9.
Era tardo pomeriggio e Jordan stava aspettando il ritorno di Xavier, mezzo addormentato vagava per casa nella speranza di non addormentarsi sul colpo, non sapeva perché ma era esausto senza aver fatto nulla tutto il giorno. Ad un certo punto accese la radio ma la spense subito quando si ricordò che nessuno doveva sapere che era li ma al contempo era annoiato, impaziente e preoccupato che Xavier venisse beccato; gli stava scoppiando la testa e preso dai suoi pensieri non si accorse subito che qualcuno stava suonando al campanello, ma non quello al piano terra no no quello davanti all'entrata. Jordan preso dal panico si avvicinò silenziosamente allo spioncino per vedere chi fosse ed in quel momento al panico si aggiunsero paura ed ansia o forse iniziò a notarle solo in quel momento. La polizia stava bussando rumorosamente e sembrava avere tutta l'intenzione di buttare giù la porta se qualcosa non fosse andato come da programma, tipo un ricercato che fa rumore per sbaglio.
Polizia: signor Foster siamo la polizia la prego di aprire la porta.-
Jordan fece silenzio allontanandosi dalla porta per cercare un posto dove nascondersi fino all'arrivo di Xavier. Aveva studiato un po' la casa e non era ricca stanze perciò non c'era molta scelta.
Polizia: signore se è in casa apra subito.- ancora silenzio. -pare non ci sia, ci tocca aspettare.-
Jordan si rilassò un attimo nel sentire l'ultima frase sistemò tutto in modo che non ci fossero tracce di una seconda persona in quell'appartamento. Vestiti, spazzolino, piatti, il letto nella stanza degli ospiti: tutto doveva essere come quando lo aveva visto la prima volta, inesistente.
Passò un quarto d'ora e di Xavier nulla mente la polizia era ancora li, si sentivano i mormorii mentre ogni movimento o scricchiolio faceva prendere un infarto a Jordan. Quando stava per lasciar perdere sentì il suono dell'ascensore che si apriva, poteva essere chiunque ma Jordan sperava da una parte fosse Xavier ma dall'altra non glielo augurava, stava portando a casa le peggiori sostanze in circolazione in grandi quantità e se lo avessero controllato sarebbe finito nei guai. Le voci dei poliziotti si fecero più nitide e riuscì a capire che il rosso era arrivato.
Polizia: signor Foster ci scusi per il disturbo ma siamo qui per comunicarle che l'assassino di vostro padre è di nuovo in circolazione e che..- ma Xavier lo interruppe.
Xavier: non lo avete mai preso, e poi lo sapevo già mi bastava ascoltare una qualsiasi frequenza della radio.-
Polizia: ci scusi, vorremmo anche chiederle se ha avuto la sensazione di essere seguito negli ultimi giorni o se pensa che questo uomo possa aver cercato di mettersi in contatto con te per qualche ragione.-
Xavier: non voglio avere nulla a che fare ne con le indagini ne con l'assassino di mio padre, finché è vivo almeno.-
Polizia: non capisco signore cosa intende?-
Xavier: la morte è un inizio agente, se riuscirete una volta per tutte a catturare e condannare l'assassino di mio padre voglio che le sue spoglie vengano sepolte dove lui desidera.-
Polizia: perché tanto rispetto per un uomo che ha rovinato la vostra famiglia?-
Xavier: è una questione di principi... ma la prossima volta chiamate, non gradisco estranei ne in casa mia ne davanti.-
Polizia: come volete, avviseremo.-
Se ne andarono e Jordan dall'altra parte tirò un sospiro si sollievo ma rimase comunque nascosto per precauzione.
Xavier: sono andati via..- sussurrò entrando chiudendo poi la porta a chiave alle sue spalle -..rilassati.- vide sbucare Jordan dal corridoio con un espressione difensiva.
Jordan: tutto bene?-
Xavier: dovrei essere io a chiedertelo... avrai preso un bello spavento.-
Jordan: in effetti... ma dove sono le cose?-
Xavier: oh le ho lasciate in macchina dopo aver visto le auto della polizia davanti al palazzo, dopo scendo a prendere una birra e un paio di bottiglie di tequila come mi hai chiesto.-
Jordan: tequila?... troppo leggera voglio dell'idiomele dello spirytus direttamente dalla polonia.-
Xavier: eh? e si può sapere dove le trovo ste cose... che poi l'idromele non è forte come la tequila perché lo vuoi?-
Jordan: per il sapore... mi piace.-
Xavier: dovevo aspettarmelo, comunque mi sai dire per caso dove posso trovarli senza andare a farmi una capatina in Russia Polonia o Irlanda?-
Jordan: al negozio.-
Xavier: mi sento un idiota... anche il secondo? non l'ho mai sentito nominare.-
Jordan: ehm forse, è un superalcolico polacco... se non lo trovi in un semplice negozio ti basta andare in un negozio di alcolici... se no chiedi in giro.-
Xavier: mi sa che andrò direttamente li che faccio prima.-
Jordan: ok come vuoi.-
Xavier scese a prendere le cose che aveva lasciato in macchina per farle vedere a Jordan ma quest'ultimo diede appena un occhiata; in quel momento non aveva voglia di fare nulla. La mattina dopo Xavier uscì ancora lasciando Jordan da solo, questa volta però erano entrambi più tranquilli, Jordan avrebbe sistemato tutto ciò che il rosso gli aveva portato mentre quest'ultimo andava alla ricerca degli alcolici richiesti dal compagno. Trovare un paio di bottiglie di idromele non fu difficile, al contrario gli bastò entrare in un qualsiasi negozio di alcolici ma l'altro era davvero impossibile.
Jordan aveva detto di non essere mai uscito dalla periferia, di non aver mai viaggiato perciò in città ci dovevano essere per forza dei punti vendita in cui c'era quella dannata bottiglia, bottiglie al plurale dato che Jordan ne aveva chieste almeno 3 di quelle.
Mentre raggiugeva in auto il quarto negozio si rese conto quanto fosse surreale quello che stava facendo, sul momento forse per l'ebrezza che si prova ad infrangere le regole ed andare contro il sistema non se n'era reso conto ma stava aiutando un ricercato a fingere la propria morte, anche se detto sinceramente tutte quelle robe che il ragazzo voleva assumere normalmente avrebbero ucciso chiunque.
Arrivò al quarto negozio ma fece cilecca di nuovo, stava iniziando a perdere le speranze così decise di chiedere al commesso se sapesse dove poteva trovarlo.
Commesso: sinceramente non conosco un negozio che lo vende, l'ho già visto ma solo nelle periferie, lo usano per dare un spinta quando si sballano.- rispose incerto.
Xavier: in quale zona?-
Commesso: oh beh la peggiore di tutte ovviamente, la...- ma Xavier lo interruppe conoscendo il luogo.
Xavier: la conosco, grazie comunque.-
Il rosso risalì in auto ripercorrendo la strada che qualche giorno prima lo aveva portato nel luogo più depravato che avesse mai visto. Quel giorno si era vestito in modo da passare inosservato e grazie a Jordan era andato tutto bene ma oggi non era affatto pronto; non si fermò, accettò il rischio e parcheggiò l'auto appena qualche centinaio di metri più verso il centro rispetto al quartiere, neanche li la situazione era delle migliori ma si accertò che ci fossero telecamere in zona.
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