Pensiero 38: La quiete prima della tempesta
Sono in biblioteca con le mie amiche, oggi c'è meno gente rispetto al solito.
Il silenzio pervade quel luogo rendendolo tranquillo o inquietante, dipende dai punti di vista. A mio parere ad essere spaventoso non è il silenzio, ma il ricordo. E chi se lo dimentica ciò che è successo l'ultima volta che sono stata qui?
L'unico rumore che mi distrae dal pensiero di quel triste giorno è lo scricchiolio delle sedie di legno.
Deb tossisce, ha mal di gola. Tiene gli occhi incollati al libro di italiano.
Tra due giorni avremo l'interrogazione e io sono già in ansia. Non è detto che interroghi per prima me in teoria.
In realtà, invece, sarà così perché tutti sanno che non sono esattamente la sua studentessa preferita. Nessuno però lo ammette.
Solo l'idea di stare seduta al primo banco mentre lei mi fissa con disprezzo mi fa accapponare la pelle.
I miei compagni di classe dicono sempre "la professoressa lo fa per il tuo bene", "Deve essere severa, è il suo ruolo", "Guarda che in realtà ti vuole molto bene".
A me non sembra.
Perché l'unica ad essere costantemente umiliata sono io?
Nonostante i miei dubbi dovrei fidarmi di più. Forse è vero, lei è l'insegnate quindi sa ciò che fa. Ha un ruolo e lo rispetta, tutto qui.
Spero davvero che sia così.
In fondo se se la prende con me avrà le sue ragioni, quindi la colpa è mia. Sempre. Perché faccio sempre la figura della stupida.
Troppo imbranata, troppo piccola.
Questa volta, però, studierò tanto e le dimostrerò di essere brava. Se mi impegno posso ottenere molti risultati soddisfacenti.
Studio, ma non mi entra in testa nulla. Sembra che la mia mente rifiuti questa materia, sarà perché non c'è un'insegnante che me la faccia amare?
Non fraintendere, adoro l'italiano, ma...quando devo prepararmi per le interrogazioni mi blocco.
Dai, ce la posso fare, così Manzoni (non io, ma Alessandro ahahahahah) sarà fiero di me.
Note d'autore:
Ciaooo, sono tornataaaa.
Lo so che è da un sacco di tempo che non aggiorno, ho anteposto altre cose personali alla scrittura, ma le mie storie rimangono comunque troppo importanti per me, quindi non le posso assolutamente abbandonare. Vi chiedo molta pazienza. Credo di non poter aggiornare molto spesso, ma farò il possibile per andare avanti con questo progetto anche qui su Wattpad e non solo sui fogli a casa mia.
Spero che continuate a leggere la storia di Sara e a seguirmi nonostante l'assenza di questo periodo. Non mollate MAI.
Questa volta niente domanda, ditemi solo come state e se vi piace questo pensiero.
A presto.
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