Primo appuntamento
Ci scambiamo uno sguardo d'intesa per poi scoppiare a ridere. Alle 19:40 arriviamo finalmente a casa mia. Adesso sí che mi assale il panico tanto che la mia amica se ne accorge. Mi incita a scendere dal veicolo e mi abbraccia forte a sé.
"Andrà tutto bene." Mi sussurra all'orecchio.
"Come fai a saperlo?"
"Sesto senso." Mi fa l'occhiolino.
Suoniamo il campanello e ci viene ad aprire Hanna. Si fionda sul mio collo e mi sussurra:" Karen mamma è di là con Axel. Gli sta facendo l'interrogatorio di terzo grado. Devo ammettere che hai scelto un ragazzo fuori dal comune."
Le dò un bacio sulla guancia e mi fiondo in salone nel mentre mamma ha fatto accomodare sul divano il mio ragazzo. Axel appena mi vede, si alza in piedi e mia madre fa la stessa cosa.
"Tesoro sei bellissima! Sonia, ottimo lavoro."
Io e Axel lasciamo subito casa mentre Sonia intrattiene mia madre con i gossip. Entriamo in auto e subito il mio ragazzo mette in moto. Guida per una decina di minuti e nessuno dei due parla così sono io a rompere il ghiaccio:" Dove mi stai portando?"
"Segreto! Sii paziente, siamo quasi arrivati." Sorride visibilmente eccitato.
Rimango immobile a guardarlo. È davvero bellissimo! Arriviamo a destinazione dopo pochi minuti. Scende prima lui dall'auto e poi viene ad aprire la mia portiera come farebbe un vero galantuomo. Saliamo con l'ascensore ed arriviamo al quinto piano. Appena metto piede nell'appartamento, rimango a bocca aperta. È davvero grazioso!
"Non è un granché. Mi serve solo un posto caldo dove stare." Si giustifica.
"Se devo dire la verità, a me piace molto la semplicità."
L'appartamento è formato da una piccola cucina moderna, un salone adibito a stanza studio, un bagno e una camera da letto. Inoltre c'è un balcone che si affaccia sulla piazza. È molto bello qui.
"Forse ti aspettavi una villa o una casa super extra lussuosa." Afferma Axel.
Balzo in aria per lo spavento perché non lo avevo sentito arrivare.
"Io preferisco la semplicità." Ribatto.
"Allora come farai mia regina?" Sorride.
Mi prende per i fianchi e mi fa rientrare nel suo appartamento.
"Mi ci abituerò." Dico allusiva.
"Sicura?"
"Tanto ho a disposizione un'ottima guida." Ironizzo io.
Ci dirigiamo in salone e Axel mi chiede cosa desidero mangiare. Alla fine prenota due pizze anche se inizialmente è riluttante all'idea. Mi tolgo il cappotto perché fa veramente caldo. Mi giro e chiedo ad Axel dove posso lasciarlo, ma lui non risponde e continua a fissarmi. Sembra mi stia studiando e ciò mi mette parecchio a disagio.
"Scusami Axel, potresti dirmi dove lo devo lasciare?" Gli ridomando.
"Si, si. Dai a me."
Prende il cappotto-giubbotto e lo mette in camera sua poi si siede accanto a me sul divano.
"Perché hai preferito prendere qualcosa d'asporto anziché cucinare qualcosa?"
"Non credo sia una buona idea."
"Posso cucinare io."
Nel frattempo mi alzo e vado in cucina. Apro il frigorifero e ciò che vedo mi fa venire la pelle d'oca. Sacche di sangue umano e carne d'animale ancora fresca. Questo é troppo per i miei gusti. Axel chiude di scatto l'anta del frigo e mi urla contro:" Ma che ti prede? Non ti hanno insegnato a chiedere prima di prendere le cose altrui?"
Io rimango pietrificata. Come può dirmi questo? Forse dovevo avvertirlo, ma ciò non toglie il fatto che mi debba rispondere con questo tono.
"Non voglio che tu mi schifi ancora di più. Sai che sono un mostro. Secondo te, cosa puoi trovare nel frigo di casa mia?" La sua voce ora è più dolce.
Dopotutto ha ragione. È un vampiro. Cosa mi dovrei aspettare?
"Hai ragione però ciò non toglie il fatto che mi hai urlato contro per una cosa così futile."
Lui si stupisce e mi dice:" Ho sempre paura di farti vedere il mio lato non-umano. Ho paura che notando queste cose ti schifi o mi classifichi come una persona senza cuor..."
Non riesce a smettere di parlare perché lo bacio con trasporto. Perché è sempre in lotta con se stesso? Dopotutto lui è un vampiro e lo deve accettare proprio come ho fatto io. Secondo lui io non avevo calcolato i bisogni della sua parte non-umana? Smettiamo di scambiarci effusioni quando suona il campanello. Axel sbuffa ed esce dall'appartamento. Non riesco a trattenere la risata così rido senza un domani. Ci sediamo sul divano e posizioniamo un piccolo tavolino di fronte a noi. Prima di iniziare a cenare Axel mi chiede che film desidero vedere ed io rispondo:" 300."
"Davvero?" Ride.
"Che c'è da ridere?" Faccio la finta offesa.
"Pensavo che ti piacessero film romanici o roba simile proprio come tutte le ragazze della tua età."
"Beh, io non sono uguale a 'tutte le ragazze della mia età'!"
"Hai vinto tu." Sospira piuttosto divertito.
Iniziamo a vedere il film e ceniamo insieme quando ad un certo punto inizio a ridere.
"Che c'è?" Chiede.
"Ma come mangi la pizza?!" Esclamo scioccata.
"Con forchetta e coltello. Problemi?"
"Mi scusi sua maestà ma la pizza si mangia con le mani!" Ribatto ridendo.
"Così sembrerò un cannibale...vabbè forse dovrei provare."
Comincia a mangiare la pizza con le mani. Si volta poi verso me:" Hai ragione, è più buona."
"Bugiardo."
"Perché?"
"Sei un vampiro e per te il cibo degli umani è indifferente."
"Però la differenza l'ho sentita."
Scoppio in una risata fragorosa e lui mi guarda divertito. Il tutto si dissolve quando sentiamo suonare il citofono. Axel appena apre la porta rimane pietrificato così mi avvicino e non posso credere ai miei occhi.
"Che ci fa un'altra donna nella tua tana?" Gracchia Brize.
"VATTENE BRIZE!" Dice a denti stretti Axel.
Lo abbraccio da dietro e rispondo alla vampira sotto lo sguardo incredulo di Axel:" Mi spiace Brize ma da questa sera il signor Axel sarà occupato con me. Se non ti dispiace..."
Le sbatto la porta in faccia. Mi giro verso il mio ragazzo che cerca di contenersi. Alla fine non riesce ed inizia a ridere. Nel frattempo la vampira bestemmia in tutte le lungue conosciute dalla parte opposta della porta.
"Non pensavo fossi così...così..."
"Pazza?" Concludo io.
"Si, pazza."
"Axel ci sono molte cose che non sai di me. Una di queste è la voglia di dare lezioni alle gatte morte."
Ride e poi mi afferra per i fianchi, facendomi fare una piroetta su me stessa. Mi bacia ed io incrocio le braccia al suo collo. Passiamo tutta la serata a vedere il film l'uno accanto all'altro. Alle 23:50 ci troviamo di fronte casa mia. Mi dà un bacio veloce e mi accompagna dinanzi alla porta di casa. Ci viene subito ad aprire mamma.
"Buonanotte Karen. Notte anche a lei signora Lamberti." Dice educatamente il mio ragazzo.
"Notte Axel." Gli schiocco un bacio sulla guancia.
"Buonanotte Axel. Passato bene la serata?"
"Sí. Benissimo grazie a sua figlia."
Ci saluta con un cenno di mano e va via. Ed ecco mamma che mi assilla di domande...
"Mamma ho capito. Ti faccio un riassunto breve: mi ha portato a casa sua, abbiamo mangiato una pizza e guardato un film insieme. Fine della storia."
"Non ci credo! Dopo il film?"
"Un bacio veloce e via."
"La mia piccola sta crescendo però non essere fredda nei suoi confronti se no..."
"Mamma smettila! Ho sonno ed ora vado a dormire."
Le dò la buona notte per poi salutare Hanna che sta già dormendo in camera sua. Mi chiudo in stanza sospirando felice. Scrivo il mio diario segreto e poi vado a letto. TI AMO AXEL!
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