Capitolo XV
LOUIS
Non era stato facile lasciare Rebecca da sola con James. Avrei tanto voluto ricambiare il suo gancio destro, ma mi limitai a posare un bacio sulla fronte della ragazza che entrambi amavamo. Sapevo bene quanto l'avrebbe fatto incazzare.
Quando finalmente Rebecca mi raggiunse aveva l'aria distrutta. Non riusciva nemmeno a guardarmi in faccia mentre cercava invano di trattenere i singhiozzi.
《Forse dovresti tornare da lui. Sei ancora in tempo.》
Soffriva così tanto che questa non poteva essere la decisione giusta e io non potevo essere tanto egoista da non farglielo notare. L'amavo e la sua felicità m'importava molto più della mia.
《Cosa?》
《Se stai così male forse non dovresti essere qui con me, ma con lui,》risposi a malincuore.
《Fa male... ma è la cosa giusta,》disse Rebecca asciugandosi gli occhi decisa.
《Ne sei sicura?》
《Sì. Mi dispiace solo che tu debba vedermi in questo stato.》
《Vorrei solo poter fare qualcosa. Vederti così mi distrugge...》dissi accarezzandole un braccio.
《Non c'è qualcosa che posso fare?》
《In realtà sì... non ce la faccio a tornare a casa mia. Ci sono alcune cose di James, delle foto...》
《Non dire altro. Stasera resti da me,》dissi sporgendomi per allacciarle la cintura di sicurezza.
《Grazie.》
《Per così poco...》
Una volta arrivati, dissi a Rebecca di fare come se fosse a casa sua e mentre appendevo le nostre giacche all'attaccapanni situato all'ingresso, notai che si guardava intorno con aria meravigliata.
《Wow, hai una casa bellissima,》disse Rebecca colpita.
《Ti ringrazio. Vuoi fare un giro?》
《Certo.》
《Allora... come vedi questo è il soggiorno. Ti piace il parquet?》dissi indicando la trama a spina di pesce sul pavimento.
《Sì, è molto particolare. E mi piace come l'hai arredato. Un super televisore, una libreria immensa e queste poltroncine e questo divano in velluto blu...》
《Va tutto bene?》chiesi vedendo sul suo volto uno sguardo tremendamente malinconico.
《Questo è il mio colore preferito. A Londra avevo un divano e una poltroncina dello stesso blu...》disse Rebecca sull'orlo del pianto. Le avevo proposto di venire da me per non pensare troppo al passato e invece era successo proprio il contrario.
《Mi dispiace tanto. Non volevo rattristarti.》
《È tutto ok. Mi fai vedere il resto?》disse ricacciando indietro le lacrime.
《Da questa parte chérie,》dissi facendole segno di seguirmi. Le mostrai la cucina con isola sulla destra, il terrazzino adiacente e poi proseguii verso le camere da letto ed infine il bagno.
《Allora che cosa ne pensi della mia umile dimora?》chiesi dopo averle mostrato ogni stanza.
《Che non è poi così umile,》rispose ovvia.
《E come mai?》
《Tanto per cominciare la tua camera da letto è il doppio o forse il triplo della mia. E hai anche una camera per gli ospiti con bagno privato incluso. Ricevi molte visite?》chiese curiosa.
《Perché me lo chiedi? Sei gelosa? Ne avresti tutto il diritto. E poi la mia camera da letto non è poi così grande, se divisa in due...》dissi abbracciandola da dietro e posando il mento sulla sua spalla. La sentii irrigidirsi e sciolsi immediatamente l'abbraccio, rendendomi conto di quello che avevo appena detto.
《Scusami,》dissi un pò imbarazzato. Le parole mi erano uscite di bocca senza neanche rendermene conto. Non volevo certo darle l'impressione di essere il tipo che ci provava alla prima occasione, per di più un attimo dopo averla vista andare in pezzi.
《Stavo solo scherzando. La camera degli ospiti è a tua completa disposizione.》
《In realtà, non mi va di dormire da sola. Però non vorrei che ti facessi un'idea sbagliata...》
《Certo, lo capisco. Non c'è nessuna fretta, prenditi tutto il tempo che vuoi. Ma dimmi, ti va di mangiare qualcosa?》chiesi speranzoso.
《Non ho molta fame.》
《Magari una cioccolata calda? Non fa bene andare a dormire con lo stomaco vuoto,》dissi cercando di convincerla.
《Non posso dire di no alla cioccolata,》disse cercando di sorridermi. Era così bello vedere di nuovo il sorriso sul suo volto, anche solo per qualche secondo.
《Accomodati pure sul divano, sarà pronta tra un attimo.》
《Ok, grazie.》
Poco dopo, quando la raggiunsi con la cioccolata calda fra le mani, la trovai distesa sul divano del tutto addormentata. Era stata una giornata davvero difficile, non potevo svegliarla proprio ora che aveva trovato un pò di pace. Appoggiai la tazza fumante sul tavolino e la presi fra le braccia per portarla nella mia stanza. La adagiai sul letto e le tolsi gli stivali, i jeans e poi il resto degli indumenti. Doveva essere terribilmente stanca, perchè oltre qualche mugolio di protesta continuò a dormire tranquilla. Aveva un corpo bellissimo ma ero troppo a disagio per poterlo ammirare a dovere. Mi affrettai a metterle addosso una delle mie magliette del pigiama che arrivò a coprirla fino a metà coscia. Il più delicatamente possibile la misi sotto le coperte e dopo essermi cambiato a mia volta la raggiunsi. Non era certo così che avevo immaginato la nostra prima notte insieme, ma ero comunque grato per come erano andate le cose.
C'era stato un momento, mentre ero in macchina ad aspettarla, in cui avevo temuto che sarebbe rimasta con James, abbandonandomi come un povero idiota. Invece era tornata da me in lacrime e avevo capito che aveva chiuso per sempre con il suo passato.
Una parte di me si sentiva in colpa per quello che era successo mentre l'altra si diceva che sarebbe successo comunque, in un modo o nell'altro. L'unica cosa che potevo fare era starle vicino e consolarla come potevo. Le avrei fatto capire che l'amavo sinceramente e che in nessun caso si sarebbe pentita della decisione presa.
**Spazio Autrice**
Ciao a tutti!!
In questo capitolo siamo a casa di Louis e le cose procedono sempre meglio per questi due!
A presto ;)
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