Capitolo 9


CAPITOLO 9


Pandora's POV


Un fetore nauseabondo mi destò dal sonno indotto alla mia cattura e quando aprii gli occhi non mi sorpresi di trovarmi sdraiata su un freddo pavimento di pietra dietro alle sbarre di ferro che delimitavano la mia prigione.

Un lieve movimento nel mio grembo mi fece sospirare di sollievo e poggiare immediatamente le mani sulla veste gonfia, contenta di sentire il mio bambino nonostante la situazione in cui ci trovavamo.

<< Ben svegliata mia cara >>.

Alzai lo sguardo su un uomo bellissimo con i capelli e gli occhi scuri, dotato di un fisico scolpito e messo in mostra dalla veste nera che lo copriva.

<< Sai chi sono? >> domandò.

<< Ade, il Dio dell'Oltretomba >> risposi con prontezza.

<< Corretto mia cara >> sogghignò, entrando nella mia cella come se le sbarre fossero semplice fumo << Avevo ipotizzato che tu fossi una giovane ed avvenente fanciulla per attirare l'attenzione di Louis, ma devo ammettere che hai superato le mie aspettative mia cara. Sei bellissima e per di più gravida. Mi stai rendendo tutto così facile >>.

<< Dovevo immaginare che non avreste chiuso un occhio riguardo la recessione di Louis dal vostro patto >> affermai.

<< Sei intelligente dolcezza, peccato che tuo marito non lo sia stato altrettanto o avrebbe rifiutato di portarti sulla terra dove io potevo raggiungerti senza problemi. Anzi sono sorpreso che ti abbia sposata, non avrei mai pensato che quel violento e sanguinario di Louis potesse trovare una donna che sapesse amarlo nonostante la sua natura >>.

<< Louis è molto più di ciò che dite >>.

<< Forse ma non ha importanza perché adesso ho ciò che ama di più al mondo tra le mani >> ghignò << Si starà sicuramente distruggendo ed incolpando per il tuo rapimento e quando la follia prenderà il sopravvento su di lui tornerà da me in ginocchio per supplicarmi di risparmiarti >>.

<< Piuttosto che sottomettersi mio marito combatterà e ti sconfiggerà Ade, ne sono certa >>.

<< Sei troppo fiduciosa, forse dovrei mostrarti che non sono un Dio misericordioso >> ponderò Ade.

I suoi occhi si abbassarono sul mio ventre che subito coprii con le braccia per proteggere il mio bambino.

<< Sei molto avanti con la gravidanza >> mi osservò attentamente << Mi chiedo cosa succederebbe al piccolo se nascesse ora >>.

Trattenni il respiro dalla paura perché mancava ancora un mese e mezzo alla fine della gestazione e le voci che avevo sentito al tempio riguardo ai parti anticipati non erano mai positive.

<< Non ho mai posseduto una donna già gravida >> rifletté Ade << Forse prima posso divertirmi con te e poi pensare al bastardo che porti in grembo >>.

<< Non ti permetterò di toccare me o il mio bambino >> replicai.

<< Non hai speranze di sopraffarmi mia cara, io sono un Dio e tu ti trovi nel mio Regno >> sogghignò.


***


Louis' POV


<< Divino Zeus! >>.

Entrai nella sala del trono sull'Olimpo seguito dai gemelli e dalle dieci Guardie trovando il Re degli Dei seduto sul suo scranno affiancato da Hera mentre i miei genitori, Cupido ed Harry erano in piedi poco lontani da loro.

<< Ho osservato ciò che è successo nipote ed ho anche visto ciò che hai fatto a questi dieci soldati >> mi precedette Zeus.

Deglutii e per la prima volta dopo secoli m'inginocchiai al cospetto del Re, stupendo tutti i presenti.

<< Ricordo bene le parole con cui mi avvisaste dieci anni orsono riguardo la riscossione della mia ricompensa e proprio oggi, in questo momento, m'inchino dinanzi la vostra persona per chiedervi umilmente di lasciarmi attraversare l'Oltretomba e se necessario combattere contro Ade per riprendermi la donna che amo più di me stesso e da cui sto per avere un figlio >> chiesi a capo chino.

<< Se tu e le tue Guardie Immortali attraverserete i cancelli degli Inferi dichiarerete guerra ad Ade ed io non posso permettere che si cominci uno scontro tra Dei >> rispose Zeus.

Alzai di scatto la testa per osservare il Re senza vergognarmi della disperazione mischiata alla paura ed alla rabbia che si potevano ben leggere sul mio volto.

<< Tuttavia la vendetta di Ade non dovrebbe estendersi su coloro che ti circondano, in questo caso sulla tua donna gravida e mortale, e per questa ragione io ordino che vi sia un duello tra il Dio degli Inferi ed il Dio della Violenza da cui il vincitore stabilirà la pena che dovrà scontare lo sconfitto >> dichiarò a gran voce Zeus.

Le pareti tremarono ed una nuvola di fumo fece apparire nella stanza Ade con ai suoi piedi il corpo debole e ferito di Pandora.

Scattai verso mia moglie e la presi tra le braccia mentre il Dio si voltava verso il Re in cerca di spiegazioni; scorsi l'incertezza di Ade nel scoprire ciò che io e lui avremmo dovuto affrontare tra poco.

<< Louis >> sospirò Pandora.

<< Va tutto bene tesoro. Sei al sicuro ora >> la rassicurai.

<< Ho lottato >> mormorò << Non volevo che mi toccasse o che facesse del male a nostro figlio >>.

<< Sei stata bravissima >> accennai un sorriso, sfiorandole poco dopo le labbra con un bacio << La mia donna guerriera >>.

Mia madre mi raggiunse insieme ad Hera e ad alcune ancelle che aiutarono Pandora ad alzarsi conducendola in un'altra stanza.

<< Lotta per ciò che ami figlio mio e vincerai >> mi augurò Afrodite.

<< Sei cambiato in meglio Louis e ci hai resi fieri di te. Battiti per la tua sposa, combatti per tuo figlio, lotta per il vostro futuro ed il Fato sarà dalla tua parte >> si congedò Hera.

Le due seguirono le serve per occuparsi di Pandora, lasciandomi solo con Ade e gli spettatori del nostro duello.

Il mio avversario indossò la sua armatura ed estrasse una lunga spada, iniziando a girare in tondo insieme a me; non dovevo abbassare la guardia, tantomeno dovevo distrarmi al pensiero di Pandora ferita ed ora nelle mani di mia madre, Hera e le ancelle.

Il Dio attaccò per primo ma parai il fendente con facilità, iniziando ad avanzare a mia volta; non mi sarei lasciato sopraffare da Ade, avrei protetto la mia famiglia a qualsiasi costo.

<< Non avresti dovuto recedere dal patto che avevamo stipulato >> disse Ade << Guarda in che situazione ti trovi per la tua azione sconsiderata >>.

<< Ho seguito il mio cuore stabilendo che quel patto era sbagliato, un diversivo alla vecchia vita che conducevo e che Pandora ha stravolto e cambiato in meglio >> replicai.

<< Ti sei scelto una donna leale devo ammetterlo, mi ha dato parecchi grattacapi e non si è mai arresa dinanzi le torture che doveva sopportare >>.

<< Ti farò pagare il dolore che le hai causato >>.

La spada di Ade mi sfiorò l'avambraccio così balzai indietro ma il Dio doveva aspettarsi quella mossa perché attaccò di nuovo e stavolta mi colpì alla spalla.

<< Sei diventato debole da quando è arrivata Pandora >> ghignò Ade.

Strinsi i denti per il dolore della lama conficcata nella carne ed approfittai della sicurezza di Ade in un'eventuale vittoria per alzare la mia spada e conficcargliela proprio nello stomaco; gli mozzai il respiro e lo vidi sgranare gli occhi, abbassando il viso verso la mia mano che spingeva l'arma sempre più in profondità.

<< Invece Pandora mi ha reso ancor più forte di prima >> ammisi.

Ade crollò in ginocchio proprio nell'istante in cui Zeus si alzava dal suo trono.

<< Il vincitore dello scontro è Louis, Dio della Violenza >> dichiarò il Re << Quale pena vuoi dare allo sconfitto Ade, Dio dell'Oltretomba? >>.

<< Voglio solo che lasci in pace la mia famiglia e che se ne resti negli Inferi per sempre >> risposi.

<< Così sia >> annuì Zeus.

Mi afferrai la spalla lesa con la mano destra stringendola per rallentare l'uscita del sangue, ma un grido di dolore mi fece gelare sul posto prima di farmi correre nella stanza in cui era stata portata Pandora.

<< No. No. No. No. E' troppo- troppo presto >> gemette con sofferenza.

<< Che succede? >> chiesi preoccupato.

<< Le percosse di Ade sono state molto forti ed ora è in travaglio >> dichiarò Hera.

Mio padre mi prese per il braccio sano e mi trascinò fuori.

<< Cos- no! Io devo stare con lei! >> gridai opponendo resistenza.

<< Saresti solo d'intralcio Louis. Tua madre ed Hera sanno cavarsela egregiamente, Pandora è in ottime mani figlio mio >> dichiarò Ares.

Le dieci Guardie Immortali si appostarono fuori la soglia della stanza per vegliare sulla mia donna mentre io venivo ricondotto nella sala del trono e fatto sedere su una panchina; Harry mi medicò la spalla ed attesi con pazienza, ma anche con ansia e dolore sentendo le urla di mia moglie.

<< Andrà tutto bene Louis >> mi rassicurò Zeus.

E se era lui a dirlo allora ci credevo.

<< Grazie >> dissi flebilmente.

Tutti gli sguardi si posarono su di me, ma io tenevo la testa tra le mani prima di prendere un profondo respiro e fissare il Re degli Dei.

<< Grazie per avermi fatto incontrare Pandora >> chiarii.

<< Era scritto nel vostro Destino Louis, io non ho fatto nulla >> negò Zeus.

Attesi per quelle che mi parvero ore finchè non scattai in piedi sentendo il pianto di un bambino.

<< Siamo zii >> sorrise Phobos a Deimos.

Mia madre apparve sulla soglia con un fagotto contro il petto e rivolgendomi un radioso sorriso me lo poggiò tra le braccia.

<< E' un maschietto >> gioì.

Scostai la stoffa con mano tremante ed ammirai il capolavoro che avevo creato con Pandora, sorridendo felice mentre alcune lacrime solcavano le mie guance.

<< Nonostante sia nato in anticipo è sano e forte >> dichiarò Afrodite.

<< Louis >> mi chiamò Hera << Pandora chiede di te >>.

Non persi tempo nel tornare nella stanza della mia sposa trovandola sdraiata sul letto con molti cuscini dietro la schiena, l'espressione stanca mutò in una più contenta appena mi vide con nostro figlio tra le braccia.

<< E' stupendo non trovi? >> mormorò.

Non le risposi perché la voce non sembrava intenzionata a lasciare la mia gola così mi limitai a baciarla con amore, ringraziandola silenziosamente per quel magnifico dono.

<< Pandora >>.

Zeus le porse un calice che lei prese con riverenza.

<< Bevi Pandora. L'ambrosia ti renderà immortale e ti permetterà di restare al fianco di Louis per sempre >> rivelò il Re.

Mia moglie sorrise e bevve il contenuto del calice senza alcun timore o alcun dubbio, scegliendo una vita eterna con me.

<< Vi ringrazio mio signore >> chinò il capo verso Zeus.

<< Riposati ora >> si congedò il Dio dei Fulmini.

Restammo soli ed entrambi portammo immediatamente ogni attenzione sul neonato che riposava tranquillamente tra le mie braccia.

<< E' perfetto >> sussurrò Pandora poggiando la testa contro la mia spalla sana.

<< Direi che siamo stati bravi >> ridacchiai << Abbiamo dato vita ad un capolavoro >>.

<< Come vorresti chiamarlo? >> domandò.

<< Sinceramente non ci ho ancora pensato >> ammisi.

Mia moglie alzò lo sguardo permettendomi di vedere una luce serena e gioiosa in quelle iridi grigie.

<< Ti piace Lucan? >> propose la mia sposa.

Lucan.

<< Suona molto bene >> sorrisi.

Pandora ricambiò prima di lasciare un delicato bacio sulla testolina castana del piccolo e poi uno più passionale sulle mie labbra.

<< Benvenuto in famiglia Lucan >> affermò mia moglie.    


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