Oh no..

Prendo velocemente la mia bottiglietta d'acqua, e mi sbrigo a tornare in classe, ma non sono abbastanza veloce.

Con un gesto rapido e agile, mi ritrovo contro il muro sotto la presa del pescecane.
Le sue mani sono ai lati della mia testa, e il suo corpo imponente non mi permette via di fuga.

«Andrew..» sussurro, sotto il suono della campanella che mi annuncia l'inizio della lezione. «Andrew, devo tornare in classe..» trattengo le lacrime.
Ho paura.

«No, dolcezza» il suo fiato soffia insistente sul mio collo, e altri brividi di panico mi attraversano da capo a piedi. «Prima io e te dobbiamo risolvere qualcosa che è rimasto in sospeso..» sposta una mano dietro la mia testa, e la infila tra i capelli tirando leggermente.

Tutti gli studenti sono in classe a fare lezione, nessuno può aiutarmi. Sono fottuta..

«Sai, non mi è piaciuto per niente il fatto che sei uscita dalla tua classe senza il mio permesso..» sibila vicinissimo alle mie labbra. «Poi ti sei immischiata nei miei affari, e non mi è piaciuto nemmeno quello..» sale leggermente portando la bocca sul mio naso. «Per non parlare della faccenda che io e te non stiamo più insieme, con chi mi divertirò adesso, Alex? Questo non va per niente bene..» lascia un leggero bacio sulla mia fronte, e io continuo a pregare che se ne vada senza farmi ancora del male.

«C-che c-osa v-vuoi a-ancora, Andrew?» le parole mi si spezzano in gola.

«Torna con me, obbediscimi come hai sempre fatto prima di qualche settimana fa, e non ti farò del male..» mi fissa dritto negli occhi, e io vorrei tanto chiuderli, ma la determinazione a non mostrarmi fragile è più forte di me.

Annuisco lievemente, senza dire una parola.

Perché?