𝐗𝐗𝐗
❗Potete andare sulla playlist Spotify dedicata alla storia (link in bio) per ascoltare la canzone dedicata al capitolo - la canzone è "help _urself" di Ezekiel ❗
Lucius ha raccontato a Scorpius il suo segreto, la verità.
Chiaramente non sa cosa avrebbe fatto nel futuro e il ragazzo non ha idea che tutto quello ha comportato l'incarcerazione della madre.
Per lui ogni cosa è ancora più confusa.
«Quindi... tu non sai che sarei capitato nella tua famiglia.»
«No, non lo sapevo prima di adesso» l'uomo è stupito. Anzi, cerca di processare tutte quelle informazioni, e anche di collegare ogni tassello.
«Quindi io sapevo di te quando sei arrivato a casa mia e... mio figlio ti ha accolto? Mio figlio è con una traditrice del sangue e...» inizia a riflettere ad alta voce, poi si ferma e si irrigidisce «Il Nostro Signore ha perso.»
«Draco ha fatto parte della resistenza.»
«Ma non è possibile» non se ne capacita adesso, soprattutto perché il figlio è anche un ragazzino borioso «E quegli Smith erano solo dei maghi mediocri e deboli.»
Scorpius scuote la testa e sospira: «Esme discende da pura magia».
Lucius non sa ancora di una Smith a casa, non sa ancora nulla.
«Quindi ti ho riconosciuto quando sei arrivato al Manor» parla di nuovo, adesso più seriamente «Ma perché ho permesso che tutto quello potesse accadere a casa mia? Perché ho permesso ad una Smith di entrare a far parte dei Malfoy?»
Al ragazzo sfugge un riso: «Far parte? Mia madre non ha preso il vostro cognome, sostiene che sia un'usanza vecchia e mio padre non ha mai voluto che lei si sporcasse con quel cognome spregevole».
Corruga la fronte alle sue parole e scuote il capo, incredulo: «Mio figlio è fiero del nome che porta».
«Lo è adesso, l'ho conosciuto. Mio padre non è il figlio che conosci. Mio padre è un uomo d'onore. Lui è buono e coraggioso.»
«Coraggioso?» sogghigna «Forse intendi astuto e intelligente.»
«È anche quello, visto che vi ha mentiti per anni. Ha mentito a Voldemort stesso, si è preso gioco di lui.»
L'uomo inizia a camminare avanti e dietro davanti a Scorpius, con le mani dietro la schiena, a riflettere.
Si trova in conflitto con se stesso al momento.
Non pensava che il futuro avesse quella svolta, non pensava che avrebbe mai rivisto quel bambino soprattutto.
Albus nel frattempo si sveglia e scuote il capo, è stordito ma non troppo da porsi qualche domanda: «Che succede? Perché non ci sta ammazzando?»
Lucius si volta verso lui e assottiglia gli occhi: «Ecco chi mi ricordavi: tuo padre».
Arriccia le sopracciglia confuso: «Mio padre? Come fai a conoscerlo? Come fai a conoscermi?»
Scorpius si volta dall'amico e sospira sconfitto: «Ha visto tutto».
Albus deglutisce, sa che adesso arriveranno i veri guai.
'Cosa possiamo fare ora?' si chiede, ma qualsiasi stratagemma sarà inutile. Ora è troppo tardi per qualsiasi cosa, ora Lucius sa tutto e sanno bene che dirà tutto agli altri.
Osserva i giovani con il petto gonfio e l'espressione altezzosa.
«Posso ancora cambiare tutto» attira la loro attenzione, che timorosi lo guardando intensamente «Posso mostrare il mio valore.»
In quel momento Lucius capisce che può rendere il proprio futuro migliore e cambiare ogni cosa.
Non si interessa delle conseguenze, bensì solo a ciò che può essere vantaggioso.
Dire ogni cosa ai suoi compagni e a Voldemort potrebbe renderlo il più forte di tutti, il più stimato e protetto al suo Signore.
Deve solo capire cosa dire, in che modo aggiustare il proprio discorso per coprire il figlio. Si preoccupa per lui, ma a questo punto non sa come potrebbe reagire.
Punta lo sguardo su Scorpius, di nuovo: «Mio figlio adesso la ama?»
«Sì, ma non lo ha ancora capito.»
«Forse sono ancora in tempo...» sussurra, ma i ragazzi lo sentono.
«Non penso, lui non ti ha nemmeno parlato di lei.»
«Perché è un ragazzo che non vuole deludermi.»
«Lo ha già fatto.»
Ma Lucius ha speranze, pensa di conoscere abbastanza bene il figlio da affermare che potrebbe cambiare idea e tornare sui suoi passi. Non è ancora avvenuta la guerra, soprattutto ha scoperto che tutta la storia della profezia non era altro che una baggianata.
Non devono cercare Harry Potter, ma Esme Smith.
Adesso la profezia non è più in salvo e loro sono un passo più avanti (o forse anche più).
Scorpius trema da capo a piedi, vorrebbe fare qualcosa ma non sa cosa.
Non può nemmeno muoversi e la testa è così assorta dai suoi stessi pensieri che non sa nemmeno come organizzare un piano.
Anche Albus è in subbuglio.
Hanno compreso che Lucius non lascerà correre quella storia.
Insomma, perché farsi sfuggire l'opportunità di cambiare le cose?
Lucius sfila dalla propria tasca la bacchetta, la punta contro il loro volto e poi li stordisce.
Non ha più bisogno di vedere altro, sa già abbastanza.
Rimane qualche secondo lì da solo a riflettere, e soprattutto a prendere coscienza di quello che sta per fare.
Cambierà il futuro, ma anche il presente.
In questa linea temporale, da adesso, non sarà più responsabile delle torture di Esme, ma forse sarà responsabile di qualcosa di molto più grande.
Sul suo viso compare un piccolo sorriso compiaciuto.
Il cognome "Malfoy" avrà l'importanza che merita.
•·················•·················•
Rose ed Emily sono nella Stanza delle Necessità.
Stanno aspettando un messaggio da parte dei cugini, ma sembra non arrivare.
La notte passa, il cielo tra poco diverrà più chiaro, e si domandano cosa stia succedendo.
Loro sono sempre puntuali e non si sono mai dimenticati nulla.
Quei due sono troppo astuti per non aver badato a questi particolari.
La più piccola è agitata, anche se non lo mostra, l'altra invece passeggia nervosamente per la camera.
«Dobbiamo andare a controllare» esplode Rose, impaziente.
L'amica subito annuisce e si alza, non possono aspettare ancora.
Fanno presto a tornare nel loro travestimento per non farsi beccare ed escono silenziose da Hogwarts.
Si materializzano presso la villa dei Tiger e rimangono sorprese nel vedere le luci accese.
Comprendono che era una cena importante ma essere ancora svegli è strano.
Si posizionano davanti ad una grande finestra, nascoste tra un cespuglio rigoglioso, e con un incantesimo cercano di ascoltare cosa sta succedendo all'interno.
La prima voce che percepiscono è femminile e preoccupata.
«Cosa? Mia figlia?!» lo sgomento è palese, eppure sussurra.
Capiscono che vuole solo parlare con il suo interlocutore e non sembra voler farsi scoprire.
Si chiedono perché così tanto mistero in una cena tra famiglie amiche.
«Sì, lei. Dobbiamo far qualcosa per uscirne puliti.»
«Quella stupida! Addirittura un figlio!»
Lucius sembra aver nascosto di sapere che ne aveva uno, per non risultare colpevole in nessun modo.
«Altro che prigionia, lei meriterebbe più di una semplice maledizione Cruciatus!»
La rossa si copre la bocca dallo sgomento: stanno parlando di Adelaide e a quanto pare è lì da qualche parte, proprio in quella linea temporale.
«L'avranno trovata» sussurra Emily vicino al suo orecchio.
«E le stanno facendo del male...»
Ed è così.
Quella donna dopo essere stata ritrovata da Lucius è stata sottoposta a torture da parte della famiglia, ma è riuscita con tutte le forze a nascondere l'esistenza di Scorpius.
L'amore di una madre è più forte di qualsiasi "crucio" o lettura del pensiero.
Lei è una donna molto forte, il suo animo è come una roccia, e ha protetto Scorpius fino alla fine.
Adesso è nelle grinfie della propria famiglia, ma resiste.
Non le resta molto tempo ancora, ma almeno sa che il figlio è al sicuro con Esme e Draco, in un tempo molto lontano.
Eppure non sa che in questa linea temporale non è proprio così e suo figlio si trova molto più vicino di quanto potesse pensare.
Scorpius ha fatto una pazzia e adesso ha messo in pericolo non solo se stesso, ma chiunque.
I suoi amici, sua madre biologica, ma anche la propria famiglia.
Adesso anche Esme e Draco sono nei guai e con loro tutto il mondo magico.
Quelle informazioni non dovevano arrivare alle orecchie di quei mangiamorte.
Continuano ad ascoltare quella conversazione finché non arrivano al punto saliente.
«Cosa ne facciamo di quei due ragazzi?» parla la donna.
«Ora ci servono vivi.»
«Poi dovranno sparire» è decisa.
Emily spalanca gli occhi, inizia a sudare freddo, comprende che li hanno scoperti e sono nei guai.
Inizia anche a chiedersi se hanno saputo qualcosa sul loro conto, ma una cosa è certa: devono tirarli fuori da lì.
Devono fare presto, non sanno quanto li terranno ancora vivi ma di certo non per molto.
Per ora, per qualche motivo, sembra che servino a qualche scopo, ma vogliono sbarazzarsi al più presto di Scorpius ed Albus.
Rose fa un passo in avanti, vuole fare irruzione immediatamente, ma l'amica la ferma posando una mano sulla sua spalla.
«Cosa fai?» sussurra preoccupata «Non possiamo farlo così. Dobbiamo pensare a qualcosa di efficace, non possiamo essere catturate anche noi.»
«Ma dobbiamo fare subito!» sussurra agitata.
«Lo so, ma non possiamo fallire.»
Emily è molto più razionale dell'amica e devono capire come fare ad intrufolarsi in quella casa senza essere scoperte.
Si mettono dietro un albero, lontano dalle mura bianche in pietra, e cercano di pensare subito a qualcosa.
Scorpius e Albus hanno i minuti contati.
«Dobbiamo capire dove si trovano» riflette Rose, mordicchiandosi un dito.
«Dovrebbero essere al piano terra o ad un piano inferiore» suppone Rose «Dove non ci sono molte finestre per poter scappare, o comunque dove possono essere facilmente osservati.»
Ha senso ciò che dice, ma ora devono entrare dentro e perlustrare il luogo.
«Dovremmo essere invisibili ma anche silenziose.»
«Dobbiamo provare...» sospira Rose «Anche se è pericoloso. Ma non possiamo lasciarli lì.»
E devono sbrigarsi.
Lucius ha raccontato agli altri quell'assurda storia (ovviamente una propria versione, escludendo Draco ma soprattutto il fatto che era a conoscenza del figlio di Adelaide).
Loro sono sconvolti ed adirati, molti vorrebbero andare lì e sgozzarli senza pensarci due volte, ma vengono fermati dai più razionali che vogliono ancora sfruttare le loro memorie e conoscenze.
Non possono farsi sfuggire due persone che provengono direttamente dal futuro perché possono scoprire cose utili ai loro scopi.
Sono anche sconvolti nel sapere che il Signore Oscuro sarà sconfitto da una semplice ragazzina e che questa possiede un marchio così potete da renderla indistruttibile.
Sono fuori la porta del seminterrato a discutere su come comportarsi e come riferire al loro capo quelle verità.
«Mia figlia non sarà ben vista» suppone la signora Rowle.
«Però, grazie a tua figlia, adesso sappiamo cosa succederà nel futuro» afferma Lucius con tono ironico.
La donna si sente insultata, ma non osa dire nulla, d'altronde Adelaide è una vergona, mentre lui ha addirittura scoperto come far salire al potere Lord Voldemort.
«Dovremmo sbarazzarci di quella Smith prima che possa acquisire il suo potere» suppone il signor Goyle, e tutti concordano annuendo.
«Adesso è ancora una studentessa. Sarà facile fare irruzione a scuola e ucciderla in qualche modo» continua sua moglie.
«Possiamo anche farlo di nascosto, cauti. Potrebbe scappare se vedesse una battaglia nascere nella scuola.»
«Non penso che scapperebbe» afferma serio Lucius «Ho visto com'è fatta quella ragazza. Ma concordo ugualmente sull'agire cauti, potrebbe essere più efficace.»
«Adesso è il momento giusto per far salire al potere il nostro Signore.»
«E con lui, saliremo al potere tutti noi.»
Le ragazze notano che si sono tutti dileguati ad un piano inferiore.
La scala principale è libera e hanno voltato verso destra, ovvero la parte opposta ad essa.
«Se sono lì sotto dovremmo provare ad andare lì non appena risalgono» mormora Emily.
«Ma non sappiamo quanti sono. Sicuramente qualcuno rimarrà lì.»
«Dobbiamo trovare un diversivo allora...»
Devono sbrigarsi, il tempo scorre e questo millenovecento novantacinque non è così roseo come lo si conosce.
Questo millenovecento novantacinque sarà diverso.
Sarà peggiore.
E cosa ne sarà del futuro? O meglio, cosa ne sarà del nostro presente?
•·················•·················•
Esme è su tutte le furie.
Sta continuando a fare incantesimi, decisamente più potenti di prima, eppure sembrano fallire.
All'inizio percepisce qualcosa, sente la pelle vibrare, ma poi il nulla.
È frustrata, per giunta adesso che è in forma ha anche abbastanza energia per sbraitare e spaccare qualcosa.
Il marito non le dice nulla, comprende la sua rabbia, e anche lui è rosso per il nervosismo.
Si gratta il capo veloce, strofina le mani una contro l'altra.
«Non è possibile!» esclama lui, sbattendo le mani contro le proprie cosce «Dove diavolo è?!»
Trovare una persona in un'altra linea temporale non è semplice.
Non stanno cercando delle persone che condividono la stessa aria, eppure, allo stesso tempo, si trovano più vicino di quanto possano pensare. È strano pensare che sono nello stesso luogo ma non riescono a rintracciarli.
Esme ha provato a cercare ovunque nel mondo, a captare le energie dei ragazzi e a mapparli su una cartina, ma nulla.
Sembra come se non esistessero nemmeno i loro corpi defunti, ed è troppo strano.
Faceva affidamento alla sua magia potenziata, ma questa non aveva previsto un viaggio nel tempo.
Sono in salotto, Draco si siede sul divano mentre lei cammina avanti e dietro con le mani sui propri fianchi.
«Ho assorbito quelle vecchiacce per nulla!» urla Esme, afferra una candela poggiata sul camino e la lancia contro il muro «Dannazione!»
Batte un piede a terra e stringe i pugni.
Il suo corpo inizia a cospargersi di striature nere, più scure e fitte del solito, e la rabbia la incupisce come una nube nel ciel sereno.
Il marito la osserva con sguardo perso, non può calmarla visto che lui stesso non è calmo.
«Dobbiamo provare di più» Esme prende un grosso respiro, poi si volta verso Draco con aria estremamente seria.
«Cos'altro vuoi provare?»
«Un rito.»
«Ne abbiamo provati tanti...» tenta di parlare, poi si blocca e schiude la labbra. Ha compreso dove lei vuole arrivare.
La bruna scuote il capo e si avvicina a lui: «Non tutti».
Draco si alza e porta le mani in tasca, continuando ad osservarla.
«Dimmi cosa vuoi fare.»
«Cosa dobbiamo fare.»
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Scusate il ritardo!
Solitamente pubblico di mattina, lo so, ma purtroppo ho avuto un imprevisto e tanto da studiare.
Ma non vi lascio senza capitolo, mi conoscete abbastanza bene da sapere che non sparisco!
In tutto ciò spero che la piega di questa storia vi sta piacendo. Questo capitolo è più breve, ma è per aprire un nuovo inizio.
Pronti per sabato? Perché dovete reggervi forte!
A presto, LadyD 💚
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