The elephant in the room
Kyungsoo non fece tante repliche alle parole perentorie del suo superiore. Seguì l'altro senza protestare mentre ancora cercava di placare i bollenti spiriti causati della precedente sfuriata. Pur mostrandosi innocente a un primo sguardo, in realtà si incolleriva spesso, anche se mai seriamente. Era solito lanciare occhiate omicide a chi lo provocasse anche solo per scherzo (seppur si conoscevano da poco, Baekhyun lo sapeva bene), ma tornava la solita anima candida poco dopo. Non era suo solito arrabbiarsi sul serio, a meno che non ce ne fosse davvero bisogno. In fin dei conti era una persona estremamente paziente: aveva una soglia di sopportazione molto alta, doveva semplicemente sfogare di tanto in tanto la sua rabbia repressa. Ed era proprio ciò che era successo con il suo responsabile quella sera. Aveva cercato in tutti modi di mantenere un linguaggio consono, però non per questo si era fermato dal liberarsi di ciò che aveva accumulato.
Arrivarono, dopo un paio di minuti, ad una stanza un po' più isolata rispetto alle altre. Evidentemente si trattava di una stanza singola e privata. Entrati, notarono che le luci erano spente e che quindi la camera era completamente celata nell'oscurità. Il dottor Kim non poté fare a meno di chiedere: "Salve sig. Yang, le dispiace se accendo le luci? Nelle condizioni attuali credo risulti un po' difficile visitarla al meglio".
Una figura scura si mosse sul lettino e una voce chiare e forte, seppur assonnata, rispose placidamente: "No, nessun disturbo dottore, se mi promette di non fuggire via a gambe levate..." e aggiunse un risolino. Il chirurgo plastico fece al suo specializzando un esortazione con il mento e Kyungsoo, un po' tremolante per l'affermazione, si diresse verso gli interruttori. In quel momento si ritrovava a dare le spalle al paziente, ma quando le luci si accesero, senza troppo pensarci, si voltò verso quest'ultimo e...
Si congelò sul posto.
Il paziente presentava una lunga e profonda cicatrice da ustione. La pelle superficiale era talmente consumata da rivelare la rossa epidermide sottostante, rendendola tipicamente lucida per colpa della scottatura e macchiata a intervalli da escoriazioni secche di sangue. L'esposizione alle fiamme doveva essere stata prolungata poiché la cartilagine del viso si era sciolta. Via il padiglione uditivo, via la punta del naso, via le labbra.
Metà volto era normale. L'altra metà non era altro che un teschio ricoperto di carne rossa e sangue.
A prima vista lo specializzando non poté fare a meno di sobbalzare, ricevendo un'esaustiva occhiata di rimprovero dal suo superiore. Era vero. Aveva pur sempre un decoro da mantenere con i pazienti.
"Oh, non si preoccupi dottore. Sono abituato a reazioni ben peggiori" disse mesto il sig. Yang, tirandosi su a sedere.
"No, piuttosto mi scusi lei, signore. Non ho avuto tempo di istruire bene il mio specializzando sul suo caso. E perdoni il fatto che non mi sia ancora presentato: sono il dottor Kim Jongin e le porto buone notizie. Abbiamo un donatore! L'intervento è stato fissato per domani!" concluse entusiasta il dottor Kim.
Gli occhi del paziente si riempirono di lacrime di gioia, le quali non impiegarono molto a sgorgare e ad irrorare le guance sfregiate.
"Mi scusi dottore, ma di che tipo di intervento si tratta?" chiese curioso lo specializzando. Il responsabile fece un largo e fiero sorriso, appoggiando la mano sulla spalla del sig. Yang, il quale la strinse con la sua, e poi esclamò: "Abbiamo trovato un donatore idoneo per un trapianto facciale!" concluse trionfante.
***
SONO VIVA!
So che probabilmente nessuno era così in ansia di avere mie notizie, ma sono tornata!
Scusate se questo capitolo è un po' corto, ma vi prometto che l'appuntamento del sabato non salterà, quindi avrete due capitoli in una settimana. Spero possa farvi piacere...
In ogni caso, mi piacerebbe se lasciaste un commentino e una stellina se la storia vi sta intrigando. È un ottimo supporto per me!
Spero di sentirvi presto,
Lilifyt💖
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