17° CAPITOLO
<< Hannah a cosa pensi?>>, mi chiede Grey dopo un'ora di viaggio passata quasi nel silenzio più assoluto.
Quando eravamo ancora all'orfanotrofio, Grey mi aveva ritrovata in quella stessa stanzetta in cui ho avuto la visione con lo sguardo rivolto all'immagine ancora ben impressa nella mia mente di mia madre seduta di fronte alla scrivania con mio padre. Inizialmente mi aveva rimproverato per essere scappata in quella maniera visto che si era spaventato a morte, soprattutto perché l'edificio era pericolante, ma subito dopo aver visto la mia espressione, mi aveva abbracciato, lasciando perdere. Ed ora sono qui, seduta in macchina con la mente che è in totale blackout. Non riesco a fare più un ragionamento sensato. È come se fino ad oggi avessi vissuto tutta una bugia... una bugia simile ai miei giorni passati a scuola vantandomi di andare a corsi avanzati dicendo che servivano per prepararmi all'università quando invece ero alla casa di cura a badare a mia madre. Tutti i miei pensieri, anche se confusi, adesso girano attorno a tre cose. Avevo una gemella. Molto probabilmente, visto il mio sogno, l'ho uccisa. E ultima cosa, anche se non meno importante, sono stata adottata. Sto impazzendo, letteralmente. Sono sicura che se avessi scoperto un'altra cosa sul mio passato di troppo, la mia testa sarebbe esplosa da un momento all'altro. E adesso Grey mi sta chiedendo a cosa penso. << A tutto e a niente>>, gli dico, fissandomi le mani che tremano ininterrottamente da quando siamo saliti in macchina. << Capisco... se vuoi parlare io sono qui. So che non è affatto semplice dire quello che ti sta succedendo in questo momento, ma certe volte bisogna avere il coraggio, anche per sé stessi, di dirlo. Come ho fatto io quella sera...>>, mi dice al che io lo guardo arrossendo. Grey mi guarda a sua volta prendendomi la mano e stringendomela leggermente. << Scusa se ti ho... convolto>>, dico, sentendo gli occhi umidi e dicendo subito: << E scusa anche se continuo a piangere come una fontana. Sono insopportabile>>.
<< Insopportabilmente carina. Hannah, non ti devi scusare>>, dice Grey, accarezzandomi la guancia. << ATTENTO!>>, dico, prendendo il volante per non fare andare la macchina contro il guardrail. << Vedi per colpa del fatto che sei così incredibilmente carina, facevamo quasi un incidente>>, mi dice cercando di stare serio e facendomi sorridere. << Rischiamo a prendere l'autostrada?>>, mi chiede, rallentando la macchina. << Arriviamo prima?>>, gli chiedo e lui annuisce. << Vai in autostrada>>, dico, pregando che non ci avvisti la polizia visto che abbiamo ancora la macchina del tizio che Grey ha tramortito nell'autogrill e siamo molto probabilmente ancora ricercati. << Te l'ho mai detto che adoro le ragazze che amano il pericolo?>>, dice Grey, facendomi l'occhiolino. Ci mancano pochi chilometri dal confine tra Louisiana e Mississippi, e quasi 666 miglia da Arlington. Sto arrivando papà, dico nella mia mente con la speranza che sia ancora vivo.
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