Ci sono cose che rimpiangerò per sempre.
Quella sera, ad esempio.
Quella sera in cui vi hanno portato via da me, ed io non ero lì.
Quella sera in cui è morta anche una parte di me.
Fratello, voglio che tu sappia che ad Azkaban non ho passato i momenti peggiori della mia vita, il momento peggiore è stato quando sono entrato in casa tua e ti ho visto a terra, privo di vita. La luce nei tuoi occhi si era spenta per sempre.
Voglio che tu sappia che ti rivedo ovunque. Ti rivedo in Harry, nel suo modo di parlare, nel suo modo di spettinarsi i capelli, nella sua testardaggine, nella sua innata propensione a mettersi nei guai, come te. Come noi. Ti rivedo anche negli sguardi che regala a Ginny, molto simili a quelli che tu riservavi alla rossa, a Lily. Dille che mi manca.
Dille che mi dispiace.
Dille che avrei voluto fare di più.
Dille di prendersi cura di te, perché io non posso più farlo.
Dille che ad Harry ci penso io, che è come un figlio per me.

Quattordici anni, Ramoso.
Quattordici anni che non ci sei più.

Avrei voluto fare di più quella notte.
Sarei dovuto arrivare in tempo.
Forse non sarei comunque riuscito a salvarvi, ma sarei morto con voi, al vostro fianco.
Avrei lottato James, con te. E invece mi è stato riservato un destino peggiore della morte: vivere, senza di te.

Quattordici anni.

Non lo accetto. Non accetto quello che ti ha riservato il destino, non lo accetterò mai.
Meritavi di più, Jam.
Non è più vita senza di te.
Mi hanno accusato di avervi tradito. Ti rendi conto, James?
Io, tradire te?
Voglio che tu lo sappia: sarei morto piuttosto che tradirvi, senza alcun rimpianto, sarei morto per salvarvi.
Ho rivisto Remus, sta bene. Gli mancate. Mancate a tutti.

Quattordici anni, James.
Quattordici anni senza di te.
Quattordici anni da quella notte.
Quattordici anni che mi chiamano mangiamorte.

Sono passati quattordici anni, e ancora non passa giorno senza che io non pensi a te, senza che io non mi senta in colpa.
Avrei dovuto darti ascolto.
Sarei dovuto essere io il custode.
Non ti avrei mai tradito. Mai.
Non distruggere il paradiso senza di me Ramoso. Aspettami. La nostra avventura non è finita, lo faremo insieme, come ai vecchi tempi.
Come ai tempi in cui tutti ci chiamavano 'i malandrini'.
Ci manchi.

Tuo, Felpato.

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Sono in lacrime, ho pianto per praticamente tutto il tempo in cui ho scritto.
Spero vi piaccia, davvero.

Grazie per il vostro tempo.