Mi limito a guardarti da lontano
Quando tutto quello che vorrei è poterti avvicinare
Per timore di tutto rovinare
Se mi dovesse sfuggire di mano.

Ho paura, lo confesso,
I sentimenti sono una novità
Perché, a dire la verità,
Non è che mi innamori tanto spesso!

Le emozioni non le capisco, le disprezzo
Preferendo affidarmi alla ragione
Come gli umanisti alle Idee di Platone
Piuttosto che cedere e pagarne il prezzo
Perdere il controllo della situazione
Che, conoscendomi, è il maggior timore:
Basta un solo piccolo errore
E si giungerebbe alla conclusione!

Questa responsabilità mi distrugge
E mi limito a restare nel mio angolino
Non sapendo dove puntare il mirino
Quando l'amore mio lontano fugge.

Sembra così bello quando lo osservo
Ridere e scherzare con i suoi amici
La sua risata è il canto di mille fenici
Il mio Patronus a forma di cervo.

Guardarlo: più di questo non posso fare
Nella speranza che si accorga di me
Un giorno, senza un particolare perché
Ma diamine, posso solo sperare!

Oh dei che il cielo governate
Aiutatemi nel mio intento:
Che queste non siano solo parole nel vento
Ma che, impietositi, una mano mi diate!