[epilogo]
Okay, siamo giunti alla fine di questa storia, volevo ringraziare tutti i lettori per avermi fatto sorridere e divertire con tutti i commenti fatti (che mi rileggo ancora XD) e per avermi incoraggiato a scrivere questo groviglio di fantasia apparentemente scoordinato e senza senso che però per me ha significato molto.
Magari non ho ottenuto i risultati a cui tanti aspirano, bensì ho ottenuto ció a cui io aspiravo poiché posso assicurare che per me ogni lettura da parte vostra è stata importante.
Vi siete messi a scavare in un certo senso in quella che è la mia vita, e l'avete apprezzata così come io ve l'ho raccontata, magari in un modo un po' particolare, e anche un po' mio.
Ho lasciato un pezzo di me in tutti i personaggi, che mi dispiace abbandonare (mi dispiace anche per Jade pensate un po' ahah) ho provato a raccontarvi nel miglior modo possibile (almeno per quello che io sono capace) quello che mi frullava in testa e a far ordine in questi pezzi di vite incasinate, quali quelle dei miei personaggi, per creare qualcosa che (spero) vi abbia divertito e appassionato.
Dico un GRAZIE ENORME A TUTTI, a quelli che mi hanno seguita dall'inizio e mi hanno incoraggiata a finire questo percorso, ma anche a quelli che hanno scoperto la storia già avviata e l'hanno voluta seguire ugualmente e ancora a quelli che non hanno ancora avuto il piacere (la modestia qui è di casa) di scoprirla e che la leggeranno (si spera) in seguito.
Inoltre mi scuso per gli eventuali errori ortografici e di battitura che mi prenderò la briga di correggere non appena terminata definitivamente la storia. [ho intenzione di correggere anche qualche capitolo che non mi convince pienamente dal punto di vista descrittivo/narrativo ecc ovviamente senza intaccare col corso della storia]
Per quanto riguarda il sequel che qualcuno mi ha chiesto di scrivere, non vi dico ancora nulla di certo, ma posso provare a farmi venire in mente qualcosa, magari quando ho terminato di mettere apposto anche l'altra storia.
AMATEMI PERCHÉ ALMENO MI IMPEGNO A FARVI FELICI.
Per ora posso solo dire che avrei una mezza idea di fare ALMENO uno (massimo due non di più ahah) 'missing moments'
Come ultima cosa, vi ringrazio ancora e vi auguro una buona lettura.
Spero che questa 'fine non fine'(?) [chi lo sa] vi piaccia.
Un bacio a tutti
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Dedicata a tutti quelli che l'hanno letta
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-Quindi è una storia a lieto fine no?- mi domanda Megan tirandomi una leggera gomitata sullo stomaco e lanciando un'occhiata a Christian
Scuoto la testa sorridendo e caricando in macchina alcune valigie, quando vengo prontamente interrotta da Emma
-Si lo è!- esclama entusiasta
-Almeno per lei..- continua poi girandosi a guardare Bart che le rivolge un sorriso a trentadue denti che lei non tarda a ricambiare
Lancio un'occhiata d'intesa alla mora ancora intenta a fissare i due piccioncini scambiarsi sguardi amorosi da lontano
-Mi sembrate Romeo e Giulietta.- proferisce infine scocciata
-In che senso?- ribatte Emma visibilmente offesa, mentre io mi limito a guardare la scena e ridere di gusto.
Megan sbuffa sconcertata e sbraita in preda alle sue frenesie pazze
-Dico che mioddio non c'è bisogno di fissarsi imploranti da tre metri di distanza, vai la e bacialo!- urla forse con un tono di troppo smanaccando a destra e a manca
La bionda scatta su per tapparle repentinamente la bocca
-Ma sei pazza ad urlarlo così?- inveisce a bassa voce.
Cerco di placare la minirissa fra donne che minaccia di scatenarsi a breve utilizzando una delle meravigliose dimostrazioni di superiorità che è solito mostrarmi Ethan
-Smettetela di litigare voi due che non avete quattro anni!- dico scoppiando subito dopo a ridere mentre ci incamminiamo verso il muretto dove mi attende il mio principe azzurro, che non è poi molto azzurro ma non mi importa di più di tanto.
-Vorrei informarti, mia cara- dice scandendo bene le parole ad alta voce per farsi sentire -Che l'inizio della tua storiella felice, è stato merito mio- conclude poi scuotendo la folta chioma mora intenta ad atteggiarsi
-Non ve la sarete scordata la sera della festa, vero sporcaccioni?- continua dando una pacca sulla spalla a Chris che avvampa visibilmente.
Mi allontano dal gruppetto con il mio uomo che, da bravo cavaliere, mi aiuta a caricare le ultime cose.
-Cazzo.- impreca con fin troppa finezza lanciando un calcio ad uno scatolone ai suoi piedi.
Lo guardo interrogativa non capendo cosa possa aver provocato questa sua reazione quando mi trovo faccia a faccia con un paio d'occhi verde smeraldo
-Sono passata a salutare il mio futuro ragazzo- dice ammiccando al moro di fianco a me -e la sua amichetta- continua poi in tono sprezzante rivolgendosi a me
In meno di trenta secondi mi riaffiorano alla mente tutti gli incubi che credevo finiti riducendo in mille pezzi ogni mio abbozzo di certezza formatosi negli ultimi due giorni, quando Christian mi afferra una mano e si rivolge in malo modo a Jade riscuotendomi dal mio incubo ad occhi aperti
-Non ci servono i tuoi saluti, vero Brook?- mi domanda e senza lasciarmi rispondere continua
-Abbiamo cose molto più interessanti da fare io e la mia ragazza, non so se afferri il concetto o ti devo spiegare...- conclude facendomi stampare un sorrisetto beffardo in volto.
Dopo avermi rivolto una linguaccia sprezzante l'oca si allontana da noi camminando, se così si può definire il suo movimento elefantesco, sui suoi trampoli da circo
-Parlando di noi due invece- mi dice prendendomi le mani e lasciandomi un leggero bacio sulle labbra -vorrei dirti una cosa, ma non qui- dice infine porgendomi il casco della sua moto.
Esito ad afferrarlo rimuginando sul fatto che fra più o meno di due ore tornano i miei e dobbiamo partire per la casa al mare.
-Suvvia, starò tre mesi senza la mia dolce professoressa di anatomia, non puoi negarmi un'ultimo desiderio- sospira alzando un angolo della bocca.
Quella voce così roca è capace di distrarmi da qualsiasi cosa e di comandarmi cose a cui cederei senza nemmeno accorgermene, così afferro distrattamente il casco e salgo sulla moto.
Percorriamo una strada che mi rimane familiare, e prima che potessi rendermene conto mi ritrovo davanti quel cancello e quella villa bianca.
Mi prende la mano e mi trascina su per le scale
-Finalmente posso fare quello che volevo fare dalla prima volta che sei entrata in questa casa.- la sua voce ha di nuovo assunto quel tono roco, che mi fa impazzire
Si siede sul letto, la stanza oggi profuma di diverso, non è la solita: forse è l'ordine che si è finalmente deciso a fare, forse è l'aria calda che sa d'estate, forse sono le coperte azzurre che sanno di pulito, o forse sono quelle rose sulla scrivania che non avevo mai notato.
Mi perdo un attimo a fissarle, mentre il mio stomaco si torce già dall'agitazione.
-Le ho prese per te- dice facendomi sussultare cingendomi i fianchi.
Comincia a lasciarmi piccole scie di baci umidi attorno al collo soffermandosi sul quel punto che tanto gli piace, vicino alla vena.
-Amo sentire il tuo cuore pulsare così solo per me- soffia sul mio collo lasciandomi inondata da una scarica di brividi caldi che si concentrano nel mio basso ventre, una sensazione strana che non avevo mai provato.
Mi sorride, staccandosi da me e torna a sedersi sul letto facendomi cenno di sdraiarmi accanto a lui ed io eseguo il comando incapace di fare altro se non fissarlo impacciata in tutta la sua estrema bellezza provocandogli qualche risolino.
Tutta questa normalità è strana, sento il mio respiro mozzato confondersi con il suo quando si avvicina a me e poggia le sue labbra carnose sulle mie esercitando una leggera pressione che mi rilascia i nervi in una scarica elettrica tanto forte da farmi bloccare il battito cardiaco.
Mi accarezza le guance rosee, mi prende il viso fra le mani e ricomincia la sua tortura di baci partendo dalle tempie per proseguire alla fronte, al collo, alle spalle, facendo poi riscontrare con le mie quelle labbra che desidero così tanto.
Ho il cervello in tilt per i troppi impulsi che gli sto inviando, e ancora offuscata dal tutto questo groviglio di pensieri contorti mi lascio andare con un respiro a parole che in uno stato di lucidità non sarei mai stata capace di dire.
-Ti desidero così tanto.
Tanto da volere che anche tu desiderassi solo me-
Si ferma.
Mi guarda.
Mi sorride nuovamente, io sono ancora ferma immobile, con il fiato corto le labbra gonfie e le gambe tremanti.
Milioni di farfalle girano liberamente nella mia pancia provocandomi un fastidioso senso di imbarazzo che si palesa sulle mie guance che si arrossano sempre di più quando comincia a liberarmi della mia maglietta.
Riprende quella tortura così piacevole sdraiandomi sul materasso in cui sprofondo avvolta fra le coperte fresche.
-Lasciati andare- sussurra flebilmente mordicchiando il lobo del mio orecchio
-Mi lascio andare- gli faccio eco io respirando sempre più faticosamente e arrancando con le mani tremanti verso la sua canottiera che cerco di sfilare impacciatamente.
Comincia a giocare con il laccetto del mio reggiseno tirandolo e torcendoselo fra le dita contribuendo ad aumentare sempre di più la mia eccitazione.
-Sentiti- mi sussurra spostando da un lato la coppa del mio reggiseno arrivando poi a sfilarlo completamente.
Mi accarezza i seni delicatamente fino ad arrivare alla stoffa dei miei shorts.
Lo guardo con un espressione implorante e lui sorride attorcigliando i lembi dei miei pantaloncini fra le sue dita.
Si avvicina sempre più alla mia intimità giocando con la stoffa leggera di cotone che provvede poi a eliminare.
Mi guarda, si sofferma su ogni mio particolare strisciando le sue dita gelide sulla mia pancia, sui fianchi, nell'incavo dei seni, fra le clavicole.
Esplora ogni mio centimetro di pelle nuda, e lo apprezza mugugnando versi incomprensibili che mi imbarazzano ancora di più.
-Ti voglio solo mia.- quattro parole capaci di farmi esplodere il calore nel corpo quando si abbassa verso i miei slip e li sfila dolcemente.
-Credo che tocchi a te adesso- dice sogghignando e facendomi avvampare indicando con un cenno del capo i suoi jeans ancora perfettamente aderenti alle sue gambe.
Mi avvicino titubante a lui che mi avvolge in un bacio passionale e dolce allo stesso tempo, uno di quelli che non avevo mai provato.
Quel pezzo di stoffa che gli ricopre le gambe è veramente di troppo fra noi, e con le mani ancora inesperte mi avvicino per sfilarglielo.
Si stacca da me, e mi guarda di nuovo, lasciandomi interdetta e insoddisfatta.
-Senti te stessa- continua scontrando il suo bacino con il mio con movimenti lenti e strazianti, che mi riscaldano sempre di più.
Comincio a fare come dice lui, e cerco di ascoltarmi, capisco che dovrei contraccambiare la situazione e muovermi anche io.
Allungo le mani verso i suoi boxer stuzzicandolo dalla stoffa grigia per poi eliminarla come tutto il resto dei nostri indumenti, buttandola sul pavimento.
Sorrido entusiasta vedendolo travolto dal godimento mentre i suoi occhi si dilatano ad ogni mio tocco.
Mi blocca le mani ai lati della sua vita posizionandosi fra le mie gambe.
-Adesso però tocca a me- sorride malizioso
Mi bacia nuovamente accarezzandomi la schiena e mordendomi i lobi delle orecchie cercando di tranquillizzarmi, ma io mi sento già a mio agio e cerco di godermi al meglio il momento pensando ai passi avanti che ho fatto, da quando è arrivato a questa parte.
-Stringiti a me, abbracciami.
Dimenticati, di tutto e di tutti, ci siamo solo io e te.
Senti le mie gambe fra le tue, le mie mani attorno alla tua vita, le mie labbra sul tuo collo.
Ascoltami: quello che ti dico, quello che non dico e riesci a capire da sola.
Accarezzami la schiena prendimi il viso e baciami, come non hai mai fatto, fino a farti pregare a farmi inginocchiare a dirti che ti voglio:
ora.
subito-
Mentre la mia mente parte a vagare nel mio solito mondo tutto rosa pieno di cuoricini lo sento entrare dentro di me con una delicatezza straziante.
Immergo le mani nei suoi capelli e non smetto di guardarlo mentre soffochiamo i gemiti in soffi strozzati e lui continua a parlarmi dolcemente fra un affanno e l'altro.
-Scoprimi, guardami e lasciati guardare.
Strappami i vestiti, lasciami col tuo profumo addosso, mi basta quello.
E non te ne andare, almeno fino a che non mi addormento.
Accarezzami, abbracciami, baciami..- si interrompe solo per guardarmi negli occhi prima di dare la spinta più forte di tutte e farmi travolgere interamente dal piacere, per poi sussurrare un'ultimo 'amami' accompagnato dal bacio più dolce di tutti.
Intrappolata in due pozze di petrolio, fra un misto di sensazioni così paradisiache, con un groviglio di pensieri nel cervello che si uniscono in un filo conduttore che rende tutto più chiaro e mi impedisce di pensare a qualcosa che possa turbare anche solo un minimo questo momento, nella frnesia dell'attimo, che mi concede il coraggio giusto, con un respiro ancora irregolare, assecondo la sua richiesta.
-Ti amo.-
FINE
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