CAPITOLO 4: La grande vacanza
Spazio autrice:
scusate che ci ho messo tanto a pubblicare questo capitolo.
Spero che vi piaccia :-)
Aprì gli occhi e pensai "finalmente sarò fuori da questo buco, non vedo l'ora di annusare aria fresca".
All'improvviso bussò alla porta qualcuno è dissi
- Chi è? -
- sono Herc -
- aspetta un secondo che mi vesto -
- si tranquilla aspetto -
Mi vestii velocemente e dissi
- adesso puoi entrare -
Herc entrò e disse
- sono pronte le valigie? -
- si le ho preparate ieri sera -
- scusa ma dove andrà Kensi e Raleigh? -
- andrà a Washington a vedere la casa bianca o quello che ne resta, poi andranno a Las Vegas e poi non so -
- niente male come gita -
- noi dove andremo? -
- è una sorpresa -
- sei sempre misterioso -
- dai andiamo siamo in ritardo -
- si ho fatto tutto, ho messo lo spazzolino e dentifricio sulla valigia e una foto di Chuck -
- bene...andiamo... -
E uscimmo dalla mia camera.
Ci stavamo avvicinando alla porta d'uscita e all'improvviso sentimmo una voce, era kensi che voleva salutarmi
- stai attenta Emma -
- stai tranquilla Kensi andrà tutto bene c'è Herc con me -
- sono tranquilla allora -
- dai Kensi non fare cosi, perché non ti fidi di Herc? -
- no io mi fido di Herc, non mi fido di te -
- sarò responsabile, adesso devo andare se no facciamo tardi, buona gita -
- anche a te -.
Uscimmo dalla porta d'uscita e c'era un elicottero ad aspettarci e noi ci Entrammo.
Durante il viaggio io cercai di far confessare Herc
- dai dove andiamo? -
- ti ho detto che non te lo dico, puoi chiederlo centinaia di volte -
- io odio non sapere dove stiamo andando -
- abbi pazienza -
Max si agitò e io dissi
- anche Max è agitato, neanche lui non sa dove stiamo andando -
- è perché gli scappa la pipi -
- ah -.
Mi addormentai e al mio risveglio eravamo arrivati, vidi in lontananza il ponte di San Francisco
E dissi a Herc
- è dove sono nata -
- sorpresa -
- come hai fatto a saperlo dove sono nata, non lo avevo mai detto a nessuno....si beh lo sapeva chuck e Kensi -
- si me lo a detto chuck tanti anni fa ma kensi mi ha spettegolato tutto -
- che pettegola -
- io non te lo sempre detto -
-
si è io non ci credevo, stanno ricostruendo il ponte -
- si ci metteranno un secolo a ripararlo -
- e quando andremo in Australia? -
- la prossima volta amica mia -
- ti è rimasto qualcuno della tua famiglia in Australia? -
- avevo mio fratello Robert ma non so che fine abbia fatto, è scappato dalla mia famiglia quando aveva 20 anni e io 18 -
- mi dispiace -
- tranquilla è acqua passata -
- però mi dispiace lo stesso -
- grazie....adesso ti voglio portare in un posto -
- dove? -
- è un altra sorpresa -
- ancora con queste sorprese -
- dai andiamo ho preso una macchina a noleggio -,
Saliamo in macchina e partimmo per una meta sconosciuta.
Herc mi disse
- chiudi gli occhi! -
- ma perché? -
- dai chiudili! -
- va bene -
Mi fece uscire dalla macchina è disse
- ancora qualche passo e siamo arrivati......puoi aprirli ora -
Quando aprii gli occhi vidi la mia casa dove ero nata
- è ancora in piedi - disse Herc
- oddio grazie Herc, mi mancava questa casa, qui in giardino giocavo sempre con mio padre -
- e possiamo dormire qui finche non torniamo alla base -
- che bello -
- dai entriamo -
- si dai - .
Entrammo dalla porta principale e io dissi
- casa dolce casa, ti faccio vedere dove dormi -
- ok grazie -
Andammo su per le scale sulla prima camera a destra e dissi a Herc
- ecco la tua camera, la stanza è rosa il tuo colore preferito -
- che divertente che sei -
- lo so Herc hahahah -.
Herc appoggiò le valigie sul letto e si sedette e disse
- finalmente siamo arrivati non ne potevo più dell'elicottero -
- puoi dirlo forte -
Poi detto questo mi girai e vidi la foto dei miei genitori e andai verso la foto,
E quando la presi il vetro della cornice si ruppe e mi tagliai non gravemente il dito ed esclamai
- hai che male! -
Herc venne dicorsa verso di me e mi prese la mano dolcemente per vedere se il taglio era serio.
Io mi sentii in imbarazzo e arrossi, poi lui cominciò a fissarmi con dolcezza tenendomi sempre la mano e io ricambiai.
Dopo tre secondi di imbarazzo le nostre teste si stavano avvicinando per il primo bacio, ma Herc si fermò e disse
- non mi sembra giusto, siamo solo amici -
- scusa non volevo -
- no non ne colpa tua, non è successo nulla -
- ok bene...-.
Sono passati quattro giorni e siamo andati per case per vedere i disastri che hanno provocato i kaijû due anni fa e sono disastrosi, ovviamente stanno ricostruendo tutto ma certe case sono ancora distrutte.
Poi siamo andati a mangiare nei ristoranti di tutta la città,abbiamo mangiato come dei matti ed era tutto buono.
Adesso è sera e domani è l'ultimo giorno di libertà, io sono buttata sul mio letto morbido e piano piano mi addormentai.
Il giorno seguente mi svegliaì di colpo perché avevo fatto un incubo sui Kaijû che uccidevano i miei genitori, ormai questi sogni sono un abitudine, ma comunque oggi è un'altro giorno e sono sul mondo reale.
Andai in sala da pranzo e Herc stava cucinando frittelle e dissi
- che profumo di frittelle le mie preferite....anche questo te la detto Kensi? -
- no so i tuoi gusti -
- che bello il mio amico che mi fa da mangiare potrei abituarmi -
- no tu me li fai la prossima volta a me -
- hahah....ok -.
Mangiammo le frittelle e Herc mi disse
- sono buone? -
- le hai fatte tu....logico -
Herc stava per rispondermi quando sentimmo tremare la terra e storditi ci avvicinammo alla finestra e vedemmo un.....Kaijû.
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