16.
Jordan si vestì con calma e raggiunse Xavier per mangiare, c'era silenzio e nessuno dei 2 aveva intenzione di spezzarlo, dopo tutto cosa potevano dire? Si sarebbero inventati qualcosa. Jordan si sentiva in soggezione per quello che era successo poco prima in bagno mentre Xavier non riusciva a capacitarsi ancora che si erano praticamente detti che dopo cena l'avrebbero fatto, lo voleva ma avere paura in queste situazioni è normale no? o almeno è quello che continua a ripetersi.
Jordan: è davvero buona... la carne intendo.- affermò un po' indeciso qualche minuto dopo.
Xavier: grazie... ed ora che si fa?- lo ringrazia riprende dopo un po' una volta finito di mangiare. Jordan non risponde e si alza andando a mettere il piatto nel lavandino dopo di che si appoggiò al piano guardando il rosso, quest'ultimo si era alzato un attimo dopo per fare la stessa cosa fermandosi a poco più di un metro da lui.
Jordan: io voglio farlo.- rispose un po' in ritardo.
Xavier: non so cosa provo, tu mi hai detto di non risponderti ma io a prescindere non ero in grado, so che c'è qualcosa.-
Jordan: almeno ho qualche speranza.-
Xavier: mi dispiace non poterti dare una risposta...-
Jordan: e a me dispiace di averti dato l'impressione di voler solo scopare, non voglio obbligarti.-
Xavier: ma io non ho mai detto di no...- nel sentire quella frase gli occhi di Jordan si illuminarono, non che volesse solo quello ma di certo non poteva fare a meno di esserne felice, lo voleva anche lui.
Jordan: avevo capito che non sapevi cosa provavi.- si staccò dal piano cucina e fece un passo verso di lui.
Xavier: si ma questo non esclude che voglio farlo, certo però non so neanche da dove cominciare.-
Jordan: ti posso insegnare.- si era avvicinato nuovamente abbastanza per poggiare una mano sul suo petto.
Xavier: sono un pessimo studente e... hosentitochefamale.- borbottò l'ultima parte poggiando la fronte sulla spalla di Jordan, cosa che gli imponeva di piegare completamente la testa in avanti.
Jordan: aspetta cosa? oh ma non devi preoccuparti.-
Xavier: in... in che senso?- la posizione era sempre quella e la sua voce risultava ovattata.
Jordan: mi piace prenderlo.- affermò con tono provocatorio dopo avergli alzato il volto e poggiato le labbra a fior di pelle vicino all'orecchio. Quel tipo di provocazioni erano la sua specialità ma quella volta non aveva intenzione di tenere sulle spine nessuno, ne lui ne se stesso.
Xavier: non so che dire.-
Jordan: allora guido io.- lo prese per mano e lo trascinò in camera sua, si voltò solo una volta superata la porta per chiuderla, era il suo campo così lo spinse sul letto e iniziò a spogliarsi mentre Xavier lo guardava. -spogliati.- quasi gli ordinò mentre si sfilava la maglia rimanendo in pantaloni. Il rosso ci mise un secondo prima di metabolizzare iniziando poi a slacciarsi la camicia ma era lento e Jordan era già a cavalcioni sulle sue gambe. -meglio se faccio io.- spostò le sue mani con poca delicatezza e iniziò a slacciare frettolosamente la camicia.
Xavier: cosa.. devo fare?- domandò sottovoce mentre lo guardava.
Jordan: baciami e vedi di non smettere.-
Xavier: sei così fottutamente diretto.-
Jordan: e ti dispiace? pensavo avessimo appurato che qui nessuno dei due è un verginello imbarazzato.-
Xavier: si scusa mi sono fatto prendere un po' dal panico.- disse cercando di autoconvincersi di poter prendere un po' di iniziativa.
Jordan: fa niente.- disse dopo aver finito con i bottoni e poggiato le mani sulle sue spalle -ma ora andiamo avanti, aspetto questo momento da troppo.- finì tirando giù la camicia dalle spalle. Dopo quella breve conversazione i loro sguardi si incrociarono per appena un attimo prima che Jordan si avventasse su di lui, era palesemente impaziente, Xavier d'altra parte ci metteva un po' più di tempo prima di capire le cose.
Erano un paio di minuti che si stavano baciando, Jordan non poteva fare a meno di cercare il contatto tenendo le mani premute sul petto scoperto del compagno mentre quest'ultimo lo stringeva sui fianchi, il tutto era accompagnato da un movimento lento del bacino cha Jordan faceva sul ventre di Xavier. Il rosso non sarebbe resistito molto, quel movimento lo stava facendo impazzire, quel continuo strusciarsi sulla sua evidente eccitazione per quanto fosse piacevole e per quanto lo stesse portando alla pazzia non era abbastanza, voleva di più.
Xavier: cazzo non ce la faccio più se continui così.- fece staccandosi un attimo per prendere fiato.
Jordan: cosa?-
Xavier: voglio di più, continui a strusciarti da talmente tanto tempo che temo di non durare abbastanza.- ridacchiò un attimo alla fine della frase.
Jordan: in tal caso ci dovremmo muovere.- disse facendo scivolare la mano tra i pantaloni ed i boxer sfiorando poi tutta la lunghezza con la punta delle dita. A Xavier scappò inevitabilmente un piccolo gemito involontario mentre senza rendersene conto inarcava la schiena per dargli maggiore possibilità di movimento. Da li in poi i movimenti non erano più frutto dei loro pensieri ma del desiderio di avere di più, sempre di più; Jordan spinse Xavier contro i cuscini che stavano alla testata del letto obbligandolo a sdraiarsi sui gomiti, dopo di che lasciò una serie di lenti baci su suo addome godendosi ogni contatto, ogni lembo ed ogni gemito che il rosso lasciava mentre gli stuzzicava le parti più sensibili. Ad un certo punto, dopo essersi accertato di averlo torturato abbastanza si fermò guardandolo con il mento appoggiato sul suo petto. -Ora facciamo una cosuccia.-
Xavier: è doloroso?-
Jordan: direi proprio di no.- rispose alzandosi e iniziando a sfilarsi i pochi vestiti che gli erano rimasti addosso, ergo i pantaloni.
Xavier: come vuoi, sei tu l'esperto basta che ci muoviamo credo di star per implodere.-
Jordan: sfilateli.- gli indicò con un cenno i pantaloncini, il rosso senza dire nulla obbedì.
Erano finalmente senza alcun filtro, Xavier fece passare lo sguardo sul corpo esile del ragazzo davanti a lui mentre quest'ultimo gattonava verso di lui, quando stava per chiedere cosa volesse fare Jordan si tolse da sopra di lui e si sistemò dandogli la schiena, non ci volle un genio per capire ma per quanto aperto ad ogni genere di posizione non sapeva come fare.
Xavier: Jordan che stai facendo?- domandò guardando il ragazzo piegarsi in avanti, ma quel movimento fece automaticamente aprire le natiche di Jordan che senza pudore stava seduto a pochi centimetri dal suo volto, Xavier voleva continuare a parlare ma tra quello che stava guardando e l'improvviso contatto diretto tra la punta del suo membro e qualcosa di caldo e umido glielo impedirono.
Xavier: cazzo Jordan... dovevi metterti per forza in questa posizione per un semplice pompino?- fece delle pause tra una parola e l'altra nel tentativo di trattenersi, ce la fece più o meno ma era evidente lo sforzo.
Jordan: ti sembro uno da "semplice pompino"?- Domandò tra una azione e l'altra dopo di che come suo solito non diede il tempo materiale a Xavier di rispondere che si avventò di nuovo su di lui solo che stavolta alzò il bacino lasciando un piccolo spazio tra il suo pube e il petto del rosso.
Xavier: ed io cosa dovrei fare?- fece un'altra domanda sapendo già la risposta a quella di Jordan.
Jordan: la stessa cosa che sto facendo io.- disse con un pizzico di ovvietà nel suo tono.
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