Pensiero 57: Un uomo strano con la barba lunga
Noi cinque siamo già vicino all'albero.
La cena è stata buonissima e mi sento molto piena. C'è un gran fracasso. Le voci squillanti si sovrappongono.
Mi guardo in giro per l'ennesima volta. Quando riuscirò a realizzare che in questa stanza c'è tutta la mia famiglia? E' un sogno, sembra non essere reale.
-Dai mamma! Apriamo i regali?-. Giulio non ne può più di aspettare.
-Ancora un minuto. Non vedi che sto parlando?-.
Il bambino sbuffa e poi si rivolge a noi.
-Non si sbrigano. E' da un'ora che dicono "aspettate un minuto"-.
-Ma quando dura per loro un minuto?!-. Aggiunge Matteo.
Stanca di aspettare mi unisco anche io alla conversazione
-Fanno sempre così-.
Mentre sto per abbracciare Tommaso suona il campanello.
Tutti si ammutoliscono tranne nonno che continua a chiacchierare come se nulla fosse successo.
Una lampadina si accende nella mia testa, ho capito chi è!
-Chi sarà a quest'ora?-. Nonna sembra veramente sbalordita.
Nonna va ad aprire la porta e ritorna in salotto con accanto una figura dalla lunga barba bianca vestita di rosso con una cintura bianca in vita e un cappello con i medesimi colori molto buffo. Tutti i bambini lo fissano con gli occhi spalancati e un'espressione di sorpresa dipinto sul volto, mentre gli adulti ricominciano a parlare e a ridere. Sono comunque abbastanza attenti a ciò che sta accadendo.
-Babbo Natale-. Salta Tommaso felice, gli corre incontro e lo abbraccia.
L'uomo dall'aspetto bizzarro lo prende in braccio e si avvicina all'albero di Natale.
-Hai lo stesso profumo di zio Luca-.
Trattengo a fatica una risatina.
Il piccolo si guarda intorno -Dov'è zio Luca?-.
Gli adulti, allarmati, cercano di mostrare tranquillità.
-E' in bagno-. Risponde sua madre con dolcezza.
Tommaso sembra aver abbandonato ogni dubbio, ma desidera che lo zio possa godersi l'arrivo di Babbo Natale.
-Andiamo a chiamarlo!-.
-No Tommy, ehm...lasciamolo in pace-. Nonna gli accarezza i capelli.
Si arrende e abbraccia l'uomo barbuto con le braccia intorno al suo collo.
Babbo Natale inizia a mostrare i regali presentandoli uno ad uno. Come avevamo già letto sull'etichetta il più grande è di Tommaso.
Mi ricordo che Giulio all'età di tre anni aveva paura di Babbo Natale. Era proprio terrorizzato! Voleva che quell'uomo strano stesse lontano da lui, non importava quanto si dimostrasse gentile ed amichevole. Piangeva a dirotto e singhiozzava disperato. Adesso, invece, è sereno e anche a lui piace molto Babbo Natale.
So che stanotte andremo a dormire tardi, tutti con il cuore invaso dalla bellezza del Natale e con il desiderio che questi giorni speciali non passino più.
Note d'autore:
Ciao! Vi manca il Natale?
E' un pensiero molto semplice, ma spero possa essere abbastanza coinvolgente :)
Il Natale è un momento magico, ma purtroppo ad alcune persone non piace perché hanno impressi nella memoria brutti ricordi legati adesso?
E voi? Avete ricordi belli o brutti di questa festività?
Vi mando un bacio!
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