VII
Purtroppo Baekhyun non ebbe il tempo di consolare il suo nuovo amico, perché ricevette un 119* per Chohee. Lo specializzando corse per le scale, facendosi così ben cinque piani di corsa, per paura che gli ascensori ci potessero mettere troppo. Una volta arrivato al piano, percorse velocemente il corridoio fino ad arrivare alla stanza della sua paziente. Diede una forte spallata per aprire la porta, ma ciò che vi trovò all'interno lo fece fermare sul posto. La sua paziente lo guardava scoccata, mentre cercava in tutti i modi di far funzionare la televisione della sua camera.
"Finalmente sei arrivato! In questo stupido ospedale non funziona niente! Sono almeno due ore che cerco di far funzionare questo rottame, ma a quanto pare tutti i miei sforzi sono inutili! Pensa che ci ho pure rimesso un unghia nel tentativo di attaccare la spina! Tu puoi fare qualcosa?" gli chiese con aria interrogativa.
Baekhyun rimase allibito. Si era aspettato di trovare Chohee in fin di vita e invece quella piccola troia non riusciva a far funzionare uno stupido televisore!
"Senti carina! Forse non ti è chiaro come funziona, ma non puoi fingere di stare male per far allarmare le infermiere e chiamarmi solo perché una fottuta televisione non si accende! Pensa se adesso ci fosse un'emergenza dall'altra parte dell'ospedale e tu mi avessi fatto perdere tempo per correre qui a riparare il tuo stupido televisore! Ti sembro forse un elettricista? Un tecnico? NO! Non lo sono! E ora se non ti dispiace..."
E così dicendo si ridiresse verso la porta della stanza.
"Ma non è del tutto falso il mio malessere! Ho la testa che mi frulla!" lo fermò Chohee.
"Si chiama pensare! Continua così! Sei sulla buona strada per diventare più intelligente!" rispose acido Baekhyun uscendo dalla stanza e sbattendo la porta.
Per colpa di quella squinzia rischiava anche di arrivare in ritardo per quelle esplorazioni rettali. Il che non sapeva se prenderlo per un bene o per un male.
Quel pomeriggio fece venti esplorazioni rettali a degli sconosciuti di cui due gli chiesero il numero e uno si offrì di portarlo a cena una volta. Inutile dire che Baekhyun aveva cercato in tutti i modi di non dare il suo numero a quei tipi strambi e rifiutò più gentilmente che poté l'invito a cena.
Erano le 21.30 e tra poco avrebbe staccato. Aveva raggiunto gli altri specializzandi e tutti insieme appassionatamente si stavano lamentando di come era andata la giornata.
"Alla fine come è andata col dottor Park?" chiese Baekhyun al suo amico Kyungsoo, visibilmente sconvolto.
" Oh beh... lui non è stato un problema. Appena finita l'operazione, ha ringraziato tutti e mi ha detto di assistere il post-operatorio della paziente. Poi non l'ho più visto." Rispose con sguardo perso il ragazzo. " Di chi ho paura veramente è il dottor Chen. Quello appena mi vede mi uccide. Questo pomeriggio aveva un'operazione, a cui ha assistito Jimin, e di fatti se lo vedi meno acido di stamattina è per questo, e quindi mi sono potuto nascondere in pronto soccorso a fare le suture. Ma sono convinto che domani appena attacchiamo mi ucciderà!" disse uno sconsolato Kyungsoo, infossandosi sempre più nel lettino dove i cinque specializzandi erano spiaggiati.
Si trovavano nel l'area riposo per i medici. Era pur sempre vero che per quel giorno non avevano il permesso di accedervi, ma a nessuno importava più di tanto che qualcuno potesse scoprirli.
Baekhyun stava per confortare il ragazzo dagli occhi a palla, ma il suo cerca persone cominciò a suonare.
Un altro 119 per Chohee.
"Scusate ragazzi, devo andare!" si congedò.
"Altre esplorazioni rettali?" domandò malizioso Jimin.
"Sì, a quanto pare il tuo appuntamento è stato spostato!" gli rispose a tono Baekhyun sparendo dalla vista degli altri specializzandi e sfuggendo allo sguardo omicida di Jimin.
***
*119= se le mie ricerche non sono errate, è il corrispondente coreano del 911 americano. Ad ogni modo sta ad indicare un'emergenza (o almeno questo era il mio intento)
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