Pensiero 55: Una mattina di attesa
Pian piano apro gli occhi e inizio a realizzare dove sono.
Amo i muri di questa casa e le persone che vengono a visitarla. Mi aspettano due settimane qui dentro e vorrei che non passassero mai.
Le voci dei miei nonni e dei miei genitori echeggiano per tutta la casa.
Che bello, finalmente un po' di vita e un po' di rumore.
In pigiama e con gli occhi ancora impastati dal sonno mi dirigo in cucina, saluto tutti e faccio colazione. Nonna Anna distribuisce sul tavolo tutte le confezioni di merendine e biscotti che ha in casa. Sembra veramente di essere dentro un supermercato.
-Scegli quello che preferisci-.
Evidentemente queste sono le conseguenze dell'essere una nonna amorevole con quattro nipoti golosi.
Io mi limito a pucciare qualche biscotto al cioccolato nel latte.
E' ancora mattina, ma il mio pensiero fisso è già quello di rivedere i miei cugini e i miei zii per passare del tempo con loro.
Sono molto impaziente.
Come se mi avesse letto nella mente, nonna esclama:
-Oggi i bambini vengono a pranzare qui. Non vedono l'ora di giocare con Sarah. E' da una settimana che continuano a chiedermi di poter venire a mangiare a casa oggi-.
Improvvisamente realizzo che oggi è la vigilia di Natale.
Mi viene da ridere, ero talmente entusiasta di essere in Calabria da aver dimenticato che giorno fosse.
Mi dirigo in salotto, quasi non ricordavo fosse così grande ed elegante, nonna ha buon gusto nell'arredare la casa.
Ed eccolo vicino alla finestra il grande albero finto decorato con tante palline colorate e luci bianche. Ai piedi dell'albero ci sono un mucchio di regali avvolti con carte natalizie.
E' tutto uguale agli anni scorsi come tradizione.
Mi ricordo la faccia che aveva fatto Tommaso nel vedere i regali lo scorso anno e mi viene da ridere.
Sicuramente stasera mangeremo in salotto vicino all'albero. Per fortuna mia nonna cucina bene altrimenti i bambini avrebbero occhi solo per i regali indipendentemente dal colore e dalla forma.
Conto i minuti che passano in attesa dell'arrivo dei miei cugini anche se sul divano a guardare la televisione si sta comodi.
A mezzogiorno si sente un rumore di chiavi, mio nonno è tornato a casa, ci saluta e si chiude nel suo ufficio in attesa del pranzo.
Nonna e mamma sono impegnate ai fornelli, i profumi delle pietanze si spargono per tutta casa.
A pranzo mangeremo più leggero visto che stasera e domani si mangerà talmente tanto che se qualcuno nei giorni seguenti ci spingesse giù da uno scivolo rotoleremmo alla velocità della luce.
Finalmente all'una il citofono suona, mi catapulto giù dal divano e vado a rispondere.
-Chi è?-.
-Sono Luigi-. Risponde una voce profonda.
Note d'autore:
Ciao Anime Sensibili!
Siete felici di vedere Sarah in una situazione diversa rispetto all'ambiente scolastico o alle mura di casa sua?
Sto pubblicando tantissimo in questi giorni anche se gli utenti di Wattpad, in genere, consigliano di pubblicare una volta a settimana perché durante il mese di Agosto non potrò pubblicare. Quindi ne sto approfittando adesso che ho un po' si tempo a disposizione.
Vi Voglio bene!
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