Capitolo 10
Questa ff è stata scritta con la collaborazione di Dolcesangue (su EFP).
CAPITOLO 10
Liam's POV
La notte era calata ed insieme agli altri prigionieri ero stato condotto in una gabbia speciale. Le sbarre di ferro sfrigolavano minacciose, mettendo in avviso chiunque avesse tentato di toccarle.
Con i polsi legati dietro la schiena da solide catene, mi risultava difficile muovermi a mio piacimento.
Dopo il battibecco con la bionda, Syria si era allontanata e non l’avevo più vista. Ero preoccupato per lei. Nervoso all’idea che al sorgere del sole la mia donna avrebbe sfidato le sue compagne per salvarmi.
<< Non potevano metterci in gabbie separate? >> sbuffò uno dei vampiri, Sabin, lanciando uno sguardo schifato al licantropo.
<< Dovrei essere io a lamentarmi per la vostra puzza >> Hayden fece una smorfia disgustata.
<< Smettetela di litigare. Non vi sopportiamo più >> si esasperarono Ben e Troy,i due angeli.
<< Beh, sinceramente dovrei concordare con lui >> le parole mi uscirono senza che potessi fermarle << Non profumate di sicuro >>.
I due vampiri mi osservarono attentamente, imitati dal licantropo e gli altri sei prigionieri.
Era meglio se tenevi la bocca chiusa.
Per stavolta dovevo dare ragione alla voce.
Hayden si sporse verso di me, annusandomi sfacciatamente.
<< Ehi >> m’indignai << Non ti hanno insegnato l’educazione? >>.
<< Non ti ho mai visto da queste parti >> il lupo ignorò bellamente le mie parole << Di che branco fai parte? >>.
<< Io non faccio parte di nessun branco >>.
<< Quindi sei un licantropo solitario? >>.
<< Io non sono un licantropo >> borbottai.
<< Amico >> m’interruppe Max con un sorrisetto di chi la sapeva lunga << Tu puzzi esattamente come il lupo qui presente >>.
Rimasi letteralmente a bocca aperta e la mia espressione fece sbellicare dalle risate gli altri prigionieri.
Perciò in questa vita saresti un lupo?
Questa sì che è una sorpresa!
Persino la voce mi prendeva in giro.
<< A quanto pare non sapevi della tua natura >> Ben fu il primo a riprendersi dalle risate.
Lui e Troy erano stati colti di sorpresa dalle amazzoni durante una perlustrazione. E speravano vivamente che i loro compagni venissero a tirarli fuori dai guai prima di doversi accoppiare con quelle donne guerriere.
<< E come potevo saperlo. Non mi sono mai trasformato in un animale >> proferii.
<< Credimi. Ci sono molte cose che avrebbero potuto indurti a sospettarlo >> disse Hayden.
<< Per esempio? >> lo sfidai.
<< La forza fisica >> iniziò Dan, lo stregone.
<< I sensi più sviluppati rispetto ad un comune essere umano >> proseguì Troy.
<< La velocità >> continuò Blake, uno dei tre guerrieri.
Ora che me lo facevano notare, ero sempre stato particolarmente portato per tutti gli sport. La mia bravura era quindi dovuta ad una natura più... particolare?
<< Come faccio a trasformarmi? >> domandai.
<< Non è semplice da spiegare. Più che altro segui il tuo istinto >> rispose Hayden.
<< Quindi se ora io volessi trasformarmi in un lupo, potrei riuscirci? >> insistetti.
<< Probabile >> scrollò le spalle il licantropo << Ma te lo sconsiglio. Siamo grossi più di un cavallo in forma di lupo e questa gabbia è decisamente poco capiente >>.
<< Inoltre devi tener conto delle sbarre elettriche >> fece notare Lucien.
<< Non possiamo lasciar passare nessuno >> affermò una delle due amazzoni.
<< Voglio parlare con uno dei prigionieri >>.
Mi voltai al sentire la voce di Syria.
<< Non si può parlare con loro fino al momento... >> cominciò l’altra.
<< Ho il permesso di Camille. Lasciateci soli qualche minuto >> disse con decisione la rossa.
Le due compagne annuirono, filandosela velocemente. A quanto sembrava la mia donna era davvero temuta tra le sue simili.
<< Mi dispiace averti messo nei guai >> sospirò Syria, inginocchiandosi dinanzi la gabbia.
Cercai di avvicinarmi alle sbarre, stando ben attento a non sfiorarle.
<< Dovrei essere io a chiederti scusa >> negai << Per molte cose >>.
Gli altri prigionieri cercavano di non prestare attenzione a noi, ma dato lo spazio ristretto non potevo certo permettermi molta privacy.
<< Come hai fatto a trovarmi? >> s’incuriosì la rossa.
<< Apocalisse ha guardato nel tuo futuro >> ammisi.
<< Lis è tornata? >>.
<< Sì >> confermai << Lei e Louis sono tornati per aiutarci nelle tue ricerche >>.
<< Sono sorpresa >>.
<< Non dovresti. Anche se fin’ora si è dimostrata sempre fredda e scostante, Lis ti vuole bene >>.
Syria rimase in silenzio alcuni istanti.
<< E poi è diversa >> confessai.
<< In che senso? >> chiese la rossa.
<< Credo che Louis sia riuscito a risvegliare i sentimenti di Lis >> ammisi.
<< Eccome se ci è riuscito! >> esclamò con un sorriso Troy.
<< Ora Apocalisse e Louis sono sposati >> asserì Ben.
<< Cosa? >> sussultai per l’urlo strozzato di Syria.
<< Quando un angelo decide di legare la sua esistenza a quella di un altro essere, tutti noi lo percepiamo >> rispose Ben.
<< Ogni angelo ha percepito i sentimenti di Louis ed Apocalisse nel momento esatto in cui si sono uniti per sempre >> confermò Troy.
<< Quindi ora questo Louis è immortale >> commentò Dan.
<< Esattamente >> proferirono i due angeli.
<< Non posso crederci >> si sorprese Syria, ma un sorriso di gioia le attraversò il viso.
<< Tempo scaduto >> s’intromise Faith, affiancata dalle due guardie.
Syria lanciò un’occhiata di fuoco alla bionda, prima di riportare l’attenzione su di me.
<< Combatterò con tutta me stessa per vincere >> mi promise << Non lascerò che un’altra donna ti reclami per sé >>.
Nei suoi occhi scuri leggevo una profonda determinazione, una consapevolezza delle proprie capacità che da secoli non vedevo.
<< Fai attenzione >> le chiesi.
Syria mi sorrise, alzandosi ed allontanandosi silenziosamente.
<< Sono secoli che non combatte seriamente >> m’informò Faith, osservandomi con sguardo lascivo << Dubito fermamente che quest’anno possa vincere. Ma non preoccuparti, caro il mio James >> si abbassò fino a ritrovarsi alla mia stessa altezza << Quando la sfiderò e la sconfiggerò, poi ti sceglierò come mio futuro partner per l’accoppiamento. Sei un uomo molto... appetitoso. Sicuramente la figlia che mi darai sarà la migliore combattente di sempre >>.
<< Non sperarci troppo >> proferii con rabbia << Non mi sottometterò mai a te >>.
<< Lo vedremo, James >> poi se ne andò anche lei.
***
Serena's POV
Raggiunta la reggia, Tamara ed io avevamo chiesto un’udienza con i sovrani del popolo delle sirene. E fortunatamente la nostra richiesta fu accolta immediatamente.
Ora eravamo dinanzi la porta che ci avrebbe condotti alla sala del trono.
<< Sono decisamente confuso >> ammise Niall.
<< Potete entrare >> ci disse una delle guardie.
Varcammo la soglia e ci avvicinammo ai due troni, occupati da re Aeron e dalla regina Danika.
Niall sgranò gli occhi, socchiudendo la bocca per lo stupore.
<< Non posso crederci >> la regina delle sirene si portò le mani sulla bocca.
Gli occhi verdi luminosi di lacrime di gioia.
<< Finalmente sei tornato >> re Aeron si alzò dal trono.
Niall fece alcuni passi verso i due sovrani, prima di essere stretto in un caloroso abbraccio.
Sorrisi per quella scena, lasciandomi sfuggire una lacrima di felicità. Esattamente come successe a Tamara ed alla regina Danika.
L’unico figlio dei nostri sovrani, che era stato affidato agli umani per la sua sicurezza, era finalmente tornato a casa.
Niall era il nostro principe.
***
Syria's POV
Il cielo aveva assunto i tipici colori dell’aurora. Il sole stava per nascere ed a breve si sarebbe tenuta la sfida che ogni anno vedere partecipi tutte le amazzoni pronte per l’accoppiamento.
Poggiai l’arco sulle lenzuola del giaciglio, osservando la fiamma delle candele specchiarsi sul lucido e brillante argento che ricopriva il legno pregiato. Quella era un’arma antica, regalatami dalla Dea Artemide in persona. Spostai poi lo sguardo sui pugnali. Piccoli ma affilati e letali, adatti al lancio.
<< Syria >> fuori dalla mia tenda, Camille mi chiamò con gentilezza << E’ quasi ora >>.
Non risposi, ma sfilai dal mio corpo la veste leggera che l’aveva avvolto. Indossai dei pantaloni aderenti ed elasticizzati per non essere ostacolata nei movimenti. Un top stretto che bloccasse il mio seno abbastanza pronunciato. Legai i lunghi capelli rossi in una coda alta. Poggiai a tracolla la faretra con frecce sufficienti a tenere sotto controllo un buon numero di nemici. Attorno alla vita feci passare una cintura in cui infilai tutti i pugnali lucidati. Impugnai l’arco ed uscii.
Il sole era sorto ed il cielo azzurro premetteva una giornata luminosa e calda.
M’incamminai verso l’arena, ignorando il borbottio scatenato dal mio accurato equipaggiamento.
Le amazzoni più anziane sedevano sugli spalti che delimitavano il perimetro dell’arena circolare. All’estremità opposta all’ingresso, la regina Camille sedeva sul suo trono. Accanto a lei c’erano i prigionieri. Seduti per terra a gambe incrociate, le mani sopra la testa bloccate ad un palo da resistenti catene.
I miei occhi incrociarono quelli preoccupati ma fiduciosi di Liam.
Non avrei permesso che una delle mie sorelle lo scegliesse come proprio partner. Soprattutto non avrei permesso a Faith di reclamarlo come suo.
Con le amazzoni partecipanti alla sfida, mi posizionai a formare una linea retta dinanzi al trono.
Camille si alzò, facendo calare il silenzio nell’arena.
<< Oggi siamo tutte riunite per celebrare l’inizio del periodo dell’accoppiamento >> iniziò la regina << Quest’anno siamo riuscite a catturare un buon numero di maschi idonei a generare la nuova stirpe di amazzoni >>.
Tra gli spalti iniziò a diffondersi un mormorio d’esaltazione, mentre gli sguardi di tutti si puntavano sui dieci uomini imprigionati.
<< Sono dieci le guerriere che avranno il privilegio di scegliersi per prime il proprio partner quest’anno >> proseguì Camille << E le prescelte verranno decise dal combattimento che inizierà tra pochissimo >>.
Quello era il segnale per sciogliere la fila e prendere posizione per l’imminente battaglia.
<< Sorelle >> Camille ci squadrò una per una, sostando alcuni secondi in più su Faith e me << Che il periodo dell’accoppiamento abbia inizio! >>.
Dagli spalti s’innalzarono le grida e gli incitamenti da parte delle amazzoni più ‘anziane’. Mentre le partecipanti correvano a destra e manca, ferendo e sconfiggendo le proprie compagne.
***
Perrie's POV
Zayn venne sbattuto contro il tronco di un albero, gemendo di dolore.
<< Devi concentrarti >> sbraitò Zac.
Era passata una settimana dalla nostra partenza da Suspendìa. Il giorno dopo il nostro arrivo nella terra delle ninfe, Zac aveva iniziato ad addestrare il mio uomo su come controllare al meglio le sue capacità.
Al principio il demone aveva fatto esercitare Zayn sulla concentrazione, facendogli prendere confidenza con il potere dell’illusione e con quello della creazione. Poi avevano iniziato a combattere per rafforzare il fisico, per aumentarne la velocità, e per raffinare i movimenti d’attacco e di difesa.
<< Non sconfiggerai nemmeno un’insignificante ninfa se non ti concentri >> lo rimproverò Zac.
Mi alzai sbuffando dalla roccia su cui ero rimasta seduta per ore ed ore, osservando quei due darsene di santa ragione.
<< Direi che è ora di una pausa >> fulminai con lo sguardo Zac.
Il moro alzò le spalle e si allontanò, forse per placare il suo nervosismo.
<< Accidenti >> si lamentò Zayn.
Mi voltai verso il mio ragazzo, ritrovandolo seduto ai piedi dell’albero contro cui era stato scagliato. Mi avvicinai velocemente, acquattandomi per ritrovarmi all’altezza del suo viso.
<< Vieni >> lo incoraggia dolcemente.
Mi passai un suo braccio attorno al collo, aiutandolo ad alzarsi. Camminammo pian piano fino a raggiungere la sponda del laghetto poco lontano dalla zona d’allenamento.
<< Prende davvero seriamente la storia dell’addestramento >> ammise Zayn.
<< Ha visto molte persone morire >> mormorai << Credo che non voglia succeda lo stesso a te >>.
Essendo per metà demone, Zayn aveva la capacità di guarirsi da solo. Ma con maggiore lentezza rispetto ad un demone ‘purosangue’.
<< E’ anche colpa mia >> sospirò << Dovrei davvero impegnarmi maggiormente >>.
<< Si vede che ce la stai mettendo tutta >> lo rassicurai.
Zayn mi sorrise, avvicinando i nostri volti. Mi baciò con calma, con dolcezza. Ma non mi bastava.
<< Ti va un bagno? >> proposi maliziosa.
Un lampo di desiderio attraversò le sue iridi marroni. Subito seguito da un sorrisetto malandrino.
<< Dopo di te >> proferì con tono roco.
Immersi i piedi nell’acqua fresca e cristallina, sollevandomi il vestito leggero che indossavo. Sotto non portavo l’intimo.
<< Perrie >> sussurrò estasiato.
Indietreggiai continuando ad osservarlo, finchè l’acqua non mi arrivò all’altezza dell’ombelico.
<< Tu non vieni? >> lo provocai.
In un battito di ciglia Zayn si era sfilato pantaloncini e boxer, immergendosi a sua volta nel laghetto.
<< Sembri una magnifica Dea >> soffiò sulle mie labbra.
<< Così mi farai arrossire, Jawaad >> mormorai.
I nostri corpi erano vicinissimi, ma non era ancora un vero e proprio contatto. Anche se potevo percepire la dura erezione del moro sfiorarmi il ventre.
Con le mani gli carezzai le braccia, le spalle e seguii le linee ora più marcate del petto. Scesi lentamente sulla pancia piatta, fino ad avvolgere il suo sesso.
Zayn chiuse gli occhi ed inclinò all’indietro la testa, mettendo in mostra la gola che ricoprii di baci lascivi ed umidi. Con movimenti lenti e calcolati del polso carezzai il suo membro possente, facendo sospirare di piacere il mio uomo. Il mio centro bollente fremeva d’impazienza.
<< Voglio sentirti >> sussurrai.
<< Oh sì >> Zayn mi prese in braccio e tornò sulla riva.
Mi stese sul manto erboso e morbido, sdraiandosi su di me. Le sue mani mi carezzarono le cosce, arrivando all’incavo del ginocchio. Mi piegò ed allargò le gambe, osservandomi con occhi lussuriosi in quella vulnerabile posizione.
La sua bocca si abbassò sul capezzolo destro, vezzeggiandolo con la lingua e con i denti. Mentre il suo membro strusciava sulla mia intimità. La sua lunghezza strofinava sul mio clitoride ed il mio corpo fremeva per tutta quell’attesa. Volevo sentirlo dentro di me. Volevo ricongiungermi completamente con il mio uomo.
<< Zayn >> gemetti.
Gli strinsi tra le dita i capelli della nuca, inarcandomi verso di lui.
Il mio gesto gli scatenò un brivido e con un colpo deciso mi penetrò fino in fondo. Gridai di sorpresa ed estremo piacere, artigliandogli le spalle muscolose.
Le spinte furono da subito profonde ed incalzanti, ma in quei movimenti si poteva percepire tutto l’amore di Zayn. Sentirlo avanzare ed arretrare continuamente dentro di me era un’emozione sconvolgente.
Le nostre bocche si cercarono con ardore. Le nostre lingue ingaggiarono una lotta frenetica. I nostri respiri divennero sempre più irregolari. Percepii il tipico formicolio che precedeva l’orgasmo e successivamente i miei muscoli interni si serrarono con forza attorno al membro del mio uomo.
<< Non lasciarmi mai >> proferii con affanno.
<< Mai più >> giurò Zayn con voce bassa e roca.
Gli affondi si fecero ancor più decisi ed intensi, finchè l’apice non ci colse entrambi nello stesso istante. Zayn rilasciò il suo caldo seme dentro di me, marchiandomi come sua.
Restammo alcuni minuti abbracciati ed in silenzio. I respiri che man mano si placavano. I battiti dei nostri cuori che andavano via via regolarizzandosi.
Zayn si sollevò sulle braccia, facendo sfiorare i nostri nasi mentre mi fissava negli occhi.
<< Ti amo Perrie >> mormorò.
<< Anch’io Zayn >> affermai, posandogli le mani sulle guance accaldate << Per l’eternità >>.
Le nostre parole furono seguite da un bacio dolce, lento, amorevole.
***
Liam's POV
La terra dell’arena iniziò a macchiarsi di sangue. Corpi feriti e sconfitti cadevano uno dopo l’altro mentre l’incontro proseguiva.
Quelle erano le amazzoni. Guerriere spietate che cercavano di dimostrare la loro forza a tutti.
Il mio sguardo restò fisso su Syria. La sua figura si muoveva veloce e precisa nella mischia. I suoi movimenti erano decisi ma non letali.
Quella era la donna a cui ero sempre stato destinato.
<< Quest’anno Syria è determinata a vincere >> la regina delle amazzoni spostò l’attenzione dall’arena a me << E tu ne sei la causa >>.
Rimasi in silenzio, scrutando quelle iridi azzurre e sagge.
<< Ti ha atteso per tutto questo tempo, James... >> Camille si passò la lingua sulle labbra << ...no. Mi ha detto che ora ti chiami Liam. Comunque ciò che ha importanza è il fatto che tu sei riuscito a risvegliare la vera guerriera che è in lei >>.
A quella frase riportai l’attenzione sulla mia donna, vedendola tendere l’arco d’argento e scoccare una freccia. La punta acuminata trapassò la gamba di un’altra amazzone, tranciandole i tendini ed i legamenti.
<< Syria ha bisogno di un uomo disposto a tutto per lei. Qualcuno che sacrificherebbe anche la propria vita per salvare la sua. Ed il Fato ha stabilito secoli orsono che quell’uomo dovevi essere tu... >> Camille accennò un sorriso << ...sono contenta che tu sia rinato. E spero di vivere abbastanza a lungo per conoscere i figli che Syria avrà da te >>.
Arrossii a quelle parole, facendo ridacchiare la regina.
<< Perché le amazzoni hanno solo delle femmine? >> domandai curioso.
Syria si girò prona, reggendosi sui gomiti per osservarmi in viso.
<< Non hanno solo delle femmine. Quando un’amazzone partorisce un maschio, il bambino viene affidato al padre. Ma succede in rare occasioni perché il periodo dell’accoppiamento varia di anno in anno >> spiegò la rossa.
<< E per quale ragione? >>.
<< Devi sapere che la luna influisce molto sul concepimento di una nuova vita. La regina studia attentamente le fasi lunari proprio per scoprire quando sarebbe il momento più adatto per accoppiarsi ed avere delle femmine >>.
<< Siete davvero pignole su questo >> ridacchiai.
Syria rise a sua volta, prendendosi il labbro inferiore fra i denti.
<< A te piacerebbe avere dei bambini? >> domandò in un sussurro.
Aggrottai la fronte osservando il soffitto della stanza, prima di sorridere e riportare la mia attenzione sulla donna al mio fianco.
<< Magari un giorno sì >> confessai.
<< E preferiresti un maschio o una femmina? >> le sue guance si tinsero di rosso.
<< Non ha importanza >> mormorai.
Mi alzai rapidamente e mi portai alle spalle di Syria. Con un ginocchio le allargai le gambe, mentre con le labbra seguivo linee invisibili sulla pelle nuda delle sue scapole.
<< Ciò che conta non sarà il sesso del nascituro... >> affermai in un soffio al suo orecchio, facendo combaciare il mio petto con la sua schiena ed indirizzando la mia erezione all’apertura della sua femminilità già bagnata << ...l’importante è che sarà nostro >>.
E con un colpo deciso dei fianchi mi spinsi completamente in lei.
Mi piegai in avanti, per quanto i polsi legati lo permettessero, stringendo i denti per l’inaspettato dolore che mi avvolse la mente.
Immagini, parole, volti ed azioni si susseguirono in rapida successione. Come i pezzi di un puzzle, i miei ricordi s’incastravano l’un l’altro fino a formare un quadro finito e perfetto.
La mia mente era ‘completa’.
<< Liam stai bene? >> si preoccuparono gli altri uomini.
<< Sì >> annuii col fiatone.
Sentivo piccole gocce di sudore solcarmi le tempie. Il mio corpo era scosso ancora dai brividi di dolore e stupore.
Camille mi osservava in silenzio.
<< Hai risvegliato tutti i tuoi ricordi >> affermò.
<< Sì >> proferii semplicemente.
Un sorriso cordiale le increspò le labbra, prima che dagli spalti s’innalzassero esclamazioni e grida di sorpresa.
Riportai l’attenzione sull’arena, scorgendo che erano rimaste in piedi solo una decina di amazzoni. Tra loro riconobbi la chioma rossa della mia donna.
<< Sembra che la sorte abbia stabilito chi siano le prescelte di quest’anno >> annunciò Camille, alzandosi dal trono.
Ma le sue parole furono interrotte da un grido di battaglia. Faith si scagliò verso Syria, brandendo l’ascia a doppia lama.
Una scarica differente e più intensa delle precedenti attraversò da capo a piedi il mio corpo, facendomi inarcare in avanti. Un urlo rabbioso e sovrumano lasciò le mie labbra.
Le catene si spezzarono. I miei vestiti giacevano a brandelli attorno a me.
Balzai verso l’arena e mi parai dinanzi a Syria, facendo immobilizzare Faith e le altre amazzoni. Il silenzio calò come un sipario sul campo di battaglia.
Mi ersi in tutta la mia altezza ed un ringhio potente e minaccioso sferzò come un vento glaciale quella calma temporanea.
NdA:
Anche se con un giorno di ritardo, volevo augurare a tutti un Buon 2015!!!
Speriamo sia un anno prospero e felice per tutti :)
darkryry
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