25.
Quello che Xavier stava guardando lo spaventava, da una parte temeva che le sue preoccupazioni fossero fondate e che alla fine lo disprezzerà come crede Jordan mentre dall'altra sperava che il suo ragazzo in preda alle emozioni stesse drammatizzando i fatti.
Jordan: non so come iniziare, so che devo farlo e che non posso evitarlo... non voglio sembrare un idiota.-
Xavier: andiamo sul divano e prendiamo qualcosa da bere..- fece una piccola pausa mentre gli afferrava la mano -..sai anche io ho paura, me l'hai messa tu ma dall'altra parte conoscendoti so che possiamo superare anche questo, qualunque cosa sia.- mentì per rassicurarlo, omise la sua paura di non accettare la cosa, dopo aver lasciato Jordan ai suoi pensieri sul divano andò in cucina a prendere dell'acqua.
Jordan: preferisco iniziare da quello che sono andato a prendere prima che centra anche con una delle cose che ti ho detto da Mika..- il rosso annuì senza interromperlo -..sai già che sono tossicodipendente e che questo tipo di persone se non assumono sostanze per del tempo finiscono in astinenza, è questo che c'è nella sacchetta.- si fermò per prenderla e tirare fuori alcuni pacchetti grandi come dei dizionari tutti scocciati.
Xavier: ...aspetta l'hai portata a casa senza dirmi nulla?- era una domanda retorica a cui Jordan annuì con lo sguardo basso. -Non puoi disintossicarti? cioè l'astinenza è un periodo che precede la disintossicazione, è la parte più brutta ma si può superare.-
Jordan: non posso, lo vorrei ma togliere queste cose al mio corpo è come togliergli il calcio o altre vitamine.-
Xavier: ci hai provato?- il più piccolo annuì ancora -.. e non ha funzionato, perciò devi farti costantemente?-
Jordan: no, non è che ogni sera divento un idiota con la bava alla bocca, devo prendere delle piccole dosi ogni 2 o 3 giorni, come una medicina.-
Xavier: si ma non possiamo tenere dei pacchi di droga nel cassetto della credenza.- era ovvio ma andava detto.
Jordan: ti sembrerà stupido ma potremmo fare dei dolci o altri cibi... sembra una cosa da film ma funziona e potrei mangiarne un po' a colazione la mattina o a merenda di tanto in tanto.-
Xavier: ok... si, cioè è una cosa che si può fare, è come prendere degli integratori solo che qui si tratta di brownie alla marijuana.- cercò di alleviare la tensione in vano.
Jordan: in pratica..- qui fecero una breve pausa di silenzio in cui Jordan mise nuovamente nel sacco i 2 pacchetti che fino a quel momento aveva tenuto in mano continuando a muoverli e girarli su loro stessi e Xavier lo guardava preoccupato distogliendo lo sguardo ogni volta che Jordan lo alzava.
Xavier: te l'ho detto prima, non voglio metterti pressione, davvero ma so che c'è altro... vorrei sapere di quando sei sparito come ha detto Nina dell'orfanotrofio, vorrei capire perché quando per sbaglio hai frainteso le parole di Bryce credendo che mi avesse detto qualcosa ti sei arrabbiato tanto, ora che ci penso vorrei anche sapere che intendeva per esperienza il tuo compagno al loft di Mika ma se si tratta dei tuoi ex non ne voglio sapere più dello stretto necessario.-
Jordan: le due cose in realtà solo la stessa storia e mi sono arrabbiato perché loro mi vedono come una vittima da compatire nonostante non sia così.-
Xavier: è troppo chiederti di raccontarmi tutto dall'inizio?- il destinatario della domanda guardò in terra un attimo prima di alzare la testa e fare no con la testa.
Jordan: tanto tra una domanda e l'altra lo scoprirai comunque e se non te lo dico io sono sicuro che lo andrai a chiedere a qualcun altro..- il rosso non negò, voleva sapere così da poter aiutare -..avevo quindici anni o quasi quando me ne andai per la prima volta dall'orfanotrofio, avevo conosciuto un gruppo di ragazzi più grandi ed erano simpatici, gentili e non mi compativano come gli altri, non mi vedevano come un povero orfanello, questo almeno è quello che credevo all'inizio. Un paio di mesi dopo essere uscito con loro diverse volte alla settimana mi invitarono a fare un giro in un locale che alcuni di loro visitavano spesso, era una specie di discoteca credo ma quel luogo aveva anche un secondo modo per guadagnare, il sesso..- fece un lungo respiro, finì l'acqua che era rimasta nel bicchiere poi ricominciò -..mi tennero non so quanto tempo durante la quale cercarono di convincermi a lavorare li, in pratica prostituirmi, so che è strano ma me lo hanno chiesto davvero e non mi hanno mai obbligato a fare sesso con nessuno, l'unica cosa che mi obbligavano a fare era rimanere li e guardare gli altri farlo. Ad un certo punto ero esausto ed evidentemente anche loro erano stanchi di chiedere così mi fecero una proposta, io provavo con chi volevo ad avere un rapporto e se non mi piaceva potevo andarmene, l'unica altra condizione era il silenzio nel caso scegliessi di andarmene, erano ancora gentili ed onesti e da bambino quale ero non sospettai di nulla.-
Xavier: non ho capito ancora perché il tuo amico abbia parlato di esperienza se dopo quel rapporto te ne sei andato? oppure perché hai tutta questa paura che io ti disprezzi? dopo tutto eri un ragazzo che voleva solo tornare a casa.- Jordan a quelle domande guardò Xavier sorridendo appena, era felice di sapere che aveva un'idea così buona di lui ma anche triste di infrangere quella fantasia felice.
Jordan: meglio se continuo... accettai la proposta, sapevo già di essere gay e anche loro così scelsi un ragazzo di più o meno vent'anni ma non è importante, l'unica cosa che non sapevo e anche l'unica cosa che avrei dovuto sapere era che i rapporti in quel luogo erano incentivati da delle droghe, afrodisiaci, stupefacenti. Mi drogarono poco prima del rapporto, i credevo che il giramento di testa fosse dovuto all'ansia o al nervosismo così non ci feci caso e andai avanti, una volta finito tutto ero sfinito e mi addormentai, ero felice perché finalmente potevo andarmene a casa a giocare a palla con gli altri e così feci una volta sveglio, appena fuori di li mi raccomandarono di stare in silenzio e scherzando si scusarono per avermi sballato prima del rapporto.-
Xavier: Jordan, temevi che mi arrabbiassi perché hai perso la verginità con un ventenne sconosciuto?-
Jordan: vorrei davvero che fosse solo questo, quando tornai a casa ero debole e desideravo solo una cosa, riprovare quelle sensazioni, così credendo che fosse per le droghe che mi avevano somministrato andai alla ricerca di qualcosa che soddisfasse quel desiderio, inizia così ad essere un tossico dipendente ed incontrai Mika poco dopo.-
Xavier: in qualche modo sapevo che era iniziata tutta questa storia, non ti ho mai chiesto nulla perché non mi serviva saperlo.-
Jordan: ti prego, lasciami finire. Vagai in quella zona per mesi cercavo solamente droghe o altre cose simili non sesso solo sostanze, avevo quindici anni ed ero perennemente fatto, il mio corpo lentamente si adattò a questo stato e lentamente quelle sostanze non ebbero più lo stesso effetto di prima così il desiderio tornò e io non sapevo cosa fare. Poi, penso un mese prima del mio sedicesimo compleanno nel camminare mi ritrovai davanti a quella discoteca, era giorno ed era chiusa ma mi ricordai, quello che provai quella notte non era dovuto solo alle droghe che mi avevano dato ma anche al sesso, soprattutto al sesso. Quella notte tornai li, mi riconobbero come se mi stessero aspettando, mi lasciarono guardare ancora quella notte come feci le prime settimane diversi mesi prima poi guardai anche la notte dopo e quella dopo ancora finché il desiderio di ritrovare quel piacere mi sopraffò e lo feci nuovamente con uno sconosciuto, la mattina dopo tornai a casa di Mika esausto e silenzioso, pieno di sensi di colpa ma anche soddisfatto perché l'avevo provato di nuovo. Ci tornai ancora le notti seguenti, a volte per riposare ne saltavo un paio poi un paio di mesi più tardi diventò più comodo rimanere li anche di giorno dormire e poi riprendere la sera a fare l'unica cosa che sapevo fare bene. Andai avanti così per un po', poi poco prima dei miei diciassette anni Mika mi venne a prendere e mi obbligò ad allontanarmi dal sesso in pratica.- vide Xavier passarsi le mani prima sul volto poi tra i capelli tirandoli indietro mentre faceva dei respiri profondi.
Xavier: eri cosciente quando hai deciso di pernottare li per mesi?-
Jordan: ero perennemente in astinenza.- aveva un tono colpevole.
Xavier: ecco cosa intendevano per esperienza, è successo altro dopo?- lo domandò nella speranza che il peggio fosse finito.
Jordan: una volta rimesso a posto inizia subito a rifarmi una vita, studiai per prendere finire le superiori e prendere il diploma in informatica, nel frattempo per pagarmi gli studi lavoravo in un bar e allo stesso tempo facevo delle consegne per Mika, lo aiutavo e lui mi pagava anche abbastanza bene. Ovviamente tornai all'orfanotrofio a trovare gli altri scoprendo che il Capo aveva adottato Bryce e Claude, ero un po' invidioso ma lasciai stare cercano di rigare dritto ma la cosa durò poco, preso il diploma ci fu la rapina finita male in cui è stato coinvolto anche tuo padre, poi sai cosa è successo.-
Xavier: ti ricordi quante persone?..- Jordan inizialmente non capì -..con quante persone l'hai fatto, non quante volte ma con quante persone.-
Jordan: non lo vuoi sapere... i due numeri, i due numeri non sono molto diversi tra loro.-
Xavier: ti sei praticamente prostituito.- lo disse cercando una risposta negativa che sapeva non sarebbe mai arrivata. Jordan in quella frase sentì il disprezzo che tanto temeva, per prostituzione si intende un lavoro in cui ti danno soldi per sesso ma lui ha perso il controllo per mesi, costantemente in astinenza da droghe e sesso ne faceva sempre di più ma non lo avevano mai pagato, ma questo non lo disse.
Jordan: mi dispiace, lo so cosa provi ma ti prego se vuoi che io me ne vada dillo subito perché non posso sopportare altre persone che mi guardano in questo modo.-
Xavier: non voglio lasciarti Jordan ma non so cosa dirti.-
Jordan: quando presi piena consapevolezza di quello che avevo fatto mi paralizzai, piansi per giorni, mi sentivo disgustoso anzi mi sento così tuttora ma una cosa è passata ed è la sensazione che nessuno mi avrebbe più desiderato a causa del numero di persone con cui l'ho fatto. Poi tu quella notte nonostante avessi visto quanto il mio corpo fosse usato e i segni e la mia esperienza non comune in ragazzi di appena diciannove anni, nonostante queste cose sei rimasto li.-
Xavier: perché io voglio rimanere ma ora penso solo a tutti quegli uomini che ti hanno avuto e mi chiedo cosa io possa offrirti per soddisfarti poi sono geloso perché mi rendo conto ora che ti conosco così poco.-
Jordan: tu hai tantissimo più di loro, non so neanch echi siano questi "loro" perché non me li ricordo, il ricordo più chiaro che ho di quel posto in quel periodo è Mika che mi prende in spalla mentre con l'altra mano spinge via un ragazzo e mi rassicura dicendo che non mi permetterà di sbagliare ancora.- per quanto carino sia il tentativo di rassicurare Xavier, Jordan non migliorò la situazione di molto.
Xavier: Mika eh? devo sapere altro di lui, non fraintendere solo che sembra avere un ruolo importante nella tua vita.-
Jordan: cosa? no Xavier hai capito male, è come un fratello maggiore, mi ha aiutato e mi è stato accanto ma nonostante lo conosca da anni ti sembrerà starno sapere che non ci siamo mai nemmeno baciati.- Xavier sorrise, aveva ancora molte domande ma in quel momento ci sorvolò sopra e si limitò a baciare il suo ragazzo.
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