Tre giorni senza vederci e si presenta tutto ad un tratto alla mia porta.
Ho sentito bussare quindi sono andata io ad aprire dato che Rachel era nella sua stanza con Jo.

Era Colin.

<<Che ci fai qui?>>
Chiesi corrucciata
<<Ti ho mandato un messaggio per dirti che sarei passato!>>
<<Quando?>>
<<Mezz'ora fa, non l'hai letto?>>
<<No stavo studiando!>>
<<Oh>> scrollò le spalle distogliendo lo sguardo da me <<Posso entrare Kay?>>
<<No. Devo studiare dato che faccio schifo in matematica>>
<<Si va bene. Davvero non mi fai entrare? >>
<<Già!>>
<<Okay. Ci ho provato!.>>
Disse guardandomi con occhi dolci e quel mezzo sorriso sulle labbra
<<Perché sei venuto Colin?>>
<<Avevo voglia di vederti!>>
<<Oh...>>

Perché faceva così? Mi mancava il respiro solo a guardarlo.
Era sempre più bello, ogni volta che mi guardava così mi faceva impazzire.

Colin ha sempre avuto questo effetto su di me; e quel suo mezzo sorriso che sembrava quasi che sapesse cosa pensavo.
Odiavo sentirmi così vulnerabile.

<<Allora mi fai entrare?>>
Dice avvicinandosi un po'
<<No>> dissi ancora più sicura

Lui entrò lo stesso, chiuse la porta dietro di sé e mi superò lasciandomi davanti alla porta

<<Cosa credi di fare Colin?>>

Si avvicinò a me senza parlare, mi spinse contro la porta e venne vicino alle mie labbra, mi teneva i polsi con le mani, e il suo corpo era così vicino al mio, mi guardava negli occhi senza dire niente, avvicinandosi ancora di più.

<<Colin No!>>

Tentai di dire prima che le nostre labbra si incontrassero

<<Lo so che lo vuoi anche tu Kay!>>
<<Non lo voglio, vattene!>>
<<Non vuoi davvero che me ne vada>> mi disse sulle labbra;

Era così sicuro quando lo diceva che per un momento ho pensato che mi conoscesse davvero bene.
Restai li a fissarlo incapace di dire qualcosa.

Finalmente le nostre labbra si unirono in un bacio che non riuscirei a descrivere ma di certo era pieno di passione e dolcezza.

Ci staccammo dopo infiniti minuti

<<Perché sei qua?>>
Chiesi ancora arrabbiata
<<Per te>>
<<Avevi detto..>>
<<Lo so quello che ho detto!>>
<<E allora?>>
<<Forse ho cambiato idea>>
<<Forse? Non puoi trattarmi così lo sai vero?>>

Mise la fronte contro la mia ansimando

<<Hai ragione ma..>>
<<Cosa Colin? Dimmelo e basta>>
<<È complicato>>
<<Più di così?>>
<<Mi dispiace Kay>>
<<Di cosa esattamente?>>

Fece un mezzo sorriso.

Adesso ero davvero agitata, averlo così vicino, eppure così lontano mi faceva sempre più male.
Mi tremavano le gambe.

<<Mi odio per quello che ti sto facendo..>>
<<Mi manchi Colin!>>
Dissi mentre una lacrime cadeva dal mio viso, mi guardò come se avessi detto una brutta cosa
<<Non dovresti, non me lo merito!>>
<<Però è così!>>

Fece segno di no con la testa e chiuse gli occhi.
Mi liberai dalla sua presa e misi le mani tra i suoi capelli, gli abbassai la testa e gli diedi un bacio sulla fronte, stringendo poi la sua testa sul mio petto.

Alzò di nuovo la testa, ritornando con la sua fronte sulla mia, mentre cercava qualcosa da dire, ma le parole non sembravano uscire

<<Colin>> cercai di dire tra le lacrime.

Mi spostò piano dalla porta, i suoi occhi verdi/marroni si rivelarono piene di lacrime. Uscì senza dire niente, lasciandomi ancora una volta da sola.

Invece di consolarmi, di farmi stare bene, era ancora quello che mi stava facendo male, quello che mi stava distruggendo.
Con nessun altro avevo provato una cosa simile.
Lui mi aveva cambiata dentro.
Lui mi aveva fatto conoscere l'amore e la sofferenza.
Si proprio lui.
Lui.

Perché doveva essere così difficile tra di noi?
Ero sicura che quello che ci legava era un sentimento forte.
Eppure non riuscivamo a stare insieme, ma nemmeno restare separati ci riusciva bene.
Eravamo troppo simili o forse troppo diversi?

Uscì Rachel dalla sua stanza e mi vide piangere.

<<Kay che ti succede?>>
<<È passato Colin>>
<<Oh mi dispiace, è un vero bastardo!>>
Disse abbracciandomi.

<<Ti va una pizza con me e Jo?>>
<<No grazie Rachel, credo che andrò a dormire>>
<<Va bene...>>

E se la mia vita fosse tutta qui?
E se fossi destinata a provare solo dolore?
Non volevo questa vita, non volevo sentirmi così.
Era tutto troppo pesante.