Passione Proibita

L'ultimo rintocco della mezzanotte riecheggiava nei corridoi di Hogwarts, il coprifuoco per molti studenti, ma non per i Prefetti...
Oh, loro avevano l'autorizzazione per vagare nel castello, avevano il dovere e il compito di far mantenere le regole e di punire (sottraendo punti alle casate) tutti gli studenti che spesso e volentieri amavano disobbedire alle regole.

La ragazza del sesto anno camminava con passo sicuro mentre svolgeva la sua mansione, scrutando ogni angolo del settimo piano.
Tutto tranquillo...
Fece per girare l'angolo, quello che portava di fronte all'arazzo di "Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll" e il cuore le salì in gola:
i suoi boccoli castani le tintinnavano sulle spalle e lungo la schiena ad ogni procedere sempre più deciso dei suoi passi!

"Hey Malfoy, cosa diamine ci fai qui?! Sai che spettava a me controllare il settimo piano!"

Il ragazzo biondo vestito di nero, era appoggiato al muro con le braccia conserte e con un piede sollevato contro la parete.
Si voltò nella sua direzione scrutandola da capo a piedi, con la sua solita aria sfacciata

"Tranquilla Granger..."

e non appena le fu arrivata accanto, il Serpeverde più odiato o idolatrato della scuola (dipendeva dai punti di vista) l'attirò a sè, stringendola in una morsa quasi letale.

Le sue mani la tenevano stretta a sè, una intrappolata dalla folta chioma della Grifondoro e l'altra che premeva il suo corpicino esile contro il suo possente e statuario.
Inspirò avidamente il profumo che ella emanava e quasi parve ringhiarle contro

"come mai tutto questo tempo?!"

la ragazza preferì scostargli la giacca e accarezzargli sensualmente il torace scolpito, coperto da un'aderentissima lupetto nera

"cosa importa, sono qui adesso!"

un sussurro quasi impercettibile fece sussultare il ragazzo.

"Vieni con me!"

La ragazza non se lo fece ripetere due volte e si lasciò trascinare fino ad arrivare davanti ad una porta.
Il ragazzo la spalancò ed Hermione Granger restò impietrita e sorpresa allo stesso tempo...
In tutti quei mesi, mai aveva pensato a lei: La Stanza delle Necessità!

La stanza di cui avevano bisogno era una camera da letto ovviamente, ma il principe dei Serpeverde aveva ideato un arredo coi fiocchi.
L'ampio letto a baldacchino, coperto con lenzuola di raso nere bordate di smeraldo, era ricoperto di petali di rose rosse e gialle, richiamo delle loro due casate, e questi ultimi, dal letto scendevano fino ad arrivare come un sentiero vero i loro piedi.

Candele fluttuanti illuminavano nella penombra il romantico ambiente che li circondava.
Un luccichio illuminò il volto della ragazza

"Draco, ma come hai fatto!"

Eccitata guardava con sguardo impaziente il biondo dagli occhi di ghiaccio che, accompagnandola lungo il sentiero di petali le disse

"Qualche giorno fa dopo che te ne eri andata, mi sono imbattuto per caso nella stanza e quando l'ho aperta era esattamente così come la vedi tu"

"Ma credevo che apparisse solo..."

"Ne avevamo bisogno davvero... E lo sai!"

replicò il biondino tagliando corto.
La fece adagiare dolcemente su quel mare nero, per poi aderire pienamente al suo corpo: poteva sentire il cuore della ragazza battere all'impazzata, e ne era certo, anche il suo faceva altrettanto!

Fu un attimo, si guardarono intensamente negli occhi e diedero inizio a ciò che avevano represso per tutta la giornata, la quotidianità in cui erano costretti a fingere di odiarsi o ignorarsi.
Hermione lo afferrò per il colletto della lupetto, contenta di vedere che Draco aveva già provveduto a togliersi la giacca e lo attirò a sè

"Ti voglio!"

Il ragazzo non si fece pregare e mentre la baciava appassionatamente, la sua mano sinistra s'insinuava sotto la gonna sfiorando le calze che ricoprivano le gambe esili della ragazza fino ad arrivare lì, dove si celava la sua parte più intima e preziosa, mentre con la destra era già alle prese con la camicetta: uno, due, tre il gioco era fatto.

Selvaggiamente scese lungo il collo di lei, mordicchiandola e soffiando lì dove la sapeva più sensibile, con lo scopo di fiondarsi a capofitto tra i suoi seni sodi e vederne il risultato.
Draco poteva percepire l'eccitazione della sua donna, o meglio, della sua amante, sotto il sottilissimo strato di pizzo color pesca.
Si scostò per un secondo per vederla in tutta la sua bellezza, ma il desiderio era più forte, doveva assaporare quello che vi si trovava al di sotto.

I gemiti della Grifondoro, mandarono in tilt il Serpeverde, con l'erezione ormai carica e in fibrillazione.
Pochi secondi e la liberò da tutto ciò che indossava, mentre la ragazza decise di ribaltare la situazione prendendone il comando.
Lo liberò dalla maglia attillata, poi passò alla cintura: giù la zip e via i pantaloni, dopo aver accarezzato vogliosa ciò che lo rendeva maschio e premeva per essere liberato, passò anche ai boxer.

Erano nudi per la prima volta.
La ragazza passò qualche minuto a contemplare la bellezza del suo amante: pelle chiara, fisico ben scolpito quasi marmoreo...
Si morse il labbro ricordando a se stessa che si trovava esattamente nella stessa situazione: solitamente le loro erano delle tresche vere e proprie, "sveltine" come le definivano i Babbani.

Erano costretti a farlo sempre velocemente e soprattutto di nascosto, il che, ora che ci rifletteva, non li faceva mai svestire totalmente, se non per lo stretto necessario.

Le mani di lui che la prendevano per i fianchi morbidi e l'adagiavano sul suo bacino la riportò alla luce dei fatti.

"Hey Granger, sai che vista così sei proprio uno schianto?"

e si sollevò per rubarle un bacio avido e possessivo

"pensavo lo stesso di te Malfoy!"

le si sistemò meglio a cavalcioni e fu un attimo, lui fu dentro di lei in una sola stoccata.
Le mani di Hermione stringevano forte i capelli biondi del ragazzo che, intanto si beava tra i seni di lei che ad ogni colpo andavano su e giù, prima dolcemente, poi con frenesia e poi nuovamente piano e sensuali al ritmo di quella danza erotica.

I gemiti di lei e i ringhi di lui riecheggiavano in quel loro piccolo nido d'amore.
Erano in piena estasi: pelle contro pelle, bocca contro bocca, a desiderarsi sempre di più, ad amarsi davvero per la prima volta e non solo a fare dello squallido sesso, come direbbe qualcheduno!

Draco sentì un fuoco avvampare in lui, la strinse saldamente per le natiche, un ultimo colpo e venne dentro di lei, beandosi nel vedere la sua amata accasciarsi su di lui ancora in fremito per le convulsioni che il suo orgasmo le aveva procurato.
Erano lì, tra petali colorati e lenzuola nere, abbracciati, godendo di quello che rimaneva del poco tempo a loro disposizione

"Vorrei che fosse per sempre... O almeno che non fosse così..."

sospirò lei

"Già, ma ne abbiamo parlato diverse volte, sappiamo entrambi che questa è la cosa migliore per entrambi"

amaramente continuò con voce roca

"sono un Malfoy e tu..."

"ed io una sporca mezzosangue"

lui si sollevò leggermente per guardare la ragazza negli occhi accennandole un sorriso

"toglierei lo sporca"

esitò per un istante ma poi proseguì

"Herm... Scusa per tutte le volte che te l'ho detto, insomma... Sai cosa intendo"

lei abbozzò un amaro sorriso

"quando ci odiavamo per davvero..."

disse decisa, lui le prese il viso tra le mani e si avvicinò alle sue labbra.
Si baciarono dolcemente, cosa più unica che rara: tra loro c'era passione, aggressività, possessività, frenesia... Dolcezza mai!
Il loro era puro masochismo, desideravano ciò che la loro etica non avrebbe mai permesso, non sarebbe mai dovuto venire a galla una cosa simile, la loro reputazione ne avrebbe solo risentito, tutto... Tutto sarebbe cambiato.

Avrebbero voluto gridare l'uno all'altra che si amavano, che il loro non era un semplice passatempo occasionale, che c'era dell'altro tra di loro...
E che soprattutto quella notte era stata importante per loro; avrebbero voluto entrambi, ma nessuno dei due lo fece.
Era così che doveva andare.

Mancava un'ora al loro "coprifuoco" si rivestirono e prima di varcare la soglia della porta che li avrebbe riportati alla realtà dei fatti, si abbracciarono e baciarono avidamente, consapevoli che avrebbero dovuto tornare ad indossare le loro maschere e ignorarsi per il resto della giornata.

"Buona giornata Granger"

Draco la teneva ancora stretta tra le braccia deciso a non mollare la presa, mentre con una mano audace tentava di sollevarle la gonna per appropriarsi della sua coscia affusolata

"Malfoy!"

squittì lei

"Le buone maniere non te le hanno insegnate?"

e con un giocoso schiaffetto lo allontanò.
Aprì la porta e si ritrovarono nei corridoi ormai quasi illuminati dalle prime luci dell'alba, Hermione fece per andarsene senza degnarlo di uno sguardo sarebbe stato tutto più facile, ma il principe di Serpeverde reclamava ancora qualcosa.
L'afferrò per il polso tirandola a sè, la ragazza avvampò temendo che qualcuno potesse vederli

"Ma cosa fai!"

lui la baciò ancora carico di passione

"non mi hai augurato la buona giornata!"

lei lo spintonò via dandogli del matto, ma poi lo accontentò.
Si salutarono e presero direzioni diverse.
Quando la riccia si voltò, di Draco neanche più una traccia e solo quando arrivò davanti al ritratto della sala comune di Grifondoro capì che tutto era finito e che stava per cominciare un nuovo tortuoso giorno.

Il capo dei Serpeverde e la studentessa modello dei Grifondoro tornarono alle loro vite, continuando ad ignorarsi e a fingere che l'unica cosa vera ad esserci tra loro fosse l'odio reciproco.
In realtà, alla prima occasione, continuavano a cercarsi e ad amarsi silenziosamente... A viversi!

Ma questo lo sapevano solo i corridoi bui la notte, le aule vuote a fine lezione, i bagni dei prefetti e gli spogliatoi di Quidditch, e sì, la foresta proibita: silenziosi alleati dei due giovani amanti.

                                                                                      Fine.

ANGOLO AUTRICE
Questa è stata la mia prima storia scritta su questa piattaforma, siate clementi :)
Prima volta anche con la stesura di una Dramione, motivo per il quale ho deciso di fare un semplice racconto breve, uno stralcio di quotidianità se così possiamo definirla.
In realtà l'idea di creare una vera e propria storia con il : "Come tutto ebbe inizio" c'è, e ovviamente c'è anche l'idea e la voglia di scrivere "come finirà tra loro due" , ma tempo al tempo.
Intanto spero che nel mio piccolo possa aver trasmesso emozioni ed interesse a voi lettori, grazie a chiunque sia passato a dedicare parte proprio tempo a questa piccola storia.
Greengirl89 :*

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