A volte, nei momenti più scuri, mi è capito spesso di pensare a cosa sarebbe successo quando io non sarei stata più fra le persone che ho intorno.

Ho sempre avuto la macabra e in parte sollevate sensazione che avrei lasciato tutti quanti prima che loro lasciassero me, un pensiero egoista certo.
O almeno questo tempo fa.

Le ultime volte in cui mi è capitato di pensarci, ho sempre perso qualcuno.

Non sono riuscita a piangere nessuna di quelle volte, ma a distanza di mesi, cazzo, là è stata dura.

Pensandoci e restando ancora dell'inquietante idea che io non seppellirò nessun altro, mi viene di chiedere solo di sorridere.

Ma si, sorridete, pensate magari a tutte le cazzate fatte e non piangete, non per me.

Iniziare a vedere la morte come quello che dovrebbe essere il motore della nostra vita, la consapevolezza della morte come spinta verso vivere la vita.

Pensandoci, vorrei un funerale colorato, senza preti a dire cazzate sul quanto mi trovi meglio dove sono adesso e su quanto stia in pace fra le braccia di un Dio in cui non ho mai creduto addolorato di essersi preso così presto un altra persona.

Voglio qualcosa di allegro, che ricordi il fatto che sono stata viva, non che sono morta.