Capitolo 4
CAPITOLO 4
Louis' POV
Afferrai prontamente le lenzuola del letto e coprii la nudità di Pandora prima di alzarmi e fronteggiare mio fratello.
<< Cosa sei venuto a fare? >> domandai.
Il mio tono si era abbassato ed era diventato minaccioso sia perché ero furioso dell'interruzione improvvisa del biondo sia per l'insolito senso di protezione che si stava generando nel mio essere nei confronti della donna alle mie spalle.
<< Mamma vuole parlarti e sembra una questione parecchio urgente >> rispose con nonchalance Deimos.
I suoi occhi grigi avevano un'aria maliziosa e divertita mentre con rapidità osservava la mia figura nuda dinanzi a lui per poi spostare l'attenzione sulla giovane nel mio letto.
<< Assomigli alla bambina che Louis salvò dieci anni fa >> ponderò Deimos.
<< Sono io mio signore >> riferì lei << Il mio nome è Pandora >>.
Con la coda dell'occhio notai le sue mani stringere con fermezza le lenzuola sul petto per coprirsi, mentre il capo era chinato in segno di rispetto per la divina presenza di mio fratello.
<< Nostra madre non può proprio attendere domattina? >> domandai.
<< Mi ha chiesto di dirti che vuole vederti immediatamente >> negò con un sorrisetto.
<< Va bene. Ci andrò subito >> annuii anche se in maniera piuttosto irritata.
L'eccitazione mi scorreva ancora nelle vene ed il mio membro nuovamente sveglio svettava imponente tra le gambe, ma stavolta non potevo attendere di placare il mio desiderio.
Erano rare le volte in cui mia madre mi convocava con urgenza, e tutte le situazioni precedenti erano davvero di vitale importanza, quindi non potevo sorvolare a quel richiamo improvviso.
<< Puoi andare Deimos o forse c'è qualcos'altro che devi comunicarmi? >> chiesi.
Lo sguardo bramoso di mio fratello era puntato su Pandora e quel fatto mi stava facendo infuriare più del necessario, confondendomi interiormente.
<< Posso tenere compagnia alla tua ospite mentre tu- >>.
<< Vattene Deimos >> lo interruppi intimidatorio.
Un ghigno enigmatico spuntò sul volto etereo del biondo, mentre i suoi occhi grigi si fissavano nei miei.
<< Che insolita reazione fratellino >> mi prese in giro.
Poi sparì dalla mia vista esattamente com'era apparso.
Rilassai il corpo che solo in quel momento mi accorsi di aver tenuto in tensione, pronto a scattare contro il biondo al primo segnale di movimento sgradito.
<< Louis >>.
Mi voltai e tornai a sedermi sul bordo del letto, scostandole una ciocca biondiccia dal volto e carezzandole nel contempo la guancia arrossata.
<< Devo andare a scoprire cosa vuole mia madre, ma appena avrò finito tornerò da te >> dissi.
<< Posso aspettarvi qui mio signore? >> chiese in un sussurro.
<< Questa sarà anche la tua stanza d'ora in avanti quindi mi arrabbierò molto se dovessi scoprire che dormi altrove e non in questo letto >> l'avvisai con un ghigno malizioso.
Un sorriso si aprì su quelle labbra piene e rosee che tanto volevo assaggiare, ma trattenni l'irresistibile impulso alzandomi e vestendomi con uno schiocco delle dita: una semplice armatura dorata coprì il mio corpo ed un lungo mantello rosso svolazzò alle mie spalle.
<< Siete maestoso mio signore >>.
Lo sguardo ammirato di Pandora mi compiacque ed un calore insolito e nuovo si propagò nel mio petto e nello stomaco, lasciandomi una piacevole serenità e soddisfazione.
<< Riposati mia cara, avrai avuto una giornata lunga e stancante >> mormorai.
Lei scosse la testa poggiandosi con la schiena contro la testiera del letto.
<< Attenderò il vostro ritorno >> riferì.
Sorrisi intenerito della sua frase prima di lasciare la mia stanza ed apparire all'ingresso del palazzo di mia madre.
Le sue ancelle s'inchinarono al mio passaggio ed alcune invocarono gli Dei affinchè non le scegliessi per divertirmi quella notte facendomi ridacchiare divertito; ora che avevo promesso a Pandora di renderla l'unica mia donna non avevo più bisogno di sfogarmi o cercare la compagnia di qualcun'altra.
E poi già adesso sentivo dei cambiamenti in me, percepivo la mancanza dell'attrazione e dell'interesse per quelle serve comuni mentre la mia mente rivedeva con perfetta precisione la figura nuda e splendida della ragazza che mi stava aspettando tra le lenzuola del mio letto.
<< Figlio mio >>.
M'inchinai al cospetto di Afrodite prima di baciarle dolcemente una guancia.
I suoi occhi verdi si sgranarono e mi fissarono con attenzione mentre a mia volta ripensavo al mio insolito gesto; ultimamente non avevo mai mostrato reverenza o gentilezza verso nessuno, nemmeno nei confronti dei miei genitori o dei miei fratelli.
<< Madre, Deimos mi ha riferito che volevate vedermi >> interruppi il silenzio.
<< Tuo padre mi ha raccontato delle tue gesta in battaglia e sono così orgogliosa di te Louis, però ho anche saputo che in casa tua è giunta un'ospite inattesa >> iniziò la Dea dell'Amore.
<< A quanto pare tutti sapevano dell'arrivo di Pandora, eccetto me >> notai.
<< Sai bene come agisce il Fato così misterioso ed enigmatico che nemmeno noi possiamo prevedere le sue mosse >> sorrise dolcemente Afrodite.
<< Qual è la ragione della vostra convocazione madre? Qualche nemico ha intenzione di saccheggiare o attaccare uno dei vostri tempi? >> domandai.
<< Nulla di tutto questo figlio mio. Volevo solo consegnarti alcuni doni da recapitare alla tua ospite, immagino che non abbia molto con sé >> rivelò mamma indicandomi un baule alle sue spalle.
Aggrottai la fronte per la sorpresa perché nessuno, nemmeno io, aveva mai avuto a cuore di porgere dei regali alle mie amanti.
<< A cosa devo questi pensieri? Non avete mai mostrato alcun interesse per le donne che passavano dal mio letto >> ammisi.
Afrodite sorrise enigmatica poggiandomi una mano sulla guancia mentre l'altra si poneva sul mio pettorale sinistro.
<< Lei è speciale per te >> sussurrò.
Percepii chiaramente il mio cuore perdere un battito prima d'iniziare a pulsare rapidamente sotto il palmo gentile di mia madre.
<< Vi lascerò alcuni giorni per conoscervi e per permettere alla fanciulla di ambientarsi alla sua nuova vita, ma poi esigo che tu me la presenti Louis. La voglio assolutamente incontrare >> dichiarò mamma.
<< Cosa-? >> ero confuso.
<< Ora vai caro sarai stanco e Pandora sta per assopirsi >> mi congedò Afrodite.
Ancora sconvolto e maggiormente stupito per il discorso di mia madre, annuii semplicemente e svanii dal suo palazzo coi doni che mi aveva consegnato, riapparendo nella mia stanza.
Pandora si era sdraiata e notai la fatica che stava facendo per tenere gli occhi aperti, evidentemente spossata per la lunga e caotica giornata.
<< Dormi piccola mia >> le sussurrai all'orecchio.
<< Louis... sei tornato... >> mormorò assonnata.
Mi spogliai dell'armatura restando completamente nudo e mi stesi dall'altro lato del letto notando Pandora voltarsi e scivolare tra le lenzuola fino a far combaciare il suo corpo col mio fianco. M'irrigidii un momento nel constatare che non si fosse affatto rivestita, restando nuda e vulnerabile sotto le candide coperte.
<< Scusatemi... non dovevo- >>.
Le avvolsi la vita con un braccio prima che si allontanasse da me, capendo che aveva interpretato negativamente il mio immobilizzarmi quando invece ero solo sorpreso che non avesse subito approfittato della mia assenza per rivestirsi.
La sentii rilassarsi e poggiare la testa sul mio petto, passando a sua volta un braccio sul mio bacino per aderire maggiormente contro di me.
<< Buonanotte Louis >> sospirò.
<< Buonanotte Pandora >> ricambiai.
In pochi secondi lei si addormentò serena e tranquilla al mio fianco facendomi nascere un sorriso sulle labbra prima che Morfeo accogliesse anche me nel mondo dei sogni.
***
Pandora's POV
Gli uccelli cantavano armoniose melodie che cullarono il mio risveglio dopo una notte calma e ristoratrice, facendomi sorridere ancor prima di aprire gli occhi; l'aria tiepida del mattino entrò nella stanza e carezzò il mio viso ed il mio busto, facendomi rabbrividire leggermente.
Socchiusi gli occhi ricordando di trovarmi nella camera del Dio della Violenza e mi stavo rimproverando per aver dormito più del dovuto quando improvvisamente un braccio mi avvolse il petto facendo chiudere una mano grande e calda proprio sul mio seno destro. Trattenni il respiro dalla sorpresa quando sentii aderire la figura di Louis alla mia schiena, il suo respiro regolare mi carezzava la nuca mentre qualcosa di duro e lungo si adagiò tra le mie natiche.
Una scarica di eccitazione mi attraversò alla consapevolezza che quello doveva per forza trattarsi del membro del Dio, e quel pensiero fece reagire automaticamente il mio corpo: la mia intimità iniziò a bagnarsi nello stesso tempo che le punte dei miei seni diventavano turgide e formicolanti contro la pelle di Louis.
La mano del castano si serrò gentilmente sul mio petto massaggiandolo con sapienza, facendomi rilasciare un sospiro di sorpresa per la gradevole sensazione.
L'altro braccio scivolò sotto il mio corpo per avvolgermi meglio i fianchi e stringermi maggiormente contro il petto di Louis, aumentando anche la pressione del suo pene contro il mio sedere.
<< Per gli uomini è normale svegliarsi con un'erezione alla mattina. Siamo sempre eccitati e particolarmente propensi a far sesso perché la notte ci ha permesso di riposarci e riprendere le energie spese durante la giornata >>.
La sua voce era roca e seducente, una carezza leggera contro la mia nuca.
Sentii la pelle d'oca formarsi sulla mia figura ascoltando le sue parole, e chiusi gli occhi per godermi appieno le sensazioni che mi stava trasmettendo.
<< Anche voi donne siete più reattive, ma tu stai minando il mio già scarso autocontrollo mia piccola Pandora >> ammise flebilmente.
<< Siete solo voi a farmi quest'effetto >> confessai arrossendo.
Le sue dita pizzicarono il mio seno in risposta al mio commento, facendomi gemere ed inarcare contro di lui che ne approfittò per strusciare il bacino contro le mie natiche.
<< Ieri mi hai dato piacere attraverso il tocco della tua mano. Stamattina ricambierò il gesto, facendoti provare il tuo primo orgasmo >> disse.
<< Oh sì. Vi prego mio signore >> lo supplicai.
Mi ritrovai supina con il Dio che mi sovrastava, esattamente come la notte precedente, e sperai vivamente che stavolta nessuno c'interrompesse.
<< Schiudi le tue meravigliose gambe Pandora >> sussurrò.
Obbedii aprendo le cosce e lasciando che il castano s'inginocchiasse tra esse, leccandosi quelle labbra sottili che ancora non avevo avuto il coraggio di baciare.
<< Un uomo deve essere in grado di recare piacere alla propria amante anche solo sfiorandola >> iniziò a dire << Basta toccare i punti giusti >>.
La punta arrossata del suo pene sfiorò il mio centro ed una scossa improvvisa mi fece inarcare ed invocare il nome di Louis, sorprendendomi per quella reazione al minimo sfioramento.
<< Così sensibile >> proferì rocamente.
Abbassò la testa e trattenni il fiato sentendo la sua bocca chiudersi sul seno destro, succhiando la piccola gemma turgida e mordicchiandola senza arrecarmi alcun dolore.
<< M-Mio signore >>.
<< Chiudi gli occhi ed ascolta solo ciò che ti comunica il tuo corpo >> ordinò.
Annuii facendo ciò che aveva detto sentendomi scuotere fin nell'anima dalla sua lingua e dalla sua bocca contro il mio petto.
<< I tuoi capezzoli sono così rosei e deliziosi, m'immagino quanto succulenti potrebbero essere se tu fossi nella fase dell'allattamento >> disse.
M'inarcai e gemetti rumorosamente a quelle parole immaginandomi col ventre gonfio oppure mentre un piccolo e dolce neonato succhiava la pappa dal mio seno come stava facendo Louis in quel momento. Ed inizia a tremare per quei pensieri perché al mio fianco vedevo nitidamente il Dio della Violenza che ci osservava con amore, gli occhi azzurri e luminosi posati sul figlioletto che ciucciava affamato il suo latte.
<< Oh Dei >> gemetti.
<< Così pronta e sensibile >> mormorò.
Mi sentii allargare maggiormente le cosce e poi qualcosa mi toccò proprio sulla mia intimità, facendomi spalancare gli occhi e notare il castano accovacciato tra le mie gambe; la sua lingua guizzò nuovamente sul mio centro ed allora gridai dal piacere e dalla sorpresa, facendolo ghignare ed alzare le sue magnetiche iridi azzurre su di me.
<< Questo è il clitoride >> m'istruì.
Con due dita carezzò un punto della mia femminilità, facendomi sospirare per la scarica di eccitazione che seguì il suo gesto.
<< Sì, grazie a questo piccolo bottoncino voi donne provate un gran piacere >> affermò << Ma mai quanto un pene possa realmente darvi quando è dentro di voi >>.
<< Oh >> singhiozzai.
Mi sentivo accaldata e sudata, così fremente di raggiungere qualcosa che non avevo mai provato prima d'allora; uno strano calore si stava propagando dal mio stomaco fino al punto massaggiato dalle sapienti dita del Dio, ed un insolito formicolio mi stava facendo bagnare maggiormente.
<< Sei pronta. Ora ti porterò al primo orgasmo piccola mia >> ammise.
La sua lingua tornò a tormentarmi il clitoride mentre le sue dita si spostavano sul mio centro, penetrando le mie carni e facendomi allargare gli occhi per quella strana ma gradevole sensazione. La sua mano si muoveva rapidamente, esattamente come precisa e veloce era la sua bocca che leccava e succhiava le mie carni umide.
<< L-Lou... L-Louis i-io... oddio... >> m'inarcai, infilando una mano tra i capelli sbarazzini dell'uomo.
Un senso di benessere esplose dal mio centro irradiandosi in tutto il mio corpo, facendomi gridare il nome del castano mentre lui non smetteva di toccarmi nel profondo.
<< Ecco... questo è un orgasmo >> dichiarò poco dopo.
Avevo il respiro affannato e sentivo i brividi scuotere la mia figura accasciata sotto quella prestante ed ancora eccitata del Dio.
Senza distogliere lo sguardo da quegli occhi azzurri e luminosi allungai la mano e la avvolsi attorno al suo pene; iniziai a muovere le dita con decisione e sicurezza, proprio come avevo fatto la sera precedente, e l'espressione lussuriosa e soddisfatta di Louis non solo mi lusingava ma riuscì a farmi eccitare nuovamente.
Il castano socchiuse la bocca ed inclinò la testa prima di rilasciare il suo seme, sporcandomi il petto e la pancia mentre continuavo a massaggiargli il membro.
<< Per Zeus >> sospirò.
<< Mio signore- >>.
Venni interrotta sul nascere dalle sue labbra che si posarono con forza sulle mie, sorprendendomi per il gesto inaspettato nonostante provai una smisurata gioia nel sentire finalmente quella bocca divina sulla mia.
Louis si stese facendo combaciare i nostri corpi e mai una volta interruppe il bacio, anzi lo approfondì introducendo la lingua tra le mie labbra ed iniziando una lotta frenetica con la mia.
Nessuno mi aveva mai baciata ed anche se avevo visto spesso alcune mie compagne scambiarsi saliva e frasi maliziose con i propri amanti, nessun uomo si era mai fatto avanti con me.
E ne ero contenta perché di sicuro non avrei mai e poi mai sentito ciò che in quel momento stavo provando con Louis: era travolgente e sconvolgente, profondo ed intimo, violento eppure gentile, passionale ed amorevole nello stesso tempo.
Era semplicemente... perfetto.
Ci separammo col respiro accelerato ma subito i nostri occhi s'incontrarono ed allora riuscii a leggere l'anima del Dio della Violenza, riuscii a scorgere il suo vero essere e le emozioni che tanto cercava di sopire dentro di sé.
<< Ancora >> supplicai inconsciamente.
Un sorriso, un vero sorriso, solcò le labbra arrossate ed umide di Louis prima che abbassasse di nuovo il capo per baciarmi, trovandomi pronta ed in fremente attesa.
<< Sarai la mia rovina piccola Pandora >> sussurrò.
<< Voi invece siete il mio futuro >> replicai innocentemente.
Un lampo d'incredulità e di paura oscurò alcuni secondi quelle iridi azzurre, prima che una strana consapevolezza solcasse i lineamenti del suo viso.
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