai qui Lilith? >>.

<< E' un piacere anche per me rivederti, Syria >> ridacchiò Lilith.

I suoi occhi scuri e malvagi si abbassarono sul grembo della rossa, allargando il ghigno nel notare la lieve rotondità.

<< Ma che lieta novella... un bambino? Sembra proprio che Liam avrà il suo bel da fare tra poco >> Lilith riprese ad avanzare << Sempre che tu riesca a sopravvivere >>.

La demone scattò verso Syria, ma Chiro intervenne con la sua magia ed allontanò Lilith dall'amazzone.

Un ringhio sferzò l'aria, poi un licantropo affondò le sue zanne nella spalla della demone. Quest'ultima strinse i denti per il dolore, cercando di liberarsi dal morso serrato del lupo.

<< LIAM >> gridò Syria.

Allontanatevi da qui! Ordinò duramente Liam.

Lilith sfuggì alla presa e si allontanò con un balzo, prima di fronteggiare il licantropo che ringhiava e si preparava a sferrare un nuovo attacco.

<< Andiamo >> Chiro prese Syria per un braccio, incitando anche il resto del gruppo ad riprendere la fuga.

<< LIAM >>.

<< Non riuscirai a battermi >> sputò Lilith.

Lo vedremo. Ed il lupo partì nuovamente all'assalto.

Lilith non si lasciò cogliere nuovamente di sorpresa, ed infatti la sua forza si dimostrò superiore a quella del giovane licantropo. Le ferite erano gravi e la grande perdita di sangue non contribuiva a mantenersi lucidi in quella situazione. Liam era allo stremo delle forze, fisiche e mentali.

<< Te l'avevo detto che non potevi sconfiggermi. Ora pagherai la tua incoscienza con la vita >>. Lilith fissò il lupo dritto negli occhi, alzando la mano sinistra per sferrargli il colpo di grazia.

<< Mai abbassare la guardia >>.

Liam non riuscì a scorgere nulla della nuova lotta tra le due donne. L'unica cosa di cui era certo, prima di perdere i sensi, era che Camille gli aveva appena salvato la vita.


Erin si prese la testa tra le mani, ripiegando le ali per creare una sorta di barriera tra lei ed il caos tutt'intorno. I nomi continuavano ad aumentare sulla lista e lei non riusciva più a stare al passo con quei rapidi cambiamenti. Ma di una cosa era sicura: Liam non era più sulla sua lista.


***


Niall's POV


La sera stava per calare sull'isola, o almeno su ciò che restava della magnifica Suspendìa.

Il palazzo era stato completamente distrutto ed il fuoco aveva fatto il resto, lasciando solamente terra bruciata dietro il suo passaggio.

Ero sfinito, ferito, ma vivo. Ed osservandomi attorno notai altri compagni ancora in piedi, nonostante l'irresistibile voglia di lasciarsi crollare al suolo. Non importava il freddo della neve, ciò che bramavamo era solo un lungo riposo. Ma non potevo auspicare ad un po' di pace tanto presto.

<< Niall >>. Zayn mi raggiunse, e constatai che nemmeno lui era messo meglio di me.

<< Non credo che potremmo considerare questo momento come una vittoria >> ammisi.

<< No >> scosse il capo il mio amico << Se i nemici non avessero deciso di ritirarsi, dubito che ora saremmo ancora qui >>.

<< Chissà perché hanno scelto di andarsene >> mormorai pensieroso.

Non aveva senso abbandonare il campo di battaglia quando era chiarissimo a tutti che i vincitori sarebbero stati i demoni.

Un licantropo ci si avvicinò arrancando, portando sul dorso il corpo di Zac.

<< Cazzo! >>. Zayn scattò, per quanto gli fosse possibile con quelle ferite, verso il fratello facendolo scendere con cautela dalla schiena del lupo. << Zac. Zac rispondimi! >>.

Il moro non sembrava riprendere conoscenza, ma il suo petto si alzava ed abbassava flebilmente, quindi era ancora vivo, anche se malconcio.

<< Grazie >> mi rivolsi al licantropo, che dopo un cenno del muso si allontanò.

Harry atterrò al mio fianco, richiudendo le ali prima di far sdraiare Liam sulla neve ormai rossa, mentre un lenzuolo avvolgeva la nudità del mio compagno privo di sensi. E poco dopo fummo raggiunti anche da Louis, Apocalisse, ed Erin.

Suspendìa non era più un luogo sicuro e vivibile.

Dove saremmo potuti andare in quelle condizioni disperate?





Angolo darkryry

Ok, va bene, potete insultarmi quanto volete per l'immane (ma che dico?) l'infinito e terribile ritardo di questo aggiornamento.

Non esistono abbastanza parole per scusarmi, ma a mia discolpa devo confessare che l'ispirazione se n'era andata a fare un giro e quindi ogni volta che mi trovavo davanti ad una pagina bianca e cercavo di buttar giù qualche riga... non ero mai soddisfatta di ciò che ne usciva. 

Ma sembra che finalmente la mia Musa sia tornata ed eccovi un nuovissimo capitolo di quest'ardua storia!!

Davvero, mi sta facendo penare, ma credo ne varrà la pena ;)

Ovviamente spero che anche voi siate soddisfatti di ciò che è uscito dalla mia bacata mente, però solo il vostro parere potrà darmene una certezza :)

A presto promesso, l'ispirazione ritrovata mi fa immaginare altri capitoli di questa storia ;)


darkryry

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