La camelia 2.0

A scuola mi chiesero di scrivere di me
Allora pensai "qualcosa di più difficile non c'è"
Ero un incognita, un'incompresa
Una persona inadatta, indifesa
Ero un groviglio di emozioni
Brancolavo al buio, le mani avanti rivelando la mia via a tastoni
E non c'era modo di ritrovare il mio vigore
Quando qualsiasi altra ragazza era semplicemente... migliore.
Mi sentivo incastrata in un labirinto di rose
Tentando di ricucire le ferite dolorose
E non continuare a suggerire di non guardare per non stare male
Perché le loro spine graffiano anche con gli occhi chiusi
Ed è difficile anche respirare quando il loro profumo attira gli amanti, ma cacciano gli intrusi.

E smettila di giudicarmi per questo
Perché per me il tuo consiglio è solo rumore molesto
È facile guardare dall'alto il percorso migliore e dire che avresti vinto
Quando sono io quella incastrata in questo labirinto.

Scusa se non sono una rosa
Scusa se non mi metto in posa
Davanti alla tua macchina fotografica
Ma ho fatto poca pratica
Non so come arricciare i petali all'obiettivo
O sfoderare un sorriso competitivo
Io non so lottare per conquistare
Perché non ho mai avuto possibilità di gareggiare.

Non so nemmeno se sono un fiore
So solo che ci ho pensato per ore
Finché sono arrivata a considerare migliore amica la tristezza
Ma cosa rimane oltre all'amarezza,
Di questa mia amica che tutt'ora tace
Buttando ogni tanto un'occhiata fugace
Per assicurarsi che io a lei ancora penso
Mentre il mio sangue diventa denso?

E quando cala la notte, sono sola in questo freddo umido
le foglie di questi cespugli mi sfiorano provocando un brivido
Cos'è questa, tristezza?
O è solo stanchezza?
Scusa ancora ma è difficile distinguere
Quando non sai neanche come continuare a vivere.
È un cocktail leggero
Ma lo penso davvero
E si insinua nella testa
Finché arrivo a pensare che sono ad una festa
Una festa in cui non sono mai arrivata
O forse non ero nemmeno stata invitata.

E ascolta il mio grido d'aiuto
Perché carta e penna sono l'unica cosa che abbia mai avuto
Per riempire questo grande vuoto che ho ormai nel mio cuore
Quando forse al posto di metterci solo autostima ci vorrebbe anche un po' di amore.
E non ho mai letto a nessuno una poesia
Citando che fosse mia
Perché so già che mi prenderesti in giro chiamandomi poetessa
Quando vorrei essere solo me stessa.

Ma arrivi a capire che la festa è la vita
E tu non avresti dovuto pensare a farla finita
avresti dovuto pensare a divertirti
Avresti dovuto far valere i tuoi diritti
Ma sono ancora in tempo perché questa festa è la mia
E se tu non sei d'accordo puoi pure andare via
Perché sto per essere proclamata reginetta
Anche se tu non mi reputi perfetta.

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