Chiamami col tuo nome, io alzerò la testa.

Hai convinto una figlia del vento ad innamorarsi delle parole "sei mia", che cosa inammissibile.

Forse non lo sono veramente, forse tutta l'anarchia e il mio amore per la libertà non era forse autentico e il fatto che io abbia accettato di essere "tua" ha messo alla luce una nuova vera me?

Suona strano, ma chissà, potrebbe avere senso, del resto, molte volte guardandomi allo specchio mi sono chiesta:

"Come può un essere così fragile voler lottare guerre così grandi?
Come può una persona che in certe giornate si odia più di qualsiasi altra cosa al mondo, urlare che ognuno dovrebbe essere libero di potersi mostrare liberamente per com'è?
Come può la prima persona che si giudica guardandosi, lottare contro i pregiudizi?"

E altre mille domande che in fondo, portavano tutte allo stesso punto:

"Non sono veramente una vera amante della libertà in tutte le sue forme se in primo non riesco ad amare il mio modo di essere"

-Non ha molto senso,  giuro, nella mia testa ne aveva molto di più, succede spesso che i miei pensieri diventano insignificanti e stupidi quando li espongo.

Forse non so formulare frasi ed espormi o forse sono semplicemente un idiota che vorrebbe sembrare saggia o ancora più azzeccato: una bambina che vorrebbe parlare da adulta.

Non ci faccio caso, pensieri, capitoli di una storia che passerà inosservata da tutti, cosa cambia?-

Alla fine mi ritrovo così, fra le mie incertezze, come fossero una nuvola sulla quale mi adagio.

Non riesco a dirtelo, ma io sono così, piena di dubbi e di paure,
per questo a volte non mi sento abbastanza,
per questo a volte risulto gelosa.

Sono solo insicura.