Capitolo 7


CAPITOLO 7


Pandora's POV


<< A presto mia cara >> si stava congedando Afrodite.

Era pomeriggio inoltrato e la Dea aveva insistito dopo colazione a passeggiare da sola con me, parlandomi di Louis e chiedendomi della mia vita al tempio dopo la strage della mia famiglia.

<< E' stato un onore passare del tempo con voi mia signora >> m'inchinai.

<< Suvvia mia cara ora basta con queste formalità >> mi abbracciò la Dea << Spero che la prossima volta che ci vedremo mi confesserai di portare in grembo il mio futuro nipotino >>.

<< Mia signora sappiamo entrambe che Louis non si è mai lasciato andare nel ventre di una donna, dubito che con me sarà diverso >> negai.

<< Non ne sarei così sicura mia cara >> mi fece l'occhiolino prima di sparire dalla mia vista.

Rimasi alcuni istanti a fissare il vuoto con la mente che fantasticava su quella possibilità e su un'eventuale gravidanza.

<< Sarebbe bellissimo >> sussurrai al vento.

<< Cosa? >>.

Sobbalzai per la voce maschile e familiare alle mie spalle, voltandomi immediatamente nel frattempo che il Dio della Violenza mi si avvicinava scrutandomi con curiosità.

<< Nulla mio signore stavo solo fantasticando >> scrollai le spalle.

<< E su cosa se posso chiedere? >> domandò avvolgendomi la vita con le sue braccia.

Arrossii per l'imbarazzo di rivelargli un simile pensiero così mi limitai a scuotere la testa e nascondere il volto contro il petto nudo e muscoloso del Dio.

<< Devo preoccuparmi del tuo silenzio e del tuo impaccio? >> chiese serio.

<< No mio signore solo che mi vergogno di ciò che la mia mente ha elaborato dopo le parole di vostra madre >> confessai.

<< Cosa ti ha detto per metterti in una simile situazione? >>.

<< Ecco... ecco lei... lei spera che al nostro prossimo incontro io le riveli che... che aspetterò un bambino da voi e- >>.

Louis, contro ogni mia previsione, si mise a ridacchiare e mi lasciò un gentile bacio sulla fronte mentre le sue mani mi carezzavano lentamente la schiena.

<< Mia piccola Pandora non devi provare imbarazzo per simili pensieri >> disse.

<< Ma- >>.

Louis mi alzò il viso e mi baciò con passione introducendo la lingua nella mia bocca che l'accolse con arrendevolezza e con desiderio; le mie mani strinsero i bicipiti del Dio mentre il bacio diventava sempre più esigente e violento.

<< Fermami se non lo vuoi >> mormorò Louis fissandomi negli occhi << Se non ti senti pronta posso ancora fermarmi, ma devi dirmelo ora >>.

<< NO! >>.

Mi aggrappai al suo collo spingendo il mio corpo contro il suo per non farlo allontanare o dubitare del mio puro e vero desiderio per lui.

<< Non fermatevi mio signore. Io lo voglio e voglio voi completamente >> lo pregai.

Per rafforzare le mie parole mi sporsi verso il volto del Dio e lo baciai con tutta la passione che provavo, mostrandomi audace e sfacciata come solo con lui sapevo essere; la mia lingua gli socchiuse le labbra sottili e subito trovai la sua pronta ad accogliermi e ad intrecciarsi con forza.

Le braccia muscolose di Louis mi sollevarono da terra senza alcuno sforzo e mi accorsi di non essere più all'aperto solo quando percepii la comodità e la morbidezza del letto quando vi fui deposta; il Dio era seduto al mio fianco e continuava ad approfondire il nostro bacio, ma le sue mani carezzavano dolcemente il mio corpo finchè non sfilarono la veste azzurra che mi copriva per rivelare la mia completa nudità.

<< Nessuno oserà interromperci >> mormorò Louis.

Scivolai sulle lenzuola per far spazio al corpo del castano e quando si stese al mio fianco non persi tempo dal togliergli il mantello rosso ed il gonnellino rosso-oro, gli unici indumenti che indossava e che in quel momento mi erano d'ostacolo.

<< Ne sei sicura Pandora? >> domandò di nuovo.

Ed io ancora una volta non risposi a parole abbassandomi sul suo membro per prenderlo in bocca e così donare piacere al mio amante immortale che iniziò a sospirare pesantemente; una sua mano s'infilò tra i miei capelli e li strinse leggermente nel momento in cui succhiai con più forza la punta del suo pene, facendogli scappare un gemito più acuto mischiato al mio nome.

Il mio corpo sembrava andare a fuoco per l'eccessiva eccitazione che scorreva nelle mie vene e non riuscii ad evitare di portarmi una mano proprio sul mio centro, provando ad alleviare almeno in parte quel calore e quel desiderio che mi stavano sopraffacendo.

Mi ritrovai supina contro i cuscini in un battito di ciglia e la mano con cui mi stavo dando piacere fu fermata da quella di Louis che subito se la portò alle labbra e la ripulì dalla mia essenza senza distogliere quei liquidi e tempestosi occhi azzurri da me.

<< Sono io che devo farti impazzire mia piccola Pandora >> sogghignò.

Inarcai la schiena e gemetti il suo nome quando furono le sue dita a penetrare la mia carne e muoversi nel mio centro lentamente, torturandomi e rendendomi folle per quel sublime piacere.

<< Oh Louis >> sospirai.

La sua bocca si chiuse sul mio seno sinistro e cominciò a stuzzicarne il capezzolo con la lingua e con i denti ed il pensiero di ciò che mi aveva detto Afrodite divenne ancor più forte dentro di me; amavo percepire quel dolce succhiare ed il desiderio che fosse la boccuccia affamata di un bambino a farlo mi rese ancor più languida e speranzosa.

<< La mia mano è completamente fradicia della tua essenza ed il tuo petto è così turgido da rendermi difficile resisterti. Posso leggere i tuoi pensieri in questo momento mia piccola Pandora >> mormorò Louis.

I suoi denti perfetti serrarono con dolcezza e tirarono uno dei capezzoli facendomi sussultare per quel contrasto tra dolore e piacere; le sue dita continuavano a spingersi nella mia intimità e quando il pollice tintinnò il mio clitoride mi sentii travolgere dall'orgasmo.

<< M-Mi dispiace mio signore... non volevo offendervi con i miei oscuri pensieri >> sibilai con affanno.

<< E' questo il punto bambina, i tuoi desideri non mi stanno irritando ma incoraggiando a darti ciò che silenziosamente stai volendo da me >> confessò.

<< Siete il solo a scatenarmi queste fantasie mio signore. Nessun uomo ha mai instillato in me questo profondo desiderio >> ammisi.

<< E ne sono felice Pandora. Sono contento di scoprire che il tuo cuore, il tuo corpo, la tua mente e la tua anima vogliono solo me >> sussurrò.

Louis era inginocchiato tra le mie gambe aperte ed abbassai lo sguardo quando le sue dita mi abbandonarono, anche se subito dopo fu la punta del suo pene a sfiorarmi; sapevo cosa stava per accadere e non ne fui affatto spaventata o intimorita perché ero ben felice di concedere la mia verginità a quell'uomo meraviglioso.

Ero gioiosa di lasciare che il Dio della Violenza mi rendesse donna tra le sue braccia, nel suo letto, nella sua casa.

<< Sei pronta? >> domandò con timore.

<< Sì mio signore >> affermai con sicurezza, alzando le braccia per incoraggiarlo a stendersi su di me << Ti voglio completamente Louis >>.

Il Dio accolse il mio invito e fece combaciare i nostri corpi mentre si sorreggeva sull'avambraccio sinistro, indirizzando con la mano destra il suo membro verso il mio centro.

<< Pandora- >>.

<< Amami Louis >> lo pregai.

Socchiusi gli occhi sentendo il suo sesso scivolare lentamente nella mia intimità, poi un gemito di dolore lasciò le mie labbra dopo una poderosa spinta; invece Louis sospirò di piacere una volta che il suo pene fu completamente dentro di me.

Il peso del suo fisico muscoloso e possente era minimo e per questo avvolsi le braccia attorno il suo collo e lo feci abbassare ulteriormente, facendo poggiare il suo petto solido contro il mio più morbido e delicato.

I miei occhi grigi trovarono immediatamente quelli azzurri di Louis e non riuscii ad impedire ad un sorriso gioioso di solcarmi le labbra, rallegrando anche il Dio della Violenza che prima fece sfiorare i nostri nasi poi si abbassò per baciarmi dolcemente.

<< Sei così calda attorno a me >> sussurrò.

<< Voi invece siete così enorme dentro di me >> ridacchiai.

Louis rise flebilmente poi si mosse, facendomi gemere nel sentire il suo membro arretrare e sfregare le mie pareti prima che affondasse di nuovo completamente, riempiendomi; iniziarono così a susseguirsi spinte lente e gentili ad altre più veloci e violente, eppure non riuscivo a smettere di gemere e gridare il nome del Dio mentre il piacere ci avvolgeva entrambi, unendoci indissolubilmente l'uno all'altra.

<< Mia piccola Pandora >> sibilò Louis.

Non riuscivo ad aprire gli occhi per via dell'intenso piacere che stavo provando, non riuscii nemmeno ad obbedire alla richiesta del castano di guardarlo.

<< Apri gli occhi piccola Pandora. Guardami e lascia che veda ciò che ti sto provocando >> chiese ancora.

Con enorme fatica socchiusi le palpebre fino ad incrociare quegli occhi azzurri come l'oceano ed allora non riuscii più a distogliere lo sguardo, incantata dal bellissimo spettacolo del Dio che esprimeva tutto il suo piacere attraverso lievi gemiti o flebili sussurri del mio nome.

<< Louis >> lo invocai.

Trattenni il respiro quando lo sentii affondare con più forza e con movimenti irregolari e brevi mentre percepivo l'apice farsi sempre più vicino.

<< Non sarai la mia amante piccola Pandora >> mormorò Louis.

Recepii le sue parole ma proprio in quel momento gridai il suo nome raggiungendo l'orgasmo, serrando le pareti della mia intimità attorno al suo pene duro e pulsante.

<< Pandora >> mi chiamò.

Lo vidi inclinare la testa all'indietro e gemere nuovamente il mio nome prima di affondare completamente dentro di me con un ultimo e violento gesto; sgranai gli occhi e sospirai di sorpresa quando sentii il suo membro pulsare con prepotenza contro le mie pareti nello stesso istante in cui un intenso calore si diffuse nel mio ventre.

Una lacrima birichina scivolò sulla mia guancia mentre Louis mi osservava con affetto ed un sorriso dolce sulle labbra, prima che cancellasse quella piccola ed unica goccia con un bacio.

<< Da questo momento non sarai la mia amante, ma la mia sposa piccola Pandora >> confessò il Dio della Violenza.

<< Louis >> sorrisi felice.

<< Appena ti vedranno tutti capiranno il tuo nuovo rango e ti tratteranno proprio come meriti. Tutti ti onoreranno come la sposa del Dio della Violenza >> rivelò.

Non sapevo cosa dire per quella liete ed inaspettata novella così lo baciai con passione ed amore, sperando di riuscire a trasmettergli tutta la mia gioia ed il mio ringraziamento per quel dono sorprendente ed insperato.


***


Louis' POV


Dopo quel bacio che mi rese felice e sereno come mai mi era capitato nella mia lunga esistenza, Pandora non aveva voluto che mi scostassi da lei e mi aveva obbligato – non che mi dispiacesse quell'iniziativa – a restare sopra il suo corpo; il mio viso era nascosto nell'incavo del suo collo niveo e le sue mani giocherellavano con i miei capelli scarmigliati, rilassandomi completamente.

<< Mio signore >> sussurrò.

Alzai il viso e mi sorressi sugli avambracci, incrociando lo sguardo argenteo della mia donna.

<< Sei diventata la mia sposa Pandora, dovresti abbandonare le formalità e chiamarmi semplicemente Louis, dandomi anche del 'tu' >> ridacchiai.

<< Faccio ancora fatica a credere nel gesto che hai compiuto >> sorrise.

<< Eppure hai ancora il mio membro piantato nel tuo grembo bambina >> ghignai.

Pandora arrossì sospirando nello stesso istante in cui diedi un paio di spinte giocose, ma le contrazioni e l'immediato lubrificarsi della sua intimità mi fecero trattenere il respiro; era così sensibile e così reattiva che non riuscii a fermarmi dal muovermi nuovamente dentro di lei, diventando duro in pochi istanti.

I nostri gemiti ed i nostri nomi permeavano nella stanza come preghiere o grida di piacere mentre aumentavo la velocità e l'intensità dei miei affondi; stavo impazzendo d'amore e di desiderio per quella giovane e bellissima mortale.

Chiusi gli occhi e sospirai quando lessi ancora la mente di Pandora: i suoi pensieri erano incentrati su di me e su ciò che stavamo consumando, ma in sottofondo potevo vedere il suo segreto sogno innescato dalle parole di mia madre; Pandora voleva che la riempissi col mio sperma e che dalla nostra unione si generasse una nuova vita.

Scorgevo il suo desiderio di veder crescere giorno dopo giorno la sua pancia e poter sentire la creatura che ne sarebbe derivata, vedevo la sua gioia nel sapere che quel figlio gliel'avevo dato io, il feroce e spietato Dio della Violenza.

<< Lou... Louis... Louis... >> gemette.

Eravamo entrambi vicini all'apice; la baciai separando le sue labbra con la lingua che subito incontrò la sua ed insieme fummo travolti da un magnifico e liberatorio orgasmo.

Sentirmi accogliere ed avvolgere dal suo corpo era una sensazione indescrivibile e nuova perché con le mie vecchie amanti non avevo mai provato quel piacevole ed amorevole calore e serenità; loro si concedevano per paura e poi per lussuria, ma Pandora mi aveva donato la sua verginità e tutto il suo essere per vero e sincero amore.

<< Non ti ho obbligato vero? >> chiese titubante.

<< Obbligato a fare cosa? >> mi confusi.

<< Hai detto di aver scorto i miei pensieri e so' bene cosa stavo immaginando in questo momento. Non posso sopportare l'idea di averti costretto a darmi un bambino Louis >> spiegò.

<< Non mi hai costretto piccola mia, sono stato io a decidere di rilasciare il mio seme nel tuo corpo per poter concepire quel figlio che vogliamo entrambi >> chiarii.

<< Davvero? >> si sorprese aprendosi poi in un sorriso << Davvero lo vuoi anche tu? >>.

<< Sì Pandora ma solo perché la madre sarai tu >> annuii << Fino ad oggi non avevo mai pensato ad un erede, tantomeno avevo avuto il desiderio di venire nel grembo di una mia amante; tu invece hai stravolto il mio mondo e mi hai fatto nascere queste segrete fantasie, oltre al fatto che mi hai fatto innamorare per la prima volta e quindi mi hai portato a compiere un gesto che mai avrei immaginato di realizzare: sposarmi >>.

<< Sono contenta di aver portato positività e sorprese nel tuo presente, e ti amo anch'io Louis. Forse mi sono innamorata di te quel giorno di dieci anni fa, ma solo ora capisco che tutti i sentimenti che il tuo pensiero mi scatenava riguardavano proprio il mio amore per te >> confessò.

<< Ti prometto che sarai felice al mio fianco >> giurai.

<< Mi basta averti accanto e sapere che mi ami, il resto non conta >> sorrise.

<< Non la penserai in questo modo quando avrai mio figlio a cui badare >> le feci notare.

<< Tu ed i nostri figli sarete sempre sullo stesso piano, vi amerò con tutta me stessa senza fare preferenze tra mio marito o i miei bambini. Sarete la mia vita ed il mio futuro, le mie gioie e le mie irritazioni, sarete sempre i miei eterni e preziosi tesori >> rivelò.

<< Dopo secoli di sangue e morte finalmente ho trovato la donna degna di stare al mio fianco e da cui avrò finalmente quegli eredi che inconsciamente desideravo. Mi hai fatto aspettare parecchio piccola Pandora >> sorrisi.

<< Allora proporrei di rimediare al troppo tempo passato separati, non lo pensi anche tu marito? >> mi stuzzicò.

Trattenni il fiato vedendo il sorrisetto malandrino che mi rivolse poco prima di contrarre le pareti della sua intimità attorno al mio membro a riposo.

<< Ho creato una bambina smaniosa a quanto pare >> mi ripresi dalla sorpresa, la voce roca e piena di segrete promesse lussuriose.

<< Sono così solo ed esclusivamente con te mio bel Dio della Violenza >> ghignò.


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