· Six ·

                                                                                    six; it's my foult

Ero distesa sul letto con Luke da alcuni minuti, anzi, credo da una buona mezz'ora. Sinceramente, non sapevo di preciso perché Luke mi avesse invitato a stendermi con lui, ma dopo tutto quello che mi era successo, un abbraccio era la cosa che mi serviva di più.

Il braccio di Luke era avvolto sulle mie spalle, mentre la mia testa e il mio braccio sinistro erano sopra il suo torace. Era così rilassante, sentire i battiti del suo cuore e il suo petto alzarsi e abbassarsi ogni volta che ispirava ed espirava. Mi sentivo quasi cullata.

Le nostre gambe si attorcigliarono leggermente tra di esse mentre i minuti passavano. Alzai per qualche attimo lo sguardo, notando il ragazzo accanto a me intento a dormire. Decisi di imitarlo, dopotutto non avevo dormito molto la notte precedente e prendermi qualche minuto per riposarmi non mi sembrava poi una così cattiva idea.

***

-Hey.- sentii sussurrare. Mugugnai per poi aprire lentamente gli occhi. Per prima cosa notai Luke seduto sul letto intento a guardarmi. Ero ancora distesa sul letto.

-Ci siamo addormentati.- mi fece notare mentre mi stitacchiavo.

-Sì.- ridacchiai. -Me ne sono accorta.-

-Tutto a posto?- domandò.

-Io sì sto bene, tu casomai, ti senti meglio?-

Annuì leggermente, ma subito dopo si portò una mano sullo stomaco. Il suo viso assunse una smorfia di dolore e le sue labbra lasciarono un gemito strozzato.

-Stai bene? Vuoi che chiami qualcuno?- domandai scattando in piedi.

-No tranquilla, era solo una fitta. Dura solo un paio di secondi, ma poi mi sento subito meglio. Non ti devi preoccupare.- Mi assicurò.

Lo guardai per qualche attimo, perdendomi nei suoi occhi: così azzurri, così puri.

Guardandolo, non feci altro che sentirmi in colpa, lui non c'entrava assolutamente nulla e vederlo in quello stato per colpa mia mi faceva solo star male.

Mi accorsi di star piangendo solo quando Luke me lo domandò.

-È colpa mia.- sussurrai. -Mi dispiace.-

Il suo sguardo era perso, non capiva di cosa stessi parlando.

Il mio pianto si fece quasi isterico e nemmeno quando Luke mi strinse tra le sue braccia riuscii a calmarmi.

-Devo andare.- gli dissi quando riuscii a calmarmi minimamente.

Luke biascicò un Okay prima che io uscissi dalla stanza.

Camminai velocemente tra i corridoi freddi dell'ospedale. Le luci neon illuminavano fiocamente il luogo, facendomi rabbrividire. Pensai a quando ero piccola, mi dicevano che quando rabbrividivo improvvisamente era perché uno spirito attraversava il mio corpo, ma io non ci avevo mai creduto.

-Attenta!- sentì la voce di un ragazzo echeggiare per il corridoio e in un secondo mi ritrovai a terra.

Il ragazzo su cui ero accidalmente andata a sbattere mi aiutò ad alzarmi, tirandomi su.
-Scusami,- mi discolpai. -stavo sognando ad occhi aperti.- risi di me stessa mentre mi passavo le mani sui jeans chiari.
Alzai lo sguardo sul ragazzo davanti a me.
Le punte delle mie labbra si alzarono, formando un sorriso.
-Brad!- esclamai.

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