5.


«Secondo me hai fatto una cazzata» decreta, sentenzioso, dopo aver bevuto un lungo sorso della sua birra rossa: Fabrizio, in risposta, sembra disorientato.

«Cosa avrei dovuto fare?»

«Forse, e dico forse, stare zitto?» incalza, sarcastico. «Vi siete parlati per un totale di tre ore se non meno e tu, alla vostra seconda uscita, a cui hai acconsentito tu» accentua quel pronome, puntando anche l'indice contro il petto di Fabrizio, «le domandi se siete solo amici. Non capisco se hai fatto più la figura dello sfigato o più quella del coglione.»

Fabrizio abbassa lo sguardo sul suo bicchiere di succo all'ananas: «Grazie, Leandro, è bello essere tuo amico.»

«Se non te le dice il tuo migliore amico 'ste cose non lo farà nessuno» gli fa notare. Poi ammorbidisce il tono della voce.

«Sul serio, Bizio: come hai potuto pensare che fosse una buona idea? L'hai messa con le spalle al muro, non poteva fare altro che risponderti così come ha fatto, e così facendo hai scoraggiato qualsiasi tipo di possibilità che lei volesse provarci con te.»

«Lo sai che devo sempre avere tutto sotto controllo» cerca di tagliare il discorso Fabrizio, senza però trovare il supporto di Leandro.

«Non si tratta di avere tutto sotto controllo, ma di buonsenso.»

Fabrizio si incupisce: «Per te è facile. Per te è sempre stato facile.»

Leandro ha fascino da che Fabrizio ha memoria: alto, slanciato, i tratti del viso fini e affilati esaltati dal taglio a spazzola dei suoi capelli biondo fragola; gli occhi, grandi, che spiccano sul naso piccolo e le labbra rosa scuro e sottili, sono di un azzurro scuro, venati da pagliuzze dorate, incorniciati dalle lunghe ciglia bionde e dalle sopracciglia naturalmente arcuate che vertono un poco all'ingiù, donandogli una costante aria seriosa e strafottente al contempo, ben diversa da quella sì seriosa, ma cupa, di Fabrizio.

«Ancora con questa storia che tu sei un piccolo fiocco di neve speciale che non sa stare al mondo, Bizio?» lo canzona. Fabrizio punta un dito poco oltre la spalla di Leandro con decisione.

«Ci sono due ragazze sedute al tavolo dall'altra parte della sala, e una non ti ha tolto gli occhi di dosso per tutto il tempo: a te, non a me. Ogni tanto l'ho guardata, ma il nostro sguardo non si è mai incrociato perché fissava te. Ti vede di quanto, di schiena, di sbieco?, ma ti ha trapassato da parte a parte. Ha guardato te» sposta il dito sulla spalla di Leandro, «non me» punta contro di sé l'indice. «Quello che fa colpo sei tu, non io.»

Leandro si morde il labbro inferiore, mentre quello superiore si storce in una smorfia infastidita

«Sono un tipo che piace, va bene, ne sono a conoscenza, non l'ho mai negato e sì, mi compiaccio a vestirmi in modo da apparire ancora più figo, vedi la mia giacca di pelle in stile James Dean contro quell'eskimo degno del peggior Guccini che hai addosso tu. Ma» alza l'indice, «non c'entra niente con questa storia.»

Assottiglia un poco gli occhi e piega la testa verso destra.

«Se sei così convinto che nessuna ragazza ti degni di considerazione, per quale ragione hai chiesto alla tua amichetta delucidazioni? Perché se non avessi dubbi sul fatto che nessuna donna al mondo ti degnerebbe di considerazione non ci sarebbe stato bisogno di chiederglielo, era scontato. Significa solo che 'sta ragazza ha dimostrato di essere attratta da te.»

Fabrizio manda giù un sorso di succo, più per prendersi tempo per elaborare la risposta che per effettiva sete.

«Ok, ok, ragioniamo.»

Leandro ha sempre odiato il silenzio.

«Vi siete conosciuti al cineforum, siete usciti una volta e poi?»

«Mi ha scritto un paio di volte senza motivo» sputa infine Fabrizio. «Cose tipo "Buongiorno", "Come stai?", quasi tutta la settimana.»

«E le hai risposto?»

«No.»

«Va be', allora sei stronzo però» decreta Leandro, battendo il boccale sul tavolo. «Cosa ti costavano due righe di risposta?»

«Volevo vedere se avrebbe continuato» spiega Fabrizio, calmo. «Insomma, se io conosco qualcuno, usciamo e ci accordiamo per l'uscita successiva non passo il tempo a scrivergli messaggini un giorno sì e l'altro pure.»

Leandro sorride: «Allora vedi che sotto sotto sai che ha una cotta per te?»

«Non è questo il punto.»

«Quale sarebbe allora, sentiamo?»

Leandro si sposta di lato con aria indagatoria. Fabrizio sostiene il suo sguardo a fatica, e quando prende parola abbassa la voce rispetto a poco prima.

«Lo sai che io non me la cavo con i rapporti umani. Volevo solo vedere se quello che stava facendo era normale o da ritenersi particolare.»

Leandro ridacchia: «Hai davvero detto "era da ritenersi particolare"? Mio Dio, parli come un libro stampato.»

«Chiamami pure Bizio.»

«Almeno non ti manca l'umorismo» commenta Leandro, secco. «Comunque, io resto del mio parere: avresti dovuto lasciar trascorrere un minimo di tempo prima di azzardare una domanda del genere. E tra l'altro sappi che l'ho cercata su Facebook quando ne hai parlato, e se dovessi piacerle io mi butterei senza troppe menate, è carina, ha due occhi stupendi e mi sembra anche dotata di cervello funzionante.»

Fabrizio alza gli occhi al cielo: «Facebook!» ripete esasperato. «Non dovessi mantenere un profilo per il lavoro mi cancellerei subito. Tu, piuttosto, con la biondina tutto pepe come te la passi?» devia il discorso. Leandro sembra sul punto di ribattere con durezza, poi il suo volto si ammorbidisce e si perde nel suo stesso discorso riguardo alla ragazza con cui sta uscendo.

Fabrizio lo invidia.

Non con rancore o disprezzo, piuttosto con ammirazione verso i suoi modi sicuri e la sua naturale abilità di essere a proprio agio (o almeno a sembrarlo) in qualsiasi contesto si trovi, doti che Fabrizio non ha mai avuto e, pur sforzandosi, non è mai riuscito a emulare.

Leandro, dal canto suo, ha sempre ammesso con candore di ammirare la razionalità di Fabrizio, il suo continuo analizzare le situazioni con occhio critico e fornirgli risposte ponderate.

La serata scivola verso il termine. Al momento di alzarsi e pagare, Leandro si volta verso la ragazza che l'ha osservato per tutta la sera e le strizza l'occhio con aria d'intesa, facendola sorridere, lusingata e imbarazzata.

Fabrizio, come suo solito, non viene neppure notato.

Sto facendo un aggiornamento puntuale?

Sto facendo un aggiornamento puntuale.

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