· Nine ·

                                                                     nine; coffee

-Ti va un concerto?- domandò Cassie appena ci sedemmo in un tavolo alla mensa.

-Non lo so, ultimamente non ho voglia di fare nulla.- risposi prendendo una forchettata di insalata.

Lei scrollò le spalle, tornando a mangiare la sua pasta.

-Come va con Mike?-

-È okay.-

-Che è successo?- domandai con tono di voce autoritario, girandomi verso di lei. Sapevo che quando rispondeva è okay qualcosa era andato storto.

Non disse nulla, continuando a mangiare il suo pranzo come se non mi avesse sentito.

-Cassie..-

-Non sono dannati cazzi tuoi!- quasi mi urlò contro. Rimasi sbigottita, non mi aveva mai urlato contro. Le cose dovevano andare molto male allora.

-Allora scusa.- risposi dopo alcuni minuti. Rimase zitta, raccolse se sue cose e se ne andò.

Questa cosa non mi andava molto a genio, dovevo sapere che cosa stava succedendo alla mia amica.

***

Era un altro pomeriggio noioso, ero a casa, distesa comodamente sul divano del mio salotto. Dopo che Cassie mi aveva lasciata da sola nella mensa, non l'avevo vista durante le altre lezioni.

Sentii bussare pesantemente alla porta, e con la mia solita andatura da bradipo, andai ad aprire.

-Michael? Come sai che abito qui?- domandai, quando mi ritrovai il ragazzo di Cassie davanti alla mia porta di casa.

-Devo parlarti.- evitò le mie domande entrando in casa.

-Ti va un tè?- proposi mentre andavamo in cucina.

-Un tè? No. Dammi un caffè.- disse nervoso. Inarcai un sopracciglio, fissandolo. -Per favore?- sorrise appena.

Sospirai cominciando a preparare le due bevande.

Gli diedi una tazza fumante di caffè nero. Si sedette sull'isola della cucina, cominciando a ridacchiare leggermente.

-Perché ridi?- gli chiesi prendendo un sorso di tè caldo.

-Sono nella merda.- alzò lo sguardo, guardandomi. Alzai le sopracciglia, incitandolo a continuare.

-Ho messo incinta Cassie.-

La tazza mi cadde dalle mani, sfracellandosi sul pavimento.

-TU COSA.- gli urlai contro.

-È capitato!- si discolpò, alzando le mani in segno di resa.

-MICHAEL!- gridai ancora. -Quando è successo?- chiesi calmandomi.

-Beh hai presente quando non trovavi Cassie a scuola? Era a scuola, ma..-

-Oh Cristo! Basta non voglio sapere altro.- lo interruppi, stringendo le braccia al petto.

Rimasimo in silenzio per qualche minuto, ma poi gli dissi di andarsene. Dovevo schiarirmi bene le idee. Insomma, Cassie è la prima a dire che un bambino è l'ultima cosa che vorrà avere e poi se ne esce Michael dicendomi che l'ha messa incinta. Davvero, ero furiosa. Chissà sua madre poi, l'avrebbe mandata a vivere in Michigan da suo padre pur di non avere un neonato tra i piedi.

Scossi la testa ripetutamente, dovevo parlarle.

Notai solo dopo aver cenato di avere un messaggio, ormai il mittente lo sapevo a memoria.
Da: Sconosciuto
"Le persone inutili devono morire."

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