"18 giorni di prigionia"


ATTO 6

18 GIORNI DI PRIGIONIA

Giorno 2:

LUDOVICO

Ludovico iniziò il suo isolamento convincendosi, finalmente, a partecipare alla competizione. Dovette recuperare le tre lezioni per sempre per rimettersi in pari con i suoi compagni, che non conosceva neanche: un po'come nella vera scuola. Era sempre molti passi indietro rispetto la sua classe in tutto; nelle interrogazioni, verifiche e nei compiti a casa. Anche per questo motivo l'avevano espulso, poco prima di terminare la scuola dell'obbligo.

Assimilo le prime tre lezioni dalla sua professoressa/psicologa molto velocemente. Pur nonostante cercò di comprendere al meglio queste informazioni, senza alcun risultato positivo. Nonostante questo, Samantha Portland, non si arrese. Per farglielo capire fece dire a Ludovico quello che aveva compreso, poi lo avrebbe corretto. Strategia che si rivelò quasi funzionante.

- Lezione 4: "Come si vince e come si perde."

Come già detto nel capitolo fazioni: alla fine vincerà un solo concorrente, non l'intera fazione. Past The Rewind sarà suddiviso in ventisei epoche. Potrai viaggiare da solo o sfidando un tuo rivale. Vinci se raggiungi il tuo obiettivo, perdi se fallisci, molto chiaramente. Puoi perdere sé: il tuo sfidante ha la meglio, se fallisci prima del tempo e anche se rimarrai bloccato nel tempo, prima di raggiungere il Warmwall: sì ha un tempo limitato di 15 minuti per arrivarci: anche questi minuti varieranno. In queste circostanze perderai tutti i punti e dunque sarai eliminato.

- Quindi se non faccio in tempo rimarrò li per sempre? – chiese Ludo

- No, la "Delegazione Reale" ti tirerà fuori solo a fine competizione. –

Fu il momento del pranzo. Dopo che il collegamento terminò momentaneamente. Dalla feritoia delle mani con dei guanti misero un vassoio con del cibo. Ludo era ancora molto debole, aveva un disperato bisogno di altro cibo. Quello che gli era stato servito era del riso bianco e uno spezzatino di carne con delle patate, il tutto accompagnato da una caraffa d'acqua ed una mela. Senza pensarci due volte prese il cucchiaio e lo riempì con il riso. Non era un granché, ma se lo fece piacere comunque. Lo finì in poco tempo. Passò al secondo e lo divorò in altre tanto tempo, mandando giù tutto con l'acqua. Essendo sazio, lasciò la mela per dopo.

Adesso era molto annoiato, in quella stanzetta non c'era niente da fare, se non ascoltare le lezioni. Era solamente passato un giorno dopo tutto, gliene sembravano molti di più. Durante la notte era riuscito a dormire un po'; ma non era riuscito a sognare Hélen Anderson, le mancava, ed era dispiaciuto per non essere potuto andare alla festa della sua amica. "Chissà cosa ha pensato in quel momento, non vedendomi arrivare?" pensò. Aveva fatta una grandissima figura di merda. Tuttavia, non l'aveva mica voluto. Il suo obiettivo era quello di rubare a padre Henry, assieme a Kevin, per poi scappare e nascondere la refurtiva; poi era quello di andare alla festa senza che nessuno se ne accorgesse. Tutto andò in fumo quando videro il corpo morto del sacerdote, ucciso brutalmente. L'uomo non gli era mai stato simpatico, per via della sua religione, ma di certo non si sarebbe meritato una morte del genere...

E poi la cosa più assurda: prima si trovava a York e poi in quell'edificio dismesso in mezzo al nulla. Non aveva capito dov'era quel nulla. Quella stramba vecchina gli aveva fatto qualcosa ma, ovviamente, stava brancolando nel buio in cerca di risposte. Il sonno fu interrotto da dei rumorini provenienti dal condotto di aerazione sopra di lui; sembravano essere degli insetti. Erano talmente fastidiosi che pensò di delirare nel sonno a causa della febbre.

Quando Samantha Portland riattivò il collegamento in D.A.D richiese un'aspirina. La donna gliela fece arrivare subito. Nonostante tutto però chi lo stava tenendo rinchiuso era gentile con lui. Quando arrivò l'aspirina la fece scogliere nell'acqua e poi se la calò giù per la bocca.

L'insegnante iniziò la lezione numero 5:

- "Il Vortex"

Trattasi di un'oggetto fondamentale nel corso della tua esperienza. Pena cinquecento punti in meno se viene rotto, perso e addirittura rubato. È un dispositivo che ti consentirà di attivare e trovare il "Warwall" a fine incarico. Ha anche lo scopo di comunicare SOLAMENTE con i membri della tua fazione che, se lo vorranno, ti potranno aiutare. -Il computer mostrò una specie di smartphone, molto largo e con la possibilità di legarsi attorno al braccio, come un polsino. – All'interno vi è un pulsante rosso, uno verde, uno nero e uno bianco.

· ROSSO: COMUNICARE CON IL PRESENTE: RICHIESTA D'AIUTO

· VERDE: QUESTO, INVECE, BISOGNA PREMERLO SOLAMENTE A INCARICO TERMINATO PER ATTIVARE IL "WARMWALL".

· NERO: ESSO DI PERMETTE DI GEOLOCALIZZARE IL "WARMWALL" NELL'AMBIENTE IN CUI TI TROVI.

· BIANCO: QUEST'ULTIMO VA AZIONATO SOLO QUANDO TI TROVI DINNANZI AL "WARMWALL".IL SUO UTILIZZO È QUELLO DI APRIRE IL PORTALE. ATTENZIONE PERO' TALE PULSANTE HA UN TEMPO DI RICARICA DI 10 SECONDI.

Nonostante fossero concetti semplici, Ludovico aveva difficoltà memoniche a riguardo. Era uno dei tanti impedimenti "scolastici" che si portava dietro da anni. Per sua fortuna la "Portland" era una donna paziente, pur conoscendosi da solo un giorno.

- Ti è più chiaro adesso? - chiese la donna dopo averglielo ripetuto tre volte.

- Sì. – rispose con un po' d'incertezza.

- Ti mando delle dispense nel computer, cosicché io domani possa interrogarti. – Quell' ultime parole gli fecero venire il voltastomaco.

- Quand'è che potrò uscire da qui? – Ludovico, dopo solo un giorno, non ne poteva più di stare chiuso in quella cameretta senza un motivo logico.

- Non lo so. – rispose chiaramente.

- Come fai a non saperlo? Non c'è qualcuno che ti comanda che te lo dice? –

Samantha ebbe un'espressione vuota, per poi ignorare la sua domanda. – Ci vediamo domani! Mi raccomando ripassa nelle dispense. –

- Aspetta! - ma il collegamento terminò.

"Fanculo" disse tra sé a sé. Perché dovrebbe ripassare la lezione se non sa neanche quando uscirà da lì. Il ragionamento non faceva una piega.

Scocciato e dubbioso iniziò a cercare delle attività per intrattenersi, evitando il più possibile di studiare.

TREVOR

Dopo essere andato a secco Trevor decise di scaricare la sua frustrazione sessuale mangiando. Di ripassare le lezioni non se ne parlava neanche. Il suo unico scopo non era quello d'imparare ma di torturare le persone." Past the Rewind", da come citava l'annuncio sul Deep Web, non se lo aspettava così noioso; ma mai quanto i rumorini metallici provenienti dal condotto di aerazione. Dalla rabbia aveva sparato molti proiettili delle sue pistole verso quella che, era per lui, l'origine del rumore: il sistema di aerazione.

Linda Blaire ritornò sorridente. Il giochino di ieri, quello che ad ogni frase spiegata si sarebbe spogliata, rimase nella lezione successiva:

- Lezione numero 6:

"Segretezza professionale"

Durante i tuoi numerosi viaggi nel tempo devi sempre tenere a mente una cosa. Ovvero, non devi mai e poi mai rivelare: chi sei, qual è il tuo obbiettivo e, soprattutto, da dove provieni. Mai e poi mai gli abitanti dell'epoca in cui ti trovi devono, in alcun modo, sapere che vieni dal futuro. Pena l'espulsione in qualunque modo verrai scoperto. Una volta varcato un "WARMWALL" non sarai tu. Dovrai interpretare un ruolo ben preciso, a seconda del contesto storico in cui ti trovi. Per esempio: se ti trovi durante gli anni delle Guerre Mondiali potrai essere un soldato, oppure, se finissi durante la Rivoluzione Francese potresti essere un "Giacobino". – Che diamine è "Giacomino"? – chiese senza mai staccare gli occhi dal reggiseno di Linda.

- Giacobino si dice ed è appartenente al più radicale e rigoroso dei partiti politici affermatisi durante la Rivoluzione francese nell'interesse del popolo. – Trevor nella sua "ignoranza" più totale non ci capì nulla. L'unica cosa che comprendeva era la "figa" della sua professoressa.

Sebbene incominciasse ad interessarsi a queste lezioni, grazie a questo "piccolo "compromesso, il nostro cacciatore di taglie iniziò a desiderare ancora di più.

- Voglio che fai altro! – affermò

- Che intendi dire? –

- Se vuoi che ascolto ancora di più ESIGO che tu faccia qualcosa di più eccitante, visto che non posso scoparti! –

Linda Blaire strinse il pugno della mano destra, Trevor non se ne accorse per poi dire... - Va bene! Lo farò! Avevi in mente qualcosa di particolare? –

-Fai dei movimenti sexy, come una di quelle Cam-Girl che ci sono nei porno.

- D'accordo ma desiderò la tua massima attenzione alle mie lezioni! – il sopracciglio della prof si contrasse mentre diceva queste parole.

- Questo e altro per te meraviglia aahahahahah. – dopo questa risata maliziosa si leccò le labbra ruvide.

Stava nascendo un rapporto molto inquietante tra i due. Non solo Linda dove farle da insegnante ma anche da "escort virtuale".

BRIANA:

Giorno 4

In queste due giornate vennero stoppate le lezioni, per lasciare un po' di tempo per delle interrogazioni, in vista dei test. Briana, come ben sapete, era sempre stata una grande studiosa. Tutte queste cose, seppur inutili, le imparò in fretta. Ron Write, lo psicologo-professore, rimase meravigliato della sua alunna.

Su questo punto di vista era molto più avvantaggiata rispetto ai suoi compagni, ma come per Ludovico anche lei incominciò ad annoiarsi ed avere nostalgia dei suoi cari e affetti. "Perché non la stavano tirando fuori da lì?" si era chiesta in questi giorni. "Si erano dimenticati?" come avrebbero potuto? O forse semplicemente non la stavano trovando? E poi pensò a Claire chissà che vespaio aveva sollevato per ritrovarla. Una serie di paranoie e di dubbi la turbarono. Ebbe dei ripensamenti continui sul non essere andata via, riuscì a controllarli pensando a tutte le cose brutte che stavano vivendo i coniugi Collins. Se sarebbe riuscita a vincere questi fantomatici tre milioni avrebbe risolto lei stessa i loro problemi.

Briana perse completamente la nozione del tempo. Non comprendeva che erano solamente passati quattro giorni, potevano essere cinque o sei giorni al massimo anche una settimana. Per di più, quei rumori molesti provenienti dal soffitto non smisero di farsi sentire. Credette che fosse un problema della illuminazione elettrica visto che, quando si palesavano, la luce al neon si accendeva e spegneva.

Ad essere sinceri, rimase molto colpita da ciò che stava imparando. "Viaggiare nel tempo?" Per lei fu una cosa inspiegabile e impossibile allo stesso tempo. Molte volte nella sua vita si era detta questa frase:" Vorrei tanto poter tornare indietro nel tempo e cambiare tutto". Lo aveva detto quando le capitavano cose spiacevoli tipo: scelte e azioni sbagliate, errori, litigi soprattutto quelli con Penelope, la sorella maggiore. Tutte queste cose però le parevano pura finzione.

Ron Write riapparse nel monitor per la settima lezione:

Lezione numero 7:

"Il Crocevia"

Devi sapere una cosa. Dopo che avrai inserito le tue tessere e aperto un WARMWALL capiterai nel "Crocevia". Esso è l'ultimo baluardo tra il presente e il passato. È una specie di anticamera dove non vi è alcun tempo o epoca storica. Il Crocevia serve al concorrente per dimenticarsi chi è e che cosa rappresenta nel proprio presente. In parole semplice, quando sei lì dentro, Briana Collins non esiste più ma solamente la persona che devi interpretare. Ritornerai te stessa solamente a obiettivo raggiunto. Il passaggio nel tempo si aprirà in meno di 15 secondi, perciò dovrai fare in fretta e, si chiama, "Lo Squarcio" – Write non mostrò alcuna immagine perché il "Crocevia" andava visto per la prima volta dal vivo.

E anche per oggi la lezioni fini qui. Anche Briana chiese quando tutto questo sarebbe finito, ma anche lei ricevette solo silenzio.

CHERYL

Non riusciva più a distinguere il giorno della notte. Il cielo incontaminato di stelle della savana si era tramutato nel grigio "cielo" del soffitto, di quella ignobile stanzetta. In questo momento poteva trovarsi nella foresta ad essere tra la sua gente, nei suoi luoghi e nella sua vita. Era sempre affaticata: sudava costantemente in quelle due mura; aveva un bisogno psicologico d'aria. Più precisamente quella pulita della foresta. Per di più non stava mangiando, solo bevendo. Il cibo "reale" non poteva nemmeno vederlo.

Il "Dio Selvaggio" per quattro giorni non le parlò. Le sembrava normale. D'altronde non era l'unica ad avere il diritto di parlarle. Tutto quello che stava vivendo non ERA normale. Se lo sentiva, di essere stata tradita da qualcuno, e quel qualcuno era lo "Sciamano". Tutto stava palesemente tornando. Conosceva bene chi si celava dietro la maschera da uccello serpentario. Era sempre stata una persona invidiosa delle persone; tutto ciò che veniva premiato, elogiato ad altre persone lui (o lei) erano una minaccia al suo ego. "Ma cosa poteva centrare il "Dio Selvaggio" in tutto questo?" si era chiesta in questi quattro giorni tetri. Non poteva essere una finzione. La voce, bassa e gutturale, che aveva sentito sempre raccontare era vera, proprio come nelle storie della tribù.

Theo Nugnez ritornò sul monitor per una nuova lezione. La strategia di Cheryl per fargli estorcere qualcosa sulla donna bionda, che le aveva soffiato l'uccisione, non andò in porto; ossia quella di fingersi interessata a quello che stava spiegando. Le chiedeva molte volte se era l'unico a gestire questa "competizione", e lui rispose.... – "Si, forse, potrebbe essere." ... molto vagamente. Nelle interrogazioni, Cheryl non stava andando molto bene, ma che vi aspettavate non si ricordava neanche più come si scriveva e come si leggeva.

- Settima e ultima lezione –

"La fazione e come si sceglie"

"È la fazione a scegliere il concorrente, non viceversa! (piccola citazione a Harry Potter) Non è mai chiaro il perché ma è così. Facciamo un piccolo ripasso delle quattro fazioni.

· I "Paladini": i "campioni della luce" in cui compito consisteva di mantenere e di difendere gli eventi pacifici nel corso della storia. Era anche quello di modificare gli eventi tragici ed evitarli.

· I "Briganti": gli "oppressori repellenti" in cui compito consisteva di creare o alimentare eventi tragici nel corso della storia e, ovviamente, difendere quelli già esistenti.

· "Razza mista": Questa fazione, teoricamente, aveva gli stessi obiettivi dei "Paladini" ma che avevano il diritto di compiere scelte e azioni differenti. A seconda del loro volere.

· "Razza ignota": Essa invece si basava su quella dei "Briganti"; come la precedente possedevano il diritto di compiere scelte e azioni differenti, con la particolarità che la loro natura era "ignota". (se qualora la fazione ti avrebbe scelta, bisognava fare un ulteriore passo in più).

La scelta della fazione inizierà solo dopo il completamento dei test e delle visite mediche, e funzionerà così:

Giungerai in un cortile e, al suo interno, troverai quattro statue. Ogni statua per ogni fazione:

· "Il Pegaso" guida dei Paladini. (il cavallo alato)

· "Il Cerbero" guida dei briganti. (il cane a tre teste)

· "La Chimera" per la razza mista. (un leone che possiede una testa di capra nella schiena, e una coda a forma di serpente

· "La Medusa" per la razza ignota (la donna che ha dei serpenti al posto dei capelli)

Quando sarai davanti a queste imponenti statue dovrai sederti sotto alla statua che ti piace di più. Davanti a te noterai un catino d'acqua, ogni monumento ne ha uno. Ci dovrai specchiarti dentro e aspettare. Se l'acqua si colora di nero vuol dire che non sei stato scelto per la fazione corrispondente, dovrai tentare in un'altra. Se invece l'acqua si colora di un verde chiaro allora la fazione ti ha scelto. E dopo questo ultimo tassello potrai partecipare a "Past The Rewind" una versione ampliata di "Undo".

- Hai finito? – chiese la "Figlia della Vendetta" con un po'di seccatura.

- Si! Spero di non averti annoiato come di solito fa un professore universitario. Nella tua vita, vai all'università? –

- Che cos'è università? –

- Come fai a non saperlo? –

- Non lo so! – rispose con semplicità.

Nugnez le spiego che cosa fosse l'università e lei finse di aver capito.

- Non credi che sia ora che tu mi faccia uscire da questo, e di dirmi dove si trova la donna bionda? –

- Perché ce l'hai tanto con questa "donna bionda"? –

- Mi ha negato quello che mi spetta! –

- Che intendi dire alunna? -

- Non puoi capire il mio mondo. –

- Ah, sì quella del tuo fantomatico "Dio Selvaggio"? –

Cheryl si adirò. – Non osare nominare il mio Dio in questo modo volgare. Umano! – l'ultima parola la pronunciò con un po' di odio.

- Perdonami non era mia intenzione offendere. Devi tenerci talmente tanto a questa "divinità" -

- Non è solo una divinità è la mia "vita".

- Non dovrebbero esserlo i tuoi genitori? –

La tempia di Cheryl pulsò dalla rabbia, ma per dimostrarsi buona e calma per raggiungere il suo obiettivo. – I miei genitori sono morti. –

- Condoglianze allora quanto tempo è passato? –

- Diciassette anni fa. –

E fu così che nemmeno all'ultima lezione riuscì a scoprire l'identità di quella donna misteriosa. Non le restava altro che continuare con questa "pagliacciata umanoide".

Modalità OFF

Lezione 8:

Era da un po' che non mettevo una modalità OFF. Ancora tante grazie per essere arrivato fino a qui.

Adesso ci addentreremo nel vivo della competizione. Si conclude così la parte preparatoria di "Past The Rewind. Vi avviso già che d'ora in avanti la storia prenderà una piega più macabra e violenta, che vi lascerà pochi attimi di respiro. Perciò allacciatevi le cinture e Buon Viaggio nel Tempo.

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