Io Ooodio gli Editor!


Disclaimer: il seguente pensiero va contro un parere comune che c'è su Wattpad, per cui se non adori pensieri anticonformisti o ribelli, oppure sei sensibile su cose che attaccano il mondo della scrittura e parte della personalità di chi scrive storie, ti chiedo di non leggere ciò che ho voluto divulgare come personale opinione spinta.


5 novembre 2023  13 novembre 2023


Questa volta ho voluto scrivere un avvertimento perché ciò che sto per scrivere può far arrabbiare qualcuno.

Io sono su Wattpad da alcuni anni, il mio debutto è stato nel 2018, a discapito di quello che dico spesso che indica che è stato nel 2019  – perché solo nel 2019 ho avuto una continuità. Non so come andassero le cose nel 2018, dato che non seguivo la community, ma nel 2019 ho cominciato a bazzicare tra scambi di lettura, le prime mitiche letture di piacere – "Elemental: The Awakening" e la scomparsa "Paper Houses" nel cuore! – e un gruppo su Facebook.

All'epoca ero un novellino che ogni parte de "La Leggenda di Beta-Arcadia" la inquinava con almeno venti refusi, ma già un argomento aleggiava: il temutissimo editor!

Come molti di voi sapranno io lasciai Wattpad a ottobre 2019.

Al mio ritorno, un anno e un mese dopo, ci fu un periodo ove decisi di non interagire con la community, per me contava solo mandare messaggi positivi contro il Covid – chi mi ha letto all'epoca e conosce un pochetto il mio immaginario sa che ho fatto una battuta squallida.

Ma quando tal periodo passò e iniziai ad interagire con la community – per la serie le ultime parole famose – non ne sentì parlare, ma poi iniziando a frequentare i contest l'argomento è diventato sempre più diffuso.

Editor di qua, editor di là.

E io che ero un ignorante patentato in fatto di libri, mi domandavo chi diavolo fossero e cosa facessero nel mondo dell'editoria... E sarebbe stato meglio che non ne avessi mai saputo nulla.

Nell'ultimo anno è straripata l'argomentazione, e così io ho sviluppato una delle cose che reputo negative di Wattpad. Ho la netta sensazione che sempre più persone cerchino un editor, come un'ameba che sorvola invisibile l'aria. Ecco... io questa cosa proprio non la adoro.

Mettersi nelle mani di un editor è decisamente un'arma a doppio taglio, e sono rimasto scioccato di quanto la gente qui ne parli come se fosse una cosa positiva.

Vi faccio un paio di esempi così siamo più chiari.

Non potrò mai dimenticare cosa lessi quasi un anno fa, sulla bacheca di una povera wattpaddiana. Lei era insicura della sua storia e allora si rivolse a un editor. Questo gli disse che i suoi personaggi non andavano bene per il contesto della sua storia. E il risultato fu che lei altro che schiarirsi le idee, cadde nei complessi più totali, temette di non poter mai pubblicare in cartaceo, credeva di essere una fottuta incapace in fatto di scrittura... okay, mi fermo altrimenti davvero mi esce il fumo da fuori le cuffiette che indosso in questo momento.

Sinceramente io questa la trovo una grande cazzata, ma forse io non sono la persona giusta per parlare perché nelle mie one shot ho sempre pescato il personaggio più adatto alla singola trama che avevo in mente. Bazzicando su Wattpad ho scoperto di più autori che sui personaggi hanno la mia stessa tecnica: li creano, delimitano il loro carattere, ma poi sono i personaggi a muoversi e a formare la trama; non è l'autore a delimitare la trama, ma la trama la adatta ai comportamenti dei personaggi se non avessero ancora vissuto ciò che lo scrittore ha in mente.

C'è chi pensò tre anni fa che tale tecnica è da ragazzine tipiche di Wattpad che scrivono fanfiction sui cantanti, ma io invece sono d'accordo con la maggioritaria categoria di autori – o almeno quelli con cui mi sono consultato.

Questo per dirvi che quell'editor per me non dovrebbe mai più giudicare le trame altrui, perché la storia di questa povera ragazza – che sono sicuro abbia pianto lacrime amare – non ha colpe – se non altri difetti che potrebbe avere al di fuori dei personaggi.

E mi aggrego a questo discorso per fare il secondo esempio.

Torno indietro nel tempo ancora una volta. A novembre 2020 non avevo la più pallida idea di cosa fosse un romanzo post-apocalittico – tranne che avviene dopo una catastrofe mondiale, ovviamente – ma pur di raccontare una storia che sensibilizzasse al Covid ideai la miccia che riaccese la mia presenza su Wattpad: "Superpositivi: L'Ascesa del Coronavirus".

Potrebbe essere spoiler ma ve lo dico comunque.

Questa storia ha il personaggio in assoluto più lontano dal genere, il tipico personaggio degli anime che può sembrare dolcioso. A partire dal fatto che un personaggio preso dagli anime è poco indicato con una storia "realistica", figuriamoci in una storia macabra come un post apocalittico. E sapete una cosa, o voi che sarete confusi di questo pensiero più articolato dei precedenti di questa raccolta? Questo personaggio fu il più amato dai miei lettori dell'epoca, e ancora oggi questo personaggio riceve ovazioni. Al punto tale che nella mia primissima one shot che scrissi nell'estate del 2021 la resi protagonista assoluta, protagonista di altre due che scrissi in seguito e comparsa in una delle ultime che scrissi quasi un anno fa.

Nonostante in Superpositivi e in queste one shot è stata così adorata, questa ragazza lo so già, lo state già pensando e ripeto che già lo so. Ogni editor me la stracriticherebbe, me la farebbe cancellare di corsa perché è troppo lontana dal genere e magari mette troppa positività laddove questa storia è tutt'altro che positiva – alla faccia del titolo che, senza leggere la descrizione, potrebbe sembrare quello di una storia positiva! Okay, la battuta è pessima ma serviva per capirci.

Quindi sapete cosa vi dico? A me l'idea di rivolgermi a un editor mi fa provare ribrezzo.

Perché so che non importerà a nessuno, ma io non sono nato coi libri in mano ma col controller dei videogames tra le mani. Sono cresciuto senza Internet, quindi ogni gioco dovevo giocarmelo con le sole mie mani e il solo mio cervello. Sono arrivato a giocare dei tornei dove non c'è l'editor o il beta reader che ti danno i consigli su come giochi e se sei fatto per quel singolo torneo.

Dunque questa cultura che prima o poi ci si debba rivolgere a un editor per la prova del nove mi fa davvero pena, la vedo una mancanza di personalità, un segno che dentro c'è una sorta di insicurezza che è legata ad altri ambiti che hanno colpito la singola persona che scrive.

Ma attenzione, so che la scrittura non è il gaming e che le due cose hanno differenti regole a livelli alti – perché se non scrivi ad alti livelli nessuna casa editrice ti pubblica – dunque io non sono affatto infastidito dalle segnalazioni che i wattpaddiani scrivono nei commenti delle storie. Io ritengo che queste siano state una delle cose più preziose che mi potessero capitare su Internet, e del resto quando vedo una storia che mi intriga, io per primo ho il piacere di segnalare refusi, perché vorrei quella storia avesse la qualità che realmente merita. Lasciamo stare i permalosi che se la prendono se gli segnali i refusi: per me quelli si trovano nel posto sbagliato di Internet, voglio essere sincero.

Inoltre quando si è tenuti a giudicare una storia ai contest, io sono ancora più aperto a critiche costruttive e a mia volta divento più critico; perché un contest in particolare è stata la mia rampa di lancio verso un nuovo livello di scrittura – su tale contest mi sono già espresso nella mia raccolta di one shot, per cui non ripeterò nulla sul mio percorso che fu innescato all'epoca.

Tornando a ciò che penso della psicologia di chi si sottopone a esame di un editor, la cosa mi fa pensare ancora di più al paradosso, perché già nel 2019 mi ero accorto di quante persone insicure imperversassero. Ripeto, paradossale in quanto a discapito di ciò che pensavo inizialmente, di nerd sfigati senza vita sociale ce ne sono un numero piccolissimo; perché su Wattpad ho trovato chi ha il partner da anni, chi è sposato, chi ha un lavoro, chi a casa proprio non riesce a starci...

Insomma, Wattpad sono felice di dire che è pieno di persone che la vita la vivono, ma paradossalmente mi irrita che il grado di competitività sia così basso, al punto tale che alcuni si stellano addirittura le storie da soli! Perché chi scrive per sfida secondo me non accetta aiuti esterni, ma fa ciò che secondo me va fatto:

Si studia la grammatica e ogni termine che non si conosce lo si va a cercare – e che ci crediate o meno, il mio taccuino ha raggiunto seicento parole ricercate nel corso di tre anni!

E ora prossimo sdegno: non potrò mai dimenticare di una wattpaddiana che ai suoi bei tempi ha partecipato anche a dei contest, che io reputo ancora oggi molto brava perché scrive a un fantastico tenore di ricercatezza. Un suo commento mi fece cascare le braccia: diceva con una fierezza disarmante di avvalersi di un editor professionista. DUNQUE TU SARESTI FIERA DI AVERE L'AIUTO DA CASA AL POSTO DI FARE TUTTO TU DI SANA PIANTA?! Chi Vuol Essere Milionario lo reputo quanto mai indicato per capirci, dunque perdonate lo spamming di questo meme stra-abusato su Internet.

Ribadisco che chiedere informazioni all'autore di turno o ad altri wattpaddiani, se non sicuri di una singola regola o di un termine, è assolutamente una cosa che condivido in quanto è una delle più grandi potenzialità di Wattpad. Quello che è sbagliato secondo me è affidare una intera storia a un editor, perché molti di noi sanno, inoltre, oggi giorno come indirizzano verso ciò che vuole il mercato, non verso i lettori con un cervello come si deve e in cerca di trame originali! E questa fantastica piattaforma, se è così celebre tra gli scrittori d'Italia, è anche perché con delle ricerche l'originalità da parte di chi vorrebbe essere pubblicato c'è eccome! Su quest'ultimo punto, mi rendo conto che purtroppo molti non saranno d'accordo perché si ritrovano sempre il romance col bad boy e l'ingenuotta, ma io che ci sono da tre anni posso assicurarvi che nella mia biblioteca ho accumulato molte letture future di più storie originali di vari generi.

Prima di pensare che io sia uno che vuole solo parlare per fare il ribelle a caso, vi do un consiglio:

Andate vicino al vostro specchio prediletto, guardatevi il vostro bellissimo volto e riflettete sulle mie parole per dieci secondi. Ecco, se state provando quel leggero ma odioso fastidio, forse allora qualcosa di vero nel vostro singolo caso l'ho citato. Se invece riuscite a guardarvi serenamente, vuol dire che davvero avete fatto bene perché senza editor davvero sareste stati in un vicolo cieco della vostra carriera di scrittori – voglio incoraggiarvi per questo non ho messo le virgolette sulla parola carriera.

Quello che voglio dire in breve come conclusione è molto semplice: scrivere è anche una sfida, perché migliorare è sfidare sé stessi. La più grande soddisfazione è vedere il frutto del duro lavoro sia con letture-stelle ricevute sia nel rileggere le nostre vecchie storie e dire "oggi la frase l'avrei scritta meglio". Siete dunque sicuri che farli con un aiuto così radicale come l'editor sia soddisfacente per ciò che volete diventare quando avete penna-PC tra le mani? – Per me il cellulare si può anche buttare quando bisogna scrivere, dopo poche parole già mi rompo di aggiungere dettagli alle mie storie.

Adesso a voi la parola, se vorrete esprimervi. So già che molti di voi non sono d'accordo con me, ma se non avete mai praticato qualcosa di sportivo a livello agonistico vi capisco – perché per chi non lo sapesse, i tornei di videogames sono agonismo al pari di uno sport di movimento a tutti gli effetti, per cui capisco molto bene. In caso contrario, non vi comprendo davvero, perché vale davvero la pena distruggere la nostra amata opera con risapute distruzioni che il mercato librico impone?

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