L'anno scorso ho iniziato un lavoro sull'autostima.. Credo di aver iniziato un pò per curiosità, un pò perchè mi mancava qualcuno con cui parlare, confidarmi sentirmi viva. Penso che sia stato una di quelle volte in cui ho giocato d'istinto. In secondo ho dato confidenza alla mia prof di sostegno e mi sono affezionata. Alcune volte mi sono chiesta come sia successo, io che non pensavo potesse accadere una cosa del genere. Il confidarsi con una prof. Comunque il terzo anno le cose cambiarono, della mia classe del biennio ci sono poche persone e sono quelle che sopporto meno. La prof a cui mi sono affezionata non è più la mia prof. A novembre ho conosciuto "Alessandra" l'assistente del sopporto al sostegno che fa assistenza a "Isabella" una mia compagna di classe (purtroppo autistica).
Nelle ore di moda quando Alessandra chiedeva se poteva fare le schede con Isabella, io continuavo a lavorare ma allo stesso tempo ascoltavo. A gennaio mi confidai con lei per la prima volta e se con la prof a cui mi sono affezionata ho cominciato con un'argomento.. Diciamo "innocente"con Alessandra ho iniziato con il più personale. Chi tra le due fosse più sorpresa di questa confidenza non saprei dirlo. Io che me lo sono fatto "scappare"quasi subito o lei che mi ha fatto notare che era arrivata solo a novembre. Non ricordo se quando Alessandra mi chiese se volessi iniziare un lavoro  sull'autostima era prima o dopo gennaio, ma ricordo che eravamo nel corridoio fuori dall'aula di progettazione. Mi disse:" pensaci".Più o meno una settimana dopo me lo richiese e le dissi :" si",lei sottolineò il fatto che se mi fossi stufata o un giorno non mi andava dovevo solo dirlo. E cosi iniziai, all'inizio era abbastanza facile, poi mano a mano è diventato più complicato. Ma mi piace è divertente, il cercare di capirmi e magari migliorarmi.