Imparo ad accettare anche i momenti di dolore, quelli più bui che in passato mi portavano solo a pensare di farla finita.
Imparo a vivere con questa dolce amara malattia, le lacrime diventano un calore confortante, so di essere ancora capace di soffrire, quindi sarò ancora capace anche di amare, sorridere, vivere.
Sono una nullità circondata dal buio, ma almeno adesso riesco a fingere di non avere paura e a volte quasi riesco a non averne davvero.
Non tutti possono capire la bellezza di riuscire finalmente a stare bene nel mio non stare bene, è difficile trovare le parole per tranquillizzare chi mi è vicino ma non è me.
Non voglio nascondere la mia sofferenza, voglio imparare ad accettarla in pieno, ma non tutti capirebbero, non è facile da accettare.
La tristezza di un tuo caro ti intristisce a sua volta e non tutti sanno gestire queste sentimento che mi segue da quando sono piccola in modo quasi angosciante.
Eppure sto bene così, adesso che il buio inizia a restringersi, scorgo una flebile luce, il momento peggiore è passato, so che tornerà, ma non ho paura di starci dentro di nuovo, so che insieme a me, circondati da quell'oscurità, ci sono miliardi di altre persone, alcune conosciute, molte che probabilmente non conoscerò mai, alcuni a piangere e urlare sperando che tutto finisca, altri a confortarsi della pace che si creano nella loro mente per riuscire a vivere con quel nulla.
Nonostante la solitudine di questo sentimento, non sono la sola, altri possono comprendere tutto questo e per quanto mi rattrista, mi consola e mi fa forza, non so se cercare la pace invece che continuare ad impormi di voler uscire da tutto questo sia la scelta più saggia, ma per ora aiuta, oggi la fiammella è uscita prima dell'ultima volta, probabilmente la prossima sbucherà fuori prima di quest'ultima.