CAPITOLO 13

"Preparatevi ad essere sconfitti!" Gridò Radley Madish per poi ridere in modo diabolico. Penny imbraccò la sua arma, e disse puntandola verso lo scienziato: "Mai, pazzoide!" Ma, quando premette il grilletto, non uscì neanche una goccia di sciroppo. "Merda." Mormorò la mora, prima di venire afferrata da un braccio meccanico. "PENNY!" Gridò Alberto correndo nella sua direzione, per poi essere acchiappato anche lui. Skyler e Brody si abbracciavano terrorizzati, dando la possibilità allo scienziato di acchiapparli entrambi. A poco a poco, tutti vennero intrappolati tra le braccia robotiche del marchingegno. Rhonda si divincolava furiosa, ma senza successo.

Gli unici che ancora non furono acchiappati, erano Chester, Rudy e Scarlett: i tre erano nascosti dietro ad un cartellone pubblicitario caduto. "Cosa facciamo adesso? Radley ora è imbattibile." Mormorò Rudy preso dal panico per poi andare in iper-ventilazione. Chester gli dette uno schiaffo "Facendo così, non migliori per niente la situazione!" Esclamò il veterano di guerra, arrabbiato e spaventato insieme: nemmeno lui sapeva come distruggere il macchinario. Poi però gli venne l'illuminazione, e si rivolse a Scarlett: "Hey rossina, hai ancora delle molotov?" "Temo di averle finite." Rispose la ragazza abbassando la testa. "Accidenti!" Esclamò l'anziano soldato. In quel momento, il cartellone venne sollevato da uno dei bracci robotici del marchingegno, e fulminei, due braccia fiondarono giù, acchiappando una Chester e l'altro Rudy. Un terzo braccio stava per prendere Scarlett, ma lei iniziò quasi d'istinto a correre. "Guarda che ti prendo!" Esclamò Radley ridendo e manovrando la console dell'apparecchio. Scarlett continuava a correre e a saltare tra i palazzi ancora integri della città, evitando il braccio robotico, finché finalmente riuscì a nascondersi dentro ad un capanno su un grattacielo, dove Radley non riuscì a raggiungerla. "Con te farò i conti dopo. Ora posso divertirmi con voi altri." Radley premette un pulsante che strinse la presa delle braccia robotiche del marchingegno. I prigionieri gemevano dal dolore, mentre Radley rise come un pazzo.

Scarlett era ancora nascosta nel capanno, indecisa su come agire. Doveva salvare i suoi amici, ma lei era l'unica ancora libera. Poi, Scarlett si affacciò alla porticina del capanno, puntò lo sguardo dove Chester aveva sparato, e notò che delle piccole scosse elettriche facevano malfunzionare il robot. Lei doveva solo avvicinarsi al cuore, e tenere uniti i cavi opposti, così avrebbe potuto salvare i suoi amici e uccidere Radley Madish. C'era solo un problema: lei avrebbe ricevuto una scossa così tanto potente che non sarebbe sopravvissuta, ma andava fatto. La ragazza prese un respiro, uscì dal capanno con i pugni stretti, lo sguardo agguerrito, il cuore era tra il terrorizzato e il furioso. "Sostenetemi ragazzi..... sostenetemi un'ultima volta." Mormorò, per poi prendere la rincorsa e saltare giù dal palazzo. La ragazza atterrò su un braccio del robot, il quale era in un'inclinazione ideale per permetterle di avvicinarsi al cuore. Scarlett corse a per di fiato, fino a che raggiungette il suo obiettivo. Fulminea, mise le mani nel cuore, tenendo uniti i cavi opposti e ricevendo una scossa elettrica.

Il suo lavoro funzionava: i civili vennero liberati dalle braccia robotiche ormai indebolite. I ristoratori inizialmente non capirono, poi però guardarono in su, e videro la loro amica che manometteva il robot, ricevendo spasmi e scosse elettriche. Rudy impallidí portandosi le mani alla bocca. "Sta manomettendo il cuore del robot. Proprio dove Chester ha sparato!" Esclamò Penny. "Ma facendo così, morirà!" Ribatté Prudence. Gli occhi di Rudy si inumidirono. "SCARLETT!" Gridò poi il ragazzo correndo in direzione della compagna: non poteva lasciarla morire! Venne però fermato dalle braccia di Tony e Johnny. "Lasciatemi andare da lei!" Gridava il corvino divincolandosi dalla presa. Clover gridò con le lacrime agli occhi: "Questo è l'unico modo, noi possiamo solo nasconderci!" A malincuore, i civili si nascosero in un tombino nelle vicinanze, il signor Louie teneva il coperchio socchiuso per vedere la situazione da fuori.

Radley Madish notò che il robot non stava più funzionando. "Ma che...?!" Esclamò lo scienziato premendo ripetutamente i pulsanti sul cursore. Uno sguardo verso il cuore del robot gli fece capire. "SARGE! LUAU! Andate ad allontanare quella ragazza dal cuore della mia creazione, ADESSO!" Ordinò Radley su tutte le furie. I suoi aiutanti obbedirono, ma, non appena giunsero nelle vicinanze della ragazza, una scossa li colpì, facendoli finire arrostiti. I due cadaveri caddero pesantemente sull'asfalto. "Questa scossa è troppo potente. Ucciderà tutti!' Gridò lo scienziato ora spaventato. Non poté aggiungere altro, che una grossa lamina gli cadde in testa uccidendolo.

La rossa sentì le forze abbandonarla, fu allora che nella sua mente passarono veloci, come soffi di vento, i migliori ricordi della sua vita: l'apertura del negozio di cupcakes a Frostyfield, i concerti con la sua band, tutte le serate tra ragazze con le ristoratrici, tutte le sue vittorie alla gara di rutti, quando gli strumenti musicali vennero rubati da Guy Mortadello e lei e Rudy iniziarono a lavorare nel locale del signor Louie a Toastwood. Poi pensò a Rudy, e si ricordò di tutti i baci ricevuti da lui, alla loro ultima notte di passione, quando furono prigionieri da Radley e lui aveva cantato per lei, quando furono liberati, e sorrise, mentre chiuse le palpebre ormai pesanti e una singola lacrima le rigò la guancia. Poi, il robot esplose con un forte boato, mentre una luce bianca scosse tutto il centro cittadino.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top