XXVIII
Il dottor Byun saliva a grandi falcate le scale che lo avrebbero condotto al suo reparto.
Secondo piano, secondo piano, secondo piano, sec-... ripeteva come un mantra per evitare di scordare dove si trovasse la sua destinazione.
Arrivato in pediatria, venne accolto da un odore pungente di... bambini: c'era il tipico odore pesante di disinfettante e anche un non sapeva bene cosa che ricordava l'asilo. Ora, non che Baekhyun avesse qualcosa contro gli infanti, ma era completamente indifferente verso di loro. Se ad una cena c'erano dei bambini lui semplicemente li ignorava. Non si rendeva ridicolo acuendo la voce e facendo tutte le smorfie tipiche. Non li prendeva in braccio per farci amicizia e non cercava minimamente il loro affetto. Era totalmente apatico nei loro confronti. Non si era mai capacitato del perché. Heechul si divertiva a dire che, molto probabilmente, aveva avuto qualche trauma con loro, ma dal suo canto il biondo non ricordava nulla del genere. Alla fine aveva ceduto alla verità più plausibile: carattere. Quello stesso carattere che ora gli stava impedendo di formare le sue capacità cardiochirurgiche con uno degli specialisti in materia più acclamati del Paese.
Eh già. Perché, anche se non lo avrebbe mai ammesso, lo specializzando aveva fatto molte ricerche sul suo superiore. In primis aveva scoperto che si era laureato in Inghilterra: quando sul curriculum del medico lesse 'Oxford' per poco non gli cadde la mandibola. Gli venne in mente, quando si riebbe dallo stupore, che sicuramente il dottor Park dovesse provenire da una famiglia parecchio abbiente. Non si sbagliava. Dopo aver visto che il suo precedente stanziamento era a Busan, il resto delle notizie venne da solo. Era il nipote del noto presidente ospedaliero Park Sangwon, a capo del Dong-a University Hospital, famoso centro che raccoglieva molte delle eccellenze lavorative dello Stato. La domanda sorgeva spontanea: 'Cosa ci faceva un tipo del genere lì?'
Era molto tempo ormai che a Baekhyun balenava in mente di porre questa domanda al suo superiore, ma davvero non ne trovava l'occasione. Sarebbe stato più corretto dire non ne trovava il coraggio.
Ma ciò che veramente il biondo non capiva era questo accanimento dello strutturato nei suoi confronti. Era un bel ragazzo, alto e tanto dolce, un tipo del genere poteva trovare pretendenti ovunque. Poteva tranquillamente fare due passi e imbattersi in qualcun altro che avrebbe molto più volentieri ricambiato le sue cure e attenzioni, al contrario di quanto faceva Baekhyun. E nonostante il suo allontanarsi, nonostante il suo rifiutarsi, Chanyeol ancora lo cercava, lo voleva conoscere.
Eppure lui non voleva cedere. Lui era più forte. Si sentiva come Socrate: sapiente, potente e perfettamente in grado di controllare i suoi istinti e la sua libido. Poteva tranquillamente rinunciare ai propri istinti sessuali e favorire invece il benessere della sua anima e della sua conoscenza. Lui non si faceva minimamente tentare da qual bel ragazzo, che Alcibiade o Chanyeol si voglia chiamare*, e non gli si sarebbe concesso. Ormai aveva deciso ed era pronto a mantenere la sua posizione.
A risvegliare lo specializzando dalle sue considerazioni furono delle grida di rimprovero che arrivavano dalla terapia intensiva, situata alla fine del lungo corridoio di degenza del piano. Baekhyun vide tutti gli specializzandi del reparto interrompere le loro mansioni e avviarsi nella direzione delle voci.
Lentamente anche il biondo appoggiò le cartelle che stava visionando sovrappensiero e si diresse nel luogo dove si era già creata una piccola folla.
"Come non sai cosa fare?!" stava chiedendo sconcertato uno specializzando anziano a quello che Baekhyun riconobbe essere Jungkook. Il poverino teneva la testa leggermente incassata nelle spalle e fissava il suo superiore in attesa che questo continuasse.
"Perché hai sottovalutato la febbre di questo paziente? Non conosci le cause più comuni di una febbre post operatoria?" chiese ancora con insistenza. Il biondo vide l'altro specializzando controllare freneticamente nella tasca per poi estrarre un taccuino. Si mise velocemente a scorrere le pagine del libricino come se fosse alla ricerca della risposta. Il responsabile roteò gli occhi e poi si rivolse a tutta la folla che si era radunata intorno: "Qualcuno sa dirmi le cause più comuni di una febbre post operatoria?"
Gli specializzandi lì riuniti ripeterono le stesse azioni già compiute dal dottor Jeon, cercando la risposta nei loro appunti. Baekhyun li osservò per un po'. Possibile che tra tutte quelle persone nessuno conoscesse a memoria la risposta?
"Aria, acqua, asepsi, alzarsi, antibiotici. Le cinque A. il più delle volte si tratta della prima A: potrebbe trattarsi di una disfunzione diaframmatica" prese parola il biondino, sovrastando il frastuono che si era creato intorno a lui.
Lo specializzando più anziano lo squadrò per un momento e poi gli si avvicinò, fino a che non gli fu davanti.
"Lei cosa propone di fare, in questo caso, al paziente della 4B?" gli chiese. Baekhyun parve pensarci su un attimo. Sostò lo sguardo sui segni vitali del paziente e vide che quelli della respirazione erano particolarmente sballati.
"Direi che si tratta della quarta A: un'embolia polmonare. Opterei per una TAC spirale, poi gli somministrerei ossigeno ed eparina. In fine chiederei un consulto per il posizionamento di un filtro cavale" rispose convinto alla fine della sua riflessione. Il superiore lo osservò per un po', poi si girò verso il dottor Jeon.
"Fai quanto ha detto il tuo collega. E voi altri tornate alle vostre mansioni" poi, appena la 'folla' si fu dissolta, si rivolse a Baekhyun allargando il suo sorriso. "Sapevo di poter contare su di te! La stoffa dei medici è intrinseca nel sangue Byun!" esclamò un improvvisamente euforico responsabile. Il biondo rimase perplesso. Questo non aveva le rotelle tutte a posto! Lo specializzando anziano tornò a guardarlo inclinando la testa, come se stesse aspettando qualcosa.
"Baek non mi riconosci?" chiese ancora speranzoso. Il neo-specializzando era più confuso che mai. E ora questo chi era e cosa voleva?
"Dovrei?" domandò stralunato. Una vena di delusione si allargò sul viso dell'altro, ma fu subito sostituito da un largo e allegro sorriso.
"Sono io Baek! Tae" vedendo che non riceveva segni di identificazione da parte del più basso continuò: "Taehyung, Kim Taehyung. Tuo cugino!" concluse infine. A Baekhyun uscirono gli occhi fuori dalle orbite.
"E' pur vero che l'ultima volta che ci siamo visti eravamo poco più che due adolescenti! Che bello vederti essere diventato come tuo nonno!" continuò il castano. Il biondo era sconvolto.
"T-Taehyung?! Tu qui?" riuscì a balbettare alla fine.
"Già! Sono un paio di anni che sono tornato e ho cominciato la specializzazione in pediatria. Quando ho sentito da Jongdae che il nipote del dottor Byun aveva preso parte alla specializzazione, ho provato ad avere un contatto con te, ma o eri occupato con il dottor Oh oppure il nuovo cardiochirurgo ti richiedeva sempre prima che lo potessi fare io! Volevo venirti a parlare durante l'operazione del tuo amico, ma appena ho provato ad avvicinarmi, ti ho visto scappare via dalla saletta per un'emergenza. Oggi però ho convinto la responsabile del piano a ignorare la richiesta del dottor Park e ad averti con me. Ma fatti abbracciare che è una vita che non ci vediamo!" e così dicendo lo strinse forte in un abbraccio, al quale però il biondo non partecipò.
"Mi scusi dottor Kim, ma qui siamo in ambito lavorativo. La prego di mantenere un certo contegno e di assegnarmi le mansioni per cui mi ha richiesto" disse un distaccato dottor Byun, divincolandosi dalle braccia dell'altro. Taehyung non capì. "Baek, ma che ti prende? Non sei felice di vedermi?"
La schiena di Baekhyun venne attraversata da un brivido e trattenne a stento il tremolio della voce. "Piacere dottor Kim, io sono il dottor Byun e per questo turno sono assegnato a lei finché non riterrà che il mio dovere sia finito. La prego di voler cominciare". Il castano non riusciva a comprendere il comportamento dell'altro, ma non ebbe il tempo di replicare alcunché, poiché il suo cerca persone iniziò a suonare. Scattò in direzione dell'emergenza dicendo al più basso di occuparsi dei suoi post operatori.
Il biondo rimase lì in mezzo al corridoio, con il cuore a mille e le lacrime in procinto di sfociare dai suoi affilati occhi scuri. Avvertì la carezza gentile di una mano sfiorargli la spalla e la voce pacata dell'infermiera che gli consegnava le cartelle dei pazienti che aveva precedentemente lasciato per accorrere al frastuono di prima. Avrebbe tanto preferito rivedere Chanyeol piuttosto che fare quello spiacevole incontro.
***
Incredibile come io riesca sempre ad essere in ritardo! E dire che i capitoli sono già pronti...
Come al solito spero che la storia sia di vostro gradimento! Questo capitolo è per la maggior parte un pensiero di Baek, ma c'è anche l'inserimento di un nuovo tassello. Secondo voi cosa è successo tra Baek e Tae? Idee? Sarò lieta di ascoltarle!
Se volete, lasciate una stellina e per le 200 views e per le 100 stelline avevo in mente di fare una cosa speciale. Speriamo venga decente😌...
Alla prossima,
Lilifyt💖
(SONO SORTI ALCUNI PROBLEMI CON IL WI-FI DURANTE LA PUBBLICAZIONE. SE CI FOSSERO PROBLEMI O ERRORI, SIETE PREGATI DI AVVISARMI COSÌ CHE IO POSSA PROVARE A RISOLVERE IL TUTTO. GRAZIE IN ANTICIPO)
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