Capitolo 63
"La paura di perderti è insopportabile "
Erano le tre di notte e ancora nessuno dei due riusciva a dormire. Continuavamo a rigirarci nel letto
<<Come mai non riesci a dormire piccola?>>
<<Non ho sonno. E tu?>>
<<Anch'io>>
<<Sei sicuro?>>
<<Si>>
<<Insomma oggi vai da tua mamma?>>
<<Si>>
<<Sei sicuro che non vuoi che venga con te?>>
<<Si sono sicuro. Dobbiamo solo fare alcune cose e mettere qualche firma>>
La madre di Colin ha deciso di separarsi da suo marito e non voleva essere sola e ha chiesto a Colin di aiutarla con alcune robe.
<<Okay>>
<<Okay. Tu che farai?>>
<<Ancora non lo so>>
<<Mhm va bene. Mi mancherai>>
<<Anche tu>>
<<Non riesco ancora a dormire! Ti va un panino?>>
<<Si andiamo in cucina>>
<<Se vuoi te lo porto io!>>
<<No vengo con te!>>
<<Okay andiamo>>
Presi le cose per fare il panino, tagliai il pane mentre Colin mi abbracciava da dietro
<<Ti immagini quante notti passeremo così?>>
<<Che vuoi dire amore?>>
<<Quando nascerà il nostro futuro bambino!>>
<<Ah si hai ragione>>
<<Non vedo l'ora>>
<<Non vedi l'ora di diventare padre?>>
<<Si. Con te si>>
<<E non ti spaventa questa cosa?>>
<<Si un po'. E tu amore mio sei spaventata?>>
<<Non se ci sarai tu!>>
<<Mhm bene perché io ci sarò!>>
<<Ti amo tantissimo>>
<<Ti amo anch'io>>
Ormai siamo rimasti in piedi tutta la notte e dopo che gli ho fatto il caffè, Colin era pronto per andare da sua madre
<<Stai attento! Guida piano>>
<<Si lo so. Ti chiamo quando arrivo>>
<<Si non dimenticarti>>
<<Okay>>
Colin mi bacia a stampo
<<Solo questo misero bacetto?>>
<<Oh non ti sono bastati quelli di ieri sera?>>
<<Mhm no!>>
<<Bene risolviamo subito>>
Dice col suo solito ghigno
<<Ti amo Kay>>
<<Ti amo anch'io Colin>>
Avevo tutta la mattinata per me quindi mi sono fatta una maschera di bellezza, mi sono fatta la doccia e poi sono uscita con Rachel.
Lei ha fatto un po' di shopping e io l'ho solo accompagnata; poi verso le quattro siamo andate da Thomas e abbiamo parlato di Dylan e della sua nuova ragazza
<<È una specie di cheerleader, o qualcosa del genere>>
Ha detto Thommy
<<Ed è simpatica?>>
<<Non lo so Kay, a dire la verità sembrava scema!>>
Beh a Dyl non gli sono mai piaciute le ragazze troppo intelligenti
<<Beh stasera che si fa?>>
<<Intendi che vuoi andare ad una festa Rach?>>
<<Si!>>
<<Lo immaginavo>>
<<Oh dai ci divertiremo! Dicono che sia una festa bellissima>>
<<Dopo decidiamo se è il caso di andarci>>
Dice Thomas
<<Io comunque non ci posso venire, Colin torna tardi>>
<<Uffi, lo immaginavo!>>
<<Scusa Rach!>>
<<Ah, fa niente! Tanto c'è Thomas>>
<<Allora ci vediamo ragazzi? Tra qualche ora dovrebbe tornare Colin>>
<<Okay a domani!>>
<<A domani ragazzi!>>
Mandai un messaggio a Colin un'ora prima ma ancora non mi aveva risposto.
Quindi decido di chiamarlo.
-Ehi tesoro scusami se non ti ho risposto prima!
-Spero per te che non eri occupato con qualche ragazza!
Ovviamente scherzo
-No amore ma quale ragazza? Siamo stai quasi tutto il giorno con l'avvocato!
-Ed era femmina o maschio l'avvocato?
-Ah vuoi sapere proprio tutto eh? Era maschio Kay
-Certo che voglio sapere tutto! Come sta tua madre?
-Meglio adesso!
-Okay. Se devi restare con lei più tempo posso portarti dei vestiti puliti amore mio
-No torno tra un'ora piccola mia!
-Va bene. Ti amo Colin
-Ti amo anch'io. A dopo
Non riuscivo a immaginare cosa stesse passando sua madre in questo periodo, io senza Colin non riuscirei più a starci.
Lui è diventato il mio tutto.
Dopo due ore non era ancora a casa, forse aveva cambiato idea e sarebbe rimasto lì a dormire, così presi il cellulare e cercai il suo numero quando sullo schermo comparve il nome di sua madre. Mi stava chiamando.
"È davvero strano" pensai; e dopo un po' di esitazione, risposi:
<<Colin ha fatto un incidente>>
Subito una sensazione di paura prese avvento sul mio cuore
<<Non si è fatto male però. Lo terranno comunque in osservazione>>
Non riuscivo più a seguire la conversazione da quando mi aveva detto che aveva avuto un incidente. Ho pensato subito al peggio.
La mamma di Colin avvertì prima mio padre perché aveva paura di farmi guidare e dopo dieci minuti era arrivato per portarmi da lui.
In macchina restai sempre in silenzio mentre mio padre cercava di rassicurarmi.
Colin era ancora lì, e riuscivo solo a pensare che non potevo perderlo. Non così. Non adesso.
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