Capitolo 1

Questa ff è stata scritta con la collaborazione di Dolcesangue (su EFP).




CAPITOLO 1


Louis' POV


La luce riusciva ad abbagliarmi nonostante le palpebre serrate.

La fievole brezza non riusciva a placare quel caldo soffocante. Ed il canto degli uccelli era un melodioso sottofondo in quel silenzio.

Aprii gli occhi, portandomi immediatamente una mano a coprirli. Mi trovavo su una spiaggia sconosciuta, accerchiato dai miei amici e dai resti dello yacht. Mi misi a sedere, gemendo flebilmente per le fitte alle ossa ed ai muscoli. Nonostante lo stordimento mi trascinai fino a Niall, il più vicino tra i miei compagni.

<< Niall >> lo scossi, chiamandolo con tono preoccupato << Niall svegliati. Niall >>.

<< E' vivo >> sobbalzai al sentire quella voce familiare, ma a cui non sapevo dare un volto << E' solo svenuto come tutti gli altri >>.

Mi voltai, deciso a scoprire chi fosse a parlare. Il mio sguardo si posò sulla ragazza che aveva salvato Perrie. Una canotta e degli short avvolgevano il suo corpo, mentre le ali erano ripiegate sulla sua schiena. I lunghi capelli erano legati in una coda alta e gli occhi azzurri sembravano brillare sotto il sole.

<< Come siamo arrivati fin qui? >>.

Non ricordavo molto di ciò che avvenne dopo il suo arrivo sullo yacht. Ma se eravamo ancora tutti vivi, sicuramente lo dovevamo a lei.

<< La tempesta era stata creata per uccidervi... >> spiegò con freddezza, come se volesse mantenere le distanze << ...quindi sono intervenuta e vi ho fatti arenare su quest'isola. Non è segnata su nessuna carta ed è molto difficile per gli umani comuni raggiungerla, quindi non pensare di poter chiedere aiuto o fuggire tanto facilmente >>.

Perché assumeva quel tono gelido?

Sullo yacht aveva parlato a Perrie con preoccupazione, si era vista chiaramente l'ansia che stava provando e successivamente il sollievo alla risposta affermativa della bionda.

Invece ora perché si comportava in quel modo?

Si era pentita di averci salvati?


<< Sei pentita di ciò che è successo? >>.

<< Non potrei mai >>.

<< Perché? >>.


Da dov'era spuntato quel ricordo?

Non avevo mai vissuto un momento simile, tantomeno avevo avuto una conversazione come quella.


<< Mi toglieresti una curiosità? >>.

<< Quale? >>.

<< Perché le tue ali hanno piume sia bianche che dorate? >>.

<< Perché sono una guerriera >>.

<< Non pensavo esistessero dei ranghi anche in Paradiso >>.

<< Ovunque esistono delle gerarchie da rispettare, all'Inferno come anche in Paradiso >>.

Ponderai attentamente quella risposta, prima di sorridere e stringere a me quel corpo mozzafiato.

<< Sono davvero fortunato allora >>.

<< Riguardo a cosa? >>.

<< Ho un angelo guerriero tutto per me >>.

La sua risata cristallina mi avvolse e mi riscaldò fin nel profondo, facendo battere furiosamente il mio cuore innamorato.


Due mani fresche e morbide mi ridestarono da quegli strani pensieri. Alzai il viso verso la ragazza che si era inginocchiata dinanzi a me.

<< Non sei ferito >> constatò, prima di liberarmi dalla sua presa e scostarsi.

<< Chi sei? >> domandai.

<< Un angelo incaricato di sorvegliarvi >> liquidò in fretta la questione, spostandosi verso Niall.

<< Come ti chiami? >> la seguii con lo sguardo, osservandola sfiorare delicatamente il biondo per assicurarsi che non fosse ferito.

<< Potete chiamarmi Lis >> rispose, controllando Harry, Liam, Zayn e Perrie.

Un momento, ma dov'erano finiti...?

<< Se stai per chiedermi dei due umani che erano con voi >> mi anticipò Lis << Mi dispiace comunicarti che non sono sopravvissuti all'attacco del demone >>.

Abbassai lo sguardo sulla sabbia. Ripensai a Patrick e Jason, alle loro famiglie, ai momenti che avevamo passato insieme. Erano brave persone, non meritavano una fine simile.

<< Cos'abbiamo fatto? >> chiesi in un sussurro.

Lis si voltò verso di me, fissandomi con confusione.

<< Perché qualcuno desidera la nostra morte? >> specificai.

I suoi occhi si posarono sui corpi ancora privi di conoscenza dei miei amici, tornando successivamente nei miei. Quelle iridi celesti t'incantavano. E dovevo trovare presto una spiegazione al battito accelerato del mio cuore.

<< Non è il momento di rivelarvi quest'informazione >> mormorò.

<< Perrie >>.

La voce di Zayn mi fece sussultare, mentre sia io che Lis spostavamo l'attenzione sul moro e la bionda.

<< Sia ringraziato il cielo >> sospirò di sollievo il mio amico, quando Perrie aprì gli occhi e gli sorrise dolcemente.

Niall, Liam ed Harry si stavano svegliando a loro volta, osservandosi attorno disorientati e confusi.

<< Lis >> Perrie si alzò lentamente, avvicinandosi poi all'angelo e stringendola in un abbraccio che venne ricambiato << Grazie per averci salvati >>.

Mi alzai imitato dai miei amici, mentre le due ragazze scioglievano la loro stretta per voltarsi verso di noi.

<< Riuscite a camminare? >> domandò Lis.

Tutti annuimmo in silenzio.

<< Il palazzo non è molto distante da qui. Seguitemi >> annunciò.

Si voltò e ci fece strada nel cuore della foresta.


***


Lis' POV


I cinque ragazzi mi seguivano in silenzio e Perrie stava già riprendendo le forze sottratte dall'attacco del demone.

Poco distante da noi si sentiva lo scorrere del fiume ed un allegro vociare femminile.

<< Chi sono? >> domandò Liam.

<< Naiadi >> replicai.

<< Naiadi? Intendi le ninfe delle acque? >> Harry sembrava interessato.

I suoi occhi verdi furono attraversati da una strana luce.

<< Non è il momento per una gita nella foresta. Avrete tutto il tempo che vorrete dopo che saremo giunti a palazzo >> proseguii.

Al mio fianco Perrie aveva preso per mano il suo fidanzato.

<< Non pensavo che gli angeli esistessero davvero >> ammise Niall, fissando le mie ali.

<< A volte le leggende sono reali, non solo fantasie >> asserii.

<< E perché hai delle piume dorate? >> s'intromise Zayn.

<< Perché è una guerriera >> rispose Louis.

Mi bloccai al suono della sua voce. Ma la mia meraviglia era dovuta soprattutto alla sua replica.

Come poteva essere a conoscenza del mio rango?

Nessun umano sapeva che gli angeli avevano diverse gerarchie. Tantomeno che i combattenti potevano riconoscersi per le sfumature dorate delle loro ali.

Quindi lui come poteva conoscere un'informazione tanto riservata?

A meno che...

<< Come lo sai? >> chiesi, assottigliando lo sguardo.

Louis deglutì vistosamente, incerto su come proseguire.

<< Me... me l'hai detto... tu... >> confessò.

Una pugnalata dritta al cuore avrebbe fatto sicuramente meno male rispetto a quella risposta balbettata.


***


Louis' POV


Lis trattenne letteralmente il respiro, sgranando gli occhi e fissandomi con confusione, sorpresa, e dolore.

Non ne conoscevo la ragione, ma forse la mia risposta l'aveva ferita, urtata.

<< Proseguiamo >> le sue parole sferzarono il silenzio come un vento glaciale.

Riprendemmo il cammino senza fiatare, forse eravamo tutti troppo spaventati per quella strana e surreale situazione per riuscire ad esporre tutte le domande ed i dubbi che ci assillavano.

Il mio sguardo si fissò sulla figura a capo del gruppo, trovando quella chioma castana incredibilmente familiare. Così come lo era anche quel corpo snello ma forte. Quei fianchi che ondeggiavano al ritmo della falcata dell'angelo. Quelle braccia sottili che sapevo possedere una stretta d'acciaio. Quelle gambe lunghe che potevano correre più veloci del vento. Quelle ali bianche dorate che fremevano d'impaziente attesa, desiderose di librarsi nel limpido cielo.

Il respiro mi si bloccò in gola e per la prima volta sentii le cosiddette 'farfalle' svolazzare nello stomaco. Le mani iniziarono a formicolare, desiderose di sfiorare, toccare con decisione e delicatezza quella pelle chiara. Il mio corpo parve ridestarsi da un lungo e forzato letargo, memore di sensazioni, emozioni, che la mia mente ignorava completamente.

Lis agitò lentamente le ali, alzando una leggera nuvoletta di polvere dal suolo e facendo oscillare i fili d'erba sotto di lei. Una fitta d'eccitazione mi colse alla sprovvista, mentre il mio sesso si risvegliò sotto il tessuto dei boxer e dei pantaloncini.

Come potevo provare una simile attrazione per una sconosciuta?


Sicuro che sia una sconosciuta?


Al sentire quella voce nella mia testa sobbalzai, inciampando in una radice. Riuscii a restare in piedi solo grazie ad Hazza, che camminava al mio fianco e mi aveva sostenuto appena in tempo.

<< Lou, stai bene? >> domandò Harry, attirando l'attenzione del resto del gruppo.

I miei occhi corsero alla ragazza alata.

Trovai il suo sguardo distaccato e glaciale fisso su di me, prima che tornassi ad osservare il mio amico.

<< Sì, ero solo distratto >> risposi in un sussurro.

Il riccio non sembrava molto convinto, ma non chiese altro. Riprendemmo a camminare e sentii lo sguardo di Hazza tenermi d'occhio.

Divisi la mia attenzione tra il guardare dove mettevo i piedi ed il concentrarmi sulla voce che aveva parlato indisturbata nella mia testa.

Il timbro era identico al mio, ma come potevo...?


Forse sei tu a parlare e nello stesso tempo non lo sei.


Cosa?

Ero io, ma in realtà non lo ero?

Non aveva senso!


Se fosse un 'te' del passato, allora senso ne avrebbe.


Rabbrividii a quelle parole, ma convenni che in quel caso una logica c'era: se la voce era identica alla mia, non potevo non essere io. Ma al contempo ero un 'io' di una qualche vita precedente.

Che ragionamento contorto!


Ma corretto.


Stavo impazzendo.

Perché mai un 'me' precedente doveva iniziare a parlarmi proprio ora?


Perché la magia dell'isola mi permette di comunicare con te dall'aldilà.


Che sfortuna.


Se sapessi tutto ciò che ti dovrei comunicare, non penso proprio ti riterresti sfortunato.


Beh, fino a quel momento non ero certo contento di conversare con me stesso.

<< Lou? >>.

<< Tommo? >>.

Alzai lo sguardo verso i miei amici, accorgendomi solo in quel momento che stavano cercando di attirare la mia attenzione.

<< Sei certo di star bene? >> domandò Liam, sospettoso.

<< Sì >> l'incertezza poteva sentirsi chiaramente nella mia voce, ma nessuno decise di approfondire la questione.

E di questo ne fui immensamente grato.

<< Siamo arrivati >> annunciò Lis.

Scostò dei rami e ci mostrò un palazzo immenso circondato dalla foresta.

<< Che posto è questo? >> mormorò Zayn, esterrefatto come tutti noi.

Suspendìa, mi suggerì la voce.

<< Benvenuti a Suspendìa, l'isola della Magia Universale >> disse Lis.


***


Harry's POV


Quel nome mi era dannatamente familiare.

Era impossibile che l'avessi letto in qualche libro, come non poteva essere possibile che qualcuno l'avesse nominato in un discorso, in un'intervista, o chissà dove.

Eppure io conoscevo quel nome.


In una vita precedente.


M'irrigidii, sconcertato di sentire una voce parlare nella mia mente così, all'improvviso.

Che fosse il mio subconscio?

Oppure doveva trattarsi della mia coscienza, come il grillo parlante per Pinocchio.


Non sono né uno né l'altro.

Sono 'te', ma di un'altra vita.


Come poteva essere?

Non credevo nella reincarnazione, ma forse era giunto il momento di allargare le mie vedute.


Sì, è arrivato il momento della verità.


Chissà se sarei riuscito a convivere con la voce oppure sarei impazzito prima.

Nel frattempo che intrattenevo una strana conversazione con un 'me' precedente, eravamo arrivati all'ingresso di quel suntuoso e gigantesco palazzo.

Ad accoglierci c'era uno splendido angelo dalle ali completamente dorate che sorrise nella nostra direzione, prima di rivolgersi a Lis.

<< Sei stata brava >> si congratulò, tornando successivamente a noi << Benvenuti a Suspendìa, giovani umani. Io sono Ivan >>.

Lis affiancò l'angelo e ci presentò uno ad uno, titubando leggermente quando fu il turno di Tommo.

<< Ho sentito tanto parlare di te, Louis >> s'intromise Ivan, lasciando a bocca aperta non solo il mio amico, ma anche il resto del gruppo.

<< Ma com'è possibile? >> chiese Lou.

<< Helen ci sta aspettando >> li interruppe Lis, lanciando uno sguardo di fuoco all'altro.

Ivan ridacchiò sommessamente, facendoci strada lungo un corridoio decorato da antichi e preziosi mobili, quadri, drappi ed oggetti di ogni genere.

Quell'enorme palazzo era una miniera di ricchezze e tesori.

Quando finalmente giungemmo alla fine di quel corridoio, due guardie alte e possenti aprirono le porte di legno su una sala da cui proveniva un gran vociare ed allegre risate. Al nostro ingresso tutti si zittirono, fissando i loro sguardi su di noi.

Essendo cantanti famosi eravamo abituati ad essere al centro dell'attenzione, ma in quel momento, in quel mondo sconosciuto popolato da creature strane e mitologiche, mi sentivo a disagio. E potei notare che i miei compagni la pensavano esattamente come me.

<< Non abbiate paura, non vi sarà fatto alcun male >> ci rassicurò Ivan, facendosi strada tra gli ospiti.

Affiancai Louis, Niall e Liam, incerto su come comportarmi. Lis sussurrò qualcosa a Perrie e Zayn, prima di seguire l'altro angelo - imitata dai miei due amici.

<< Andiamo >> mormorò Lee.

In silenzio ci accodammo agli altri, raggiungendo un punto della sala dove facevano bella mostra due troni in oro e pietre preziose. Seduta su uno di essi, intenta a fissarci, c'era una magnifica ragazza.

La gola mi si asciugò all'improvviso ed il respiro venne a mancarmi, mentre i miei occhi si godevano tutta quella bellezza. I capelli castani e boccolosi incorniciavano un volto dai lineamenti eleganti e dolci. Gli occhi marroni erano vigili e misteriosi. Il corpo aggraziato e sensuale avvolto in un lungo abito blu.

La giovane sì alzò quando ci fermammo dinanzi a lei, aprendosi in un sorriso.

<< Benvenuti a Suspendìa. Io sono Helen, principessa e custode dell'isola >> si presentò.

Una principessa?


E non è solo una principessa.


Che significava?

Helen si era presentata in quel modo, quindi cosa intendeva la voce?


Lo scoprirai presto 'me' del presente.


Quelle parole non mi rassicurarono per niente.


***


Lis' POV


<< Accomodatevi. Sarete affamati dopo la disavventura che avete appena passato >> li incoraggiò Helen, indicando un lungo tavolo ricolmo di delizie.

Ivan e gli altri ospiti presero posto tranquillamente, invece i ragazzi rimasero immobili e diffidenti accanto a me.

<< Non dovete aver paura >> mormorai ai cinque, facendo in modo che solo loro potessero sentirmi << Qui siete al sicuro. Nessun male vi sarà arrecato finchè sarete sotto la mia protezione o quella di Helen >>.

La principessa, che ci aveva raggiunti per quietare il nervosismo del gruppo, sorrise alle mie parole e confermò con un gesto del capo. Prendendo cautamente la mano di Harry, indicò con l'altra gli ultimi posti liberi.

<< Vogliate scusarci un momento. Apocalisse ed io dovremmo discutere di alcune questioni >> annunciò Helen ai commensali.

M'irrigidii al sentir pronunciare il mio vero nome, scorgendo Helen portarsi una mano sulle labbra. Mi ritrovai immediatamente gli sguardi dei cinque cantanti addosso.

<< A-Apocalisse? >> balbettò Niall.

Sospirai, rivolgendomi al gruppo.

<< Lis è un diminutivo che mi ha dato Perrie... >> risposi, facendo stupire ulteriormente i ragazzi << ...in realtà mi chiamo Apocalisse >>.

Helen interruppe le domande che sicuramente volevano pormi dicendo che al nostro ritorno avremmo sicuramente sanato la loro curiosità e che al momento avevamo delle questioni urgenti da svolgere.

<< Mi dispiace, non volevo... >> si scusò Helen.

<< Non preoccuparti >> la rassicurai << Prima o poi la verità sarebbe venuta comunque a galla >>.

Uscimmo dalla sala del trono e ci dirigemmo verso una delle tante porte lungo il corridoio, entrando in una stanza ricolma di mappe, cartine e diari di viaggio.


***


Zayn's POV


<< Non credi di avere qualcosa da raccontarci? >> domandai alla mia fidanzata.

Come aveva potuto nascondermi che Lis, in realtà, era Apocalisse?

Me l'aveva descritta come una ragazza fantastica, gentile, piena di vita nonostante un orribile passato alle spalle.

Poi cosa scoprivo? Lis era un angelo, precisamente una guerriera, e ciliegina sulla torta era l'angelo Apocalisse?


Sei su un'isola magica ed ancora ti meravigli di queste scoperte?


Ormai avevo accettato che un 'me' del passato mi parlasse, ma di certo non avrei mai digerito così alla leggera ciò che poteva succedere. Insomma, eravamo stati sbalzati dalla vita reale e normale in un mondo con creature sovrannaturali e mitologiche. Non potevano pretendere che assimilassi la cosa senza restarne scioccato o dubbioso.

<< Cosa volete sapere? >> Perrie era incerta.

Sapeva bene che ormai non poteva più sviare l'argomento.

<< Perché non ce l'hai detto prima >> iniziai, irritato.

<< Non sapevate nemmeno che angeli, demoni, creature leggendarie e quant'altro esistessero. Come potevo presentare Lis con la sua vera identità? >> ironizzò.


Ha ragione.


Ok, aveva ragione.

Ma...

<< E tu come facevi a conoscere la verità? >> chiesi.

Perrie deglutì rumorosamente. Doveva sentirsi molto nervosa e sottopressione per quest'interrogatorio.

<< Non... non avete iniziato a sentire qualcosa... qualcosa di diverso... in voi? >> la domanda venne pronunciata in un sussurro che quasi faticai ad udire.

<< Intendi dire la voce che sento nella mia testa? >> restai a bocca aperta per quell'affermazione di Liam.

<< Anche tu senti una voce che ti parla? >> mi rivolsi direttamente al castano, accogliendo con sollievo e sconcerto il suo cenno d'assenso.

<< Anch'io sento una voce. Un 'me' del passato >> confessò Hazza, successivamente supportato da Niall e Louis.

<< Che cosa significa? >> espressi ad alta voce.

<< Che in passato siete già stati su quest'isola... >> spiegò Perrie << ...nelle vostre vite precedenti avete già avuto rapporti con noi >>.

<< Noi? >> era la prima volta che sentivo Louis parlare da quando avevamo messo piede in quella sala.


Questa realtà è ben diversa da quella che conosci.


<< Io non sono umana... >> mormorò Perrie.

Trattenni il fiato a quella frase, fissando la mia ragazza che subito fece incrociare i suoi occhi azzurri con i miei marroni.

<< ...io sono una ninfa >> concluse.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top