𝐗𝐗𝐈

Potete andare sulla playlist Spotify dedicata alla storia (link in bio) per ascoltare la canzone dedicata al capitolo - la canzone è "Everybody Wants to Rule the World" dei Tears For Fears

Cercare qualcuno di cui si sa solo il nome e che viveva in Inghilterra non è facile.
La prima serata di ricerche, infatti, si è conclusa senza una minima risposta.
L'unica cosa che hanno fatto i quattro ragazzi è stata elaborare uno schema da seguire per le loro ricerche.
Devono raccogliere libri su maghi e famiglie che hanno frequentato Hogwarts, supponendo che lei o qualche persona vicino sia stata lì.
Era una strega, sicuramente qualcosa si troverà in qualche annuario, lista o vecchio manuale.
E seppur non avesse studiato lì di certo una strega inglese non può passare inosservata dalle altre.
Sicuramente le Adelaide non sono poche ma devono cercare una donna probabilmente incinta o con un bambino appena nato, che sappia usare la magia, e che forse abbia qualche problemino (o non sarebbe scappata).
«Non dobbiamo solamente vedere tra qualche stupida pagina» sospira Emily «Dobbiamo iniziare a fare qualche domanda, chiedere a qualcuno se sa qualcosa.»
«Quelli che sanno di più potrebbero essere proprio i nostri genitori» Scorpius passa lo sguardo tra i suoi amici «Soprattutto mio padre e Ron.»
Rose annuisce: «Vero, i Malfoy e i Weasley conoscono davvero un sacco di persone, per un motivo o un altro».
Oltre le serate a sfogliare dei libri devono socializzare di più con i loro stessi genitori, comportarsi come veri amici.

Passa la notte, la seconda in quell'assurdo passato, e non è male essere qualcun altro, aiuta a capire chi si è davvero.
Scorpius, o meglio "Vincent Tiger", si stiracchia e sospira gaio, si sente bene nel sapere che oggi si avvicinerà ancora di più alla verità.
Lui è fiducioso e poi è così bello non sentire occhi addosso per un altro giorno ancora.
L'amico Albus, con il volto tondo e paffuto di Gregory Goyle, gli sorride complice e gli mostra un cenno con il capo, non può dire nulla visto che sono nella stessa camera di Theodore Nott.
Le piccole confessioni si fanno in segreto.
I due si lavano, non riescono a sopportare un'ulteriore puzza, ed escono dalla camera da letto, lasciando che l'altro coinquilino finisca di prepararsi.
Loro hanno fatto in fretta per poter stare qualche minuto soli e anche per andare subito dal loro capo antipatico e vanitoso: Draco Malfoy.
«Potremmo sfruttare il fatto di essere nella camera di Theodore per un nostro vantaggio» suggerisce Scorpius «Se noi gli diciamo un segreto, forse lui si aprirà con noi se facciamo qualche domanda.»
«Il problema sarà trovare un modo di fargli qualche domanda senza sembrare sospetti o, peggio ancora, più o meno intelligenti» sussurra l'amico «E poi... quale cosa possiamo dirgli? Ricordati che non dobbiamo manipolare troppo il tempo.»
«Una cosa che sappiamo possa far alterare e aprire mio padre ma che sia anche ovvia, qualcosa che sa e quindi non comporti un'alterazione...» non conclude la frase, guarda l'amico con un sorrisetto furbo.
Albus ha capito.
«Dobbiamo davvero sapere qualcosa da Theodore.»
«O supporla, dire qualche stronzata e basta. Siamo due idioti adesso, qualsiasi cosa diciamo daranno la colpa alla nostra poca intelligenza.»

Si incamminano verso la Sala Grande, si siedono sulla lunga panca proprio vicino al posto di Draco, aspettandolo assieme ai suoi amici.
Un paio di minuti ed eccolo in compagnia di Blaise ed Esme.
«Hai preso la relazione che abbiamo scritto, vero?» domanda la ragazza con un sorriso stampato sul viso «E ricordati che stasera abbiamo una festa in Sala Comune.»
«Sì e ancora sì» sospira con fare esasperato il biondo, mettendosi poco dopo a sedere e roteando gli occhi al cielo «Parli sempre così tanto.»
«Parlo perché se dimentichi qualcosa poi ci rimetto io!»
«Anche il ballo?» la prende in giro con un sorrisetto provocante.
Lei sbuffa e per dispetto gli versa tutta la ciotola di zucchero dentro il suo caffè: «Smettila anche tu di parlare troppo».
«Che diavolo fai?! Sei insopportabile» corruga la fronte e tira fuori dalla tasca la propria bacchetta, aggiustando la propria bevanda amara rovinata da quei cristalli dolciastri.
Scorpius e Albus si guardano: ci sarà una festa, può essere il momento giusto per combinare qualcosa.
L'unico problema sarà che Rose non sarà coinvolta facendo parte dei Grifondoro, però loro due ed Emily potranno sicuramente estrapolare qualche informazione.
Dovranno solo avvisare l'amica che questa sera non potranno vedersi, ma soprattutto che hanno ben pensato di provocare Draco Malfoy per avere una maggior confidenza.
Non è una persona aperta, figuriamoci con loro due, ma non possono rimanere a mani vuote.

«Voi verrete, chiaro?» si impone il biondo, voltandosi verso Tiger e Goyle.
Lui vuole i suoi scagnozzi.
«Non ti basto io?» lo stuzzica a bassa voce Esme «Hai bisogno dei tuoi gorilla per divertirti?»
«Con una prepotente come te ci si diverte ben poco.»
I due annuiscono come due ebeti, ma dentro di loro si chiedono se quei due stiano facendo sul serio.
Si comportano come una coppietta, come fanno anche da adulti.
E insomma, come li conoscono loro sono addirittura sposati.
Blaise rotea gli occhi al cielo, ormai ignora quei battibecchi e quelle battutine che celano sicuramente ben altro.
Questo interesse deve essere sfruttato e i nostri giovani Albus e Scorpius non vedono l'ora arrivi sera.

Sarà non solo una serata produttiva, ma sicuramente la più divertente che abbiano mai trascorso in sala comune.

•·················•·················•

Le ore passano più veloci di quello che potessero pensare. Le ragazze sono state avvisate e Rose non vede l'ora di essere tenuta al corrente di tutto il giorno dopo.
Nel frattempo cercherà di chiacchierare un po' con quella che è la sua famiglia, e per fortuna lei parte avvantaggiata essendo Parvati una loro amica. Forse ci metterà meno tempo di loro a scoprire qualcosina in più.

«Stasera, ragazzi miei, sarà una bella serata» afferma fiero Theodore, mentre si allaccia la cravatta al collo.
Sono tutti e tre nella loro camera a prepararsi per la festa.
«Voglio analizzare un po' qualcuna.»
I due si guardano, poi spostano gli occhi sul compagno.
«Chi? Qualcuna carina, vero?» ride con fare tonto Scorpius.
«Molto carina» si guarda allo specchio fiero «Oggi, però, non farò nulla, magari alla prossima festa farò un passo avanti. Insomma, bisogna fare i passi giusti con le ragazze.»
«Tu ci sai sicuramente fare!»
«Sarebbe facile anche per voi, dovreste solo provarci. D'altronde alle femmine piacciono le attenzioni dei ragazzi, anche se non vogliono ammetterlo. Hanno tutte un debole per noi... come posso dirlo? Beh, sono il sesso debole.»
Non sanno se essere più scioccati per le parole disgustose rivolte al genere femminile, o contenti perché adesso hanno più che due semplici chiacchiere da riferire a Draco Malfoy. Sanno bene di chi sta parlando.
«Certo, hai ragione, loro sono tutte stupide!» continua a dargli manforte allegro, ridacchiando, facendo finta di nulla.

'Per la barba di Merlino, mio padre era anche un deficiente ma non era così disgustoso' pensa Smith incredulo a quelle parole, e colpito che si sia parlato così di sua madre 'Aveva più che ragione a dire che non è una buona compagnia.'

Entrano in sala comune, gli studenti verde-argento già affollano il luogo e una lieve musica accompagna chiacchiericci vari e bicchieri di punch e burrobirra.
Tiger e Goyle vagano un po' con lo sguardo, trovando subito Astoria.
Si avvicinano a lei, come se nulla fosse e si scambiano qualche parolina prima di tornare a recitare le loro parti.
«Mi raccomando questa sera, occhi ed orecchie aperte» mormora Emily «Cercherò di avvicinarmi ad Esme stasera.»
Annuiscono, poi si dividono nuovamente.

La ragazza individua subito la giovane Smith, che è appena arrivata sola.
«Oh ciao! Tutto bene?» domanda con un sorriso la più piccola.
«Io sto bene, piuttosto: tu come stai? Mi dispiace per il litigio di qualche giorno fa con Pansy, lo sai bene che è davvero un'arpia» le posa una carezza sulla spalla e sospira.
Emily si ritrova spiazzata, chiaramente non sapeva questo dettaglio, ma regge bene la sua parte.
«Lo so, ma cosa possiamo farci? Certe persone non vogliono proprio cambiare.»
«Sono qui solo dall'anno scorso e sai bene quanto io abbia litigato con lei. Non lascia mai in pace la gente, pensa che possa permettersi di fare qualsiasi cosa, ma non ha davvero idea contro chi si sta mettendo» il tono è fiero, sembra che il suo sguardo scuro lanciasse fiamme, ed Emily la guarda ancora una volta ammirata.
La guarda come la guardava da piccola quando le mostrava piccoli incantesimi.
«E tra noi ragazze dovremmo supportarci, non lo pensi anche tu?» domanda Esme «Odio quando ci comportiamo così a vicenda, dovremmo sostenerci.»
«Soprattutto quando alcune di noi litigano per qualche ragazzo!»
«Esatto! Come si fa a litigare per un maschio?» ride fragorosamente, poi lo fa anche l'altra.

«Come mai tutto questo divertimento? Senza di me, per giunta?» vengono raggiunte da Draco in compagnia di Blaise, che mostra un piccolo sorriso all'amica.
«Perché senza di te ci si diverte sicuramente di più» ma la risposta che riceve da Esme è scherzosa, nascondendo un tono leggermente dolce.
Emily li guarda, nasconde una risata, lei sa bene come andrà a finire tra i due: addirittura con un figlio.
«Piuttosto, dove sono quei due idioti?» ma il biondo non fa in tempo a finire la frase che quei due lo raggiungono a passo sicuro.
Non possono certo mancare al suo fianco per ora, e a Draco piace sentirsi superiore a qualcuno.
«Noi vi lasciamo, anzi andiamo a prendere qualcosa da bere prima che questi due finiscano tutto» ridacchia Esme e si dilegua prendendo sottobraccio la giovane.

È arrivato il momento di Scorpius e Albus.

«Alle ragazze piace bere e piacciono i ragazzi, vero?» ride come un tonto "Vincent" «Loro hanno un debole per queste cose stupide come loro!»
Draco si volta con uno sguardo truce, pieno di fuoco, e guarda da capo a piedi il ragazzo: «Cosa vuoi dire con questo?»
«Nel senso, anche Esme è pur sempre del sesso debole» scuote le spalle e in quel momento prova un brivido lungo la schiena nel sentire le iridi glaciali del biondo colpirlo.
«Lo ha detto Theodore» sputa subito l'altro, anche per evitare che l'amico venisse picchiato «Insomma... ha ragione, no? Vero?»
Draco si sente confuso, li guarda entrambi e si sente scosso: «Cosa ha detto Nott?»
«Lui ha detto che vuole analizzare Esme perché essendo il sesso debole cadrà ai suoi piedi. Anzi, addirittura ci ha detto è facile con lei come con tutte perché è una ragazza» dice, poi continua l'altro: «Secondo me lui se la farà... almeno così dice Theodore».
Blaise spalanca gli occhi, sa bene cosa succederà ora e lo percepisce anche dai nervi tesi del biondo.
Sembra una statua, stringe i pugni, sente che il corpo sta diventando bollente.
«Ha detto che la mia Esme è facile?» parla con voce bassa e penetrante, prendendo poi un grosso respiro al punto da far ingrandire le narici.
Loro annuiscono con fare ingenuo.
«E poi anche se fosse una che si fa cento ragazzi quale sarebbe il suo problema?»
«Oh... dice che sono troie!» azzarda Albus, rincarando la dose con una bugia aggiunta.
«Come si dice? Una chiave che apre mille porte è buona, mentre una serratura che si fa aprire da mille chiavi non è un granché... così dice Theodore» aggiunge Scorpius, vendendo il volto bianco di Draco diventare rosso fuoco.

La situazione diventa improvvisamente spettacolare.

Theodore varca la soglia della porta con aria fiera e la prima cosa che fa è proprio andare verso Esme ancora in compagnia di Astoria.
Con passo deciso e un sorrisetto malizioso si fa avanti e la saluta con un occhiolino ammiccante.
«Brutto figlio di puttana!»
Sente la voce di Draco, poi lo vede arrivare, passa una frazione di secondo e poi un pugno dritto nel naso.
È stato veramente improvviso, veloce, istantaneo.
I presenti sussultano, Esme si copre la bocca con le mani e spalanca gli occhi, mentre l'amica rimane con le spalle alzate e pietrificata dalla scena.
«Malfoy, cosa cazzo ti prende?» mugola strofinandosi il viso e cercando di capire cosa stia succedendo.
Insomma, non ha avuto proprio senso, lui è appena arrivato.
«Mi prende che sei uno schifoso, sai?» scuote il capo e poi gli tira un altro pugno dritto in faccia.
Blaise, Vincent e Gregory lo raggiungono e non sanno come comportarsi, tutti sono esterrefatti soprattutto perché questa rissa non si è scatenata da un litigio o una parola fuori posto.
Draco appare agli occhi degli altri un folle.
«Ti permetti solo di pensare a cose veramente schifose e mi chiedi cosa mi prende? Dovrei riempirti la faccia di pugni finché non la sfiguro.»
Ad Emily viene da ridere, è troppo divertita nel vedere suo zio nei panni di un ragazzo fuori di testa, ma deve rimanere nella parte di Astoria e finge di essere sbigottita e leggermente spaventata.

Blaise nota quel suo sussulto e tira un sospiro, dispiaciuto che una povera e bella ragazza abbia assistito ad una tale scena.
La prende per un polso improvvisamente e la tira a sé.
Emily lancia un mugolio squillante, trovando quella situazione alquanto imbarazzante e soprattutto fuori luogo.
«Non ricordi l'anno scorso al ballo? Ti ho presa nella stessa maniera e non sembravi così spaventata!» scherza Blaise mentre Draco e Theodore si insultano per qualche altro secondo.
Dannazione, la ragazza aveva dimenticato di aver preso le sembianze di una ragazza con la quale il padre era andato al Ballo del Ceppo.
Si ritrova una sua mano accarezzarle la spalla, spalanca bocca e occhi e le verrebbe da urlare e vomitare allo stesso tempo.
Scorpius e Albus si accorgono di quella vicinanza pericolosa, ma poi voltano gli occhi e di nuovo si ritrovano un Draco furioso.
Esme cerca di chiedere spiegazioni e fermarlo, ma non sembra ascoltarla.
«Sei disgustoso, Nott! Sei davvero un depravato... un coglione... uno schifoso... ah, per la barba di Merlino, non ho proprio parole su di te!» e gli tira un altro pugno.
C'è un caos pazzesco, non si capisce più nulla, e quei due non sanno più dove guardare.
Blaise si avvicina con il volto ad una Astoria che in realtà non è lei, vorrebbe solo dirle una cosa all'orecchio in quel baccano, ma sembra così pericolosa come situazione che Scorpius agisce d'impulso: tira un pugno in faccia a Zabini.

E di nuovo i presenti sussultano, diventa una pazzia totale.
Theodore colpisce Draco, poi Blaise colpisce Vincent (ovvero il nostro Scorpius), così si aggiunge anche Albus che tira un pugno a Theodore perché il casino non è mai abbastanza.
Inizia così una rissa senza senso, in cui Draco è acciecato dalla rabbia, mentre Scorpius non sapeva che fare per fermare Blaise dall'avvicinarsi a quella che sarà la figlia.
Esme è così scioccata che rimane per qualche secondo ferma a bocca aperta.
Sembrano dei tori impazziti, non si capacita come mai sia successo tutto quello e una motivazione ai suoi occhi non c'è.
Un pugno di qua, poi uno di là, degli insulti, la gente che cerca di separarli, poi altri che inevitabilmente si intromettono.
«Io davvero ti ammazzerei, Nott!»
«Mi spieghi cosa cazzo vuoi da me?»
«So cosa hai detto di lei, me lo hanno detto, e tu sei peggio di un maiale.»
«Quei bastardi!» così stacca la presa da Draco e va dare dei cazzotti a quei due idioti di Tiger e Goyle.
La rissa continua per poco tempo, finché non Esme stessa con un incantesimo a pietrificarli.
«Siete pazzi! Ma che state facendo?! Stavamo tutti bene e poi... boom, siete pazzi, siete pazzi!» i presenti annuiscono alle parole della ragazza e sospirano, sono tutti straniti per il loro comportamento esagerato.
Poi si sente delusa dall'atteggiamento di Draco, le fa pensare che sta di nuovo ritornando arrogante e aggressivo.

Scioglie l'incantesimo e i ragazzi sospirano per l'imbarazzo di quel rimprovero.
«Mi dispiace, davvero, non volevo che potesse scuoterti qualcosa» parla Theodore con fare delicato, avvicinandosi a lei e mostrandole uno sguardo mortificato.
Lo fa per impressionarla, per sembrare quello buono della situazione.
Cerca di posarle una carezza sul braccio ma il suo polso viene bloccato dalla mano di Draco: «Non è un oggetto».
«Non è tua.»
«Esme non è di nessuno, solo di se stessa.»
La bruna corruga la fronte e guarda Draco, lo conosce abbastanza bene da comprendere subito che il suo non è stato un gesto avventato bensì ha delle motivazioni valide.
Il biondo sospira e la guarda per qualche attimo, poi non regge il suo sguardo lo abbassa.
«Hai bisogno di essere medicato» è l'unica cosa che dice lei, prendendo Draco per una mano e portandolo con sé fuori dalla sala.
Poi cala il silenzio.

I due si allontanano, finiscono in fondo alle scale che portano verso i dormitori proprio per non essere disturbati da nessuno.
«Perché lo hai fatto, Draco?» corruga la fronte e lo guarda nervosa, ma pur sempre con un tocco di riguardo. Vuole ascoltare la sua versione.
Ma lui scuote la testa, non vuole dirle quelle cose.
«Parla.»
Rotea gli occhi al cielo e si asciuga il naso colante di sangue con una manica.
Ad Esme non piace quando fa così e gli pizzica con forza il naso dolorante.
«Ahia! Sei tu quella fuori di testa!» esclama sobbalzando ad occhi spalancati.
«Parla o te lo rompo definitivamente.»
Non gli resta che confessare a quel punto, quindi prende un respiro profondo e inizia a raccontare ciò che gli è stato riferito.
Esme schiude le labbra, non può credere a quello che dice.
«Ti rendi conto? Una facile? E poi, come si permette? Puoi andare a letto con chi vuoi, fare quello che vuoi, insomma non è nessuno per dirti quelle cose.»
Lei sente le guance arrossarsi, sorride e continua ad ascoltarlo.
«Certo puoi andare con chi vuoi tranne lui» sussurra a bassa voce, con vergogna, grattandosi il collo e ritornando poco dopo con il suo solito volto da arrogante «Ma se lo fai sono affari tuoi eh!»
Trattiene un risolino e scuote il capo: «Non voglio fare niente con lui, davvero».
Gli posa una carezza sulla spalla e lui si sente immediatamente confortato da quella risposa, al punto da sorridere a sua volta con dolcezza.
«Grazie per aver preso le mie parti anche se in maniera un po' brusca.»
«Avresti fatto lo stesso con me, ti conosco abbastanza bene per dirlo.»
Lei annuisce e copre la bocca con il dorso della mano per non mostrargli quell'espressione fin troppo dolce, che mostra il suo lato più sensibile.
Draco le sposta una ciocca di capelli e le accarezza una gota con il pollice, le fa alzare il viso e subito lei sistema il suo volto ammaccato con un incantesimo. Poggia la bacchetta sulla punta del suo naso, pronuncia a bassa voce qualche parolina e ritorna come nuovo.
«Fatina, non è la prima volta che mi fai smettere di sanguinare» sogghigna.
«Lo farei anche cento altre volte» sussurra pianissimo, quasi in maniera inudibile, come se non volesse farsi ascoltare nemmeno dal proprio cuore.

E come sappiamo lo ha fatto ancora e ancora, riportandolo anche in vita, guarendo anche le ferite al suo cuore e al suo animo.

Nel frattempo la festa è terminata, c'è stata troppa confusione per poter continuare.
Quatti i tre ragazzi del futuro si dirigono nella Stanza delle Necessità per fare un riassunto della serata e confrontarsi sulle possibili informazioni che hanno ottenuto.
«Se foste arrivati qualche minuto dopo forse avrei strappato qualche informazione ad Esme su qualche famiglia» sospira Emily, che con la bacchetta fa ritornare tutti e tre al loro corpo naturale.
Ogni tanto fa bene rivedere il proprio volto allo specchio.
«Dovevamo farlo, abbiamo bisogno di far sciogliere un po' Draco per sapere qualcosa da lui» risponde Scorpius, buttandosi sul divano a peso morto.
«Piuttosto... cosa diavolo ti salta in mente di dare un pugno a mio padre?» ridacchia.
«Non sapevo cos'altro fare! Insomma, se ti avesse baciata?»
Albus mima il gesto del vomito e mugola disgustato: «Cazzo, sarebbe stato orrendo».
«Prima di mia madre non sapevo fosse stato con Astoria!»
«Non sono stati assieme» scuote la testa Scorpius «Sono solo andati al ballo assieme, non sapevano con chi altro andare. Ed è andata meglio di mio padre che come uno stupido aveva scelto Pansy Parkinson.»
«L'unica donna che può stare con Nott. Non penso sia diverso ora che è adulto, anzi penso sia peggiorato» ridacchia Albus «Era davvero un idiota. Un ragazzo così non potrebbe mai piacere.»
«A meno che non sei idiota quanto lui.»

Il moro si va a sdraiare sui cuscini davanti al camino e socchiude gli occhi stanco, probabilmente si addormenterà per qualche ora lì.
Emily, invece, si avvicina a Scorpius e gli mostra un sorrisetto simpatico: «Comunque grazie per avermi fatto evitare un disastro».
«Già vederti baciare qualcuno sembra una scena raccapricciante, figuriamoci tuo padre» la prende in giro ridendo.
«Raccapricciante? Sogneresti solamente un bacio come il mio!» sta al suo gioco, scherzando.
«Sono certo che tutti i ragazzi sono rimasti poco soddisfatti» le dà una leggera gomitata, ma Emily diventa leggermente rossa e scoppia a ridere: «Ragazzi? Malfoy, mi fai più di successo di quello che sono!»
Lui rimane stupito a quelle parole e spalanca gli occhi: «Mi stai dicendo che... nessun bacio? Davvero?!»
«Certe volte ti dimentichi che non ho sedici anni come voi.»
«Pensavo lo avessi comunque dato un bacio.»
«Sono tutti presi dal fatto che sono la figlia della professoressa e non c'è nessuno di interessante a scuola» scuote semplicemente le spalle «Se voi ragazzi fate tutti schifo non è colpa mia!»
Entrambi ci ridono su e Scorpius non può che annuire con un sospiro: «Non sono tutti me, hai ragione. Purtroppo non è la fortuna di tutti i ragazzi essere belli e brillanti quando Scorpius Smith Malfoy»
Ancora ridono alle loro stesse battute e si fanno maggiormente vicini.

Emily appoggia istintivamente la testa sulla spalla dell'amico e sbadiglia.
«Sei davvero un'idiota, Malfoy.»
«Questo idiota oggi ti ha salvata, ricordalo» le sorride e la lascia in quella posizione, permettendosi di spostarle una ciocca di capelli dal viso.
Lei si accoccola maggiormente, si sente davvero esausta e gli occhi si chiudono pesanti.
«Devo tornare in camera» mugola lei a bassa voce.
«Ti sveglierò tra qualche ora, adesso prova a riposare.»
Scorpius fa comparire con la bacchetta un lenzuolo sulle sue gambe e dopo pochi attimi la sente respirare più lentamente, segno che si è addormentata.
La fa adagiare con cura sulle proprie gambe per farla stare comoda e le sposta i capelli che possono darle fastidio dalle guance.
«Sei molto attento a lei» mormora Albus, ancora sdraiato a terra, e volta la testa verso l'amico.
«È la più piccola, voglio solo fare attenzione.»
Lui trattiene una risata e poi gli dà di nuovo le spalle, pronto per dormire: «Sei davvero il figlio di Esme e Draco».
Scorpius non capisce subito a cosa si riferisce e rotea gli occhi al cielo.
«Pensa a dormire, domani abbiamo da fare» risponde Scorpius, poi chiude le palpebre. Forse è meglio dormire.

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Penso che questo capitolo sia stato CAOS!
E penso che sia stato anche divertente rivedere Draco ed Esme nei panni di due adolescenti incapaci con i loro sentimenti.
I nostri ragazzi invece si godono qualche momento divertente prima di entrare nella ricerca vera di Adelaide.

Comunque fatemi sapere con un commento cosa ne state pensando di questo sequel! Non siate timid*, ci tengo molto al vostro parere.

Ci vediamo sabato, LadyD 💚

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