Pensiero 46: Il tema perfetto

Qualche giorno fa la professoressa di italiano ci aveva dato da fare un tema come compito ed oggi dovevamo consegnarlo. 

Giorgio è passato tra i banchi per raccoglierli e poi li appoggiati tranquillamente sulla cattedra.

Forse per la prima volta in vita mia ero orgogliosa del lavoro che avevo svolto. Il testo era scorrevole, intenso, ricco di contenuto e con una grammatica invidiabile. 

Non tutti però la pensavano come me. 

La professoressa decise di leggerne solo uno in modo da far passare più piacevolmente gli ultimi minuti di lezione. La sua mano scivolò sul mio tema. La sua voce spiegava che ne avrebbe preso uno a caso, ma i suoi movimenti la tradivano. 

Provavo un misto di orgoglio e paura. 

Sapevo perfettamente che il tema era molto bello, ma non ero che chi di dovere l'avrebbe riconosciuto. 

La professoressa mise il foglio davanti a sé e cominciò a scandire tutte le parole, ogni tanto un sorrisino si formava sulle sue labbra. 

Le stava piacendo. 

Stava capitando una cosa fantastica e la speranza si stava facendo spazio dentro di me. 

Se avessi potuto vedermi dall'esterno sicuramente avrei notato i miei occhi verdi illuminarsi. Ma dopo avrei notato anche la profonda delusione. 

La donna ad un certo punto strappò il mio tema davanti agli occhi di tutti. Compiaciuta del suo gesto disse: "Questo tema è fatto male". 

I miei compagni di classe si lanciarono sguardi sbigottiti, ma allo stesso tempo qualcuno di loro accennò un sorriso. 

L'umiliazione c'era, ma stavolta ciò che primeggiava era il mio tema irrecuperabile, il mio lavoro finito in mille pezzettini. 

La campanella di fine lezione suonò, ma la professoressa sembrava non voler andare via, rimaneva a fissarci seduta alla cattedra. Forse voleva godersi il momento. 

Dopo pochi secondi che a me sembrarono ore si alzò e prese la sua borsa. 

"Manzoni rifallo...per domani". 

Prese i pezzi del mio tema e, uscendo dall'aula, li gettò nel cestino. Non ero sorpresa perché ormai ero abituata a questo genere di cose.

 Automaticamente penso sempre in negativo in questo modo se le cose vanno male non rimango delusa e quindi faccio spallucce e cerco di superare tutto il più velocemente possibile.

In fondo la mia vita è così, chissà se durerà per sempre.



Note d'autore: 

Ciao, come state? 

Per me la musica è molto importante, la musica è vita e mi ha sempre aiutato. E' energia e non posso farne a meno. Anche per voi è così? Quali sono i vostri cantanti preferiti?

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