𝐗𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈
❗Potete andare sulla playlist Spotify dedicata alla storia (link in bio) per ascoltare la canzone dedicata al capitolo - la canzone è "Lady in the Wall" di Danny Knutelsky❗
Il vento passa attraverso i rami spogli degli alberi e graffia il vetro delle finestre, rendendole gelide al tocco.
Esme fa un passo in avanti e osserva l'uomo davanti a sé, incuriosita dalla sua domanda.
«Accadde parecchi anni fa» spiega l'anziano, afferra gli occhiali posati sul naso e li ripone in una custodia blu scuro «Una giovane donna venne per chiedermi di aiutarla a tenere al sicuro il figlio.»
«Chi era questa donna?» domanda frettoloso Harry.
«Disse di chiamarsi Adelaide, non parlò molto e capii che era già in fuga da un po' di tempo.»
«In fuga da cosa?»
Scuote le spalle e sospira: «Non penso lo saprò mai, ma intuii che di certo non apparteneva a questa epoca».
L'uomo invita i presenti con un cenno della mano ad avvicinarsi, nel frattempo fruga per un cassetto grosso in legno, pieno di polvere.
«Tra le braccia aveva un neonato. È insolito vedere gente qui, so bene chi entra ed esce, e siete davvero in pochi.»
«Com'era fatto questo bambino?» chiede Draco, sospettando stia parlando dal figlio.
«Ricordo che era molto pallido, nemmeno le guance erano arrossate. Gli occhi erano celesti, limpidi, era davvero un bel bambino!»
L'anziano accenna un sorrisino a quel ricordo e guarda i presenti: «Conoscete quel bambino, suppongo».
«Come fa a sapere così tante cose?» la domanda di Esme è posta con sospetto, scruta l'uomo cercando di capire se è bene fidarsi.
«Nemmeno mi rendo conto certe volte di sapere così tanto, ma... sa, stare qui mi dà la possibilità di conoscere oltre l'occhio umano.»
Hermione passa lo sguardo tra le pareti, gli oggetti, i mobili, mente Allyson si avvicina alla scrivania e osserva intensamente un aggeggio dall'apparenza strana e curiosa, qualcosa di mai visto.
Presenta dei meccanismi circolari dal colore dorato, simili a degli ingranaggi, che si muovono in direzioni opposte e con ritmo diverso.
Ad un tratto fuoriesce uno spuntone brillante da centro di uno dei cerchi e la donna sobbalza.
Un piccolo soffio di aria fischia dal lato di questa strana macchina e attira l'attenzione dell'anziano.
«Ah, il tempo sta continuando a spezzettarsi!» esclama come se non fosse sorpreso «Sta accadendo da un po' di tempo.»
«Da quando precisamente?» domanda Esme, corrucciando la fronte.
«Penso fosse novembre quando ho visto una rotella girare dopo tanti anni, poi dopo un mesetto la macchina ha iniziato ad avere complicanze» sospira e si mette a sedere vicino alla scrivania, indossa nuovamente gli occhiali e cerca di osservare bene da dove venga fuori precisamente il soffio d'aria «Qualcuno sta giocando con il tempo un po' troppo.»
«Lei non ne è preoccupato? Non sa chi possa essere?» parla Hermione, spostando gli occhi dalle pareti al suo volto.
«Non so se possa riguardare la donna che venne anni fa, ma è certo che qualcuno sta combinando qualche guaio e... sì, ne sono preoccupato.»
Eppure non appare in allarme, si limita ad osservare cosa sta accadendo davanti ai suoi occhi e cerca di comprendere in che modo il tempo si sta deteriorando.
«Questi danni possono influenzare la vita quotidiana, vero?» domanda Allyson.
«Esattamente, soprattutto quella delle persone interessate a questi anni. Ad esempio, se qualcuno interferisse con il "me" del passato adesso ne risentirei. Non so come, dipende da quanto il danno è grave, ma penso che visti i movimenti di queste rotelle, beh... sì, la situazione non è facile.»
Gli adulti si guardano e comprendono che qualcosa di molto particolare sta succedendo, ma sono molto vicini alla verità. Iniziano a comprendere che l'idea di Allyson non è stata una follia e che il suo intuito non ha sbagliato nemmeno questa volta.
I loro figli sono scomparsi, una strana donna è venuta anni prima per salvare il figlio, e adesso accadono cose parecchio strane.
Sono stati insoliti i sintomi di Esme e gli altri, e non è nemmeno comprensibile la sparizione dei figli. Non riescono a trovarli da nessuna parte e forse, come si è sospettato, la domanda da porsi non è "dove" ma "quando". Comprendono che non devono cercare un luogo, bensì un tempo dove si sono rifugiati.
«I nostri figli dovrebbero essere gli artefici di questo scompenso» inizia a parlare Draco, anticipando tutti «E vorremmo trovare un modo per fermarli e farli tornare qui.»
«Oh, ma penso sia irreversibile» mormora con aria sconfitta.
«Cosa?!» Esme scuote il capo «Non possiamo trovarli e farli tornare qui?»
«Potreste, chiaramente è difficile e per molti impossibile, ma stranamente non è questo il problema» attorciglia le dita una contro l'altra e le mani sono poggiate sul ripiano in legno lucido «Il problema è che lo scompenso rimarrà.»
«Quanto è dannoso questo per noi?» chiede Ginny, incrociando le braccia al petto.
L'uomo li guarda, scuote il capo e si rifiuta di rispondere: «Prima voglio sapere chi siete e perché siete venuti. O meglio... precisamente perché siete venuti. Ho capito subito che cercavate qualcuno, forse ho intuito chi possa essere, ma non posso darvi queste informazioni senza sapere nulla di voi».
Si guardano tutti, cercano di decidere chi debba parlare e chiaramente Allyson è la persona più adatta.
«I nostri figli sono scomparsi da più di un mese e non siamo riusciti a rintracciarli con nessuna magia. Abbiamo saputo solo che si trovavano proprio vicino a noi, eppure non li abbiamo trovati. Supponiamo, a questo punto, che non dovremmo cercare un luogo, ma-» viene interrotta dall'anziano: «Bensì un tempo».
Lei annuisce e sospira.
«Da molto non vedevo la mia macchina funzionare, suppongo che qualcuno sia in giro per il tempo e, a questo punto, suppongo siano le persone che cercate.»
L'uomo punta un dito su un piccolo foro laterale dal quale sta fischiando di nuovo: «C'è stato un cambio nella linea del tempo e... oh, guardate qui!»
Il tono sembra quasi euforico non appena nota un altro spuntone dorato alzarsi dal ripiano metallico: «Eccome se qualcosa sta cambiando».
«Mi scusi ma dovremmo agire in fretta, allora» parla frettolosa Hermione, con una punta d'ansia.
«Non è facile muoversi nel tempo e nemmeno risolvere ogni cosa. Bisognerebbe riportare tutto alla normalità e anche trovare ciò che ha cambiato ogni cosa. Voglio dire, riportare qui quelle persone non farà tornare tutto come prima, bisogna bloccare il cambiamento, bisogna andare all'origine del problema.»
«Ma se trovassimo quelle persone ci direbbero cosa fare, capiremmo dove andare ad agire.»
«Non è facile comprendere il tempo» si alza e sospira, strofinandosi le cosce «Si pensa che sia una linea dritta e continua, senza un vero inizio e senza una fine, ma non è così. Il tempo è mutamento, decisione, realtà tangibile, non è qualcosa di astratto.»
«Dobbiamo comunque far qualcosa. Insomma, perché rimanere fermi piuttosto che provarci» propone Esme, che come sempre si mostra quella più decisa nel fare qualcosa di concreto.
L'anziano soffoca un mezzo riso e si alza, camminando lentamente verso la finestra, osservando il vento che fa muovere i rami contro esso, spogli e gelidi.
«Non è facile spostasi avanti e dietro nel tempo, signora Smith» si volta da lei e scuote il capo «Non ci sono più Giratempo, probabilmente ad avere l'ultima erano proprio i vostri figli oppure...-»
Si ferma, aggrotta la fronte ma prima che possa finire la frase è Allyson a concluderla: «Oppure viene dal passato, giusto?»
Lui annuisce e si strofina una mano contro il mento: «Ecco perché quella signora mi chiedeva magie su come spostare in avanti e dietro nel tempo dei piccoli oggetti».
«Non può darci più informazioni su di lei, vero?»
«Non so altro, non so molto.»
«Perché si è fidato di lei? Non la conosceva nemmeno.»
«Spostare oggetti e non persone è facile, per giunta niente di troppo grave e... e poi, mi sentivo di farlo. Si vedeva dai suoi occhi che era una donna pura e amorevole.»
«Se fosse stata un pericolo?» domanda Harry, interdetto.
«Non lo era, al momento il pericolo sono le persone che stanno giocando con il tempo» si riferisce ai loro figli, e non possono di certo negare l'evidenza.
Draco sospira e incrocia le braccia al petto: «Come si spostano gli oggetti? Non si può fare lo stesso con le persone?»
L'uomo ride spontaneo e scuote la testa: «Sei impazzito? No! E ci vorrebbe una grande quantità d'energia».
«Quale sarebbe il problema, mi scusi? Penso che con le dovute accortezze si potrebbe fare.»
«Vi potreste completamente disintegrare. Se un oggetto subisse mutamenti non cambierebbe nulla, ma così si perderebbero delle vite in un limbo temporale! È una follia!»
«Ma non è impossibile» corruga la fronte Ron. Lui e Draco sembrano pensare a qualcosa di spericolato, ma che sembra avere senso nella loro testa.
«Siamo maghi forti» riprende a parlare il rosso «Ed Esme è abbastanza forte adesso da contenere qualsiasi tipo di energia.»
«Non è una passeggiata, non dovete sottovalutare questi incantesimi. Siete fatti di coscienza, carne, ossa... è impossibile!»
«Non è impossibile, semplicemente difficile.»
Allyson inizia a frugare con lo sguardo per degli appunti e annotazioni sparsi qua e là sulla grande scrivania da lavoro dell'uomo, e legge qualcosa di interessante.
«Qui lei scrive che è possibile anche la prevenzione di alterazioni di cibo, come muffa o invecchiamento, e anche di animali da compagnia» afferra un pezzo di carta e aggrotta la fronte «Si parla anche di piccole piante e germogli.»
«Non vuol dire niente, ed è solo un esperimento, niente di certo.»
«Ma se un altro essere vivente, di qualsiasi genere, anche un batterio, riesce a sopravvivere in questi viaggi temporali allora si potrebbe applicare il medesimo metodo con le persone» propone Blaise «Basterebbe prima provare.»
«Sentite, siete venuti qui per propormi delle idee folli? Io non ci sto, il nostro tempo si sta già sgretolando e manca poco. Voglio godermi questi ultimi momenti in pace, senza progettare cose che potrebbero maggiormente aggravare la situazione.»
«Poco tempo?!» scuote la testa Ginny, incredula «Quanto poco tempo?»
Lui deglutisce e scrolla le spalle: «Molto poco, ogni giorno si sta creando una crepa tra il nostro passato, il presente e un futuro che sembra non potrà avverarsi.»
«Cosa succederebbe in caso?»
«Come se tutto questo non fosse mai successo. Non ci accorgeremmo di nulla, sarà come dormire e non svegliarsi mai più, e prendere il posto di questa linea temporale che viviamo ci sarà questo nuovo passato.»
«Insomma, lei ci sta dicendo che scompariremo tutti e al posto nostro ci saranno le nostre versioni di questo nuovo passato?» chiede Esme, volendo capire appieno.
«Esatto. Noi non saremmo mai esistiti, o almeno così come ci conosciamo. Ci potrebbero essere versioni alternative di noi, in qualsiasi stato.»
«Anche morti... suppongo» corruga la fronte la Smith «E se siamo morti...-»
«Se siamo morti non esistiamo più» conclude Draco, poi l'anziano annuisce.
«Allora dobbiamo fare per forza qualcosa.»
«Non potete assolutamente fare niente!» esclama l'anziano molto brusco «Non è un gioco, il tempo è delicato, non è facile da gestire.»
«Non può lasciare che tutto si rovini!» parla con fermezza Allyson «Lei sa che ci sono dei modi per fare qualcosa, bisogna solo provare, e noi abbiamo i mezzi per farlo.»
L'uomo porta di nuovo lo sguardo verso la finestra e poi con entrambe le mani si strofina il volto, quasi ad impastarlo, e sbuffa più volte.
«La signora Smith è una grande strega, lo so, ma sarà difficile... difficile... difficile.»
«Non è facile distruggere la signora Smith» dice Draco «Non penso che il tempo reggerà il confronto con lei.»
Esme sorride appena e lo guarda per qualche attimo in silenzio.
«Ci possiamo provare...ma non garantisco niente.»
•·················•·················•
"RICERCATO GRUPPO DI VANDALI.
FARE ATTENZIONE: PERICOLO DI ALTO LIVELLO! AVVISARE IN CASO DI AVVISTAMENTO."
Gli attacchi contro la società corrotta continuano.
Dopo l'aggressione fatta dai quattro ragazzi, il Signore Oscuro ha indetto norme più rigide e i suoi occhi sembrano ovunque, in ogni singola casa.
Le ispezioni sono sempre più frequenti e numerose pattuglie vanno in giro per le strade ad ogni ora.
Bisogna interrompere qualsiasi forma di ribellione, nessuno deve osare contrastare Voldemort.
Nonostante lui sappia di essere indistruttibile non vuole certo limitarsi ad essere forte e immortale. Lui vuole il potere eterno.
Ma quella resistenza continua sempre più forte.
Dopo il successo della prima missione tutti loro si alternano in gruppi per poter sfidare e mettere a repentaglio tutto quanto.
Nel frattempo le ricerche per gli Horcrux continuano e iniziano a stilare una mappa dei luoghi possibili dove possono trovare alcuni oggetti.
Per fortuna Emily si ricorda ancora tutto ciò che la madre le ha sempre raccontato, ma ovviamente non è abbastanza.
Lavora a stretto contatto con la versione giovane di Allyson e questa cosa le suscita emozioni contrastanti: piacere e interesse, ma anche un incredibile imbarazzo.
Vede una versione della madre differente, più energica eppure sembra essere sempre stata molto rigida e timorosa.
«Non bisogna sbagliare» mormora a denti stretti Allyson, tracciando con una matita dei luoghi da perlustrare «Non dobbiamo perdere di vista l'obiettivo e dobbiamo cercare di sconfiggerlo.»
Emily annuisce, poi le pone una domanda forse un po' delicata: «Ti manca Esme, vero?»
La ragazza si limita ad annuire, con gli occhi ancora fissi sui fogli: «Mi avete portato via la mia migliore amica».
Non si permette a risponderle, d'altronde non ha torto.
L'atmosfera si fa più seria, quasi imbarazzante, ma questo non le distoglie dai loro doveri.
«Gli Horcrux sono sette, a quanto pare uno è già stato distrutto, Harry pur non essendo propriamente uno di questi comunque è morto quindi possiamo non contarlo. Ci mancano l'anello di Orvoloson Gaunt, il medaglione di Serpeverde, la coppa di Tassorosso, il diadema di Corvonero e il suo serpente Nagini» inizia a parlare Allyson, e viene seguita a ruota dall'altra: «Sappiamo dove si trovano alcuni di essi. Ad esempio io so che il medaglione non è possibile trovarlo nella caverna, ma dovrebbe averlo Dolores Umbridge. Mentre la coppa di Tassorosso dovrebbe stare alla Gringott. Possiamo istituire due gruppi di ricerca.»
«Possono partire stanotte, soprattutto presso casa della Umbridge.»
«Non saranno luoghi molto controllati?»
«Non più di altri, o desterebbero sospetti.»
Emily annuisce e prende un grosso respiro, l'ansia inizia a farsi sentire: «Io rimango qui con te, dobbiamo tenere a bada la situazione. Possiamo usare dei walkie-talkie modificati con la magia per tenerci in contatto».
Allyson soffoca una risata e annuisce: «Sei davvero geniale».
Questo commento le riscalda il cuore, non ha sentito spesso complimenti da parte della madre, quindi riceverli anche se in una versione più giovane è sempre un piacere.
A questo punto vengono tutti richiamati e si formano due grandi gruppi di ricerca: in uno ci sono Lupin, Scorpius, Ginny, Neville, Minerva; nell'altro Sirius, Albus, Rose, Luna e Filius.
Vengono date precise istruzioni e adesso che è abbastanza buio per non essere notati facilmente escono quatti da casa Davenport.
Si materializzano vicino i luoghi desiderati e si camuffano.
La Gringott sarà un posto molto difficile da penetrare, ma Scorpius non teme di affrontare nessuno. Per questo i suoi amici sono preoccupati, sanno che si fionderebbe in una battaglia senza pensarci due volte.
Eppure, allo stesso tempo, è la reazione migliore in questo caso.
«Usiamo un incantesimo di invisibilità» propone lui astuto «Dopodiché qualcuno deve riuscire a scassinare il caveau dei Lestrange.»
«Si potrebbe fare tranquillamente» annuisce Lupin.
Silenziosi si dirigono all'interno della struttura.
Ci sono guardie ovunque e dalla loro apparenza si nota che non sarebbero molto gentili nei confronti di qualche estraneo.
L'atmosfera è cupa, ci sono ancora dei lavoratori che stremati si adoperano per il Signore Oscuro. È una schiavitù vera e propria.
Non osano nemmeno fiatare, il loro respiro potrebbe essere troppo rumoroso.
Nella mente di Scorpius già si proiettano eventuali scenari pessimi se fossero stati scoperti.
Minerva muove gli occhi ovunque, essendo la più grande d'età si sente responsabile di tutti loro, e non voleva nemmeno lasciarli soli.
Hanno bisogno di qualcuno di maturo come lei.
Difatti, non appena arrivano davanti al caveau si posizionano tutti in posti strategici: Ginny e Neville di guardia, Scorpius già in posizione d'attacco, mentre Lupin e Minerva si preoccupano di scassinare.
Deglutiscono, sudano freddo, sono vicinissimi e questa volta non hanno avuto alcun intralcio. Sembra surreale.
Ginny sente la bacchetta quasi scivolare dalla propria mano per la preoccupazione, mentre delle goccioline colano sulla fronte dell'amico.
Il biondo è in perenne attività, come una molla che sta per saltare.
«Mi sentite?» sussurra lui vicino al walkie-talkie. Albus gli risponde dopo qualche attimo ma con un sospiro affranto: «Sì...»
«Che succede?» domanda preoccupato.
Prima che l'amico potesse prendere parola sente la voce di Lupin: «Non c'è nulla...»
«Non abbiamo trovato niente, Scorp.»
Il ragazzo spalanca gli occhi e deglutisce, comprende in un secondo cosa sia successo: «Li hanno spostati».
«E adesso dove possono essere?» Ginny si volta con preoccupazione.
«Ho paura che li abbia tutti lui.»
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BUONA VIGILIA A TUTT*!
Mi dispiace davvero un sacco di essere sparita, purtroppo sono stata sommersa da impegni universitari e appena tornata in Italia sono stata sommersa da visite di amici e parenti.
Sono tornata ora con le vacanze e martedì avrete anche l'altro capitolo non vi preoccupate!
Scusate ancora, davvero.
Comunque oggi facciamo gli auguri alla nostra Esme, che compie gli anni.
Sicuramente il suo Draco le starà preparando qualcosa di bello.
Ancora buona vigilia, ci vediamo martedì!
Un bacio, LadyD 💚
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