Oggi lui ti ha nominato
Nel tuo modo unico di esprimerti.
Sono gelosa lo ammetto, perché mi fa piacere che lui ti ricordi ma tu sei mio. Anche se nell'agonia chiamavi lui, anche se mi guardavi e mentre ero china intenta ad accudirti dicevi: lo sapete che voi siete gentile.
"Voi chi papà?" Dissi stupidamente, come se chiamandoti avrei in qualche modo mandato via lo spauracchio e saresti tornato da me.
Tu sei mio, nel modo di unire le sopracciglia quando facevo qualcosa che non ti piaceva. Da piccola segno che a casa mi avresti parlato. Paura la mia di quello sguardo.
Tu sei mio, nei tuoi occhi verde acqua, tornavi da me e mi chiedevi di leggerti la bibbia.
Tu sei mio, nei consigli: studia, studia sempre, una mente occupata non porta cattivi pensieri.
Tu sei mio, negli abbracci.
Quando mi lisciavo i capelli: cosa avete fatto alla mia creatura.
Rido al pensiero, nonostante io adulta e con una mia famiglia, io per te, sempre la tua creatura.
Oggi lui ti ha nominato, ma io gelosa rimango, tu sei mio. Infantile il pensiero, ma vero il sentimento.