Capitolo 1
CAPITOLO 1
Pandora's POV
10 anni dopo
<< Sbrigati Pandora! >>.
Ridacchiai incontrando l'ennesima inserviente che mi sgridava per il mio ritardo, ma i loro rimproveri erano poco credibili in quanto detti con un sorriso sulle labbra ed un tono più divertito ed esasperato che realmente arrabbiato.
Conoscevo ogni angolo ed ogni centimetro di quel tempio maestoso, così corsi con sicurezza fino a raggiungere la sala in cui venivano serviti i pasti.
<< Pandora sei sempre in ritardo >> sbuffò l'anziana sacerdotessa.
<< Perdonatemi madre non ho proprio sentito il gallo cantare stamattina >> mi scusai.
Le mie sorelle finsero indifferenza al mio arrivo, ma dai loro sorrisetti maligni stavano sicuramente ascoltando ed attendendo la mia strigliata giornaliera con la possibile conseguente punizione.
<< Oggi verrà il Sommo sacerdote a farci visita e non possiamo permetterci di sfigurare in sua presenza. Vedi di non combinare casini o di cacciarti in qualche guaio Pandora >> mi rimproverò.
<< C'è una ragione particolare per questa visita? Di solito non viene mai nessuno in questo periodo dell'anno >> m'incuriosii.
<< Pare che il Sommo abbia ricevuto in sogno un messaggio dal divino Zeus, ma non so altro. Scopriremo tutto al suo arrivo >> rispose enigmatica la madre.
<< Speriamo sia un buon auspicio >> mormorai, prima di congedarmi e sedermi nel primo posto vuoto che trovai.
Mangiucchiai pensierosa la colazione senza ascoltare le chiacchiere delle mie sorelle o i pettegolezzi che si scambiavano riguardo le nuove reclute del tempio.
Mi estraniai nei miei pensieri, ricordando il sogno che mi aveva destata nel cuore della notte: rividi la figura virile e possente del Dio che mi aveva salvata dieci anni orsono, rimembrando in particolare i suoi occhi azzurri e glaciali mentre mi osservavano.
Il Dio della Violenza si voltò verso altri due giovani che, a mio parere, dovevano senza alcun dubbio essere gemelli vista l'incredibile somiglianza.
Poi il trio si dissolse nella nebbia all'improvviso, lasciandomi stupita e confusa.
<< In te percepisco un puro e profondo amore, ma sei certa di averlo indirizzato vero la persona giusta? >> domandò una voce sconosciuta ma chiaramente maschile.
<< Chi ha parlato? >> chiesi.
Mi guardai attorno ma nessuno sbucò dalla bruma.
<< L'amore è così meschino a volte >>.
<< Chi siete? >> domandai ancora.
Uno spostamento alle mie spalle mi fece voltare di scatto e mi ritrovai nuovamente al cospetto del Dio della Violenza.
Le sue iridi avevano lo stesso colore dell'oceano, tanto magnifico e pacato quanto imprevedibile e letale.
Sentivo il suo respiro contro le labbra ed il mio sguardo automaticamente si abbassò sulla sua bocca sottile.
<< Pandora >> soffiò.
<< Pandora! >>.
Mi ridestai sentendo alcune sorelle chiamarmi a gran voce mentre mi fissavano con astio.
<< Smettila di fantasticare e muoviti! >>.
Sentivo uno strano calore tra le gambe ed i seni erano più sensibili contro il tessuto leggero della veste, e tutto ciò era causato dai miei pensieri su Louis.
Da bambina avevo provato semplicemente sollievo ed ammirazione per quel Dio che, nonostante la sua fama, mi aveva salvata e mi aveva risparmiata; oggi invece il suo ricordo scatenava strane sensazioni ed inspiegabili reazioni nel mio corpo, confondendomi ed incuriosendomi al contempo.
Mi alzai silenziosamente e seguii il gruppo fino al giardino d'ingresso dove avremmo atteso l'arrivo del Sommo sacerdote.
<< Speriamo si sia fatto accompagnare da alcuni discepoli >> civettarono alcune compagne.
<< Vorrei tanto rivedere Darius o magari Galen >> sospirò un'altra.
Alzai gli occhi al cielo per quei comportamenti, notando la somiglianza di quell'azzurro chiaro e limpido con quello degli occhi del Dio.
Il suo sguardo poteva anche essere paragonato proprio al firmamento, come in quel frangente, eppure avevo visto una burrasca indomabile mentre uccideva i suoi nemici ed allora mi veniva da confrontarli al mare in tempesta.
<< Pandora >>.
Tornai coi piedi per terra portando l'attenzione sull'anziana sacerdotessa che mi osservava con cipiglio severo.
L'eco degli zoccoli sul sentiero rese le mie compagne esaltate mentre la madre cercava di quietare il loro entusiasmo.
Poco dopo un carro scortato da un numeroso gruppo di guardie entrò nei giardini del tempio per fermarsi proprio dinanzi a noi, permettendo all'anziano uomo di scendere seguito da un paio di discepoli.
<< Siamo onorate di ricevere la vostra visita Sommo sacerdote >> riverì la madre.
<< Costanza mia cara, ti trovo in splendida forma >> la salutò l'uomo.
Dopo i soliti convenevoli li seguimmo nella stanza che solevamo utilizzare per le riunioni o le lezioni, accomodandoci sulle panche che circondavano un lungo tavolo.
<< Purtroppo non sono giunto da voi con buone notizie >> iniziò il sacerdote.
<< Nella vostra lettera parlavate di un messaggio da parte del divino Zeus. Quale sfortunato evento sta per accadere vista la vostra tristezza e la vostra angoscia? >> domandò l'anziana sacerdotessa.
<< Vi saranno giunte le voci riguardo i conflitti che hanno devastato molte città della nostra patria. Pare che Ade sia desideroso di reclamare più anime possibili per allargare il suo Regno dei Morti, così ha chiesto la collaborazione al Dio più violento e più spietato dell'Olimpo: Louis >> rispose l'uomo.
Al sol sentir pronunciare il suo nome con tanta devozione e tanto timore insieme mi venne da rabbrividire, eppure non era paura quella che sentivo ma solo una grande ed intensa speranza.
<< State parlando del terzogenito di Ares ed Afrodite? Louis, il Dio della Violenza? >> si spaventò la madre.
<< Le uccisioni e le devastazioni di quei villaggi e di quelle città sono opera sua. Louis non prova sentimenti per nessuno, ama spezzare vite umane e distruggere tutto ciò che trova sul suo cammino. E' un Dio senza cuore >> confermò l'altro.
Ponderai attentamente le parole del Sommo, ma negai col capo senza farmi notare da nessuno; no, un cuore doveva averlo per forza perché se così non fosse stato non mi avrebbe mai risparmiata quel giorno di dieci anni prima, tantomeno avrebbe accettato l'unico cimelio che mi rimaneva della mia vera madre.
Naturalmente era da sciocchi pensare o sperare che l'avesse conservato, e sicuramente non si ricordava nemmeno di me, però Louis non era veramente cattivo come tutti credevano.
<< Nel suo messaggio il divino Zeus mi ha chiesto di venire da voi e cercare una sacerdotessa di Athena che sarebbe stata in grado di placare l'ira e la sete di sangue del Dio. Il Re degli Dei crede e spera che la bellezza di una delle vostre fanciulle possa distrarre e sopire gli oscuri istinti di Louis >> rivelò il Sommo.
Alcune delle mie compagne si fecero scappare dei gridolini di paura, altre sussultarono e si abbracciarono per timore di essere scelte, altre ancora tentarono di mascherare i loro volti o il loro aspetto dietro alle vicine o attraverso i propri vestiti.
E quegli atteggiamenti li trovai irritanti ed irriverenti, ma una parte di me era contenta di quei gesti remissivi perché volevo essere scelta.
Desideravo essere colei che sarebbe andata da Louis per farlo calmare, o quantomeno ragionare.
Io volevo rivederlo.
<< Volete che una delle mie figlie si sacrifichi? >> chiese sotto shock la madre.
<< Non è un sacrificio Costanza- >>.
<< Certo che lo è! Nessuna donna oserebbe avvicinarsi al Dio della Violenza- >>.
<< Andrò io >> dichiarai, alzandomi dal mio posto.
Il silenzio calò nella sala mentre gli sguardi dei presenti si spostarono immediatamente su di me, ma la mia espressione non faceva trapelare alcuna incertezza e tutti dovettero capirlo.
<< Pandora- >>.
<< Se il divino Zeus ha fiducia in noi, io ne avrò in lui. Il Re degli Dei sa sempre ciò che fa perciò mi offro volontaria per questo compito >> asserii.
Sia la madre che il Sommo sembravano titubanti e decisi a ribattere.
<< Fatela andare! >> gridò una mia compagna.
<< Si è offerta volontaria >>.
<< Non c'è bisogno di scegliere una di noi >>.
<< Lasciate che vada Pandora dal mostro >>.
<< E' lei che si è offerta >>.
Un sorrisetto solcò le mie labbra nel sentire con quanto ardore le mie sorelle mi stavano 'mandando al macello' come si soleva dire.
L'antipatia era reciproca quindi andando da Louis mi sarei liberata dei loro sguardi invidiosi e delle loro frasi velenose, oltre che dei loro gesti subdoli e meschini.
Alla fine colei che guadagnava qualcosa da quella situazione ero io, non loro.
L'anziana sacerdotessa zittì le ragazze osservandomi attentamente, ma il Sommo la precedette accettando la mia richiesta.
<< Il tuo sacrificio verrà ricordato per sempre Pandora >> dichiarò l'uomo.
<< Ma io non mi sto sacrificando per nessuno, io voglio andare dal Dio Louis. Voglio incontrarlo e conoscerlo, e chissà... >> sogghignai.
<< E' pazza >>.
<< E' proprio fuori di testa >>.
Ridacchiai nel sentire quei commenti scioccati e disgustati delle mie compagne e dopo aver accennato un inchino di riverenza ai due anziani, mi congedai lasciando la sala sotto gli sguardi allibiti dei presenti.
Percorsi i corridoi a passo tranquillo in direzione della mia stanza, anche se dentro di me ero eccitata all'idea di star lasciando quel tempio per raggiungere il Dio che mi aveva salvata dieci anni prima.
<< Non vedo l'ora di rincontrarvi mio signore >> sussurrai.
***
<< Zeus sei certo di ciò che stai facendo? >>.
Hera osservava il marito con sguardo preoccupato ed anche timoroso, conscia del piano – a suo dire folle – che il Re aveva deciso di attuare.
<< Quando Louis nacque mi venne annunciata una profezia >> rispose Zeus << Ed ora è giunto il momento di farla avverare >>.
<< Cosa vorresti dire? Sai perfettamente quanto Louis sia freddo e sanguinario, spietato e violento. Nessuna donna mortale oserebbe avvicinarsi a lui >> affermò Hera << Tutti lo temono nonostante lo venerino e le amanti immortali che ha avuto si sono concesse a lui più per paura di essere uccise che per vera passione, tantomeno si sono concesse per amore >>.
<< Conosco bene nostro nipote da sapere quanto solo e stanco si senta, anche se cerca di non darlo a vedere. Il patto che ha stretto con Ade è solo un diversivo alla sua vita monotona e noiosa, un'esistenza priva di quel tocco caldo ed amorevole che potrebbe dargli l'equilibrio che anela segretamente >> riferì Zeus << E' ora che qualche cambiamento avvenga nella sua vita piena di sangue e di guerre, di dolore e di morte, di freddezza e di solitudine. Louis ha bisogno di qualcuno che sappia oltrepassare la sua corazza e tenergli testa ed infondergli quell'amore che finora gli è mancato >>.
Hera rimase senza parole al discorso del marito, fissandolo allibita.
<< Louis ha bisogno della donna che il Fato gli ha predestinato >> concluse serio Zeus.
<< E come pensi di trovarla? >>.
Ares sopraggiunse con Afrodite e gli altri quattro figli: i gemelli Phobos e Deimos, Cupido, ed Harry, il minore.
<< Il Sommo sacerdote ha ricevuto il mio messaggio e si è già diretto verso la città che gli è stata indicata, lì c'è un tempio di Athena in cui la prescelta ha vissuto fino ad oggi >> rispose il Re.
<< Non è lo stesso paese che ci avete mandato a proteggere dieci anni fa? >> domandò Deimos.
<< Sì, è quello >> confermò Zeus.
<< Louis stava parlando con una piccola umana prima che ce ne andassimo >> ricordò Phobos.
<< Una bambina gli si è avvicinata? >> si sorprese Afrodite << Non è scappata da lui piangendo o urlando ne è stata uccisa da vostro fratello? >>.
<< Non ci avevo dato molto peso quel giorno, ma credo che Louis le avesse addirittura salvato la vita. Forse l'aveva risparmiata di proposito >> suppose Ares.
<< Mi state dicendo che non ne siete a conoscenza? >> s'intromise Harry.
I presenti spostarono l'attenzione sul ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verdi, attendendo in silenzio e con trepidazione una delucidazione.
<< Dal giorno in cui siete tornati Louis ha tenuto d'occhio quella città per assicurarsi che non venisse più attaccata. Ogni volta che qualcuno provava a conquistarla o a distruggerla, lui interveniva immediatamente e lo annientava senza pietà >> chiarì Harry.
<< Louis non ha dimenticato quella bambina >> comprese Hera.
<< No, non l'ha fatto. Però non l'ha nemmeno più cercata >> asserì il riccio.
<< Andrò io >>.
La voce determinata e soave di una fanciulla echeggiò nella sala, facendo calare il silenzio tra le divinità.
Sul pavimento di lucido marmo comparve l'immagine di un tempio poi di una stanza adibita a riunione in cui ragazze giovani e belle, insieme a due anziani sacerdoti e qualche prestante discepolo, stavano fissando ammutoliti una fanciulla che si era alzata da una delle panche.
I capelli lunghi e biondicci carezzavano le sue spalle e la schiena ritta, l'espressione del suo volto era decisa, ed il suo sguardo era grigio e ferreo come l'acciaio.
<< Pandora- >>.
<< Se il divino Zeus ha fiducia in noi, io ne avrò in lui. Il Re degli Dei sa sempre ciò che fa' perciò mi offro volontaria per questo compito >>.
Gli Dei osservarono ed ascoltarono le compagne incoraggiare gli anziani ad accettare quella richiesta pur di non essere scelte.
<< Sembra che non scorra buon sangue tra loro >> notò Cupido.
<< Però ha coraggio la fanciulla >> ammisero i gemelli.
<< Il tuo sacrificio verrà ricordato per sempre Pandora >> dichiarò l'anziano uomo.
<< Ma io non mi sto sacrificando per nessuno, io voglio andare dal Dio Louis. Voglio incontrarlo e conoscerlo, e chissà... >>.
<< E' lei >> annunciò Zeus.
<< Sembra possedere un carattere forte e deciso, ma basterà? Louis è violento e facilmente irascibile, non si è mai mostrato paziente o ha mai avuto pietà verso coloro che provavano a tenergli testa >> mormorò Afrodite.
<< Dobbiamo sperare mia cara. Dobbiamo sperare ed avere fiducia in questa giovane mortale >> comprese Hera.
<< Posso tenerla d'occhio io dato che praticamente vivo a casa di Louis >> si propose Harry.
Il riccio ormai era un abitante fisso della dimora del Dio della Violenza, ma non era solo per sorvegliare Pandora che si era offerto: Harry aveva tutte le intenzioni di divertirsi con la bella Cassandra, unica figlia di Andromeda nonché una delle serve del fratello.
<< Tenete lontano Louis dalla sua residenza fino a domani sera, non voglio che scopra in anticipo l'arrivo della ragazza >> ordinò Zeus.
<< Lo porterò con me in guerra; a nord del paese sta per scatenarsi una battaglia e non sarà difficile convincerlo a seguirmi, potrò usare la scusa di lasciargli uccidere molti soldati per adempiere al suo patto con Ade >> annunciò Ares.
Il Re annuì anche se di malavoglia, ma il risultato finale poteva richiedere qualche sacrificio di vite umane.
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