XX


Quando l'infermiera lo avvertì di allestire la sala operatoria e avvertire la famiglia della giovane, Baekhyun non aveva appieno capito cosa quello stesse a significare. Fu l'espressione vittoriosa di Jimin a fargli comprendere tutto: avevano ragione. Erano riusciti a fare la giusta diagnosi e forse a salvare Chohee, ma soprattutto era riuscito a rimediare al suo errore di ieri.

"Due volte in sala operatoria al mio solo secondo giorno come specializzando! Di questo passo stabilirò un record!" esclamò contento il rosso, mentre si apprestavano a salutare i parenti della giovane a cui avevano comunicato l'imminente operazione.

"Sono contento per te Jimin, sarà una bella esperienza" disse il biondo con un largo e seriamente soddisfatto sorriso, mentre aspettavano che il dottor Oh li raggiungesse.

Si affiancarono al banco infermiere e si misero a chiacchierare del più e del meno. Alla fine entrambi si ricredettero l'uno dell'altro. Incominciarono seriamente a dubitare del loro istinto, che tanto si era sbagliato nel valutare il collega. Furono, però, interrotti dalla voce dell'infermiera che avvertiva Baekhyun di sbrigarsi a raggiungere la sala operatoria, altrimenti il neurochirurgo l'avrebbe sostituito. Quest'ultimo era confuso. Era lui a doversi preparare?

Guardò il rosso, che ricambiò altrettanto stranito il suo sguardo, per poi rendersi improvvisamente scuro in volto. Prese velocemente le sue cose e si allontanò con velocità dall'altro. Il biondo rimase a fissare la schiena del collega senza capire, poi cercò in tutti i modi di raggiungerlo e scusarsi con lui, ma Jimin era veloce. Lo perse di vista prima che potesse anche solo provare a discolparsi. Perché il dottor Oh aveva deciso di far operare lui? Voleva umiliarlo per l'affronto subito? Voleva farlo litigare con i suoi colleghi?

Tutte ipotesi molto plausibili.

E, con questa grande confusione mentale, si avviò verso le sale operatorie.

Raggiunto il sesto piano, venne accolto in tutta fretta dalle infermiere che lo accompagnarono a lavarsi e sterilizzarsi. Dopo essersi disinfettato, entrò in sala operatoria dove venne accolto dal dottor Oh, con il suo solito sguardo freddo.

"Benvenuto nella mia umile dimora, dottor Byun. Noto con piacere che ha portato con sé il suo immancabile ritardo" disse solo, per poi cominciare ad operare.

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