1 - Ad altri mille giorni!
S U M M E R' S
P O V
☆
È una mattina di fine settembre e la vita scorre normale come al solito. La monotonia è all'ordine del giorno, ma ormai sono incastrata nella stessa routine da quasi due anni, alternandomi tra scuola, lavoro e cercando di ricavare sempre un po' di spazio per divertirmi. In fondo ho pur sempre diciassette anni.
Sélin Hills è il nome della cittadina in cui sono cresciuta e conta poco più di quattromila abitanti. Ho sempre avuto un rapporto di amore e odio con questo posto essendo troppo piccolo per i miei gusti, ma del resto ogni cosa ha i suoi lati positivi e negativi, no?
Il sole splende alto nel cielo nitido, le ruote del mio skateboard scivolano senza attrito sull'asfalto della strada principale.
«Dobbiamo fermarci qui!» mi sento richiamare da una voce femminile alle mie spalle. Mi fermo, prendo sotto braccio la tavola e mi volto verso Ruby che cammina a passo spedito per starmi dietro.
Una figura magra e dalla carnagione dorata, i capelli castani sono legati in una lunga treccia. Il viso è caratterizzato dal naso alla francese e un paio di labbra a cuore, gli occhi color nocciola sono incorniciati dalle folte sopracciglia. Mia cugina è bella ma non lo capisce.
«Aspettami qui fuori, ci metto due minuti» mi riferisce, poi entra nel supermercato.
«Prendimi anche le barrette ai cereali!», le urlo dietro prima che le porte del negozio si chiudano alle sue spalle. Intanto estraggo il telefono e nel riflesso dello schermo controllo di non essere in disordine. Per l'euforia di dover andare al fiume non ho nemmeno visto in che condizioni sono uscita.
Mentre districo i capelli con le mani qualcuno mi saluta. «Ehi Summer!»
Riconosco il ciuffo riccio del ragazzo che mi sta venendo incontro e spero solo che non mi chieda di nuovo di uscire, perché non ci tengo a rifiutare un'altra volta.
«Oliver, ciao», replico di rimando sistemando la spallina dello zaino. «Devi fare la spesa anche tu?», gli domando, indicando col pollice il supermercato alle mie spalle.
Con le mani nelle tasche dei jeans mi risponde: «No, no, stavo facendo una passeggiata. A proposito, ho visto il film che mi avevi consigliato. È stato davvero una bomba, specialmente il finale!», aggiunge sbalordito.
«Beh, non poteva essere altrimenti», ridacchio modesta. In fatto di film i miei gusti sono indiscutibili.
«Magari ne hai altri da consigliarmi... e che, non so, potremmo vedere insieme?» propone, e percepisco un pizzico di speranza nella voce.
Mi mordo il labbro e l'unico suono che mi esce è un dubitativo «Ehm...»
In mio soccorso arriva Ruby, appena uscita dal negozio con una busta nella mano destra.
La mia salvezza.
«Ehi Oliver!», lo saluta la mora con uno dei suoi larghi sorrisi.
«Ruby», replica di rimando. «Adesso vado, tu valuta la mia proposta». Mi rivolge un occhiolino e sbuffo non appena volta le spalle.
«Non fare così, è stato carino con te!», mi riprende Ruby pizzicandomi il braccio mentre ricominciamo a camminare.
«Lo so Ruby»
«Beh, allora accetta. È evidente che abbia una cotta per te!»
«Non sei d'aiuto. È per quello che non posso accettare. Purtroppo lo vedo solo come un amico»
Le relazioni non credo facciano per me. Preferisco vivere giorno per giorno e soprattutto notte per notte. La stabilità non rientra nei miei parametri.
«Ti accorgerai presto di quanto lui sia un ragazzo d'oro»
Parte lo squillo di un cellulare, il mio. «Pronto? Si, stiamo arrivando. Dieci minuti e siamo da voi»
Riattacco e ripongo il dispositivo dov'era prima. «Sono già tutti al fiume» comunico alla mora, che d'improvviso non è più al mio fianco. «Ruby?»
La trovo fissare qualcosa, così seguo la direzione del suo sguardo. Siamo arrivate ai margini della cittadina, dove si erge una villa bellissima che è stata da poco terminata di costruire. Il verde menta è il colore della facciata e attraverso il cancello d'ingresso si intravede un cortile. La strada è ingombrata dai camion dei traslochi e c'è un via vai per portare dentro i vari pezzi d'arredamento.
Gente che ha poco da spendere, immagino.
«Chissà chi dovrà trasferirsi qui. Tra tutti i posti che potevano scegliere sono venuti in un paesino dimenticato da Dio», mi viene da dire.
Schiocco le dita per risvegliare Ruby dalla sua trance. «Dai andiamo»
Imbocchiamo il sentiero lastricato di pietre che porta al fiume.
Gli uccelli cinguettano, si sente il fruscio delle foglie mosse dal vento. Un odore di erba bagnata dalla rugiada mattutina solletica il naso. Ruby ama passeggiare per questo sentiero, dove la quiete è sovrana e le porta ispirazione per disegnare.
Attraversiamo il ponte di legno che sormonta sul fiume, ritrovandoci sull'altra sponda occupata già dai nostri amici.
«Ecco le Collins!» ci annuncia Hunter sventolando la spatola che ha in mano. Sta arrostendo la carne, inalo il buon profumino che si espande nell'aria. «Avete preso le bevande?»
Ruby gli mostra la busta del supermercato e, inaspettatamente, riceve un bacio sulla guancia dal ragazzo dai capelli corvini. Trattengo un piccolo sorriso vedendola arrossire.
Poggio le mie cose sul telo a quadri steso a terra, dove Abbey e Harper stanno comodamente sdraiate a prendere il sole. Poi mi rivolgo a Luke e Tyler, che giocano a palla nell'acqua del fiume.
«Non mi avete aspettato voi due!»
Tolgo in fretta gli indumenti che indosso rimanendo in costume, e senza pensarci due volte mi tuffo. Riemergo con i capelli grondanti d'acqua, una voce mi arriva lontana.
«Cos-ahia!».
La palla mi rimbalza in testa.
«Ti avevo avvertita!», alza le mani Tyler. Alla luce del sole gli occhi risplendono di un blu intenso.
Recupero il pallone e mi unisco alla partita. «Luke, alza!» urlo all'altro ragazzo, che esegue l'ordine, e con una schiacciata riesco a colpire il moro.
Intanto, le tre ragazze si godono la partita comodamente sedute in riva al fiume. Abbey estrae la chitarra dalla fodera e comincia a strimpellare le corde. Lei è considerata la brava ragazza del gruppo, soprattutto per il volto da angelo contornato da una chioma biondo cenere e caratterizzato da un bel paio di occhioni chiari.
Una nube di fumo fa tossire sia Ruby che Abbey. «Potresti non fumarmi in faccia?», sento chiedere quest'ultima ad Harper.
«Scusi signorina», sorride divertita l'altra alzandosi gli occhiali sul capo. I ricci rossi sono identici a quelli di suo fratello gemello, Luke. Differiscono solo per il colore degli occhi: quelli di lei azzurri come l'oceano, quelli di lui verdi come due giade.
«Tyler, Luke, lasciatemi!» esclamo, sentendomi mancare la terra sotto ai piedi all'improvviso. Uno mi ha afferrato per le caviglie, l'altro per i polsi, e mi stanno facendo dondolare come se fossi un'amaca. Dopodiché mi gettano delicatamente in acqua.
«Giuro che voi due me la pagate!»
«Ragazzi, venite a mangiare!», ci interrompe Hunter.
«Che odorino!» dico, andandomi a sedere al fianco di Ruby. Tyler e Luke, come cani, scuotono la testa bagnando gli altri. «Non sul cibo!»
Tyler fa per afferrare le barrette che Ruby ha comprato e lasciato incustodite. Fa per aprire la confezione, pensando sia parte del pranzo, ma gliela tolgo bruscamente di mano e gli faccio la linguaccia. «Queste sono mie. Avevo intenzione di condividerle, ma mi hai trasformata in un sacco di patate prima, facendomi fare quel volo»
«Cattiva! Sai che piacciono anche a me!»
«Sì, e non ne avrai nemmeno una briciola» sorrido malefica. Un mio piccolo difetto è la permalosità, questo è da riconoscere.
Luke tossisce per attirare l'attenzione di tutti noi.
«Propongo un brindisi ragazzi», esordisce spostandosi i capelli con un gesto della mano. Solleva la sua bottiglia di birra. «Sono grato di avere voi come amici. In genere, a quest'età le persone tendono a distaccarsi e a sciogliere i legami, ma spero che questo duri per tanto altro tempo»
Con un sorriso, Luke conclude. «Ad altri mille giorni come questi!»
«Ad altri mille giorni!»
Spazio Autrice🪐
Salve gente! Spero che questa nuova storia possa piacervi <3.
Se vi va, seguitemi su Instagram (rosemiller_777).
Questo è un racconto un po' diverso, che si incentra sulle anime gemelle in senso platonico (ma non preoccupatevi, che ci sarà anche romance vero).
Grazie infinite di leggere💙
Un bacio,
Rose🦋
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