10.
Camminava piano e con gli occhi che guardavano vispi da ogni lato, era diffidente e la gente lo aveva notato. I suoi abiti non erano affatto del luogo, non ispiravano povertà e non erano trasandati come quelli degli altri al contrario: portava un pantalone scuro che gli fasciava la gamba facendolo sembrare più alto con sopra un camicia bianca leggermente aperta e fuori dai pantaloni, era troppo in disordine per l'alta società ma anche troppo in ordine per un luogo come quello in cui si stava addentrando.
Li sentiva li sguardi della gente e nel guardarsi attorno riconobbe solo odio e una gran voglia di fargli male, non li biasimava lo sapeva cosa provavano, prima di essere adottato viveva in condizioni non molto differenti da loro ma sfortunatamente non ricordava molto.
Dopo aver appurato che li non sarebbe durato molto decise di aumentare il passo e raggiungere quanto prima il locale dell'unica persona che conosceva li: Mika. Entrò e gli sguardi della gente erano gli stessi che riceveva fuori solo che qui erano in gruppo e non si sarebbero di sicuro limitati a degli sguardi. Cercò Rob e Surabu il più in fretta possibile e fortunatamente li trovò nello stesso posto in cui stavano la volta prima.
Rob: ohi ragazzi ma chi è questo ricchione.- ricevette una gomitata da parte di Surabu cosa che lo risvegliò all'istante.
X: che dite, chi se lo tiene l'orologio questa volta?- Xavier trasalì all'idea di essere derubato.
Rob: se lo tiene lui, state giù lui non si tocca è amico di Jordan.-
X: amico di Jordan? quello non si è fatto amici nemmeno noi che lo conosciamo da anni ti pare che conosce qualcuno nell'alta società.-
Rob: non rompere il cazzo e vattene... se è qui ha una ragione.-
Xavier: grazie... ho bisogno di una bottiglia di Spirytus... mi è stato detto che lo usate qui e Jordan ne cerca una.-
Rob: oh si... è l'unica cosa che lo manda KO anche se per poco.-
Xavier: lui deve rimanerci per più di 3 settimane KO.-
Rob: allora vuole davvero morire quello.-
Xavier: si ma no.-
Rob: capito... ne abbiamo qualcuna ma costano parecchio, spero tu sia disposto a spendere per lui se no torni a mani vuote.-
Xavier: me lo immaginavo...-
Rob: bene vieni, Mika le tiene sotto chiave, sono davvero oro liquido..- il rosso non capiva perché mai un alcolico fosse così prezioso ma preferì non chiedere più nulla, si sentiva di troppo e voleva andarsene da li il prima possibile. -..Mika non c'è, credo sia in qualche buco a sballarsi con il primo tipo che si è trovato, quando è di cattivo umore fa così e stamattina lo decisamente.-
Xavier: uhm..- gli fece capire che aveva sentito lasciandosi scappare appena un suono mentre si guardava attorno; erano andati dietro la stanza in cui era stato il giorno prima con Mika. Vide Rob spostare qualche scatola abbastanza pesante, poi un paio di casse con delle bottiglie dentro, alcune piene altre vuote che tra loro tintinnavano quando si sfioravano poi finalmente finì di spostare cose e sfilò 2 bottiglie da una cassa.
Rob: eccole, non sono bellissime? non ci è concesso berle a noi, ma Mika non dirà nulla se gli dico che le ho vendute a Jordan... tanto quello non muore nemmeno se gli inietti tutta la cassa.-
Xavier: ne voglio almeno 3.- tagliò corto.
Rob: eh? 3? quello è pazzo ma non faccio domande... ti costeranno parecchio 3 bottiglie sappilo.-
Xavier: accettate assegni?-
Rob: si ma serve un bonifico extra dato che dovremmo pagare qualcuno per riscuoterlo.-
Xavier tirò fuori dalla tasca un piccolo libretto degli assegni mezzo consumato. -..scrivi la cifra che vi devo, non ho molto tempo scusa la fretta.-
Rob: ok, prendi ancora una bottiglia e andiamo di la, sistemo dopo qui.-
Una volta finito e firmato l'assegno Xavier non perse tempo, salutò Rob e Surabu e se ne andò, nell'allontanarsi sentì un "passa a trovarci" ma lo ignorò, se mai sarebbe dovuto tornare li lo avrebbe fatto i compagnia di Jordan e questo significava aspettare un mese più o meno.
Oramai era quasi a casa, finalmente aveva tutto e l'unica cosa che gli mancava era vedere morire l'unica persona a cui si era affezionato negli ultimi anni, sarà interessante. Entrò in casa tranquillo e chiuse la porta dietro di sé, si diresse in cucina immaginandosi di trovare Jordan che sistemava come avrebbe dovuto ma trovò solo una parte delle cose sistemate, il pacchetto era stato aperto e le dosi impacchettate in della piccola carta semi-trasparente mentre li accanto cerano le siringhe ancora nel sacchetto, anche se era stato aperto, e un paio di fialette vuote davanti ad un decina intatte. Il rosso concluse in un attimo cosa era successo, aveva ceduto mentre sistemava e probabilmente aveva già iniziato con un paio di dosi. Stava buttando le due boccettine vuote quando sentì un rumore nella stanza degli ospiti, Jordan; corse subito da lui per accertarsi che non avesse rotto nulla ma appena entrò quello che vide lo lasciò senza fiato, era li in piedi più calmo che mai mente si inseriva un ago nel braccio. Li accanto c'era una siringa usata rotta ma Xavier non ci fece più molto caso collegandola al rumore che aveva sentito prima, al contrario la ignorò e si avvicinò a Jordan che lo aveva appena notato e lo guardava con uno sguardo un po' vuoto ma al contempo ingenuo e rilassato.
Jordan: sei tornato, hai trovato tutto allora.-
Xavier: si, sono dovuto tornare da Mika per il coso polacco ma non è stato difficile alla fine.-
Jordan: immagino.- abbassò lo sguardo sul suo braccio mentre sfilava il piccolo ago e alla fine asciugò la piccola goccia di sangue con un pezzetto di carta da cucina.
Xavier: non fa male?- chiese notando che non aveva solo quel puntino ma anche altri sparsi in un paio di parti dell'avambraccio.
Jordan: l'ago con il tempo passa in secondo luogo, sapendo il piacere che provi una volta finito l'ago diventa un male necessario.-
Xavier: come ti senti?-
Jordan: come sempre, mi sentivo un po' debole e ho usato un paio di boccette scusa.-
Xavier: no fa nulla... mi avevi detto di essere... essere un..- fece fatica a finire la frase mentre la sua voce calava lentamente fino a sparire. Il discorso era stato molto lento fino a quel momento, forse perché Xavier non toglieva lo sguardo dal braccio del ragazzo o forse perché Jordan stava iniziando a rilassarsi grazie a quelle due dosi tanto desiderate.
Jordan: un tossicodipendente?-
Xavier: si scusa..-
Jordan: nulla, non aveva tutto questo controllo su di me una volta, è peggiorato dopo la prima iniezione un paio di anni fa.-
Xavier: perciò adesso cosa farai?... butterai nel tuo corpo tutto quello che c'è di la per poi fare un passeggiata a casa?-
Jordan: in poche parole si... ma prima voglio rilassarmi un po' con te, mentre sarò nel pieno dell'eccitazione, prima di finire in overdose, non sarò in me tipo quando una persona è molto ubriaca perciò non dare peso a tutto quello che dico ok?-
Xavier: lo avevo previsto... ti starò vicino.-
Jordan: grazie.-
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