XL


Se qualcuno lo avesse visto in quel momento o avrebbe riso di lui o l'avrebbe denunciato alla polizia per comportamento sospetto a danni di terzi. Era addossato dietro una colonna portante che sorreggeva i cardini della porta di una delle sale riposo dei medici. Ogni tanto guardava oltre lo stipite cercando di scorgere la sua agognata preda e nel mentre si costruiva un discorso convincente da rifilare velenoso alla sua vittima.

E l'ignara si era finalmente decisa a girare l'angolo della corsia e ad avvicinarsi al suo agguerritissimo aguzzino. Dopo aver percorso il corridoio, l'inconsapevole perseguitato svoltò alla sua sinistra per continuare sulla sua strada, quando un'improvvisa e violenta presa attanagliò il suo braccio e lo costrinse ad entrare a viva forza in una stanza poco illuminata.

"Ma sei diventato matto?" chiese perplesso il dottor Park, tenendosi la testa con una mano. Nell'atto del sequestro, infatti, Baekhyun gli aveva malamente fatto sbattere il capo contro il muro astante alla sala.

Poco male, si disse il biondo. Se lo meritava.

Lo specializzando incrociò non curante le braccia al petto e si appoggiò con i fianchi al tavolino retrostante. Il moro invece si vide costretto a sostare in piedi di fronte al suo presunto rapitore, cercando in tutti i modi di non guardarlo direttamente negli occhi.

Strano, trovò il giovane medico. Si sarebbe aspettato qualunque tipo di reazione dall'altro, ma tale arrendevolezza non gli era mai affiorata come idea. Prendendo un bel respiro, gonfiando al limite i polmoni, Baekhyun si decise ad affrontare il suo cruccio.

"Sei tu quello completamente impazzito! Cosa rappresentava il comportamento e ciò a cui mi hai sottoposto per l'intero turno in cui ti ho assistito?" cominciò con le accuse, gesticolando ampiamente. Era un'abitudine che aveva specialmente quando era stressato. Era una sua particolarità sin da piccolo e solitamente questo metteva a disagio coloro con cui si rapportava. Aveva dunque tentato in tutti modi di reprimere quel tic, ma a quanto pare tendeva a ripresentarsi quando meno se lo aspettava.

"Voglio essere trattato esattamente come tratti tutti gli altri. Non è giusto che io sia penalizzato da un banale errore come finire a letto con la persona sbagliata. Smettila di giocare al sedotto e abbandonato" concluse, incrociando le moleste braccia al petto e aspettando una qualche reazione dal suo superiore.

Che inaspettatamente arrivò sottoforma di risata.

Chanyeol infatti reclinò ilare il capo e diede libero sfogo alla sua gutturale risata, creando un'atmosfera a dir poco inquietante. Quando si riprese, asciugandosi anche una fantomatica ed inesistente lacrima, lanciò uno strano sguardo al biondino che lo fissava esterrefatto.

"Ma davvero pensi di essere così importante, Byun Baekhyun? Che io arrivi a trattarti in modo diverso solo perché siamo andati a letto insieme e poi tu mi hai rifiutato? No" scosse il capo il moro "non farei mai una cosa del genere. Anche per rispetto nei tuoi confronti. Io mi sono comportato esattamente come mi comporto con tutti i tuoi colleghi specializzandi" concluse, mettendo le mani nelle tasche del candido camice e fissando intensamente l'altro, arrivando anche ad aggiungere un arcuato ghigno, come se stesse osservando un comportamento anomalo eppure affascinante di un qualcosa che pensava di aver invece perfettamente inquadrato.

"E allora perché non hai fatto lo stesso anche con il dottor Park Jimin?" lo provocò ancora Baekhyun, arretrando un po' sulla difensiva ma non volendo comunque cedere terreno. Quella strana situazione lo metteva a disagio, ma era abbastanza risoluto a voler spuntare la discussione.

Con un altro scroscio di risate, il moro rispose: "Perché per oggi non avevo interesse a valutare il mio omonimo dottor Park. Ho solo applicato il mio metodo di insegnamento: Per prima cosa valuto quanto sappia reagire il mio studente sotto stress, poi aumento la pressione e diminuisco la sua concentrazione con velati insulti e ridicolizzandolo un po' in sala operatoria ed infine gli do pane per i suoi denti, ovvero gli faccio richiudere il paziente e gli insegno qualche tecnica innovativa sul campo. In questo modo fortifico il suo spirito e accresco la sua conoscenza. O almeno questa è l'intenzione. E devo anche ammettere, che per il momento, ha dato i suoi frutti. Molti dei miei ex alunni l'hanno trovato molto utile e formativo. In pratica ti stavo solo facendo un favore" lo disilluse ancora una volta Chanyeol.

"O forse..." disse dopo alcuni attimi di silenzio il cardiochirurgo, avanzando di qualche passo verso l'altro medico. La semioscurità della stanza era interrotta ad intervalli dalla luce aranciata del tramonto, trapelata dalle fessure delle tapparelle abbassate. Il bagliore penetrava trasversalmente gli occhi del più alto, annullando la precedente colorazione dell'iride e sostituendola con il suo colore caldo. Lo stesso avvenne anche per il capo bianco che entrambi i dottori indossavano e ugualmente accadde anche alla loro carnagione, improvvisamente giallognola.

Arrivando a qualche centimetro dal viso del più basso, prese il mento del suo sequestratore per incontrare i suoi libertini occhi.

"la tua è una forma di gelosia" riempì il silenzio creatosi. Le pupille di Baekhyun si allargarono con fare iracondo, mentre il mento cercava di sfuggire alla salda presa del chirurgo.

"Ti piacerebbe" soffiò velenoso il biondo, riuscendo a liberarsi della morsa sul suo volto ma non dallo sguardo sornione del suo superiore, che in quel momento lo sovrastava.

"Ammetto che sarebbe un risvolto interessante" confessò ridacchiando, per poi fissare il volto del biondino.

Ed eccola là.

Quella sensazione che attanagliava l'aria ogni volta che Chanyeol lo guardava così intensamente. Si sentiva ardere e avvertiva la sua pelle ipersensibile. I peli si rizzavano d'eccitazione e i volti si avvicinavano involontariamente. Era tutto così illogico, eppure non riusciva a fermarsi. Le parole cercavano in tutti i modi di interrompere quello che l'istinto suggeriva di compiere, arrivando però solo a posticipare e a rendere più enigmatiche le cose.

"Non dovresti approfittare in questo modo di un tuo studente in stato di lutto" cercò lo specializzando di riportare con i piedi per terra il suo strutturato, facendo riferimento alla morte della loro povera paziente. Più del peso e la preoccupazione di dover dare la nefasta notizia al dottor Jongdae, c'era la consapevolezza di aver reso orfana una bimba di pochi mesi. Era la prima perdita del biondo e forse, più che per gelosia, quella sua reazione improvvisa era causata da un miscuglio di cose tra cui la sensazione di impotenza davanti a quanto era accaduto.

"Credo al contrario che sia meglio farlo adesso, piuttosto che quando è a posto, così in questo momento posso aiutarlo a stare meglio" rispose invece il moro, arrivando a espirare aria calda sul volto dell'altro. Gli occhi di Baekhyun sfarfallarono di aspettativa e, con l'ultima sconfitta della sua ragione da parte dell'istinto, si lanciò all'assalto delle rosee labbra di Chanyeol.

I due si avvinghiarono in un bacio frenetico, trasportati entrambi dall'impeto. Come le labbra si cercavano in continuazione, così avvenne anche per le loro lingue, ansiose di rincontrarsi ogni qual volta si abbandonassero. Le mani cercavano rovente pelle scoperta, che però sembrava inesorabilmente mancare. Con l'aiuto di ambedue le mani, il moro riuscì a sfilare il camice dal più bassino.

Sempre senza mai abbandonare l'uno la bocca dell'altro, i due si accostarono al piccolo tavolino e Chanyeol vi spinse leggermente il bacino dello specializzando, a fargli intendere chiaramente le sue intenzioni.

Non ricevendo repliche di alcun tipo, il cardiochirurgo introdusse le sue grandi mani nei pantaloni di Baekhyun, che si trovò presto boxer all'aria e per nulla scontento della situazione.

Facendo leva sulle punte delle scarpe, il più basso si sedette sulla fredda superficie in legno, continuando a chiedersi come avesse fatto a trovarsi nuovamente in quella situazione. Non ci riusciva. C'era qualcosa di magnetico in Chanyeol che l'attirava prepotentemente verso di lui. Eppure ancora non riusciva a capire cosa. L'altro era poco più che uno sconosciuto, un suo superiore e qualcuno che Baekhyun stesso sapeva di aver trattato malissimo.

Ma quando il moro rimosse anche l'ultimo strato di tessuto che separava la sua eccitazione dal mondo esterno, lo specializzando decise di spegnere il cervello.

E quando Chanyeol calò febbrile le sue labbra tra le sue cosce, fu solo una grande luce bianca

***

Doppio aggiornamento per farmi perdonare!
E così si conclude questa sezione. Spero davvero che Overdose vi stia piacendo. Non ricevo molti commenti e questo mi dispiace soprattutto perché non so mai cosa ne pensate. Davvero, ci tengo tanto a sapere la vostra opinione.
Come al solito vi invito a sostenere questa storia nel concorso indetto da WP_Advisor (trovate tutte le informazioni nel capitolo precedente).
Se la storia vi sta piacendo lasciate una stellina e noi ci sentiamo la prossima settimana!
Alla prossima,
Lilifyt💖

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