"Test e visite mediche"
ATTO 7
TEST E VISITE MEDICHE
I sedici giorni restanti furono una sofferenza per tutti e quattro i protagonisti. Persero completamente la percezione del tempo. Non distinguevano il giorno e la notte e, per questa ragione, non erano mai stanchi e dunque faticavano a dormire. Diciotto giorni che sembravano diciotto mesi, addirittura anni da quanto stavano impazzendo. Per non parlare del cibo monotono che continuavano a mangiare tipo...: carne in scatola, spezzatino, pesce, poi di nuovo spezzatino e, la portata principale, purea di patate. Cheryl, nel suo caso particolare, non toccò cibò.
Ludovico aveva deciso di metabolizzare tutto questo su sé stesso, attribuendosi tutte le colpe.
Se solo non gli fosse venuto in mente di tentare il furto alla chiesa di padre Henry, a quest'ora si troverebbe in una altra situazione. D'altro canto, però sia lui, che Kevin, avevano un disperato bisogno di soldi per affitto, per evitare di passare il resto dei loro giorni in mezzo alla strada. Di certo non poteva immaginare a ciò che i suoi occhi avevano visto. Sua madre non ci avrebbe pensato due volte nell' accusarlo per la morte del suo caro prete; lo odiava talmente tanto da poterlo fare.
La stessa cosa valeva per Briana. I sensi di colpa la stavano tormentando per questi diciotto giorni. Il suo unico errore era stato quello di non essere scappata via, assieme ai suoi fratelli e sorelle, la sera tempestosa dell'arrivo di quei loschi tizi. Ovviamente la colpa di chi era? Della sua maledetta curiosità. Di Claire, e dei suoi genitori non c'era traccia alcuna. Quel brutto pensiero, che tanto cercava di evitare, stava diventando una certezza; si erano dimenticati di lei. Dorian e Ada Collins non avrebbero mai abbandonato una figlia dispersa, e non lo pensava perché erano i suoi genitori, ma per via di un fatto che accadde tanti anni fa. Juno, una delle sue sorelline, si era persa nelle campagne durante un Ferragosto. I loro genitori smossero mari e monti per cercarla. Fu ritrovata la sera stessa che vagava per le campagne. Il fatto che non erano ancora arrivati la faceva molto preoccupare. Sperava che fosse solo una questione di tempo.
Trevor invece era in astinenza da sesso da troppo tempo. Linda Blaire non lo aveva accontentato, solamente con i famosi movimenti sensuali. Quando le lezioni terminarono, per tutti questi giorni rimase solo con la sua privazione. Abbandonato, furioso e con una grande voglia di usare il suo membro si scatenò nelle peggio maniere. Oltre alla masturbazione, incominciò a divertirsi con il letto pensando che fosse la sua professoressa. Lo stato di quelle lenzuola era indecente. Cercò un modo di uscire da quella trappola infernale. Scaricò tutti i suoi proiettili delle sette pistole sulla porta, nella feritoia, nelle pareti e nel condotto di aerazione, che continuava ad emettere quei rumorini fastidiosi. Tutti i quattro dei nostri eroi dovettero sopportarli.
Cheryl fu quella che soffrì di più, perché non stava per nulla mangiando. L'acqua era la sua fonte di salvezza. Si sentiva debole, affaticata e con lo stomaco che gorgogliava in cerca di cibo. Non ci pensava minimamente a ingerire quelle pietanze. Lei voleva le sue ovvero: serpenti, insetti, girini e altre cose di questo tipo; quelle che si era abituata a mangiare nella tribù. Preferiva piuttosto crepare di fame. Una sera però era sdraiata sul pavimento, priva di forze. C'era un tozzo di pane, che accompagnava un primo e un secondo. Essendo allo stremo cercò di mangiare almeno quello. Strascinandosi fino alla fessura orizzontale, pregò il "Dio Selvaggio" per il peccato che stava commettendo, e di non farla cadere in tentazione. Di contro voglia ne strappo un pezzo e lo mise in bocca. Provò a masticarlo ma, dopo neanche tre secondi, lo sputo nel gabinetto.
- Signore tenebroso perdona questo mio gesto disperato! –
Rassegnata all'idea di morire si sdraiò nel letto fino a quando....
Ritornò il suo professore. Nello stesso preciso momento anche gli altri insegnanti si collegarono con i loro alunni.
- È il momento: l'ora dei test. –
Tutti e quattro e, anche gli altri concorrenti, dovettero sottostare a questi benedette verifiche.
Briana era quella più preparata, Ludovico ci sperava. Trevor e Cheryl non avevano ascoltato nulla.
Il test era suddiviso in otto domande, a risposta multipla su tutto "Past the Rewind", serviva per vedere se avevano compreso tutto per il meglio. Ognuno di loro credeva che ci fosse un minino di errori consentiti. In realtà, a fine di ogni test, c'era scritto questa frase: -----------------(che vi svelerò a fine test).
Dal computer si aprì un "Google Moduli". Per rispondere alle domande bisognava cliccare col dito nella casella corrispondente.
1- Di quante fazioni è composta "Past The Rewind"?
-1
-6
-4
-5
Risposero tutti e quattro correttamente.
Risposta corretta: 4
2- Quale fazione ha come simbolo il Pegaso?
- "Paladini"
- "Briganti"
- "Razza Mista"
- "Razza Ignota"
Briana e Ludovico risposero correttamente. Trevor e Cheryl sbagliarono
Risposta corretta: "PALADINI"
3- Quale la regola fondamentale di "Past the Rewind"?
- Che nessuno può perdere.
- Che tutti possono cambiare fazione una volta sola.
-Che se si perde non si muore.
- Che se si vince si sopravvive.
In questa domanda trabocchetto solo Briana rispose in modo corretto.
Risposta corretta: CHE SE SI PERDE NON SI MUORE
4- Che cosa sono le "SenzaTempo"? E a che cosa servono?
- Delle specie di vasche che solo chi perde deve entrarci, e servono per far dormire il vinto.
- Delle tessere.
- Dei portali.
- Delle specie di vasche che solo chi vince deve entrarci, e servono per far dormire il vincitore.
Briana non si smentì neanche qui. Ludovico e Trevor risposero giusto. Cheryl errò.
Risposta corretta: DELLE SPECIE DI VASCHE CHE SOLO CHI PERDE DEVE ENTRARCI....
5- Che cos'è un WARMWAAL?
- Il montepremi
- Una tessera
- Una fazione
- Un portale che ti permette di viaggiare nel tempo.
Anche il più ignorante della storia sbaglierebbe questa domanda.
6- Come si apre un WARMWAL?
- Con il montepremi
- Con il sangue
-Con le tessere
- Con le mani
Risposta corretta: le tessere (tutti in modo giusto)
7- "Il Vortex" come e quando si utilizza?
- Cliccando dei pulsanti, e si utilizza quando sei in difficoltà
- Inserendo le tessere, quando hai appena oltrepassato il WARMWALL
- Cliccando dei pulsanti, quando sei in difficolta, quando hai terminato l'incarico e per geolocalizzare il WARMALL
- A fine competizione
Risposta corretta: TERZA RISPOSTA
8- Quale oggetto è presente nel cortile, che si colora per dirti sei stato scelto dalla fazione?
- Una vasca
- Un catino d'acqua
-Una statua
- Un dispositivo
Risposta corretta: Un catino d'acqua
Briana eccelse, Ludovico abbastanza bene. Trevor e Cheryl molto mediocri.
COMPLIMENTI TEST SUPERATO IN OGNI VOSTRO PUNTEGGIO!
Intendevo questa frase.
Dopo aver superato questo "difficilissimo" test la porta della stanzetta venne aperta.
Una figura umana comparì. Aveva maschera neutra bianca, e indossava un camice da infermiere. Ognuno per ogni partecipante. Fecero segno di farsi seguire e, senza esitazione: Ludovico, Briana, Cheryl e Trevor la seguirono; non vedevano l'ora di abbandonare quelle due mura opprimenti.
Proseguirono la strada dove prima c'era il labirinto di specchi, ora non c'era più. Gli infermieri li condussero in delle scale. Salirono su verso quello che era un piano superiore. Arrivarono in quella che sembrava una sala d'attesa di uno studio medico. Tutti loro arrivarono in una saletta unica, senza mai incontrarsi
- Siediti e aspetta qui! – dissero tutti gli infermieri mascherati ai propri concorrenti.
Aspettarono tutti quanti sì e no cinque o sei minuti, ma passarono tutti in diversi studi medici. Il primo a essere convocato fu Trevor:
Speranzoso di vedere Linda Blaire, sì dovette accontentare di una dottoressa piuttosto mediocre in bellezza.
- Entra nello spogliatoio e togliti i vestiti! –
- Subito al sodo eh? Neanche un po' di preliminari? Mi dispiace sono già preso per un'altra. –
La dottoressa ignorò il suo commento.
Si spogliò molto velocemente, con la speranza d'incontrare preso la sua prof, e d'iniziare questa nuova esperienza.
Completamente nudo dovette procedere verso delle docce. Quattro pompe emettevano flussi d'acqua gelida e, successivamente, calda. Trevor non si lavava da parecchi mesi. Poco dopo fuoriuscì dell'acqua vaporizzata per la sanificazione. L'uomo ne uscì rigenerato da questo bagno. La dottoressa gli disse di asciugarsi e di rivestirsi. Una volta che ebbe finito procedettero con esami del sangue, urine ed elettrocardiogramma.
Essendo stato nell' esercito queste cose le aveva fatte già, per lui non era niente di nuovo.
La donna delle visite prese i suoi referti e gli diede all'infermiere che l'aveva accompagnato nello studio.
Fu il momento di Briana. Anche lei, per via dei suoi molteplici interventi, questi esami di routine ne aveva fatti a bizzeffe. Tuttavia, non aveva mai superato le sue paure per gli aghi. Quando terminò la doccia si senti rinvigorita, dopo essere stata diciotto giorni in quella stanzetta.
Per lei ci fu un dottore che, quando vide un po' di tensione nel prelevarle il sangue disse... - Se ti fa impressione girati dall'altra parte. - e così fece.
Concluso anche l'elettrocardiogramma fu scortata nuovamente nella sua sala d'attesa, per aspettare che le dicessero qualcosa.
Cheryl credette che nelle docce ci fosse in riservo per lei una trappola. Il suo medico, non comprendendo, la rassicurò. Non convinta delle sue parole entrò nelle docce. L'acqua gelida le faceva venire in mente quella del fiume nella savana. Il momento del prelievo del sangue fu il più difficile per il medico. La siringa le sembrava un'arma da usare contro di lei. Sferrò un pugno in faccia al suo dottore, che cadde a terra privo di sensi. Dovettero chiamare altri infermieri per tenerla ferma. Siccome non riuscirono a farle sto benedetto prelievo cercarono di farle un tranquillante. Non fu altrettanto facile; alla fine dopo svariati pugni e calci, Cheryl venne bloccata. Le diedero il tranquillante, poi le presero il sangue. Riprese conoscenza su una sedia nella sala d'attesa: ed era ammanettata.
Ludovico rimase tranquillo. Nonostante le visite mediche lo destabilizzavano un pochino. Non tanto dottori, aghi e via dicendo; ma immaginò la faccia contrariata di sua madre. La maggior parte delle volte, che finiva in un ospedale, era quando si azzuffava con i ragazzi del quartiere in cui viveva a York. Già d'allora faceva la perpetua e, suo figlio, le permetteva di fare quelle brutte figure ai parrocchiani. Gli sembrava di vederla seduta di fianco a lui, ma adesso non era più bambino e la paura che aveva per lei era finita. Fece tutto quello che gli dissero, senza capirne il motivo. Una volta finito uscì fuori dallo studio e attese che tutto questo ebbe inizio.
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