13.
Xavier rimase li per un intero minuto a guardare la folla che si diradava, era strano sentiva che voleva che quelle 3 settimane finiscano in fretta, riprese la situazione in mano e si incamminò facendo la strada al contrario solo che stavolta non continuò diretto verso l'auto. Mentre camminava cominciò a far passare passo passo quello che avrebbe dovuto fare in quelle settimane e si ricordò che Jordan gli aveva detto che la sua "tomba di famiglia" era l'unico orfanotrofio della città, in pratica fece due più due, capì che avevano un posto in comunque anche nella loro infanzia e fu li che si diresse.
Ora che ci faceva caso una struttura di quel tipo non passava di certo inosservata, aveva una piccola area verde che la circondava cosa che mancava a tutte le altre strutture della via, poi aveva una tipica architettura asiatica con il pavimento sollevato da terra e tanto legno, Xavier non era esperto del settore ma si sentiva stranamente a suo agio in quel luogo. Si avvicinò al campanello che stava li davanti incastonato un un muro di pietra che faceva da angolo e guardò l'unica possibilità che gli si presentava davanti: "Sun Garden". Dopo un leggero tentennamento si risvegliò e si ricordò che non era li per cercare le proprie origini ma per salvare Jordan, suonò e aspettò una risposta che non tardò ad arrivare; una voce robotica rispose come se fosse stata disturbata.
X: chi è?!-
Xavier: scusi il disturbo avrei bisogno di parlare con qualcuno del posto.- cercò di farsi capire ma non sapeva nemmeno lui con chi doveva parlare dato che l'unica informazione che Jordan gli aveva dato era "usa il tuo gay radar" o qualcosa del genere.
X: ti dispiacerebbe essere più chiaro?- sbottò.
Xavier: posso entrare? credo che di persona sia più facile da capire.-
X: aspetta..- ci fu una leggera pausa poi quella persona urlò -..Ohi baka ci sta un tipo qui che vuole entrare.-
Y: perché?- si sentì una risposta in lontananza.
X: che cavolo ne so.-
Y: la responsabile non c'è e non aspettiamo visite... esco io a vedere chi è poi vedo.-
X: sentito..- si rivolse a Xavier -..arriva un albino.-
Xavier: si grazie.- non ricevette risposta, in compenso sentì una porta sbattere ed una voce sottile ma da ragazzo urlare "non chiamarmi albino tulipano deforme" ed altri sbotti che non comprese. Era questo l'orfanotrofio? Xavier se lo immaginava più calmo.
I suoi pregiudizi vennero interrotti da un ragazzo che in effetti dava l'impressione di essere albino.
Xavier: l'albino?-
Y: pessimo modo per iniziare.-
Xavier: scusa non ho potuto fare a meno di sentire... sono Xavier Foster piacere.- gli porse la mano.
Y: Bryce Whitingale..- la strinse -..allora cosa vuoi da un orfanotrofio, sicuro non una peste?-
Xavier: oh no... sono qui perché un mi amico vuole essere seppellito nella tomba della sua famiglia.-
Bryce: eh?-
Xavier: penso che lui sia cresciuto qui e voglio pernottare una tomba per 3 settimane.-
Bryce: fammi indovinare, questo tuo amico dimostra la metà degli anni che ha ed è costantemente fatto?-
Xavier: allora è il posto giusto.-
Bryce: come fai a sapere che siamo le persone giuste.-
Xavier: Jordan mi ha detto di usare il mio gay radar.-
X: quella piccola peste pensa ancora che noi...-
Bryce: Claude fa sito e smettila di negarlo che non è mica una malattia.-
Claude: come ti pare.-
Xavier: perciò sono nel posto giusto... credo.-
Bryce: sisi vieni dentro e spiegaci che cavolo ha in mente quell'idiota.- gli fece segno di seguirlo e si a avviò.
Claude: come hai detto di chiamarti?- chiese avvicinandosi.
Xavier: eh ah Xavier Foster..-
Claude: mi è familiare, sei mai stato qui?-
Xavier: forse.- ci stava pensando talmente attentamente che quasi cadde per colpa di un gradino non notato.
Bryce lo fece accomodare in u piccolo salotto andando poi a prendere un te, Xavier nel frattempo si guardò attorno trovando l'ambiente molto accogliente e caldo anche se gli sembrò strano non vedere bambini in un orfanotrofio. Claude nel frattempo era sparito con un scusa strana tipo "vado a prendere i registri per vedere una cosa" anche se alla fine non sembrava una scusa, non fece domande.
Xavier: mi stavo chiedendo perché non ci sono bambini, dopo tutto è un orfanotrofio questo.-
Bryce: sono in gita, la responsabile li porta fuori per un paio di giorni tutti i mesi.- rispose sedendosi mentre gli porgeva un té.
Xavier: oh grazie, beh una bella iniziativa.-
Bryce: i bambini hanno solo lei e lei ha solo i bambini, sono una famiglia anche se di tanto in tanto uno se ne va.-
Xavier: beh essere adottati molte volte è una cosa positiva.-
Bryce: ma ci sono anche le volte in cui non finisce bene.-
Xavier: fortunatamente non nel mio caso.-
Bryce: oh non me lo aspettavo.-
Claude: io si, guarda... tu sei già stato qui.- gli porse un grosso libro facedogli vedere che il suo nome veniva fatto diverse volte nei registri di affidamento e adozione.
Xavier: non ne avevo idea anche se ne un sospetto quando ho visto il posto mi è sorto.-
Bryce: beh per quanto bello possa essere scoprire le proprie origini penso che tu sia qui per un altro motivo.-
Xavier: oh si, Jordan tra non molto verrà dato per morto.-
Claude: ma non è davvero morto, cioè a meno che non gli abbiano tagliato la gola.-
Xavier: no appunto, lo terranno in osservazione per tre settimane per accertarsi la sua morte dopo di che io farò leva su un paio di persone e lo farò seppellire nella sua tomba di famiglia, quella dell'orfanotrofio.-
Bryce: aveva detto di voler essere seppellito li ma non pensavo facesse sul serio, comunque c'è sempre posto per lui tra noi... ti daremo una mano.-
Xavier: grazie, ah e se fanno domande sulla mia presenza in questo posto dite che dopo la morte di mia sorella ho cercato di rintracciare la mia vera famiglia, Jordan è accusato di essere l'assassino del mio padre adottivo e se notassero il legame tra di noi capirebbero che c'è qualcosa dietro.-
Claude: sei furbo.-
Xavier: è un piano di Jordan, io l'ho drogato e lo seppellirò, nulla di più.-
Bryce: sembrerà nulla ma è praticamente tutto il piano vero?-
Xavier: è lui che sopporterà le pene dell'infermo in quello stato di incoscienza non io.-
Bryce: vedila come vuoi ma sono sicuro che Jordan ti è molto grato per l'aiuto.-
Xavier: e io sono grato a lui.- nonostante l'avesse detto non sapeva perché lo fosse, solo lo era.
Claude: comunque vai, suppongo che ti chiameranno per avvisarti che hanno catturato l'assassino di tuo padre.-
Xavier: beh forse stavolta se lo ricorderanno al posto di presentarsi davanti a casa mia.-
Bryce: eh?-
Xavier: nulla, grazie per l'ospitalità ora meglio se vado.-
Bryce: ti accompagno.- Xavier annuì incamminandosi mentre l'albino lo seguiva, una volta sulla soglia si salutarono come dei semplici coetanei senza troppe formalità. -..ah e se vuoi posso fare davvero qualche ricerca sulla tua vera famiglia.-
Xavier: forse più avanti grazie comunque.- non era poi così curioso, stava bene perché avrebbe dovuto tormentarsi su una cosa che lo aveva abbandonato sin da piccolo?
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